Originariamente Scritto da
cantore12
Vi invito ad analizzare l'esempio del Duomo di Milano, nelle celebrazioni con l'Arcivescovo (tra qualche giorno avremo Tutti i Santi, i Defunti, san Carlo, l'Avvento...); usano canti di vario genere, sia polifonia antica che moderna, oltre all'ambrosiano puro, attingendo dai precedenti maestri di Cappella, uno su tutti, Luciano Migliavacca, ma anche Fait, Molfino..., sia brani per il canto assembleare. E' una strada che, nel mio piccolo, sto seguendo nel coro parrocchiale.
Per le messe in Vaticano, è indubbio l'appiattimento nella scelta dei canti (si sentono canti sessantottini, tipo Amatevi fratelli, Passa questo mondo, con un tentativo di ornamento in polifonia - come mettere, usando un'immagine evangelica, vino nuovo in otri vecchi, per non parlare di Cristo Gesù Salvatore, una vera lagna infinita). Potrebbero, a mio avviso, oltre al gregoriano, che comunque sopravvive, eseguire qualche Gloria in excelsis di Palestrina, Perosi... (nel rito Ambrosiano è permesso che l'inno di lode venga eseguito anche dalla schola sola, non so nel rito Romano).