La mia domanda risale al 28/6 e non era strumentale. :wink_smile:
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Scusate, anche se l'aveva scelta il Papa...
Non gli si poteva dire "Santità, non siamo all'altezza...ci faccia fare qualcosa di meno complicato?"
Scusa, la Sistina non può permettersi di dire che non è in grado, stiamo scherzando? E' come se un coro lirico dicesse che non è in grado di cantare il Rigoletto! Ma che facciano un altro mestiere allora! Mica stiamo parlando di un coro parrochiale, ma ti rendi conto?
Però il Papa ha scritto la "Spe Salvi"...si vede che ha sperato contro ogni speranza...:lol2:Citazione:
enso anche che il Papa, già conoscendo le condizioni del suo coro, sapeva a cosa andava incontro.
Cari amici,
stavo rileggendo i commenti sul servizio musicale liturgico svolto in occasione della solennità dei SS. Pietro e Paolo. Premetto che non sono riuscito a seguire bene la celebrazione, perché mercoledì mattina avevo anche altro da fare, quindi ho potuto sentire solo a tratti le musiche eseguite.
Devo dire che ho pensato fin da subito che il programma musicale scelto fosse in qualche modo collegato con la Messa di ordinazione sacerdotale di 60 anni fa oppure con la prima Messa del neo sacerdote Joseph Ratzinger. Infatti brani come l’Aria sulla quarta corda di Bach, il Largo dal Serse di Haendel o il Laudate Dominum di Mozart sono tuttora esecuzioni molto comuni nelle celebrazioni parrocchiali e a volte anche diocesane. Credo quindi che questo sia il motivo per cui sono state scelte, probabilmente proprio perché sono quelle che furono eseguite 60 anni fa.
Detto questo, vorrei condividere con voi una mia riflessione. Secondo voi quello che è stato scritto nelle ultime cinque pagine, è in qualche modo utile? Sono state proposte delle riflessioni con critiche costruttive che possano aiutare a migliorarsi? I messaggi postati danno l’idea di un gruppo di cristiani che cercano con umiltà di dare il proprio contributo alla vita della Chiesa?
Temo di no. Penso al bambino che ha cantato il brano di Mozart. L’abbiamo massacrato. Ma ci siamo prima chiesti quale emozione può avere un bambino a cantare un brano così impegnativo, da solo, accompagnato da un’orchestra, a San Pietro con il Papa e in un'occasione così importante? Valeva davvero la pena scrivere quello che è stato scritto?
Pensiamo poi alla possibilità che il M° Palombella legga queste pagine. Che cosa può trovare di utile per migliorare il suo servizio? Sono stati scritti suggerimenti o riflessioni utili non solo per lui ma anche per noi? Mi sembra di no, solo messaggi molto pesanti, da ogni punto di vista.
Pensiamo poi ad un fedele qualunque che si trovi a leggere i nostri commenti. Mi viene in mente la frase che un giovane sacerdote, ordinato da poco, ha detto qualche giorno fa: “possibile che tutti i luoghi di alta espressione musicale cristiana che ho visto siano un covo di gente senza nessuna carità e, ahimé, assolutamente sterili dal punto di vista comunitario?”. Capisco che non si debba generalizzare, ma rileggendo i messaggi postati in questa discussione, non vi sembra che questo pretino abbia ragione?
Penso anche al lato pratico. Ad esempio, tanto per dirne una, ha senso criticare così ferocemente il canto di quel bambino, sapendo che in Italia il top del top è lo stile dello Zecchino D’Oro? Chi al giorno d’oggi in Italia ha il lusso di avere un coro di voci bianche che sia davvero di voci bianche e non di bambini che urlano al punto da rischiare l’esplosione della trachea, perché guidati da maitresse gnaulanti totalmente incompetenti in musica e liturgia?
Forse non ce ne rendiamo conto, ma con i nostri messaggi rischiamo di far passare questa idea: “piuttosto che fare musiche così, che non vanno bene a nessuno, continuiamo con le nostre canzonette, i nostri battimani, le nostre chitarre… perché a sti qua non va bene neanche quello che cantano a San Pietro”.
Possiamo aver ragione o torto, ma ci rendiamo conto della responsabilità che abbiamo quando clicchiamo sul tasto “Rispondi”?
Vi chiedo scusa per il predicozzo, ma è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Vi ringrazio
P.S. Senza contare che alla fine, l’unica particolarità che ha sottolineato il 60° dell’ordinazione sacerdotale del Papa è stata proprio la musica, con la presenza dell’orchestra e un repertorio sicuramente particolare. Ci siamo lamentati tanto perché questa ricorrenza non è stata festeggiata come meritava, e ci lamentiamo pure dell’unico aspetto che ce lo ha ricordato…
Caro Lorenzo Perosi,
ti ringrazio tantissimo per questo tuo post. Io ammetto di essere in campo musicale una vera capra, non sapendo distinguere un DO da un LA, ma quanto letto in questi giorni qui e in altri siti cattolici, sul pontificale di mercoledì scorso lascia veramente un po' interdetti. Non dubito che la parte musicale della celebrazione fosse scarsa qualitativamente, ma mi chiedo anche io se sia giusto andare molto oltre la critica con questi giudizi a dir poco massacranti e, soprattutto privi di vera carità cristiana. Spero che quel bambino non leggerà mai questi post, ma al tempo stesso avrei voluto vedere quanti di coloro che lo hanno così stroncato avrebbero avuto il coraggio che ha avuto lui.
Perosi, non meniamo il can per l'aia con i toni da beato ottocentesco: ne è risultato qualcosa di liturgicamente e musicalmente valido? Ne è risultato qualcosa di musicalmente esemplare? Il risultato era degno per una Celebrazione di tal calibro? Ma ci rendiamo conto che siamo in una Basilica Vaticana, centro della cristianità e non nella Cattedale di nonsodove? Come sì può tacere su certe discutibilissime scelte? Siamo tutti a conoscenza del tuo buon guato musicale e della tua preparazione, e per primo dovresti accostarti con un approccio critico a ciò che è stato eseguito, in primis il Palestrina eseguito a turno. Non mi puoi giustificare certe scelte, soprattutto te, che ben sai come va nelle parrocchie...
Secondo me non si può giustificare affatto ciò che è accaduto in San Pietro il 29 giugno...siamo nella basilica vaticana ad una cappella papale del Santo Padre!!! Qui DEVE esserci la perfezione!! Non è tollerabile alcuno sbaglio, perlomeno non nelle cose importantissime (ad es. la musica)! E' assurdo che la Cappella Sistina non sappia cantare tutta la Missa Papae Marcelli che è stata scritta apposta per essa!!! Un puer della medesima cappella inoltre non può mai essere in grado di cantare una parte di Mozart perchè non è nelle sue "corde", non è stata scritta per quella vocalità! Con quel gran coro presente si poteva affidare la parte da solista ad una soprano "idonea"! Non si getta fango e non si declassa nessuno, ma qui si ragiona in modo costruttivo e la critica per essere tale deve anche sottolineare gli aspetti negativi, presenti in gran numero il 29!! Magari il Palombella leggesse questo forum...almeno potrebbe trarne qualche "consiglio" proficuo...ma siamo arrivati davvero alla frutta!!!
Padovano, un conto è la critica anche dura, un conto il massacro che spesso viene fatto da chi neanche ha la minima competenza.