La Preghiera Eucaristica (cfr. OGMR 78-79)
DEFINIZIONE
È il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione; essa consiste in una preghiera di azione di grazie e di santificazione: il sacerdote invita il popolo a innalzare il cuore verso il Signore nella preghiera e nell’azione di grazie, e lo associa a sé nella solenne preghiera, che egli, a nome di tutta la comunità, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito Santo.
Il significato di questa preghiera è che tutta l’assemblea si unisca insieme con Cristo nel magnificare le grandi opere di Dio e nell’offrire il sacrificio. Gli elementi principali di cui consta la preghiera eucaristica, si possono distinguere come segue (si riportano quale esempio le singole parti della Preghiera Eucaristica III del Rito Romano con il Prefazio I per le domeniche del Tempo ordinario).
PARTI DELLA PREGHIERA EUCARISTICA
A) L’AZIONE DI GRAZIE
Il sacerdote, a nome di tutto il popolo santo, glorifica Dio Padre e gli rende grazie per tutta l’opera della salvezza o per qualche suo aspetto particolare, a seconda della diversità del giorno, della festa o del tempo; essa si esprime specialmente nel Prefazio, ma talvolta è ripresa anche nel post-Sanctus.
PREFAZIO DELLE DOMENICHE DEL TEMPO ORDINARIO I
Il mistero pasquale e il popolo di Dio
V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito.
V. In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore.
V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. R. E’ cosa buona e giusta.
E’ veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce.
Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode:
B) LA PRIMA ACCLAMAZIONE
Tutta l’assemblea (sacerdote e popolo), unendosi alle creature celesti e alla Chiesa celeste, acclama Dio tre volte Santo (cfr Is 6,3) e Gesù Cristo, venuto nel suo nome (cfr. Sal 117[118],26; Mt 21,9 e passi paralleli).
Santo, santo, santo il Signore, Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.
Chiamato anche Vere Sanctus, dalle parole con cui inizia nelle PE II e III, è un testo a carattere narrativo (tecnicamente, anamnetico) che serve a raccordare il Sanctus con l’epiclesi e il racconto dell’isitituzione.
Può essere breve, come nella PE III, o lungo, come nella PE IV. Nella PE II è brevissimo e, nella versione italiana, forma un tutt’uno con l’epiclesi. E’ assente (andato perduto?) nel Canone Romano.
Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura.
(Nel rito ambrosiano questa frase viene tradotta in modo più aderente al testo latino e rispecchia meglio la struttura del Post Sanctus:
Veramente santo sei tu, O Padre, ed è giusto che ogni creatura ti lodi.)
Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l'universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all'altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto.
D) L’EPICLESI
La Chiesa implora con speciali invocazioni la potenza divina dello Spirito, perché i doni offerti dagli uomini vengano consacrati, cioè diventino il corpo e il sangue di Cristo (prima del racconto dell’istituzione), e perché la vittima immacolata, che si riceve nella comunione, giovi per la salvezza di coloro che vi parteciperanno, unendoli nell’unico corpo di Cristo che è la Chiesa (dopo l’anamnesi e l’offerta).
Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri.(prima del racconto dell’istituzione)
[*] e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito.(dopo l’anamnesi e l’offerta)
E) IL RACCONTO DELL’ISTITUZIONE
Mediante le parole e i gesti di Cristo, si compie il sacrificio che Cristo stesso istituì nell’ultima cena, quando offrì il suo corpo e il suo sangue nel pane e nel vino, lo diede da mangiare e da bere agli apostoli e lasciò loro il mandato di perpetuare questo mistero.
Nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:PRENDETE E MANGIATENE TUTTI. QUESTO E' IL MIO CORPO, OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli e disse:PRENDETE E BEVETENE TUTTI, QUESTO E' IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI. FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
F) LA SECONDA ACCLAMAZIONE
E’ introdotta dalle parole Mistero della fede, pronunciate dal sacerdote a mo’ d’invitatorio. Con essa, l’assemblea proclama la sua fede nel memoriale eucaristico della passione, morte e risurrezione del Signore.
Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta.
Oppure: Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell'attesa della tua venuta.
Oppure:Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
G) L’ANAMNESI – OFFERTA
La Chiesa, adempiendo il comando ricevuto da Cristo Signore per mezzo degli apostoli, celebra la memoria di Cristo, ricordando soprattutto la sua beata passione, la gloriosa risurrezione e l’ascensione al cielo ed offre al Padre il sacrificio che a lui riconcilia tutta l’umanità. La Chiesa desidera che i fedeli non solo offrano la vittima immacolata, ma anche imparino ad offrire se stessi e così portino ogni giorno più a compimento, per mezzo di Cristo mediatore, la loro unione con Dio e con i fratelli, perché finalmente Dio sia tutto in tutti (nella PE III quest’ultimo aspetto viene evidenziato particolarmente all’inizio delle intercessioni).
Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell'attesa della sua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.
Guarda con amore e riconosci nell'offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione [*](segue l’epiclesi vera e propria, vedi sopra, ndr)
H) LE INTERCESSIONI
In esse si esprime la convinzione che l’Eucaristia viene celebrata in comunione con tutta la Chiesa, sia celeste che terrestre, e che l’offerta è fatta per essa e per tutti i suoi membri, vivi e defunti, chiamati a partecipare alla redenzione e alla salvezza acquistata per mezzo del corpo e sangue di Cristo.
Egli (lo Spirito Santo, invocato nell’epiclesi, ndr) faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti: con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe suo sposo, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, [san N.: santo del giorno o patrono] e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.
Per questo sacrificio di riconciliazione dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell'amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa N.,
il nostro Vescovo N., il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento.
Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza.
Ricongiungi a te, padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria,
in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.
I) LA DOSSOLOGIA FINALE
Essa esprime la glorificazione e la lode di Dio.
Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio Padre onnipotente, nella unità dello Spirito santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
Il popolo fa propria e ratifica la preghiera eucaristica cantando o dicendo Amen.
QUANTE SONO LE PREGHIERE EUCARISTICHE?
A. NEL RITO ROMANO
NEL RITO DELLA MESSA
1) Preghiera Eucaristica I o Canone
2) Preghiera Eucaristica II (ha il prefazio proprio, ma può essere utilizzata con altri prefazi - non con tutti)
3) Preghiera Eucaristica III (può essere usata con tutti i prefazi)
4) Preghiera Eucaristica IV (ha il prefazio proprio invariabile)
NELL’APPENDICE DEL MESSALE
1. PER LE MESSE PER VARIE NECESSITA’ (detta anche PE V o Anafora svizzera)
5) Preghiera Eucaristica V/a - Dio guida la sua Chiesa
6) Preghiera Eucaristica V/b - Gesù nostra via
7) Preghiera Eucaristica V/c - Gesù modello d’amore
8) Preghiera Eucaristica V/d - La Chiesa in cammino verso l’unità
(hanno tutte il prefazio proprio invariabile che, insieme alle intercessioni, caratterizza ogni singola variante, secondo il titolo)
2. DELLA RICONCILIAZIONE
9) Preghiera Eucaristica I della Riconciliazione
10) Preghiera Eucaristica II della Riconciliazione
(entrambe hanno il prefazio proprio, ma possono essere usate con i prefazi di Quaresima e con quelli a tema penitenziale)
PER LE MESSE DEI FANCIULLI
11) Preghiera Eucaristica I
12) Preghiera Eucaristica II
13) Preghiera Eucaristica III
ALTRE PREGHIERE EUCARISTICHE
14) Preghiera Eucaristica della Chiesa Zairese/Congolese
Le prime quattro e le preghiere della Riconciliazione sono praticamente identiche a quelle del Rito Romano:
1) Preghiera Eucaristica I o Canone (che ha qualche variante rispetto al Canone del rito romano)
2) Preghiera Eucaristica II
3) Preghiera Eucaristica III
4) Preghiera Eucaristica IV
Le due seguenti sono proprie del Rito Ambrosiano (sono state composte prendendo come base gli ampi testi che prima della riforma liturgica venivano interpolati nel Canone per la celebrazione della Messa in Coena Domini e per la Veglia Pasquale):
5) Preghiera Eucaristica V
6) Preghiera Eucaristica VI
7) Preghiera Eucaristica I della Riconciliazione
8) Preghiera Eucaristica II della Riconciliazione