Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Messale Ambrosiano - Il rito della Messa

  1. #11
    Veterano di CR L'avatar di Cantore Inveruno
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    PREGHIERA EUCARISTICA VI
    Questa Preghiera Eucaristica si deve usare nella Veglia pasquale; si può usare anche nelle Messe «per i battezzati», nelle domeniche e nelle ferie del Tempo pasquale e nelle Messe rituali dell'iniziazione cristiana.
    Il sacerdote, con le braccia allargare, dice:

    CP Veramente santo,
    veramente benedetto
    è il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio tuo.

    CC Egli, che è Dio infinito ed eterno,
    discese dal cielo,
    si umiliò fino alla condizione di servo
    e venne a condividere la sorte
    di chi si era perduto.
    Accettò volontariamente di soffrire
    per liberare dalla morte l'uomo
    che lui stesso aveva creato;
    con amore che non conosce confini
    ci lasciò quale sacrificio da offrire al tuo nome
    il suo Corpo e il suo Sangue,
    che la potenza dello Spirito Santo
    rende presenti sull'altare.

    Congiunge le mani.

    Nelle formule seguenti le parole del Signore si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.

    La vigilia della sua passione,
    sofferta per la salvezza nostra
    e del mondo intero,
    stando a mensa tra i suoi discepoli,

    prende il pane, e tenendolo leggermente sollevato sull'altare, prosegue:
    egli prese il pane,
    e, alzando gli occhi al cielo,
    a te, Dio, Padre suo onnipotente,
    rese grazie
    con la preghiera di benedizione,
    spezzò il pane,
    lo diede ai suoi discepoli e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE E MANGIATENE TUTTI
    QUESTO È IL MIO CORPO
    OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

    Presenta al popolo l'ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

    Poi riprende:
    Dopo la cena,
    allo stesso modo,

    prende il calice e, tenendolo leggermente sollevato sull'altare, prosegue:
    prese il calice

    alza gli occhi
    e, alzando gli occhi al cielo
    a te, Dio, Padre suo onnipotente,
    rese grazie con la preghiera di benedizione,
    lo diede ai suoi discepoli e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E BEVETENE TUTTE
    QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
    PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
    VERSATO PER VOI E PER TUTTI
    IN REMISSIONE DEI PECCATI.

    Diede loro anche questo comando:

    OGNI VOLTA CHE FARETE QUESTO
    LO FARETE IN MEMORIA DI ME;
    PREDICHERETE LA MIA MORTE,
    ANNUNCERETE LA MIA RISURREZIONE
    ATTENDERETE COMN FIDUCIA IL MIO RITORNO
    FINCHE DI NUOVO VERRO A VOI DAL CIELO.

    Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

    Quindi il sacerdote canta o dice:

    CP Mistero della fede.

    Il popolo prosegue acclamando:
    Tu ci hai redento con la tua croce
    e la tua risurrezione:
    salvaci, o Salvatore del mondo.


    Con le braccia distese in forma di croce, il sacerdote continua:
    CC Il mistero che celebriamo, o Padre,
    è obbedienza al comando di Cristo.

    Con le braccia allargare prosegue:
    CC Manda tra noi in questa azione sacrificale
    colui che l'ha istituita
    perché la presenza del Figlio tuo
    in questo sublime sacramento
    doni pienezza alla nostra fede.
    E a noi, che offriamo il vero sacrificio
    concedi di comunicare
    alla viva e misteriosa realtà
    del Corpo e del Sangue del Signore.

    1C Dégnati, o Dio, di accogliere
    questo sacrificio pasquale:
    uniti alla beata Vergine Maria, Madre di Dio,
    a san Giuseppe, suo sposo,
    sant'Ambrogio, [san N.
    : santo del giorno o patrono] e a tutti i santi.

    Insieme con il nostro papa N.
    e con il nostro vescovo N., *
    noi te lo offriamo con cuore umile e grato
    per la tua santa Chiesa,
    diffusa su tutta la terra
    e radunata dalla potenza dello Spirito Santo
    nell'amore del suo Redentore.
    Te l'offriamo inoltre
    per i sacerdoti a te consacrati,
    per questo tuo popolo,
    che in te ha trovato misericordia,
    e per i nostri fratelli e sorelle
    che ci hanno preceduto
    nella fiduciosa speranza
    della venuta del tuo regno.

    * Qui è permesso nominare anche il vescovo coadiutore e gli ausiliari.

    Serba scritti nel libro della vita
    i nomi di tutti
    perché tu li possa tutti ritrovare
    nella comunione del Signore nostro Gesù Cristo.

    Prende con una mano la patena su cui è l'ostia, e con l'altra il calice, ed elevandoli insieme, canta o dice:

    CP
    Con lui e con lo Spirito Santo,
    CC a te, o Padre,
    è l'onore, la lode, la gloria,
    la maestà e la potenza,
    ora e sempre,
    dall'eternità e per tutti i secoli dei secoli.

    Il popolo acclama:

    Amen.

    Ultima modifica di Ambrosiano; 21-11-2020 alle 01:11

  2. #12
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    RITI DI COMUNIONE
    Deposti il calice e la patena, il sacerdote prende l'ostia e la spezza sopra la patena o sopra il calice e ne lascia cadere un frammento nel calice.
    Si esegue intanto il canto ALLO SPEZZARE DEL PANE.

    Poi il sacerdote, a mani giunte, canta o dice queste parole o altre simili:
    Obbedienti alla parola del Salvatore
    e formati al suo divino insegnamento,
    osiamo dire:

    oppure:
    Guidati dallo Spirito di Gesù
    e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire:

    oppure:
    Dio Padre ha mandato nei nostri cuori
    lo Spirito del suo Figlio che grida: «Abbà, Padre!».
    Sia questo il nostro stesso grido
    mentre usiamo rivolgere a Dio
    la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato:

    oppure:
    Con il battesimo siamo diventati figli di Dio
    e come tali Dio stesso ci invita ora alla sua mensa:
    con gioiosa fiducia rivolgiamo a lui
    la preghiera che Gesù ci ha insegnato:

    oppure:
    Elevando le mani verso il Padre che è nei cieli
    e lasciandoci guidare dallo Spirito Santo che prega in noi e per noi,
    diciamo insieme la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato:

    Con le braccia allargate, canta o dice insieme col popolo:
    Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il tuo nome,
    venga il tuo regno,
    sia fatta la tua volontà,
    come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non abbandonarci alla tentazione,
    ma liberaci dal male.

    Oppure, in canto:

    Pater noster qui es in cælis:
    sanctificétur nomen tuum;
    advéniat regnum tuum;
    fiat volúntas tua, sicut in cælo, et in terra.
    Panem nostrum cotidianum da nobis hódie;
    et dimítte nobis débita nostra,
    sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris;
    et ne nos indúcas in tentatiónem;
    sed líbera nos a malo.

    Solo il sacerdote, con le braccia allargate, continua:
    Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
    concedi la pace ai nostri giorni,
    e con l'aiuto della tua misericordia
    vivremo sempre liberi dal peccato
    e sicuri da ogni turbamento,
    nell'attesa che si compia la beata speranza
    e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.

    Congiunge le mani.
    Il popolo conclude la preghiera con l'acclamazione:
    Tuo è il regno,
    tua la potenza e la gloria nei secoli.

    Il sacerdote, con le braccia allargata, dice ad alta voce:
    Signore Gesù Cristo
    che hai detto ai tuoi apostoli:
    «Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
    non guardare ai nostri peccati,
    ma alla fede della tua Chiesa,
    e donale unità e pace secondo la tua volontà.

    congiunge le mani.
    Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

    Il popolo acclama:

    Amen.

    Il sacerdote, allargando e ricongiungendo le mani, dice:
    La pace e la comunione
    del Signore nostro Gesù Cristo
    siano sempre con voi.

    Il popolo acclama:
    E con il tuo spirito.
    _________________________________
    BENEDIZIONE DEL MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE EUCARISTICA
    Dopo le parole La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo... il ministro straordinario che deve distribuire la comunione si accosta all'altare e si ferma dinanzi al celebrante.
    Il celebrante lo benedice con queste parole:

    Con la benedizione del Signore
    distribuisci ai tuoi fratelli
    il Corpo (o il Sangue) di Cristo.

    Il ministro risponde:

    Amen.
    _________________________________

    Il sacerdote, con le mani giunte, dice sottovoce:
    Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo,
    che per volontà del Padre
    e con l'opera dello Spirito Santo
    morendo hai dato la vita al mondo,
    per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue
    liberami da ogni colpa e da ogni male,
    fa' che sia sempre fedele alla tua legge
    e non sia mai separato da te.

    oppure:
    La comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue,
    Signore Gesù Cristo,
    non diventi per me giudizio di condanna,
    ma per tua misericordia
    sia rimedio e difesa dell'anima e del corpo.

    Genuflette, prende l'ostia e, tenendola sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
    Ecco l'Agnello di Dio,
    ecco colui che toglie i peccati del mondo.
    Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.


    E continua, dicendo insieme con il popolo:
    O Signore, non sono degno
    di partecipare alla tua mensa,
    ma di' soltanto una parola
    e io sarò salvato.

    Il sacerdote, rivolto all'altare, dice sottovoce
    Il Corpo di Cristo
    mi custodisca per la vita eterna.

    E con riverenza si comunica al Corpo di Cristo.
    Poi prende il calice e dice sottovoce:
    Il Sangue di Cristo
    mi custodisca perla vita eterna.

    E con riverenza si comunica al sangue di Cristo.
    _________________________________

    COMUNIONE DEL MINISTRO STRAORDINARIO
    Il sacerdote, dopo essersi comunicato nel modo solito, dà la santissima Eucaristia al ministro straordinario, se questi fa la comunione; quindi, gli porge la pisside con le ostie (il calice con il vino) e lo associa a sé nella distribuzione della comunione ai fedeli.
    _________________________________

    Il sacerdote prende poi la patena o la pisside, e si porta verso i comunicandi.

    Nel presentare a ognuno l'ostia la tiene sollevata e dice:
    Il Corpo di Cristo.

    Il comunicando risponde:

    Amen.

    E riceve la comunione.

    Nello stesso modo si comporta il diacono (l'accolito o il ministro straordinario), quando distribuisce la comunione.

    Quando si distribuisce la comunione sotto le due specie, si osservi il rito indicato in Principi e Norme per l'uso del Messale, nn.
    253-265.

    Mentre il sacerdote si comunica al Corpo di Cristo, si inizia il canto ALLA COMUNIONE.

    Terminata la distribuzione della comunione, il sacerdote, o il diacono, asterge la patena sul calice e quindi il calice, stando al lato dell'altare o alla credenza.

    Poi il sacerdote può tornare alla sede.

    Secondo i casi, si può osservare, per un tempo conveniente, il SACRO SILENZIO, oppure si può cantare un salmo o un canto di lode e di ringraziamento.

    Il sacerdote, dalla sede o dall'altare, dice:
    Preghiamo.

    E tutti insieme con il sacerdote pregano in silenzio per breve tempo, se non l'hanno già fatto in precedenza.

    Poi il sacerdote, con le braccia allargate, dice l'orazione DOPO LA COMUNIONE, che termina con la conclusione breve.


    Ultima modifica di Ambrosiano; 21-11-2020 alle 01:11

  3. #13
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    RITI DI CONCLUSIONE
    A questo punto si danno, quando occorre, brevi comunicazioni al popolo.

    Segue il CONGEDO.
    Il sacerdote, rivolto verso il popolo, con le braccia allargate, dice:
    Il Signore sia con voi.

    Il popolo risponde:

    E con il tuo spirito. Kýrie, eléison. Kýrie, eléison. Kýrie, eléison.

    Il sacerdote benedice il popolo:
    Vi benedica Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo.

    Il popolo acclama:

    Amen.
    _________________________________
    Nel benedire il popolo, il vescovo usa questa formula:
    Sia benedetto il nome del Signore.
    Ora e sempre.
    Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
    Egli ha fatto cielo e terra.
    Vi benedica Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo.
    Amen.
    _________________________________

    ln certi giorni, e in circostanze particolari, si può usare una formula di BENEDIZIONE SOLENNE.

    Infine il diacono, o il sacerdote stesso, rivolto verso il popolo, a mani giunte, dice:
    Andiamo in pace.

    Il popolo risponde:

    Nel nome di Cristo.

    Il sacerdote bacia l'altare in segno di venerazione come all'inizio; fa quindi con i ministri la debita riverenza e lascia l'altare.

    Quando la Messa è seguita immediatamente da un'altra azione liturgica, si tralasciano i riti di conclusione.


    Ultima modifica di Ambrosiano; 21-11-2020 alle 01:12

  4. #14
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    BENEDIZIONI SOLENNI
    Le benedizioni solenni si possono usare, a giudizio del sacerdote, al termine della celebrazione della Messa, di un’altra celebrazione sacramentale, di una liturgia della parola o di un’ora liturgica.

    Il diacono o, in sua mancanza, il sacerdote stesso invita i fedeli con queste parole o con altre simili:
    Inchinatevi per la benedizione.

    Quindi il sacerdote, tenendo le mani stese sul popolo, pronuncia la benedizione e tutti rispondono:
    Amen.

    NELL'AVVENTO
    Dio onnipotente e misericordioso,
    che vi dia la grazia di commemorare nella fede
    la prima venuta del suo Figlio
    e di attendere nella speranza il suo avvento glorioso,
    vi santifichi ora con la luce della sua visita
    e vi colmi della sua benedizione.
    Amen.

    Nel cammino di questa vita,
    Dio vi renda saldi nella fede,
    gioiosi nella speranza,
    operosi nella carità.
    Amen.

    Voi che vi rallegrate
    per la venuta del nostro Redentore,
    possiate godere della gioia eterna,
    quando egli verrà nella gloria.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su Voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEL NATALE DEL SIGNORE
    Dio di immensa bontà,
    che ha rischiarato le tenebre del mondo
    con l'incarnazione di Cristo, suo Figlio,
    e nella sua gloriosa nascita ha inondato di luce
    questa notte (questo giorno / questo tempo) santissima(o),
    allontani da voi le tenebre del male
    e vi illumini con la luce del bene.
    Amen.

    Dio, che mandò gli angeli a recare ai pastori
    il lieto annuncio del Natale,
    vi riempia della sua gioia
    e vi faccia annunciatori del suo Vangelo.
    Amen.

    Dio, che nel suo Figlio fatto uomo
    ha congiunto la terra al cielo,
    vi riempia della sua pace e del suo amore
    e vi renda partecipi dell’assemblea dei santi.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    ALL’INIZIO DELL'ANNO
    Dio, sorgente e principio di ogni benedizione,
    effonda su voi la sua grazia
    e vi doni per tutto l’anno vita e salute.
    Amen.

    Dio vi custodisca integri nella fede,
    pazienti nella speranza,
    perseveranti nella carità.
    Amen.

    Dio disponga opere e giorni nella sua pace,
    ascolti ora e sempre le vostre preghiere
    e vi conduca alla felicità eterna.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELL’EPIFANIA DEL SIGNORE
    Dio, che dalle tenebre vi ha chiamato alla sua luce mirabile,
    effonda su voi la sua benedizione
    e vi renda saldi nella fede, nella speranza, nella carità.
    Amen.

    Dio vi faccia testimoni della sua verità,
    come veri discepoli di Cristo,
    luce che splende nelle nostre tenebre.
    Amen.

    Come i santi Magi,
    al termine del vostro cammino
    possiate trovare, con immensa gioia,
    Cristo, luce del mondo.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA QUARESIMA
    Dio Padre misericordioso
    conceda a tutti voi
    come al figliol prodigo
    la gioia del ritorno alla sua casa.
    Amen.

    Cristo, modello di preghiera e di vita,
    vi guidi nel cammino della quaresima
    all’autentica conversione del cuore.
    Amen.

    Lo Spirito di sapienza e di fortezza
    vi sostenga nella lotta contro il maligno,
    perché possiate celebrare con Cristo
    la vittoria pasquale.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA DOMENICA DELLE PALME E ALLA MESSA «NELLA CENA DEL SIGNORE»
    Il Padre di misericordia,
    che nella passione del suo Figlio
    ci ha manifestato la grandezza del suo amore,
    conceda a voi,
    nel servizio di Dio e degli uomini,
    il dono della sua benedizione.
    Amen.

    Cristo Signore, che nella sua passione
    ci ha salvato dalla morte eterna,
    vi conceda la vita senza fine.
    Amen.

    Voi, che seguite Cristo
    umiliato e sofferente,
    possiate aver parte alla sua risurrezione.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA VEGLIA PASQUALE E NEL GIORNO DI PASQUA
    In questa(o) santa(o) notte (giorno) di Pasqua,
    vi riempia di gioia Dio onnipotente
    e vi custodisca da ogni peccato.
    Amen.

    Dio, che nella risurrezione del suo Figlio
    ha rinnovato l'umanità intera,
    vi renda partecipi della sua vita immortale.
    Amen.

    Voi, che dopo i giorni della passione,
    celebrate con gioia la risurrezione del Signore,
    possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEL TEMPO PASQUALE

    Dio, che nella risurrezione del Cristo
    ha operato la nostra salvezza e ci ha fatto suoi figli,
    vi dia la gioia della sua benedizione.
    Amen.

    Il Redentore, che ci ha dato il dono della vera libertà,
    vi renda partecipi dell’eredità eterna.
    Amen.

    E voi, che per mezzo del battesimo
    siete risorti con lui nella fede,
    possiate meritare, in santità di vita,
    d’incontrarlo un giorno nella patria del cielo.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELL'ASCENSIONE DEL SIGNORE
    Dio onnipotente vi benedica
    nel giorno in cui il suo unico Figlio è asceso al cielo
    e vi ha aperto la via
    perché possiate anche voi salire fino a lui.
    Amen.

    Cristo, che dopo e la sua risurrezione
    apparve visibilmente ai suoi discepoli,
    si mostri a voi giudice misericordioso
    e vi conduca all’eredità eterna.
    Amen.

    Il mistero, che oggi professate nella fede,
    diventi un giorno eredità senza fine,
    quando Cristo, nella gloria del Padre,
    vi chiamerà alla gioia promessa.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA DOMENICA DI PENTECOSTE
    Dio, sorgente di ogni luce,
    che oggi ha illuminato la mente dei discepoli
    con l'effusione dello Spirito consolatore,
    vi benedica e vi colmi dei suoi doni.
    Amen.

    Il fuoco dello Spirito Santo,
    che apparve mirabilmente sui discepoli,
    vi purifichi da ogni male
    e vi illumini tutti con il suo vivo splendore.
    Amen.

    Lo Spirito Santo,
    che ha riunito popoli diversi nell’unica Chiesa di Cristo,
    vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza
    perché possiate giungere alla visione beata del cielo.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre
    Amen.

    NEI TEMPI DOPO L’EPIFANIA E DOPO PENTECOSTE - 1
    Benedizione di Aronne: Nm 6, 24-26

    Il Signore vi benedica
    e vi protegga.
    Amen.

    Faccia risplendere il suo volto su voi
    e vi doni la sua misericordia.
    Amen.

    Rivolga su voi il suo sguardo
    e vi doni la sua pace.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEI TEMPI DOPO L’EPIFANIA E DOPO PENTECOSTE - 2
    Dio onnipotente e misericordioso vi protegga,
    vi dia il dono della vera sapienza,
    apportatrice di salvezza.
    Amen.

    Vi illumini sempre con gli insegnamenti della fede
    e vi aiuti a perseverare nel bene.
    Amen.

    Vi mostri la via della verità e della pace
    e guidi i vostri passi nel cammino verso la vita eterna
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEI TEMPI DOPO L’EPIFANIA E DOPO PENTECOSTE - 3
    Dio di ogni consolazione
    disponga nella sua pace i vostri giorni
    e vi conceda i doni della sua grazia.
    Amen.

    Vi liberi sempre da ogni pericolo
    e confermi nel suo amore i vostri cuori.
    Amen.

    Vi colmi di fede, di speranza e di carità
    perché sia ricca di opere buone la vostra vita terrena
    e possiate giungere alla gioia della vita eterna.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEI TEMPI DOPO L’EPIFANIA E DOPO PENTECOSTE - 4
    Dio onnipotente allontani da voi ogni male
    e vi conceda la ricchezza dei suoi doni.
    Amen.

    Renda attenti i vostri cuori alla sua parola
    perché possiate godere la gioia senza fine.
    Amen.

    Vi aiuti a comprendere ciò che è buono e giusto
    perché, camminando sulla via dei suoi precetti,
    diventiate coeredi della città eterna.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NEI TEMPI DOPO L’EPIFANIA E DOPO PENTECOSTE - 5
    Cf. Ffl 4, 7

    La pace di Dio
    custodisca il vostro cuore e il vostro spirito
    nella conoscenza e nell’amore del Padre
    e del Signore nostro Gesù Cristo.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLE SOLENNITA E FESTE DELLA BEATA VERGINE MARIA

    Dio misericordioso,
    che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine,
    ha redento il mondo,
    vi colmi della sua pace.
    Amen.

    Dio, che mediante la Vergine Maria
    ci ha dato l’Autore della vita,
    per la sua intercessione
    vi conceda aiuto e protezione.
    Amen.

    A tutti voi, qui riuniti per celebrate devotamente
    la solennità (festa) ...
    conceda il Signore la consolazione dello spirito.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA SOLENNITÀ DEI SANTI PIETRO E PAOLO

    Dio onnipotente,
    che ha fondato la Chiesa
    nella fede dell’apostolo Pietro,
    vi renda saldi nell’adesione a Cristo.
    Amen.

    Dio, che ha illuminato le genti
    con la predicazione dell’apostolo Paolo,
    vi conceda di condurre a Cristo i vostri fratelli.
    Amen.

    I due apostoli con la loro intercessione
    vi aiutino a raggiungere la gloria del cielo,
    che essi hanno conseguito con il martirio.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA
    Dio, Signore del cielo e della terra,
    che oggi ci ha riunito
    per la dedicazione (l'anniversario della dedicazione)
    di questa sua casa,
    vi colmi della sua gioia.
    Amen.

    Dio, che in Cristo ha voluto riunire tutti i figli dispersi,
    faccia di voi il suo tempio
    e l’abitazione dello Spirito Santo.
    Amen.

    Dio venga ad abitare nei vostri cuori,
    purificati da ogni colpa,
    e vi doni l’eredità eterna con tutti i santi.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLE FESTE DEGLI APOSTOLI
    Dio, che sulla testimonianza degli apostoli
    ha fondato la nostra fede,
    per l’intercessione dell’apostolo san N.
    (dei santi apostoli N. e N.),
    vi colmi dei suoi doni.
    Amen.

    Guidati dall’insegnamento e dagli esempi degli apostoli,
    possiate divenire dinanzi a tutti
    coraggiosi testimoni del Vangelo.
    Amen.

    I santi apostoli,
    che ci hanno trasmesso il primo annuncio della fede,
    vi aiutino a raggiungere
    l'eredità eterna nella casa del Padre.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA FESTA DI UN SANTO (DI PIÙ SANTI)
    Dio, nostro Padre,
    che ci ha riuniti per celebrate oggi
    la festa di san N. (dei santi N. e N.),
    (patrono/i della nostra comunità parrocchiale o diocesana o nazionale o europea),
    vi protegga e vi confermi nella sua pace.
    Amen.

    Cristo Signore, che ha manifestato
    in san N. (nei santi N. e N.)
    la forza rinnovatrice della Pasqua,
    vi renda autentici testimoni del suo Vangelo.
    Amen.

    Lo Spirito Santo, che in san N. (nei santi N. e N.)
    ci ha offerto un esempio di totale adesione al Vangelo,
    vi renda capaci di attuare una vera comunione
    di fede e di amore nella sua Chiesa.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLA SOLENNITA DI TUTTI I SANTI
    Dio, gloria e letizia dei santi,
    che ci concede di celebrare questa solennità,
    vi accompagni con la sua grazia.
    Amen.

    L’intercessione dei santi vi liberi dai mali presenti,
    e i loro esempi vi spronino a una vita generosa,
    nel servizio di Dio e dei fratelli.
    Amen.

    Possiate godere, con tutti i santi,
    la pace e la gioia di quella patria,
    nella quale la Chiesa esulta in eterno
    per la comunione gloriosa di tutti i suoi figli.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    NELLE CELEBRAZIONI PER I DEFUNTI
    Dio di ogni consolazione,
    che nella sua bontà ha creato l’uomo
    e con la risurrezione del suo Figlio
    ha dato ai credenti la speranza di risorgere,
    effonda su voi i doni della sua grazia.
    Amen.

    A noi ancora pellegrini su questa terra
    doni la remissione dei peccati
    e a tutti i defunti la luce e la pace eterna.
    Amen.

    A tutti noi che crediamo in Cristo risorto
    conceda Dio Padre
    la felicità del suo regno.
    Amen.

    E la benedizione di Dio onnipotente,
    Padre e Figlio e Spirito Santo,
    discenda su voi e con voi rimanga sempre.
    Amen.

    Le benedizioni solenni di alcune messe rituali sono riportate direttamente in loco, al termine dei singoli formulari.


    Ultima modifica di Ambrosiano; 21-11-2020 alle 16:36

  5. #15
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    RITO PER L’ASPERSIONE DOMENICALE DELL’ACQUA BENEDETTA
    Il rito della benedizione dell’acqua e dell’aspersione con l'acqua benedetta può essere fatto in tutte le Messe domenicali, eccetto la vigiliare, in tutte le chiese e gli oratori. Questo rito sostituisce l'atto penitenziale all’inizio della Messa.

    Se, come è auspicabile, nel Tempo pasquale il popolo riceve l'aspersione con l'acqua già benedetta durante la Veglia pasquale, è d'obbligo l’uso del Formulario II.


    Formulario I

    Il sacerdote, dopo il saluto iniziale, rimane in piedi alla sede, rivolto al popolo; dinanzi a lui, il recipiente con l'acqua da benedire.
    Il sacerdote invita il popolo alla preghiera, rivolgendogli queste parole o altre simili:
    Fratelli e sorelle carissimi, preghiamo umilmente Dio, nostro Padre,
    perché benedica quest’acqua
    con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro battesimo.
    Il Signore rinnovi la nostra vita
    e ci renda sempre fedeli al dono dello Spirito Santo.

    Dopo una breve pausa di silenzio, il sacerdote, a mani giunte, così prosegue:
    Dio onnipotente ed eterno,
    che hai voluto santificare nell’acqua i tuoi figli
    per la vita eterna,
    benedici quest’acqua
    perché diventi segno della tua protezione
    in questo giorno a te consacrato.
    Rinnova in noi, o Padre,
    la fonte viva della grazia
    e difendici da ogni male
    perché veniamo a te con cuore puro.
    Per Cristo nostro Signore.
    Tutti: Amen.

    oppure:
    Dio onnipotente, origine e fonte della vita,
    benedici quest’acqua,
    perché, purificati da ogni colpa,
    otteniamo la grazia del perdono,
    la difesa da ogni insidia del maligno
    e la tua perenne protezione.
    La tua misericordia, o Padre,
    faccia sgorgare per la vita eterna
    una sorgente di acqua viva,
    perché liberi da ogni pericolo,
    possiamo venire a te con cuore rinnovato.
    Per Cristo nostro Signore.
    Tutti: Amen.

    oppure (nel Tempo pasquale, quando non si usa l’acqua già benedetta nella Veglia pasquale):
    Dio di bontà e di misericordia,
    ascolta la preghiera di questo popolo
    che ricorda l’opera mirabile della creazione
    e la grazia ancora più mirabile della salvezza.
    Dégnati di benedire quest'acqua
    creata a portare fertilità alla terra,
    freschezza e sollievo ai nostri corpi.
    In questo tuo dono riveli molti segni della tua benevolenza.
    Passando per le acque del Mar Rosso,
    Israele ha raggiunto la libertà promessa;
    una sorgente, che hai fatto scaturire nel deserto,
    ha sollevato il tuo popolo
    dal tormento della sete;
    con l’immagine dell'acqua viva
    i profeti hanno offerto agli uomini
    l'annuncio della nuova alleanza.
    Infine, nell’acqua del fiume Giordano,
    santificato da Cristo, tuo Figlio,
    hai dato inizio al popolo nuovo,
    liberato dalla colpa d’origine
    nel sacramento della rinascita.
    Nel segno di quest’acqua benedetta,
    ravviva, o Padre,
    il ricordo del nostro battesimo
    e raduna l'assemblea gioiosa di tutti i fratelli,
    battezzati nel mistero pasquale di Cristo Signore,
    che vive e regna nei secoli dei secoli.
    Tutti: Amen.

    Formulario II


    Il sacerdote invita il popolo alla preghiera, rivolgendogli queste parole o altre simili:
    Fratelli e sorelle carissimi,
    invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre
    perché questo rito di aspersione ravvivi in noi la grazia del Battesimo,
    per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del Signore
    per risorgere con lui alla vita nuova.

    Tutti pregano in silenzio per qualche momento.

    Quindi il sacerdote dice:
    Dio creatore, che nell’acqua e nello Spirito
    hai dato forma e volto all’uomo e all’universo.
    Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.

    Cristo, che dal costato trafitto sulla croce
    hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.
    Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.

    Spirito Santo, che dal grembo battesimale della Chiesa
    ci hai fatto rinascere come nuove creature.
    Tutti: Purifica e benedici la tua Chiesa.

    Oppure, specialmente nel Tempo di Pasqua:
    Padre, gloria a te,
    che dall'Agnello immolato sulla croce fai scaturire
    le sorgenti dell'acqua viva.
    Tutti: Gloria a te, o Signore.

    Cristo, gloria a te,
    che rinnovi la giovinezza della Chiesa
    nel lavacro dell'acqua con la parola della vita.
    Tutti: Gloria a te, o Signore.

    Spirito, gloria a te,
    che dalle acque del Battesimo
    ci fai riemergere come primizia dell'umanità nuova.
    Tutti: Gloria a te, o Signore.

    Il sacerdote conclude con l'orazione
    O Dio, che raduni la tua Chiesa,
    sposa e Corpo del Signore,
    nel giorno memoriale della risurrezione,
    benedici il tuo popolo
    e ravviva in noi per mezzo di quest’acqua
    il gioioso ricordo e la grazia
    della prima Pasqua nel Battesimo.
    Per Cristo nostro Signore.
    Tutti: Amen.
    Se non si usa l'acqua già benedetta nella Veglia pasquale, il sacerdote prosegue:
    Dio onnipotente,
    che nei santi segni della nostra fede
    rinnovi i prodigi della creazione e della redenzione,
    benedici quest'acqua,
    e fa’ che tutti i rinati nel Battesimo
    siano annunciatori e testimoni della Pasqua
    che sempre si rinnova nella tua Chiesa.
    Per Cristo nostro Signore.
    Tutti: Amen.

    Il sacerdote prende l'aspersorio, asperge se stesso e i ministri, poi il clero e ii popolo, passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa.

    Intanto si esegue un canto adatto, per esempio:

    ANTIFONE

    Fuori del Tempo Pasquale Sal 50 (51), 9
    Aspergimi, o Signore, con l'issopo,
    e sarò purificato;
    lavami, e sarò più bianco della neve.

    oppure: Ez 36, 25-26
    «Su voi verserò dell’acqua pura,
    e sarete mondi da ogni vostra colpa,
    e vi darò un cuore nuovo»
    - dice il Signore -.

    Nel Tempo pasquale: cf. E2 47, 1-2. 9
    Ecco l’acqua che sgorga
    dal tempio santo di Dio, alleluia;
    e a quanti giungerà quest’acqua
    porterà salvezza,
    ed essi canteranno: alleluia, alleluia.

    oppure:
    È sgorgata dal tuo fianco,
    Cristo Signore,
    una fonte di salvezza
    che ci lava dal peccato,
    e in tutto il mondo
    rinnova la vita, alleluia.

    oppure: cf. 1Pt 2, 9
    Voi siete stirpe eletta,
    popolo santo di sacerdoti e re;
    proclamate le meraviglie del Signore:
    egli ha vinto le tenebre del male
    e vi ha chiamati alla sua santa luce, alleluia.

    Quindi il sacerdote torna alla sede.

    Terminato il canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:
    Dio onnipotente ci purifichi dai peccati
    e per questa celebrazione
    ci renda degni di partecipare
    alla mensa del suo regno,
    per tutti i secoli dei secoli.
    Tutti: Amen.

    A questo punto, omesso tutto il resto, si canta o si recita, quando è prescritto, l’inno
    Gloria a Dio.


    Ultima modifica di Ambrosiano; 22-11-2020 alle 22:46

  6. #16
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    PREGHIERE EUCARISTICHE DELLA RICONCILIAZIONE
    Le Preghiere Eucaristiche della Riconciliazione possono essere utilizzate nelle Messe in cui i fedeli sono introdotti in modo particolare nel mistero della riconciliazione. Per esempio nelle Messe per la concordia, per la riconciliazione, per la pace e la giustizia, in tempo di guerra o di disordini, per la remissione dei peccati, per chiedere la virtù della carità, del mistero della santa croce, della santissima eucaristia, del preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, come pure nelle Messe del tempo di quaresima.
    Sebbene queste Preghiere Eucaristiche siano dotate di un prefazio proprio, possono essere utilizzate anche con altri prefazi che si riferiscono ai temi della penitenza e della conversione, come per esempio i prefazi di quaresima.


    Modo di dire la Preghiera Eucaristica della Riconciliazione I in una concelebrazione.
    Il prefazio e da Veramente santo fino a come tu sei santo vengono cantati o detti dal solo celebrante principale con le braccia allargate.
    Tutti i concelebranti, con le mani stese verso le offerte, insieme recitano le formule da Guarda i doni fino a al legno della croce.
    Tutti i concelebranti recitano insieme le formule da Prima di stendere fino a divisione e discordia in questo modo:
    a) Eravamo perduti: con le mani giunte;
    b) Le parole del Signore, se sembra opportuno, con la mano destra stesa verso il pane e il calice; alla presentazione dell'ostia consacrata e del calice, i concelebranti sollevano lo sguardo, poi si inchinano profondamente;
    c)
    Celebrando il memoriale con le braccia distese a forma di croce; Guarda con benevolenza, Padre clementissimo: con le braccia allargate.
    L'intercessione Custodisci tutti noi conviene sia affidata a uno dei concelebranti, che dice questa parte da solo, con le braccia allargate.
    La dossologia finale della Preghiera Eucaristica viene cantata o recitata solamente dal celebrante principale o da tutti i concelebranti insieme con lui.


    Modo di dire la Preghiera Eucaristica della Riconciliazione II in una concelebrazione.
    Il prefazio e da Padre onnipotente fino a come lui ci ha amati vengono cantati o detti dal solo celebrante principale con le braccia allargate.
    Tutti i concelebranti, con le mani stese verso le offerte, recitano insieme le formule da Per questo mistero di Riconciliazione fino a celebrare questi misteri.
    Tutti i concelebranti recitano insieme le formule da Egli, venuta l'ora fino a sulla via della concordia in questo modo:
    a) Egli, venuta l'ora: con le mani giunte;
    b) Le parole del Signore, se sembra opportuno, con la mano destra stesa verso il pane e il calice; alla presentazione dell’ostia consacrata e del calice, i concelebranti sollevano lo sguardo, poi si inchinano profondamente;
    c)
    Celebrando il memoriale con le braccia distese a forma di croce; Ti preghiamo umilmente: con le braccia allargate.
    Le intercessioni: Egli renda la tua Chiesa e Tu, che ci hai convocati conviene siano affidate alternativamente a due concelebranti, che dicono queste parti con le braccia allargate.
    La dossologia finale della Preghiera Eucaristica viene cantata o recitata solamente dal celebrante.

  7. #17
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    PREGHIERA EUCARISTICA DELLA RICONCILIAZIONE I

    CP È veramente cosa buona e giusta
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Tu non ti stanchi mai di chiamarci
    alla pienezza della vita;
    ricco di misericordia, continui a offrire il perdono
    e inviti i peccatori a confidare solo nella tua benevolenza.
    Molte volte abbiamo infranto la tua alleanza,
    ma tu, per mezzo di Gesù, tuo Figlio e nostro redentore,
    invece di abbandonarci
    hai stretto un nuovo vincolo di carità
    con la famiglia umana,
    un vincolo così saldo che nulla potrà spezzare.
    Anche a noi offri oggi un tempo
    di grazia e di riconciliazione,
    perché affidandoci unicamente alla tua misericordia
    ritroviamo la via del ritorno a te,
    e aprendoci all’azione dello Spirito Santo
    viviamo in Cristo la vita nuova,
    nella lode perenne del tuo nome
    e nel servizio dei fratelli.
    Per questo, pieni di stupore, o Padre,
    esaltiamo la potenza del tuo amore
    e, confessando la nostra gioia per la salvezza,
    con la moltitudine dei cori celesti
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria: Santo...

    Il sacerdote, con le braccia allargate, dice:
    CP Veramente santo, sei tu, o Padre,
    che fin dalle origini del mondo
    continui la tua opera,
    per renderci santi come tu sei santo.

    Congiunge le mani e, tenendole stese sulle offerte, dice:
    CC Guarda i doni del tuo popolo
    ed effondi su di essi la potenza del tuo Spirito,

    congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:
    perché diventino il Corpo e il Sangue

    congiunge le mani
    del tuo amatissimo Figlio, Gesù Cristo,
    nel quale anche noi siamo tuoi figli.

    Eravamo perduti
    e incapaci di accostarci a te,
    ma tu ci hai dato la prova suprema
    del tuo amore,
    quando il tuo Figlio, il solo giusto,
    consegnò se stesso alla morte
    e per noi si lasciò inchiodare al legno della croce.
    Prima di stendere le braccia
    tra il cielo e la terra,
    in segno di perenne alleanza,
    egli volle celebrare la Pasqua con i suoi discepoli.

    Nelle formule seguenti le parole del Signore si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.
    Mentre cenava,

    prende il pane, e tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    prese il pane
    ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
    lo spezzò, lo diede loro e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
    QUESTO E IL MIO CORPO
    OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

    Presenta al popolo l'ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

    Poi riprende:
    Allo stesso modo, dopo aver cenato,
    sapendo che avrebbe riconciliato tutto in sé
    nel Sangue sparso sulla croce,

    prende il calice e, tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    prese il calice colmo del frutto della vite,
    di nuovo ti rese grazie,
    lo diede ai suoi discepoli e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
    QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
    PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
    VERSATO PER VOI E PER TUTTI
    IN REMISSIONE DEI PECCATI.
    FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

    Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

    Quindi, il sacerdote canta o dice:

    CP Mistero della fede.

    Il popolo prosegue acclamando:
    Annunciamo la tua morte, Signore,
    proclamiamo la tua risurrezione,
    nell'attesa della tua venuta.


    oppure:
    Ogni volta che mangiamo di questo pane
    e beviamo a questo calice
    annunciamo la tua morte, Signore,
    nell'attesa della tua venuta.


    oppure:
    Tu ci hai redento con la tua croce
    e la tua risurrezione:
    salvaci, o Salvatore del mondo.

    Quindi, con le braccia distese in forma di croce, il sacerdote continua:
    CC Celebrando il memoriale
    della morte e risurrezione dagli inferi
    del tuo Figlio, nostra Pasqua e nostra pace,
    in attesa del giorno beato
    della sua venuta alla fine dei tempi,
    offriamo a te, Dio vero e fedele,
    questo sacrificio
    che riconcilia nel tuo amore l’umanità intera.

    Con le braccia allargate, prosegue:
    Guarda, con benevolenza,
    Padre clementissimo,
    coloro che ricongiungi a te
    nel sacrificio del tuo Figlio,
    e fa’ che, partecipando all’unico pane e all’unico calice,
    per la potenza dello Spirito Santo
    siano riuniti in Cristo in un solo corpo,
    che non conosca divisione e discordia.


    1C Custodisci tutti noi in comunione di fede e di amore
    con il nostro papa N. e il nostro vescovo N. *
    Aiutaci ad attendere insieme l'avvento del tuo regno
    fino al giorno in cui staremo davanti a te
    santi tra i santi, nella dimora del cielo,
    con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
    gli apostoli, sant’Ambrogio e tutti i santi,
    con i nostri fratelli e sorelle defunti
    che affidiamo alla tua misericordia.

    * Qui è permesso nominare anche il vescovo coadiutore o ausiliari.

    Allora, liberati ormai dalla ferita della colpa,
    e fatti pienamente nuova creatura,
    canteremo con gioia l’inno di ringraziamento

    congiunge le mani
    che sale a te dal tuo Cristo vivente in eterno.

    Prende con una mano la patena su cui è l'ostia, e con l'altra il calice, ed elevandoli insieme, canta o dice:
    CP Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
    CC a te, Dio Padre onnipotente
    nell’unità dello Spirito Santo
    ogni onore e gloria
    per tutti i secoli dei secoli.

    Il popolo acclama:

    Amen.

    Ultima modifica di Ambrosiano; 01-12-2020 alle 23:31

  8. #18
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    PREGHIERA EUCARISTICA DELLA RICONCILIAZIONE II

    CP È veramente cosa buona e giusta
    renderti grazie e innalzare a te le nostre lodi,
    Dio Padre onnipotente,
    per i prodigi che operi in questo mondo
    per mezzo di Gesù Cristo, Signore nostro.
    In un mondo lacerato da lotte e discordie
    riconosciamo la tua opera
    che piega la durezza dei cuori
    e li rende disponibili alla riconciliazione.
    Con la forza del tuo Spirito
    agisci nell’intimo dei cuori,
    perché i nemici si aprano al dialogo,
    gli avversari si stringano la mano
    e i popoli si incontrino nella concordia.
    Per tuo dono, o Padre,
    la ricerca sincera della pace
    estingue le contese,
    l’odio è vinto dall’amore,
    la vendetta è disarmata dal perdono.
    E noi, uniti agli angeli, cantori della tua gloria,
    innalziamo con gioia
    l’inno di benedizione e di lode: Santo...

    Il sacerdote, con le braccia allargate, dice:
    CP Padre onnipotente, noi ti benediciamo
    per Gesù Cristo, Figlio tuo,
    venuto nel tuo nome:
    egli è per tutti la Parola che salva,
    la mano che tendi ai peccatori
    la via che ci guida alla tua pace.
    Quando ci siamo allontanati da te a causa del peccato,
    tu ci hai riconciliati per mezzo del tuo Figlio,
    consegnato alla morte per noi,
    perché, nuovamente rivolti a te,
    ci amassimo gli uni gli altri come lui ci ha amati.

    Congiunge le mani e, tenendole stese sulle offerte, dice:
    CC Per questo mistero di riconciliazione
    ti supplichiamo:
    santifica questi doni
    con l'effusione del tuo Spirito

    congiunge le mani, e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:
    perché diventino il Corpo e il Sangue del tuo Figlio
    che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

    Congiunge le mani.

    Nelle formule seguenti, le parole del Signore si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.

    Egli, venuta l’ora di dare la vita
    per la nostra liberazione,
    mentre cenava,

    prende il pane e, tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    prese il pane nelle sue mani,
    ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
    lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
    QUESTO È IL MIO CORPO
    OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

    Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

    Poi prosegue:
    Allo stesso modo,
    in quella sera,

    prende il calice e, tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    prese nelle sue mani il calice della benedizione
    e, confessando la tua misericordia
    lo diede ai suoi discepoli e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
    QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
    PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
    VERSATO PER VOI E PER TUTTI
    IN REMISSIONE DEI PECCATI.
    FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

    Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

    Quindi, il sacerdote canta o dice:
    CP
    Mistero della fede.

    Il popolo prosegue acclamando:
    Annunciamo la tua morte, Signore,
    proclamiamo la tua risurrezione,
    nell'attesa della tua venuta.


    oppure:
    Ogni volta che mangiamo di questo pane
    e beviamo a questo calice
    annunciamo la tua morte, Signore,
    nell'attesa della tua venuta.


    oppure:
    Tu ci hai redento con la tua croce
    e la tua risurrezione:
    salvaci, o Salvatore del mondo.

    Quindi, con le braccia distese in forma di croce, il sacerdote dice:
    CC Celebrando il memoriale
    della morte e risurrezione del tuo Figlio,
    ti offriamo, o Padre,
    il sacrificio della perfetta riconciliazione,
    che egli ci ha lasciato come pegno del suo amore
    e che tu stesso hai posto nelle nostre mani.


    Con le braccia allargate, prosegue:
    Ti preghiamo umilmente, Padre santo:
    accetta anche noi con l’offerta del tuo Figlio,
    e nella partecipazione a questo convito di salvezza
    donaci il tuo Spirito,
    perché sia tolto ogni ostacolo
    sulla via della concordia.

    1C Egli renda la tua Chiesa
    segno di unità tra gli uomini
    e strumento della tua pace,
    e ci custodisca
    in comunione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., *
    il collegio episcopale e l’intero tuo popolo.
    Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e le nostre sorelle,
    che si sono addormentati nel Signore,
    e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede.

    * Qui è permesso nominare anche il vescovo coadiutore o gli ausiliari.

    2C
    Tu che ci hai convocati intorno alla mensa del tuo Figlio,
    raccogli in unità gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua,
    insieme con la Vergine Maria, gloriosa Madre di Dio,
    con gli apostoli, con sant’Ambrogio e tutti i santi
    nel convito della Gerusalemme nuova,
    dove splende la pienezza della pace,

    congiunge le mani
    in Cristo Gesù, Signore nostro.

    Prende con una mano la patena su cui è l’ostia, e con l’altra il calice, ed elevandoli insieme, canta o dice:
    CP Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
    CC a te, Dio Padre onnipotente,
    nell’unità dello Spirito Santo,
    ogni onore e gloria
    per tutti i secoli dei secoli.

    Il popolo acclama:

    Amen.

    Ultima modifica di Ambrosiano; 01-12-2020 alle 23:32

  9. #19
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    PREGHIERA EUCARISTICA PER LE MESSE «PER VARIE NECESSITÀ»

    L'uso di questa Preghiera Eucaristica è da riservare esclusivamente alle Messe «per varie necessità» indicate di volta in volta per ciascuna delle sue quattro forme previste. Il prefazio delle Messe indicate può sostituire il prefazio proprio della Preghiera Eucaristica.

    Modo di dire la Preghiera Eucaristica «per varie necessità» quando è utilizzata in una concelebrazione.
    Il prefazio e da Veramente santo fino a spezza il pane per noi vengono cantati o detti dal solo celebrante principale con le braccia allargate.
    Tutti i concelebranti, con le mani stese verso le offerte, recitano insieme le formule da Ti preghiamo fino a Signore nostro Gesù Cristo. Tutti i concelebranti, con le mani stese verso le offerte, recitano insieme le formule da La vigilia della sua passione fino a membra vive del tuo Figlio in questo modo:
    a) La vigilia della sua passione: con le mani giunte;
    b) Le parole del Signore, se sembra opportune, con la mano destra stesa verso il pane e il calice; alla presentazione dell’ostia consacrata e del calice, i concelebranti sollevano lo sguardo, poi si inchinano profondamente;
    c) Ora, Padre santo con le braccia distese in forma di croce e Guarda con benevolenza con le braccia allargate.
    Le intercessioni: Rinnova, Signore; o Conferma nell'unità; o Per la partecipazione; o Conduci, Signore, la tua Chiesa; e Ricordati anche dei nostri fratelli conviene siano affidate alternativamente a due concelebranti, che dicono queste parti con le braccia allargate.
    La dossologia finale della Preghiera Eucaristica viene cantata o recitata solamente dal celebrante principale o da tutti i concelebranti insieme con lui.

  10. #20
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    I. LA CHIESA IN CAMMINO VERSO L’UNITÀ
    La prima forma di questa Preghiera Eucaristica si può convenientemente utilizzare con i formulari delle Messe per la Chiesa, per il Papa, per il Vescovo, per l'elezione del Papa o del Vescovo, per un Concilio o un Sinodo, per i sacerdoti, per il sacerdote celebrante, per i ministri della Chiesa, per una riunione spirituale o pastorale, per l'unità dei cristiani.

    È veramente cosa buona e giusta
    renderti grazie e innalzare a te
    l’inno di benedizione e di lode,
    Signore, Padre di bontà infinità.
    Con il Vangelo del tuo Figlio
    e con la forza del tuo Spirito
    hai costituito l’unica Chiesa,
    per mezzo della quale
    continui a radunare in unità il genere umano
    da ogni popolo, lingua e nazione.
    Così la Chiesa, manifestando l’alleanza del tuo amore,
    dona al mondo la beata speranza del Regno
    e risplende quale segno della tua fedeltà,
    promessa per tutte le generazioni
    in Cristo Gesù, Signore nostro.
    Per questo mistero di salvezza,
    con tutte le potenze dei cieli,
    noi quaggiù sulla terra ti celebriamo senza fine
    e con tutta la Chiesa a una sola voce cantiamo: Santo...

    Il sacerdote, con le braccia allargate, dice:
    CP Veramente santo sei tu
    e degno di gloria, Dio che ami gli uomini,
    sempre vicino a loro nel cammino della vita.
    Veramente benedetto è il tuo Figlio,
    presente in mezzo a noi
    ogni volta che siamo radunati dal suo amore.
    Egli, come un tempo ai discepoli,
    ci svela il senso delle Scritture
    e spezza il pane per noi.

    Congiunge le mani e, tenendole stese sulle offerte, dice:
    CC Ti preghiamo, Padre clementissimo:
    manda il tuo Spirito Santo
    a santificare il pane e il vino

    congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:
    perché questi doni diventino per noi il Corpo e il Sangue

    congiunge le mani
    del Signore nostro Gesù Cristo.

    Nelle formule seguenti, le parole del Signore si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.
    La vigilia della sua passione,
    nella notte dell'ultima Cena,

    prende il pane e, tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    egli prese il pane e rese grazie,
    lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:


    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
    QUESTO E IL MIO CORPO
    OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

    Presenta al popolo l'ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

    Poi prosegue:
    Allo stesso modo, dopo aver cenato,

    prende il calice e, tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue:
    prese il calice,
    ti rese grazie,
    lo diede ai suoi discepoli e disse:

    si inchina leggermente,
    PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
    QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
    PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
    VERSATO PER VOI E PER TUTTI
    IN REMISSIONE DEI PECCATI.
    FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

    Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

    Quindi, il sacerdote canta o dice:
    CP
    Mistero della fede.

    Il popolo prosegue acclamando:

    Annunciamo la tua morte, Signore,
    proclamiamo la tua risurrezione,
    nell’attesa della tua venuta.


    oppure:

    Ogni volta che mangiamo di questo pane
    e beviamo a questo calice
    annunciamo la tua morte, Signore,
    nell’attesa della tua venuta.


    oppure:

    Tu ci hai redento con la tua croce
    e la tua risurrezione:
    salvaci, o Salvatore del mondo.

    Quindi, con le braccia distese in forma di croce, il sacerdote dice:
    CC Ora, Padre santo,
    celebrando il memoriale di Cristo
    tuo Figlio e nostro salvatore,
    che per la passione e la morte di croce
    hai fatto entrare nella gloria della risurrezione
    e hai posto alla tua destra,
    annunciamo l'opera del tuo amore
    fino al giorno della sua venuta,
    e ti offriamo il pane della vita
    e il calice della benedizione.


    Con le braccia allargate, prosegue:
    Guarda con benevolenza l’offerta della tua Chiesa:
    è il sacrificio pasquale di Cristo
    che egli stesso ci ha consegnato
    e che noi ti presentiamo.
    Concedi che, comunicando al suo Corpo e al suo Sangue,
    per la potenza del tuo Spirito di amore
    diventiamo, ora e per l’eternità,
    membra vive del tuo Figlio.


    1C Rinnova, Signore,
    con la luce del Vangelo
    la tua Chiesa [che è a N.].
    Rafforza il vincolo di unità
    tra i fedeli e i pastori del tuo popolo,
    in unione con il nostro papa N., il nostro vescovo N. *
    e tutto l’ordine episcopale,
    perché il tuo popolo,
    in questo mondo lacerato da lotte e discordie,
    risplenda come segno profetico di unità e di concordia.

    * Qui è permesso nominare anche il vescovo coadiutore o gli ausiliari.

    2C Ricordati anche dei nostri fratelli
    e delle nostre sorelle [N. e N.],
    che si sono addormentati nella pace del tuo Cristo,
    e di tutti i defunti
    dei quali tu solo hai conosciuto la fede:
    ammettili a godere la luce del tuo volto
    e dona loro la pienezza di vita nella risurrezione.
    Concedi anche a noi,
    al termine del pellegrinaggio terreno,
    di giungere alla dimora eterna,
    dove vivremo sempre con te;
    e in comunione con la beata Maria,
    Vergine e Madre di Dio,
    gli apostoli e i martiri, sant’Ambrogio,
    [san N.: santo del giorno o patrono]
    e tutti i santi,


    congiunge le mani
    per Gesù Cristo, tuo Figlio,
    loderemo e proclameremo la tua grandezza.

    Prende con una mano la patena su cui é l’ostia, e con l’altra il calice, ed elevandoli insieme, canta o dice:
    CP Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
    CC a te, Dio Padre onnipotente,
    nell’unità dello Spirito Santo,
    ogni onore e gloria
    per tutti i secoli dei secoli.


    Il popolo acclama:
    Amen.

    Ultima modifica di Ambrosiano; 09-12-2020 alle 23:43

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