09:25 - MISSIONARIO RAPITO NELLE FILIPPINE: CAPPATO (“LA SETTIMANA”), “LA STESSA ANSIA"?
“Siamo fratelli” di Giancarlo Bossi, missionario del Pime, rapito nelle Filippine, “per quella fede che condividiamo” e, perciò, come “cristiani dobbiamo aver la capacità di trovare il giusto modo per esprimere questa vicinanza”. Lo scrive Bruno Cappato, direttore di “La Settimana” (settimanale della diocesi di Adria-Rovigo), nell’editoriale dell’ultimo numero del giornale. Sui “media laici”, osserva Cappato, al rapimento sono state dedicate “poche righe”. “Abbiamo visto muoversi piazze e palazzi per altri casi di rapimento e di sequestro altrettanto pericolosi”, afferma Cappato, che si chiede perché in questo caso “non appare la sollecitudine sofferta” per la liberazione di padre Bossi. “Forse – prosegue – l’impegno dell’informazione, fare il giornalista, racchiude una maggiore nobiltà rispetto a chi si dona senza riserve per gli altri come un missionario? Non credo e penso che sempre di più debba crescere per tutti il desiderio di libertà e di rispetto”. Il fatto è che forse “la Chiesa ha al suo attivo nella storia recente e passata una lunga lista di martiri e di persone che, in vari modi, si sono sacrificate” e anche oggi decine di missionari “danno la loro vita in modo cruento”. “Non è polemica – conclude - dire che anche per un missionario ci dovrebbe essere la stessa ansia di liberazione, la stessa volontà di fare tutto il possibile come per altri”.
fonte: SIR