RITO PER L’ASPERSIONE DOMENICALE DELL’ACQUA BENEDETTA
Il rito della benedizione dell’acqua e dell’aspersione con l'acqua benedetta può essere fatto in tutte le Messe domenicali, eccetto la vigiliare, in tutte le chiese e gli oratori. Questo rito sostituisce l'atto penitenziale all’inizio della Messa.
Se, come è auspicabile, nel Tempo pasquale il popolo riceve l'aspersione con l'acqua già benedetta durante la Veglia pasquale, è d'obbligo l’uso del Formulario II.
Formulario I
Il sacerdote, dopo il saluto iniziale, rimane in piedi alla sede, rivolto al popolo; dinanzi a lui, il recipiente con l'acqua da benedire.
Il sacerdote invita il popolo alla preghiera, rivolgendogli queste parole o altre simili:
Fratelli e sorelle carissimi, preghiamo umilmente Dio, nostro Padre,
perché benedica quest’acqua
con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro battesimo.
Il Signore rinnovi la nostra vita
e ci renda sempre fedeli al dono dello Spirito Santo.
Dopo una breve pausa di silenzio, il sacerdote, a mani giunte, così prosegue:
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto santificare nell’acqua i tuoi figli
per la vita eterna,
benedici ✠ quest’acqua
perché diventi segno della tua protezione
in questo giorno a te consacrato.
Rinnova in noi, o Padre,
la fonte viva della grazia
e difendici da ogni male
perché veniamo a te con cuore puro.
Per Cristo nostro Signore.Tutti: Amen.
oppure:
Dio onnipotente, origine e fonte della vita,
benedici ✠ quest’acqua,
perché, purificati da ogni colpa,
otteniamo la grazia del perdono,
la difesa da ogni insidia del maligno
e la tua perenne protezione.
La tua misericordia, o Padre,
faccia sgorgare per la vita eterna
una sorgente di acqua viva,
perché liberi da ogni pericolo,
possiamo venire a te con cuore rinnovato.
Per Cristo nostro Signore.Tutti: Amen.
oppure (nel Tempo pasquale, quando non si usa l’acqua già benedetta nella Veglia pasquale):
Dio di bontà e di misericordia,
ascolta la preghiera di questo popolo
che ricorda l’opera mirabile della creazione
e la grazia ancora più mirabile della salvezza.
Dégnati di benedire ✠ quest'acqua
creata a portare fertilità alla terra,
freschezza e sollievo ai nostri corpi.
In questo tuo dono riveli molti segni della tua benevolenza.
Passando per le acque del Mar Rosso,
Israele ha raggiunto la libertà promessa;
una sorgente, che hai fatto scaturire nel deserto,
ha sollevato il tuo popolo
dal tormento della sete;
con l’immagine dell'acqua viva
i profeti hanno offerto agli uomini
l'annuncio della nuova alleanza.
Infine, nell’acqua del fiume Giordano,
santificato da Cristo, tuo Figlio,
hai dato inizio al popolo nuovo,
liberato dalla colpa d’origine
nel sacramento della rinascita.
Nel segno di quest’acqua benedetta,
ravviva, o Padre,
il ricordo del nostro battesimo
e raduna l'assemblea gioiosa di tutti i fratelli,
battezzati nel mistero pasquale di Cristo Signore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.Tutti: Amen.
Formulario II
Il sacerdote invita il popolo alla preghiera, rivolgendogli queste parole o altre simili:
Fratelli e sorelle carissimi,
invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre
perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo,
per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore
per risorgere con lui alla vita nuova.
Tutti pregano in silenzio per qualche momento.
Quindi il sacerdote dice:
Dio creatore, che nell’acqua e nello Spirito
hai dato forma e volto all’uomo e all’universo.Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.
Cristo, che dal costato trafitto sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.
Spirito Santo, che dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come nuove creature.Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.
Oppure, specialmente nel Tempo di Pasqua:
Padre, gloria a te,
che dall'Agnello immolato sulla croce fai scaturire
le sorgenti dell'acqua viva.Tutti: Gloria a te, o Signore.
Cristo, gloria a te,
che rinnovi la giovinezza della Chiesa
nel lavacro dell'acqua con la parola della vita.Tutti: Gloria a te, o Signore.
Spirito, gloria a te,
che dalle acque del Battesimo
ci fai riemergere come primizia dell'umanità nuova.Tutti: Gloria a te, o Signore.
Il sacerdote conclude con l'orazione
O Dio, che raduni la tua Chiesa,
sposa e Corpo del Signore,
nel giorno memoriale della risurrezione,
benedici il tuo popolo
e ravviva in noi per mezzo di quest’acqua
il gioioso ricordo e la grazia
della prima Pasqua nel Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.Tutti: Amen.
Se non si usa l'acqua già benedetta nella Veglia pasquale, il sacerdote prosegue:
Dio onnipotente,
che nei santi segni della nostra fede
rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
benedici ✠ quest'acqua,
e fa’ che tutti i rinati nel Battesimo
siano annunciatori e testimoni della Pasqua
che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.Tutti: Amen.
Il sacerdote prende l'aspersorio, asperge se stesso e i ministri, poi il clero e ii popolo, passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa.
Intanto si esegue un canto adatto, per esempio:
ANTIFONE
Fuori del Tempo Pasquale Sal 50 (51), 9
Aspergimi, o Signore, con l'issopo,
e sarò purificato;
lavami, e sarò più bianco della neve.
oppure: Ez 36, 25-26
«Su voi verserò dell’acqua pura,
e sarete mondi da ogni vostra colpa,
e vi darò un cuore nuovo»
- dice il Signore -.
Nel Tempo pasquale: cf. E2 47, 1-2. 9
Ecco l’acqua che sgorga
dal tempio santo di Dio, alleluia;
e a quanti giungerà quest’acqua
porterà salvezza,
ed essi canteranno: alleluia, alleluia.
oppure:
È sgorgata dal tuo fianco,
Cristo Signore,
una fonte di salvezza
che ci lava dal peccato,
e in tutto il mondo
rinnova la vita, alleluia.
oppure: cf. 1Pt 2, 9
Voi siete stirpe eletta,
popolo santo di sacerdoti e re;
proclamate le meraviglie del Signore:
egli ha vinto le tenebre del male
e vi ha chiamati alla sua santa luce, alleluia.
Quindi il sacerdote torna alla sede.
Terminato il canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:
Dio onnipotente ci purifichi dai peccati
e per questa celebrazione
ci renda degni di partecipare
alla mensa del suo regno,
per tutti i secoli dei secoli.Tutti: Amen.
A questo punto, omesso tutto il resto, si canta o si recita, quando è prescritto, l’inno Gloria a Dio.