Non combaciano perché tu hai usato un termine a sproposito, probabilmente ignorandone il significato nel'arte.
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Ecco la famosa mitria di Colibrì di San Carlo.
http://museo.duomomilano.it/it/month...-3a0a2c0b0854/
Nella foto si vede che il pastorale è retto al contrario da un ministrante e non dall'arcivescovo e ciò mi sembra assolutamente normale dato che ho sempre visto che il ministrante tiene il pastorale volgendo verso di sé il ricciolo.
Il Caeremoniale Episcoporum al n.59 prescrive espressamente che il vescovo rivolga il ricciolo verso il popolo.
Perdonatemi: la foto è questa https://www.facebook.com/diocesi.laq...e=1&permPage=1
Si, il Cerimoniale dice quello: Il vescovo porta di norma il pastorale con la parte curva rivolta verso il popolo… Essendo scritto “di norma” non si dovrebbe dubitare dell’univocità di quanto prescritto. Di fatto, però, e la storia anche iconografica lo attesta, ci sono prassi differenti. Prassi che, alla fine, vengono accettate o comunque regolarizzate. Esemplare è il caso di CE 61, che prevede l’uso della croce pettorale sotto la casula.
A me i pastorali "contemporanei", in genere, piacciono, ma questi sono... inqualificabili (nel senso che non trovo l'aggettivo per descriverli) :angry:.
OT (mi sa che l'avevo già rilevato nelle Nomine): è stato ordinato un Vescovo già emerito? :lol2:
Rispondo qui a due domande poste rispettivamente da Guareschi e da Laus Deo nella discussione Vesti Pontificali IX, in una serie di messaggi di commento alle immagini della presa di possesso della Diaconia dei SS. Nomi di Gesù e Maria in Via Lata da parte del Card. Luigi De Magistris:
Rispondo a entrambi con le parole dell'Elenco dei privilegi e facoltà in materia liturgica e canonica dei Cardinali di Santa Romana Chiesa:
5. Tutti i Cardinali di S.R.C. anche se non abbiano ricevuto l’ordine episcopale, godono della facoltà, durante le azioni liturgiche che presiedono o alle quali partecipano in modo solenne, di benedire il popolo more Episcoporum in qualunque luogo, così come della facoltà di usare la mitra e il bacolo pastorale.
Pertanto, rispondendo a Guareschi, il Card. De Magistris, pur non presiedendo la celebrazione ma assistendovi solennemente, ha usato lecitamente il pastorale; rispondendo a Laus Deo, i Cardinali hanno il diritto di usarlo ovunque si trovino.
Esistevano (ed esistono?) normative sull'uso di mitria e pastorale da parte degli abati? Mi spiego: un tempo (forse anche adesso, non saprei) gli abati non vescovi tenevano il pastorale non toccandolo direttamente, ma lo "impugnavano" con un pezzo di stoffa, come segno del fatto di non aver ricevuto la consacrazione episcopale. Similmente, se non erro, lo tenevano con il ricciolo rivolto indietro (o questa è un'usanza solo dei vescovi al di fuori della propria giurisdizione?) e avevano una mitria più bassa di quella dei vescovi.
Sono solo usanze non regolamentate da nessuna norma o vi era/è qualche regola precisa?
Guardate che bello questo pastorale utilizzato dall'arcivescovo emerito di Atene.
Ha dentro il ricciolo la croce arcivescovile.
http://www.dkgathen.net/dkgathen/bil...P/Bild-03w.jpg
http://www.dkgathen.net/dkgathen/bil...P/Bild-03w.jpg
Il pastorale non viene messo nella bara, ma può essere esposto accanto al cadavere?
Stando al direttorio Apostolorum Successores pubblicato nel 2004 dalla Congregazione per i Vescovi, il pastorale non andrebbe posto nemmeno per l'esposizione della salma:
246. La morte e le esequie del Vescovo diocesano.
Avvenuta la morte del Vescovo, la salma sia esposta in un luogo adatto alla preghiera e alla venerazione del popolo. Il corpo del Vescovo sia rivestito con i paramenti di colore violaceo e con le insegne pontificali ed il Pallio se Arcivescovo metropolita, ma senza il pastorale.
Notiamo che il direttorio non fa più riferimento alla possibilità di porre nella bara eventuali altri pallii indossati dall'Arcivescovo; non so se tale omissione sia da considerare come una sorta di abolizione di tale pratica oppure se si sia trattato di una svista dei redattori del documento.
L'Ordo exsequiarum Romani Pontificis, invece, prevede esplicitamente che per l'esposizione della salma del Papa venga collocato anche il pastorale (cfr n. 28), come effettivamente è stato fatto nel 2005 alla morte di San Giovanni Paolo II (e, in precedenza, nel 1978 per il Beato Paolo VI e Giovanni Paolo I).
Recupero la discussione per una piccola curiosità personale.
Esistono varie fogge di mitre, dalle basse e trapezioidali a quelle alte e bombate come alcune che indossava il Beato Paolo VI.
es:http://i1083.photobucket.com/albums/...psf86d27ed.jpg
o anche questa indossata da Benedetto XI:http://i30.photobucket.com/albums/c3...piphGetty3.jpg
Qualcuno mi saprebbe spiegare l'evoluzione che ha avuto tale copricapo, magari con riferimenti cronologici, nei secoli? In particolare mi incuriosiscono le mitre alte e bombate che a quanto so si sono sviluppate nel '900, se non sbaglio.
Mi correggo.
La mitria è diversa da quella indicata da Vox Populi, ma era anch'essa del card. Colombo che l'ha indossata in parecchie occasioni:
https://farm1.staticflickr.com/749/2...6c2e7913_o.jpghttps://farm1.staticflickr.com/745/2...a2c8124159.jpghttps://farm1.staticflickr.com/694/2...a57413a035.jpg
A proposito della mitra del Card. Colombo, segnalo questa pagina del sito della Parrocchia di origine del porporato (Caronno Pertusella) con una spiegazione dei simboli ricamati su di essa:
http://www.coinoniacaronnopertusella...e_giovanni.htm
In Vesti il buon vox ha postato la pagine su una mitria personale del cardinale Colombo.
Direi che sia bene segnalare quella del pastorale, un eccellente esempio di come la contemporaneità possa fare oggetti egregi.
http://www.coinoniacaronnopertusella...e_giovanni.htm
Non mi pare sia stato postato, eccellente esempio di oreficeria sacra ducentesca, dalle colelzioni del British Museum,http://www.britishmuseum.org/collect...5009_001_l.jpghttp://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=35 009001&objectId=48084&partId=1
Ho già visto fotografie tanto del Patriarca, quanto dei Vescovi maroniti con diversi tipi di pastorale, dal classico ricciolo latino al globo con la croce di questa fotografia. Il Cardinale Patriarca, a onor del vero, utilizza più frequentemente quest'ultimo.
Mi debbo correggere; il pastorale usato domenica non era quello del Card. Colombo, ma uno molto simile.
Il pastorale del Card. Colombo, invece, è stato usato stamattina per il Pontificale di Santa Maria Nascente.
http://i.imgur.com/fKADRd9.jpg
(chiesadimilano.it)
Da Vesti Pontificali IX:
Il pastorale di Mons. Castellucci è molto simile (se non proprio uguale) a quello del Vescovo Ausiliare di Milano Mons. Paolo Martinelli, O.F.M. Cap. (pastorale che, come rivelato dallo stesso Martinelli al termine del rito di ordinazione, apparteneva al compianto Mons. Luigi Padovese).
http://i.imgur.com/t23OAQS.jpg
(Google Images)
http://i.imgur.com/tdqRrDn.jpg
(Il Resto del Carlino)
Davvero terribile questo pastorale! La mitra, il pastorale e l'anello che vengono consegnati ai vescovi novelli durante la consacrazione rappresentano dei regali, ma vengono preventivamente scelti dai neo-vescovi oppure i donatori scelgono da se' nella speranza di azzeccare i gusti del destinatario del dono?
Sarà brutto... Ma almeno ha la forma di un pastorale... Con i tempi che corrono tra forme assurde o materiali strani questo ci può anche stare...
Basta vedere il pastorale del celebrante della ordinazione episcopale di Hamilton (vedi video in Vesti Pontificali) e notiamo come il pastorale abbia la forma di croce, nonostante mi pare ci siano chiare indicazioni in merito.
Attualmente, a differenza di quanto avveniva prima della Riforma Liturgica, è concesso il privilegio di indossare la mitra a prelati che non siano Abati, Vescovi o Cardinali?
E prima della Riforma Liturgica il privilegio riguardava solo l'uso della mitra o si estendeva a tutte le insegne vescovili e alla possibilità di celebrare/assistere pontificalmente?
La riforma liturgica, semmai, penso abbia ristretto le possibilità di utilizzare insegne vescovili da parte di prelati che non siano vescovi.
Il vecchio vicario generale della mia vecchia diocesi, ad esempio, portava la mitria pur non essendo vescovo e, quando compieva funzioni vescovili (ad es. dare la Cresima) indossava i paramenti all’altare anziché in sacrestia, come facevano i vescovi in passato, poichè la sua nomina risaliva alla fine degli anni ’30. Cose che non ho mai visto fare ai suoi successori, sempre parati come normali preti.
Non credo invece che sia mai stato possibile ad un sacerdote utilizzare il pastorale, principale simbolo della potestà vescovile. Aspettiamo qualcuno che ne sappia di più…
Da noi da qualche tempo sono tornati di moda i pastorali di legno di ulivo intagliato (molto belli a mio giudizio).
Il primo è stato il Vescovo di Chiavari, che in occasione della visita pastorale in Val Fontanabuona ne ha ricevuto in dono uno intagliato da un artista locale, e lo usa molto spesso.
Di lì a non molto, il Vescovo di SP – Sarzana – Brugnato ne ha ricevuto in dono un altro da parte del Santuario di N.S. di Roverano.
Infine pochissimi giorni fa il Vescovo eletto di Pavia (devo imparare a chiamarlo “Eccellenza” dopo tanti anni che lo chiamo “Corrado” o “Don Corrado”...) proprio in occasione dell'ordinazione episcopale ha ricevuto in dono un pastorale opera dello stesso artista che ha realizzato il primo. Foto visibili tra quelle di cui ho postato il link nelle cronache sia di Chiavari che di Pavia.
Ho trovato un saggio di Francesco Tolloi: La messa pontificale, caratteri e peculiarità. Una parte è dedicata alla Messa pontificale di prelati non vescovi. Cito solo le parti che interessano a questa discussione:
Ho tralasciato tutta le altre particolarità delle loro celebrazioni per non andare in O.T., aggiungo solo per completezza che tutti i prelati citati potevano pontificare, anche se in realtà per i protonotari soprannumerari fuori dalle loro diocesi e per i protonotari ad instar partecipantium:Citazione:
I prelati che celebrano in forma pontificale sono gli abati (secolari e regolari) i protonotari apostolici de numero partecipantium, i protonotari apostolici soprannumerari e quelli ad instar partecipatium. Altri prelati come i protonotari onorari (o anche superiori di ordini religiosi94, es. i ministri provinciali francescani) usano alcune distinzioni peculiari (es. l’uso del canon missae e della bugia) durante le sacre funzioni.
La sua [=dell'abate] mitria è aurifregiata (salvo particolari concessioni della sede apostolica), al pastorale è sospeso un velo di stoffa bianco99 a voler segnare la sua giurisdizione limitata e distinguerlo da un prelato con carattere episcopale.
I protonotari de numero [...] durante la messa possono alternare due mitrie: quella aurifregiata e quella semplice di lino102 [...] Tengono lo zucchetto solo quando incedono nella navata della chiesa reggendo la berretta nera col fiocco rubino e quando il capo è coperto dalla mitria.
I protonotari soprannumerari nei confini delle diocesi di appartenenza [...] invece della aurifregiata, usata come si è visto dai protonotari de numero, fanno uso di una mitria particolare di seta bianca e bordata d’oro con le frange sottostanti le infule di color rosso; essa può essere alternata alla mitria semplice di lino.
La loro [=dei protonotari ad instar partecipantium] mitria non è alternata nella celebrazione: essa è damascata con le frange delle infule di colore rosso.
94. Celebre il privilegio dei pontificali del custode francescano di Terra Santa.
99. F. GIACOMELLO, Cerimoniale … cit., p. 10 fornisce le misure di questo velo sempre bianco anche quando la funzione preveda un altro colore liturgico; esso ha una larghezza di 10 centimetri per una lunghezza di 20.
102. Sostanzialmente nei momenti in cui il vescovo adopera quella preziosa mettono l’aurifregiata e quando il vescovo mette quest’ultima usano la semplice.
Citazione:
Si tratta sostanzialmente di una messa solenne sacerdotale con l’uso delle insegne (nella quale non si fa uso del gremiale) e con la possibilità di partecipazione del sacerdote assistente (eccetto nelle cattedrali e in presenza del vescovo).
Quanto pubblicato da Bessarione spiega perché il vecchio vicario generale da me citato pontificasse con la mitria: fino all’Ut sive sollicite, i vicari generali delle diocesi godevano, durante munere, della qualifica di protonotario apostolico e, di conseguenza, potevano indossare la mitria.Citazione:
I protonotari soprannumerari nei confini delle diocesi di appartenenza [...] invece della aurifregiata, usata come si è visto dai protonotari de numero, fanno uso di una mitria particolare di seta bianca e bordata d’oro con le frange sottostanti le infule di color rosso; essa può essere alternata alla mitria semplice di lino.
La loro [=dei protonotari ad instar partecipantium] mitria non è alternata nella celebrazione: essa è damascata con le frange delle infule di colore rosso.
L’Ut sive sollicite decretò una “cura dimagrante” della categoria, ma non ebbe effetto retroattivo, per cui i prelati insigniti in precedenza di un certo titolo (come quel sacerdote, che fu vicario generale ininterrottamente dalla fine degli anni ’30 alla metà degli anni ’90) mantennero le precedenti prerogative.
Probabilmente quel Vicario Generale fu uno degli ultimi a godere di tale privilegio...per una sessantina d'anni per di più!
L'attuale Custode di Terrasanta, padre Pizzaballa:
https://farm6.staticflickr.com/5226/...5516777a_o.jpg
Fonte: flickrhivemind.net