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Discussione: Il Collegio Cardinalizio - ARCHIVIO ANNO 2020

  1. #1
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    Il Collegio Cardinalizio - ARCHIVIO ANNO 2020

    IL COLLEGIO CARDINALIZIO

    Notizie, commenti e approfondimenti dell'anno 2020

    Per visualizzare l'elenco aggiornato dei Cardinali, i cenni storici sul Sacro Collegio e varie statistiche sull'argomento, cliccare qui

    * * * * * * *

    L'archivio degli anni passati:

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

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    2018

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  2. #2
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    Nel corso dell'anno 2020, quattro porporati compiranno gli 80 anni, uscendo così dal numero dei Cardinali elettori:

    Data
    Cardinale
    Titolo o Diaconia
    Incarico esercitato
    25 febbraio Béchara Boutros Raï, O.M.M. Patriarca di rito orientale Patriarca di Antiochia dei Maroniti, Libano
    17 aprile Agostino Vallini San Pier Damiani ai Monti di San Paolo (T1) Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Legato Pontificio per le Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi
    29 settembre Lorenzo Baldisseri Sant'Anselmo all'Aventino (D) Già Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi 2
    12 novembre Donald William Wuerl San Pietro in Vincoli (T) Arcivescovo Metropolita emerito di Washington, U.S.A.
    1 Diaconia elevata pro illa vice a Titolo.
    2 Rinuncia all'incarico accettata in data 15 settembre 2020 (cfr Sala Stampa della Santa Sede, Bollettino del 16/09/2020).



    Si segnala inoltre che, il 20 novembre prossimo venturo, ricorreranno dieci anni dal Concistoro per la Creazione di nuovi Cardinali convocato nel 2010 da Papa Benedetto XVI. In quella circostanza, tredici Presuli furono inseriti nell'Ordine dei Cardinali Diaconi. Cinque di essi (i Cardinali Fortunato Baldelli, Paolo Sardi, Velasio De Paolis, Elio Sgreccia e Domenico Bartolucci) sono già deceduti. I rimanenti otto, a norma del Canone 350 §5, trascorsi dieci anni dalla creazione, otterranno il diritto di chiedere al Santo Padre il passaggio all'Ordine Presbiterale del Sacro Collegio, assumendo un Titolo vero e proprio oppure mantenendo la propria Diaconia, elevata pro illa vice a Titolo. Essi sono:

    • Angelo Amato, S.D.B., della Diaconia di Santa Maria in Aquiro
    • Robert Sarah, della Diaconia di San Giovanni Bosco in via Tuscolana
    • Francesco Monterisi, della Diaconia di San Paolo alla Regola
    • Raymond Leo Burke, della Diaconia Sant'Agata de’ Goti
    • Kurt Koch, della Diaconia di Nostra Signora del Sacro Cuore
    • Mauro Piacenza, della Diaconia di San Paolo alle Tre Fontane
    • Gianfranco Ravasi, della Diaconia di San Giorgio in Velabro
    • Walter Brandmüller, della Diaconia di San Giuliano dei Fiamminghi
    Ultima modifica di Vox Populi; 23-09-2020 alle 22:08

  3. #3
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    Omelia del Card. Giovanni Battista Re, Vice-decano del Collegio Cardinalizio, per le Esequie del Card. Prosper Grech, O.S.A.
    (Basilica Vaticana, 2 gennaio 2020)


    «Tenetevi pronti... con le lucerne accese... in attesa che il Signore bussi alla porta, per poterGli aprire senza indugio». Tenetevi pronti... perché non sapete né il giorno né l’ora (Lc 12, 35-40).
    Questo ammonimento, che è risuonato nel Vangelo qualche istante fa, è fra i più conosciuti della Bibbia e l’esperienza di ogni giorno ce ne conferma l’ineluttabile attualità.
    Eppure ogniqualvolta il Signore viene a bussare alla porta di una persona da noi conosciuta, il suo arrivo ci coglie quasi sempre di sorpresa. Tanto è il nostro naturale attaccamento alla vita che facilmente ci illudiamo, indipendentemente dall’età e dalle condizioni di salute.
    La notte di Natale il cardinale Prosper Grech era qui in questa basilica a concelebrare la Messa col Santo Padre. Lunedì di questa settimana era, come di solito, a tavola con la comunità agostiniana, conversando col suo carattere affabile, poche ore dopo il Signore l’ha chiamato a sé.
    Certo la morte non l’ha trovato impreparato. La sua lunga esistenza, aveva compiuto i 94 anni la vigilia di Natale, e la sua vita consacrata a Dio nell’ordine di Sant’Agostino lo avevano messo in attesa dell’ultima chiamata. Le certezze della fede, che aveva insegnato agli altri, gli avevano dato la lucida consapevolezza che morire è entrare nella gioia dell’immensità dell’amore di Dio.
    La dimensione centrale della lunga e operosa vita del cardinale Grech, oltre quella tipica di un religioso dell’ordine degli Agostiniani, fu lo studio e l’insegnamento della Teologia, nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa.
    Era nato nell’isola di Malta nel 1925 e a 18 anni chiese di entrare a far parte dell’ordine di Sant’Agostino. Dopo la professione religiosa, nella quale prese il nome di Prospero, e dopo aver terminato nella sua terra di origine gli studi filosofici, nel 1946 fu mandato al Collegio Santa Monica di Roma per studiare teologia e fu ordinato sacerdote nella basilica di San Giovanni in Laterano il 25 marzo 1950. Conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia università Gregoriana, frequentò l’Istituto Biblico, conseguendo la laurea summa cum laude.
    Subito dopo padre Prospero fece ritorno a Malta, dove insegnò per due anni nel Collegio agostiniano di Teologia e presso il Collegio Mater Admirabilis di Rabat.
    Nel 1957 ottenne una borsa di studio del British Council per l’Università di Oxford. L’anno successivo venne invitato all’Università di Cambridge come Assistente ricercatore.
    Nel 1959 padre Prospero fece ritorno a Malta per continuare a dedicarsi all’insegnamento, ricoprendo i medesimi incarichi di due anni prima.
    Poco tempo dopo però fu scelto come segretario del Vescovo Pietro Canisio van Lierde, vicario generale del Santo Padre per la Citta del Vaticano e Sacrista pontificio. Venne così ad abitare qui in Vaticano.
    Attesa la sua preparazione culturale e teologica, nel 1965 fu nominato preside dell’Istituto Teologico Augustinianum e, qualche anno dopo (1970), insieme con padre Agostino Trapè, fondò il ben noto Istituto Patristico Augustinianum, del quale divenne il primo preside.
    Come consultore del Dicastero per la dottrina della fede ebbe una intensa collaborazione con l’allora cardinale Ratzinger e fu anche membro della Pontificia Accademia Teologica, della Pontificia Commissione Biblica e dell’Associazione Patristica Internazionale.
    Inoltre, per oltre 20 anni insegnò ermeneutica al Pontificio Istituto Biblico e teologia biblica alla Pontificia Università Lateranense. Intensa è la sua produzione di articoli e di volumi sull’ermeneutica della Sacra Scrittura e sulla patristica.
    Insieme con questa straordinaria attività di studio e di insegnamento, padre Prospero trovò sempre il tempo per svolgere un’intensa attività pastorale nella Cappella di Santa Monica, aperta al pubblico, dove volentieri era disponibile anche per ascoltare le confessioni.
    Nel concistoro del febbraio 2012, Papa Benedetto XVI lo creò cardinale di Santa Romana Chiesa, assegnandogli la Diaconia di Santa Maria Goretti, e contemporaneamente lo promosse all’Episcopato.
    Uomo di solida fede e studioso dei Padri della Chiesa, il cardinale Prosper Grech fu un appassionato di Sant’Agostino e un assertore dell’attualità dei suoi insegnamenti. Era sua convinzione che «leggendo sant’Agostino, troviamo qualche cosa di noi stessi». Al riguardo in differenti occasioni egli ha affermato che sant’Agostino, soprattutto nel libro delle Confessioni, parla di sé, della sua esperienza, ma «siccome si tratta dell’esperienza che l’uomo vive in ogni epoca, allora leggendo sant’Agostino leggiamo qualche cosa di noi stessi, dei problemi della Chiesa di oggi, dei problemi della società, delle relazioni fra Stato e Chiesa e così via, perché — concludeva — basta leggere qualsiasi opera di sant’Agostino che sempre si trova qualche cosa che parla direttamente al cuore».
    La liturgia di questa messa ci invita ad alzare lo sguardo oltre le frontiere della morte, verso quel mondo nel quale il cardinale Grech è ora entrato.
    Nella prima lettura della Messa, tratta dal libro del Profeta Ezechiele,abbiamo ascoltato parole cariche di consolazione e di immortali speranze: «Ecco io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete;... saprete che io sono il Signore».
    La visione del Profeta ci proietta verso il trionfo definitivo di Dio, quando farà risorgere i morti alla vita senza fine. Il Profeta parla di «un esercito grande, sterminato» e ci fa pensare che i salvati saranno una moltitudine grande. Tra questi amiamo pensare anche questo nostro Confratello, che è stato un religioso di grande dottrina e di profonda spiritualità, che ha amato la Chiesa e la vita religiosa e, soprattutto, che ha sempre messo Dio al primo posto e al di sopra di tutto.
    Noi ora affidiamo nella preghiera la sua anima a Dio, del quale come teologo tante volte ha parlato e ha scritto.


    fonte: L’Osservatore Romano, edizione cartacea del 2-3 gennaio 2020, pag. 6
    Genus humánum, in ténebris ámbulans,
    ad fídei claritátem per mystérium incarnatiónis addúxit.
    (Praefatio de Dominica IV in Quadragesima [A])

  4. #4
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    Una domanda che è più che altro una curiosità visto che sarà una nomina in tutti i modi prossima e molto importante che potrebbe anche creare nuovi equilibri all'interno dell'intero Sacro Collegio secondo me...
    Come sappiamo tutti, ora che il cardinale Sodano ha rinunciato ufficialmente alla carica di Decano i cardinali dell'ordine dei Vescovi e insieme a loro i Patriarchi Orientali saranno chiamati ad eleggere il nuovo Decano.
    Quello che mi chiedo è in che modo, o meglio con quale procedura ufficiale avviene l'elezione.
    Perché da quello che ne so non ci sono norme giuridiche specifiche che regolamentano l'elezione... aldilà del fatto che poi come ben si sa in tutti i modi sarà compito del Santo Padre dare il suo benestare e accettare la nomina, volevo sapere da chi sicuramente ne sa più di me in che maniera effettiva avviene l'elezione, perché dubito che avvenga per scrutinio come fosse un "mini conclave"... anche se d'altra parte la nomina all'incarico ora vacante è parecchio importante e delicata, in quanto come sappiamo tutti oltre ai già gravosi impegni di per sé, compito del Decano è anche quello, ovviamente per il momento solo potenzialmente ma è un'ipotesi sempre plausibile data la caducità della vita terrena di ogni uomo, di celebrare i funerali di un papa e poi di presiedere il Conclave.
    Quindi data la delicatezza del ruolo, immagino che ci sarà bisogno di diversi approfondimenti prima di arrivare ad un nome, anche considerando il fatto che 6 degli attuali porporati Vescovi hanno superato già gli 85 anni....
    Ovviamente se qualcuno ne sa più di me in merito mi delucidi senza problemi!!
    "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!"(Karol Wojtyla)

  5. #5
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    A norma del can. 352 § 2, il Decano viene eletto dai Cardinali Vescovi titolari delle Diocesi suburbicarie (quindi non dai Patriarchi orientali), ai quali devono essere aggiunte, in base alle disposizioni particolari disposte alla loro nomina, i quattro ulteriori Cardinali Vescovi latini elevati a questo ordine recentemente (Parolin, Sandri, Ouellet, Filoni).
    Poiché il canone parla di "elezione" (poco importa che poi essa debba essere approvata dal Romano Pontefice), e salvo che esistano norme peculiari per procedere a questa elezione (cfr. can. 164) di cui io non sono a conoscenza, si applicano i cann. 164-179, ovvero, in estrema sintesi: gli elettori devono essere convocati dal Sottodecano, si deve procedere a scrutinio segreto (almeno formalmente e nell'atto specifico dell'elezione, in modo da assicurare la libertà di ciascun votante; poi, di per sé, non è vietato che gli elettori si confrontino prima su chi designare e ne verifichino la disponibilità ad accettare l'incarico) e nelle prime due votazioni si richiede la maggioranza assoluta dei voti, mentre alla terza si fa il ballottaggio tra i due più votati nella seconda, e viene eletto chi ha la maggioranza o, in caso di parità, il più anziano d'età. Una volta che l'eletto ha accettato, se ne chiede la conferma al Papa.
    Ovviamente, anche gli oltraottantenni sono elettori ed eleggibili all'incarico di Decano.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da cardinale1987 Visualizza Messaggio
    Una domanda che è più che altro una curiosità visto che sarà una nomina in tutti i modi prossima e molto importante che potrebbe anche creare nuovi equilibri all'interno dell'intero Sacro Collegio secondo me...
    Come sappiamo tutti, ora che il cardinale Sodano ha rinunciato ufficialmente alla carica di Decano i cardinali dell'ordine dei Vescovi e insieme a loro i Patriarchi Orientali saranno chiamati ad eleggere il nuovo Decano.
    Quello che mi chiedo è in che modo, o meglio con quale procedura ufficiale avviene l'elezione.
    Perché da quello che ne so non ci sono norme giuridiche specifiche che regolamentano l'elezione... aldilà del fatto che poi come ben si sa in tutti i modi sarà compito del Santo Padre dare il suo benestare e accettare la nomina, volevo sapere da chi sicuramente ne sa più di me in che maniera effettiva avviene l'elezione, perché dubito che avvenga per scrutinio come fosse un "mini conclave"... anche se d'altra parte la nomina all'incarico ora vacante è parecchio importante e delicata, in quanto come sappiamo tutti oltre ai già gravosi impegni di per sé, compito del Decano è anche quello, ovviamente per il momento solo potenzialmente ma è un'ipotesi sempre plausibile data la caducità della vita terrena di ogni uomo, di celebrare i funerali di un papa e poi di presiedere il Conclave.
    Quindi data la delicatezza del ruolo, immagino che ci sarà bisogno di diversi approfondimenti prima di arrivare ad un nome, anche considerando il fatto che 6 degli attuali porporati Vescovi hanno superato già gli 85 anni....
    Ovviamente se qualcuno ne sa più di me in merito mi delucidi senza problemi!!
    I Patriarchi orientali non partecipano all'elezione del cardinale decano, ma solo i cardinali vescovi latini. Il canone 352 stabilisce esplicitamente che
    i Cardinali insigniti del titolo di una Chiesa suburbicaria, e solo essi, con la presidenza del Sottodecano, se è presente, oppure del più anziano tra di loro, eleggano al proprio interno chi debba diventare il Decano del Collegio;

    derogato col rescriptum del 26/6/2018 per far partecipare anche i nuovi cardinali vescovi senza sede suburbicaria.
    Per quanto riguarda la modalità credo che ci sia una normale elezione con schede e voto segreto (soprattutto ora che ci sono ben 8 elettori attivi/passivi).
    Aggiungo che personalmente non trovo affatto importante né delicata la nomina del decano, dato che la sua presidenza del conclave è esclusivamente procedurale e non ha alcun potere decisionale rilevante. Questo ovviamente a meno di una qualche futura riforma del Collegio Cardinalizio, con nuova struttura, ruoli, compiti e funzioni. Ulteriore indizio di questa possibilità è proprio l'auspicio che il Papa ha fatto di un Decano a tempo pieno, cosa che non avrebbe molto senso ad oggi visti gli impegni decisamente poco onerosi per un decano.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Laus Deo Visualizza Messaggio

    Poiché il canone parla di "elezione" (poco importa che poi essa debba essere approvata dal Romano Pontefice), e salvo che esistano norme peculiari per procedere a questa elezione (cfr. can. 164) di cui io non sono a conoscenza, si applicano i cann. 164-179, ovvero, in estrema sintesi: gli elettori devono essere convocati dal Sottodecano, si deve procedere a scrutinio segreto (almeno formalmente e nell'atto specifico dell'elezione, in modo da assicurare la libertà di ciascun votante; poi, di per sé, non è vietato che gli elettori si confrontino prima su chi designare e ne verifichino la disponibilità ad accettare l'incarico) e nelle prime due votazioni si richiede la maggioranza assoluta dei voti, mentre alla terza si fa il ballottaggio tra i due più votati nella seconda, e viene eletto chi ha la maggioranza o, in caso di parità, il più anziano d'età. Una volta che l'eletto ha accettato, se ne chiede la conferma al Papa.
    Ok ora mi è più chiaro! Mi ero perso il fatto che specifici canoni regolamentassero l'elezione attraverso scrutinio segreto. Ovviamente certamente sapevo che anche un porporato ultraottantenne possa essere eletto alla carica, così come comunque in tutti i modi mi è dato conferma anche da questa gentile e puntuale risposta, l'ultima parola per la conferma ufficiale alla nomina spetta al Santo Padre.
    Grazie ancora per le puntuali e chiare risposte, e ora non resta attendere chi effettivamente sarà eletto come prossimo Cardinale Decano.
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  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da cisnusculum Visualizza Messaggio
    [SIZE=2][FONT=verdana]col rescriptum del 26/6/2018 per far partecipare anche i nuovi cardinali vescovi senza sede suburbicaria.
    Per quanto riguarda la modalità credo che ci sia una normale elezione con schede e voto segreto (soprattutto ora che ci sono ben 8 elettori attivi/passivi).
    Aggiungo che personalmente non trovo affatto importante né delicata la nomina del decano, dato che la sua presidenza del conclave è esclusivamente procedurale e non ha alcun potere decisionale rilevante. Questo ovviamente a meno di una qualche futura riforma del Collegio Cardinalizio, con nuova struttura, ruoli, compiti e funzioni. Ulteriore indizio di questa possibilità è proprio l'auspicio che il Papa ha fatto di un Decano a tempo pieno, cosa che non avrebbe molto senso ad oggi visti gli impegni decisamente poco onerosi per un decano.
    Che partecipassero anche i Cardinali cooptati nell'ordine dei Vescovi con il noto Rescriptum mi era già chiaro e ne ero a conoscenza, addirittura se si va sulla pagina di Wikipedia dedicata all'argomento c'e chi sostiene che anche in futuro chiunque fosse insignito degli incarichi dei 4 cooptati sarà automaticamente ex officio inserito nell'ordine dei Vescovi, mentre altri sostengono, l'ipotesi a mio parere più probabile, che siano stati almeno per il momento 4 nomine ad personam, come si sa comunque certe fonti non ufficiali é sempre meglio prenderle con le pinze e non darci troppa importanza fino a che non trovino una reale verifica. Per il resto al contrario secondo me nonostante il ruolo puramente appunto procedurale di esso o di chi ne fa le veci in conclave, credo che sia comunque una nomina importante e di una certa rilevanza, anche solo se si pensa all'elevata caratura culturale e pastorale che hanno avuto gli ultimi e all'importanza rivestita all'interno dell'intero Sacro Collegio( addirittura come sappiamo tutti un Cardinale Decano fu eletto papa quasi 15 anni fa)...
    Sul resto concordo; si potrebbe pure andare verso una riforma del collegio cardinalizio nella sua struttura, appunto il fatto che il Papa abbia espressamente chiesto un incarico a tempo pieno e per di più anche scandito da una precisa scadenza temporale, può fare pensare che si voglia andare verso un percorso di questo tipo. Comunque non resta che attendere e vedere chi sarà in questo caso il prossimo Decano. Grazie ancora per le risposte!!
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  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da cardinale1987 Visualizza Messaggio
    Che partecipassero anche i Cardinali cooptati nell'ordine dei Vescovi con il noto Rescriptum mi era già chiaro e ne ero a conoscenza, addirittura se si va sulla pagina di Wikipedia dedicata all'argomento c'e chi sostiene che anche in futuro chiunque fosse insignito degli incarichi dei 4 cooptati sarà automaticamente ex officio inserito nell'ordine dei Vescovi
    Ritengo che tale interpretazione non sia corretta, in quanto nel testo del Rescriptum sono indicati specificamente i nomi dei Cardinali cooptati e non solo l'incarico. Se non fosse stata una promozione ad personam, nel documento si sarebbe scritto semplicemente "il Segretario di Stato, il Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali" eccetera, senza alcun riferimento ai porporati che occupavano pro tempore dette cariche.
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  10. #10
    Saggio del Forum L'avatar di Pikachu
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    Citazione Originariamente Scritto da MatteoCarpi Visualizza Messaggio
    https://www.chiesadibologna.it/11227-2/


    ROMA – Sabato 11 gennaio l’arcivescovo prenderà possesso del <titolo>, ossia della sede che gli è stata assegnata a Roma quale cardinale presbitero della chiesa di Sant’Egidio. Al breve rito che si svolgerà alle 19.30 nella chiesa di Sant’Egidio, farà seguito alle ore 20 la Messa presieduta dal cardinale Zuppi nella vicina basilica di Santa Maria in Trastevere.
    E per quale motivo non si celebrerà la Messa in Sant'Egidio?


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