Esecuzioni musicali durante le celebrazioni liturgiche pontificie

Dal punto di vista musicale devo dire che la Celebrazione della Notte Santa ha visto il ritorno in Basilica del grande repertorio musicale della Sistina, purtroppo non del canto secondo lo stile della Scuola Romana.
Altresì non è stata, a mio avviso, "ben gestita": come già sottolineato da altri forumisti la marcia di Silveri è risultata oltre che troppo lunga, anche musicalmente "banalotta", per non parlare della riflessione che dovremmo aprire a riguardo della contestualizzazione del suono degli Ottoni all'interno di una Celebrazione Pontificia.
Il "Tu es Petrus" di Palestrina: troppo lungo, o lo si "tagliava" (come al Concistoro, benché poco opportuno) oppure si può attingere al grande patrimonio della Sistina, per esempio quello di Perosi egualmente solenne è più breve.
L'Antifona introitale dovrebbe essere intonata almeno quando il S.Padre si trova all'altezza dei cancelli della Confessione. Il Gloria del M°. Palombella rappresenta una forma musicale, a mio giudizio, immatura, poiché “fa il verso” allo stile del Bartolucci, con un linguaggio più novecentesco: cerca di coniugare “una scarpa e una ciabatta”.
L’Alleluia solennissimo, peccato per il solista che sembrava pronto ad intonare l’Exultate dell’Otello.
Magnifico il "Christus est qui natus hodie" all'Offertorio, benché privato di una strofa per aggiungere invece un'improvvisazione organistica a dir poco banale.
L'Adeste fideles, bellissimo, è però stato oggetto di un rimaneggiamento: la voce del controtenore invece che del contralto nella parte dei soli è vindice del tipo di preparazione e formazione che il coro riceve: avevamo già sentito questo espediente oltre che solitamente nel Tu es Petrus introduttivo, anche nell'Alma Redemptoris di Palestrina alla fine dei Vespri della Prima di Avvento.
Complessivamente possiamo lasciare il beneficio del dubbio al M°. Palombella, essendo alle prime esperienze; nella speranza che il tutto si assesti.

Certamente posso dire che non si può stare alla Sistina per fare "un'opera di restauro", sarebbe quanto di più sbagliato e per la Musica e per la Sacra Liturgia.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Lorenzo Perosi

Vogliamo un esempio? Eccolo, ascoltate dal minuto 0.05 al minuto 1.00 (quindi 55 secondi di musica, e che musica!):

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Cinquantacinque secondi di banalità arida e nordica. Non vorrei mai sentire roba di questo genere a Roma, soprattutto in San Pietro.

Citazione:

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Sarebbe quasi meglio l'inno pontificio O felix Roma che almeno è stato scritto da Gounod (e, per fortuna, la differenza si sente!).

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Citazione:

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Ben vengano le trombe d’argento, ma cambiate musica per favore!

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Ti sei salvato in fondo.

Citazione:

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Originariamente Scritto da card schuster

Il "Tu es Petrus" di Palestrina: troppo lungo, o lo si "tagliava" (come al Concistoro, benché poco opportuno) oppure si può attingere al grande patrimonio della Sistina, per esempio quello di Perosi egualmente solenne è più breve.

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Al di là della celebrazione in questione, credo che Palestrina sia sempre e comunque meglio di Perosi.

Citazione:

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L'Adeste fideles, bellissimo, è però stato oggetto di un rimaneggiamento: la voce del controtenore invece che del contralto nella parte dei soli è vindice del tipo di preparazione e formazione che il coro riceve: avevamo già sentito questo espediente oltre che solitamente nel Tu es Petrus introduttivo, anche nell'Alma Redemptoris di Palestrina alla fine dei Vespri della Prima di Avvento.

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Veramente hanno usato i controtenori? Allora significa veramente che anche questo qui non ha capito un piffero nulla di come dovrebbero funzionare le cose. Andrei a chiedere al direttorino cosa accidenti ci stanno a fare i bambini, allora.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Fiat Lux

Al di là della celebrazione in questione, credo che Palestrina sia sempre e comunque meglio di Perosi.

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Non posso che essere d'accordo. Tuttavia se in 5 celebrazioni presiedute dal S. Padre nel Tempo di Natale (senza contare quelle di Avvento) sentiremo all'Ingresso sempre il Tu es Petrus di Palestrina cosa dovremo dire? Quello che si dice a certe donne che, usando troppo spesso gli stessi gioielli, li squalificano, con l'uso, a bigiotteria.

Citazione:

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Originariamente Scritto da card schuster

Non posso che essere d'accordo. Tuttavia se in 5 celebrazioni presiedute dal S. Padre nel Tempo di Natale (senza contare quelle di Avvento) sentiremo all'Ingresso sempre il Tu es Petrus di Palestrina cosa dovremo dire, quello che si dice a certe donne che usando troppo spesso gli stessi gioielli li squlificano, con l'uso, a bigiotteria.

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Ah, questo è vero; anche perché Palestrina eseguito coi controtenori è abbastanza rivoltante.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Per quanto riguarda il rito romano, comunque, leggi qua:

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Chiedo venia per l'intromissione: chi mi conosce sa bene che intervengo assai di rado.
In ogni caso, mi fa piacere vedere come si citi solo ciò che fa comodo per suffragare le proprie idee, dato che il post di Ambrosianus era correlato ad un mio precedente e seguito da quanto riporto:

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ecce Filius Tuus

Non ho qui con me il Messale, ma questa possibilità è riportata sulla parte (di cui ho qui le fotocopie), della sua II Edizione, dedicata alle "Melodie per il Rito della Messa".

Nelle pagine relative alla Prima Melodia, capitolo 2. Per la Liturgia della Parola c'è il titoletto "Canto dopo il Vangelo" e si dice:
"Quando si fa il Canto dopo il Vangelo si termina con una delle due melodie seguenti
[e sono riportate due melodie per il Parola del Signore].
Quindi si canta Alleluia, oppure Lode e Onore come prima senza il versetto.".

Anche nelle pagine relative alla Seconda Melodia, sempre al capitolo 2, si dice:
"Quando, secondo l'opportunità, si fa il Canto dopo il Vangelo, si ripete l'Alleluia, oppure Lode, come prima senza il Versetto.".

Ero sicuro di ciò, perché nella mia Parrocchia lo faccio fare sempre e, di norma, prima di fare qualcosa di cui non sono sicuro, vado a cercare le varie indicazioni sul Messale o su altri testi... In questo caso, avevo controllato tempo fa...

Certo, non è nulla di fronte alla ricchezza dei testi del Canto dopo il Vangelo del Rito Ambrosiano, però è qualcosa:wink_smile:...

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Approfitto dell'occasione per rivolgere a tutti i forumisti i più sinceri augurî d'un anno sereno e benedetto dal Signore.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ecce Filius Tuus

Chiedo venia per l'intromissione: chi mi conosce sa bene che intervengo assai di rado.
In ogni caso, mi fa piacere vedere come si citi solo ciò che fa comodo per suffragare le proprie idee, dato che il post di Ambrosianus era correlato ad un mio precedente e seguito da quanto riporto:

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Ma ci sei o ci fai? Non ho riportato questa seconda parte perché vi si danno indicazioni per il rito che prevede il canto dopo il Vangelo, che nel rito Romano non c'è.
Dobbiamo capirci: se il messale non dice nulla, non possiamo inventare che lì si faccia quel che si vuole. Siete d'accordo?

Si l'Alleuia dopo il Vangelo non è che sia il massimo: quasi meglio quel testo Cristologico che cantava la Sistina di Liberto.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Ma ci sei o ci fai? Non ho riportato questa seconda parte perché vi si danno indicazioni per il rito che prevede il canto dopo il Vangelo, che nel rito Romano non c'è.
Dobbiamo capirci: se il messale non dice nulla, non possiamo inventare che lì si faccia quel che si vuole. Siete d'accordo?

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Non capisco il senso del tuo intervento: cito dal Messale Festivo Emmaus edito da San Paolo, Sesta edizione 1998:

CANTO AL VANGELO
E' letto o cantato dal salmista o cantore; il popolo partecipa con il canto dell'Alleluia o del ritornello.

Se non c'è il diacono, il sacerdote, inchinatosi davanti all'altare dice sootovoce:
Purifica il mio cuore e le mie labbra, Dio onnipotente, perchè possa annunziare degnamente il tuo Vangelo.

VANGELO
La proclamazione del Vangelo è il punto culminante della Liturgia della Parola. Il diacono, o il sacerdote, si reca all'ambone e saluta l'assemblea:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo N.,
Gloria a te o Signore.

Terminata la lettura, il diacono o il sacerdote dice:
Parola del Signore.
Lode a te o Cristo

Se l'acclamazione si fa in canto si può usare, secondo l'opportunità, l'una o l'altra delle acclamazioni qui riportate o un'altra simile:
Gloria e lode a te, o Cristo. - Gloria a te, o Cristo, sapienza del Padre. - Gloria a te o Cristo, Verbo di Dio. - Gloria a te, Signore, Figlio del Dio vivente. - Lode e onore a te, Signore Gesù. - Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria. - Grande sei tu Signore; mirabili i tuoi prodigi. - A te la gloria, la potenza e l'onore, Signore Gesù.
Fuori del Tempo di Quaresima anche:
Alleluia

Per maggior sicurezza andrò in chiesa a consultare il Messale che usa il prete, ma non credo che il mio sia così vecchio da essere stato riformato.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Ma ci sei o ci fai? Non ho riportato questa seconda parte perché vi si danno indicazioni per il rito che prevede il canto dopo il Vangelo, che nel rito Romano non c'è.
Dobbiamo capirci: se il messale non dice nulla, non possiamo inventare che lì si faccia quel che si vuole. Siete d'accordo?

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Come al solito non manca la finezza che ti contraddistingue, Ciccillo!

Comunque, scusami, ma penso di sapere quale sia il mio rito.

Se ogni tanto avessi la bontà di leggere le cose che scrivono gli altri, prima di commentare, penso si avrebbero sul forum molte "discussioni" in meno.


In ogni caso, abbandonando toni che non mi sono né consoni, né usi, scrivevo che sul Messale stesso, nella parte relativa alle Melodie per il Rito della Messa, c'è una paragrafo che si chiama proprio CANTO DOPO IL VANGELO, in cui vi si riporta esattamente quanto da me già scritto:

Quando si fa il Canto dopo il Vangelo si termina con una delle due melodie seguenti:
[e sono riportate due melodie per il Parola del Signore].
Quindi si canta Alleluia, oppure Lode e Onore come prima senza il versetto.

A me il discorso sembrerebbe essere abbastanza chiaro...

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ecce Filius Tuus

Come al solito non manca la finezza che ti contraddistingue, Ciccillo!

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Ma perché covi così grande rancore? Chi è stato poco fine? Ho detto forse una parolaccia?
Mi hai accusato di riportare solo in parte un discorso tralasciando quello che tu avevi scritto, io l'ho omesso di proposito e ti ho spiegato perché e tu mi accusi ancora... mah, contento tu.
In ogni caso, basta leggere l'ordinamento generale del messale romano, che potete trovare qui, esso parla in modo chiaro, non esiste alcun canto dopo il Vangelo.

http://www.vatican.va/roman_curia/co...ra_del_Vangelo

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Ma perché covi così grande rancore? Chi è stato poco fine? Ho detto forse una parolaccia?

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Io non mi sognerei neppure di scrivere ad una persona "Ci sei o ci fai?".
Se a tuo parere la frase non ha peso, buon per te.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Mi hai accusato di riportare solo in parte un discorso tralasciando quello che tu avevi scritto, io l'ho omesso di proposito e ti ho spiegato perché e tu mi accusi ancora... mah, contento tu.

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Il mio precedente intervento serviva proprio a spiegarti che non c'era ragione per "ometterlo di proposito", visto che, al contrario di quanto scrivi, la rubrica da me riportata non attiene ad un Rito diverso dal Romano.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

In ogni caso, basta leggere l'ordinamento generale del messale romano, che potete trovare qui, esso parla in modo chiaro, non esiste alcun canto dopo il Vangelo.

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20030317_ordinamento-messale_it.html#L%E2%80%99acclamazione_p rima_della_lettura_del_Vangelo

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Ti ho anche spiegato in quale parte del Messale si trovi ciò che ho riportato, pertanto è perfettamente inutile che tu mi dia un link ad una altra parte del Messale, quella relativa al Rito della Messa.
Non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire.

Ricordati che qui non si tratta di disquisire sulla opportunità di un Canto dopo il Vangelo - per cui non mi pronuncio, non attenendo la cosa al mio grado - ma sulla sua liceità, la qual cosa è a mio avviso decisamente differente.

Mi dispiace dirtelo, ma non è così che si cresce di fronte alla Divina Liturgia: non bastano la Sapienza e l'Età per attendere alle Cose Sante. Se non ci si pone in atteggiamento di ascolto e di disponibilità al Magistero ed alla correzione fraterna, la Liturgia potrà divenire per noi motivo di condanna. Ci aiuti il Signore a crescere nella Sua Grazia.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ecce Filius Tuus

Mi dispiace dirtelo, ma non è così che si cresce di fronte alla Divina Liturgia: non bastano la Sapienza e l'Età per attendere alle Cose Sante. Se non ci si pone in atteggiamento di ascolto e di disponibilità al Magistero ed alla correzione fraterna, la Liturgia potrà divenire per noi motivo di condanna. Ci aiuti il Signore a crescere nella Sua Grazia.

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Non sono assolutamente d'accordo con te. La liturgia non è una cosa di opportunità, è uno schema ben preciso, ed è continuamente troppo tirata da una parte e dall'altra.
Non conosco la parte del messale che nomini tu "Melodie per il rito della messa". Puoi dirmi un organo ufficiale dove è possibile trovarla? Io ti ho citato una fonte ufficiale, a cui credo tutti debbano attenersi, vista anche la chiarezza di quanto è scritto.
Tra l'altro ti faccio notare che si parla di "Canto al Vangelo" al singolare, e l(o) "Alleluia", al singolare (nel senso che si esegue una volta soltanto).
Io conosco questa messa, codificata in modo chiaro dal messale. Anche una sola parola diversa, per me è fuori luogo e risponde ad un abuso.

Cucù! Ma leggi gli interventi degli altri? Vai in chiesa e chiedi al prete il messale che usa lui quello che va sull'altare e leggi. Credo che il problema sia che ti informi solo su internet. Ribadisco che sul messale di CARTA c'è scritto quello che ti ho riportato (vedi alla fine "Fuori del Tempo di Quaresima anche:Alleluia" e ci sono anche le melodie per il rito della messa che cita Ecce filius tuus.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Nikolaus

Cucù! Ma leggi gli interventi degli altri? Vai in chiesa e chiedi al prete il messale che usa lui quello che va sull'altare e leggi. Credo che il problema sia che ti informi solo su internet. Ribadisco che sul messale di CARTA c'è scritto quello che ti ho riportato (vedi alla fine "Fuori del Tempo di Quaresima anche:Alleluia" e ci sono anche le melodie per il rito della messa che cita Ecce filius tuus.

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Grazie tante... Il messale edito da San Paolo. Meglio che non mi esprima a riguardo. Volete poi erigere a norma di fatto un'eccezione messa nell'appendice, da un'edizione criticabile. Tanto ormai si fa quel che si vuole.
Continuerò a dire che l'Alleluia è un canto da fare prima del Vangelo, come sempre nei secoli è stato.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Grazie tante... Il messale edito da San Paolo. Meglio che non mi esprima a riguardo. Volete poi erigere a norma di fatto un'eccezione messa nell'appendice, da un'edizione criticabile. Tanto ormai si fa quel che si vuole.
Continuerò a dire che l'Alleluia è un canto da fare prima del Vangelo, come sempre nei secoli è stato.

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Qui stiamo parlando del Messale del 1983, fatto stampare dalla Conferenza Episcopale Italiana e debitamente approvato dalla Sede Apostolica, non di un libriccino di devozioni con il benestare del parroco di Chissaddove. Quindi, vediamo di moderare i termini.

Citazione:

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Originariamente Scritto da anacleto

Qui stiamo parlando del Messale del 1983, fatto stampare dalla Conferenza Episcopale Italiana e debitamente approvato dalla Sede Apostolica, non di un libriccino di devozioni con il benestare del parroco di Chissaddove. Quindi, vediamo di moderare i termini.

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Calmi calmi... io sto parlando di edizioni, mi sembra che ci sia una certa differenza. Sei tu forse in possesso della stessa edizione per poter contraddire me medesimo?
Qui è in atto un conflitto di interpretazione mica da poco. Non puoi venire e minimizzare in questo modo...

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Calmi calmi... io sto parlando di edizioni, mi sembra che ci sia una certa differenza. Sei tu forse in possesso della stessa edizione per poter contraddire me medesimo?
Qui è in atto un conflitto di interpretazione mica da poco. Non puoi venire e minimizzare in questo modo...

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Io sto parlando della edizione del Messale Romano in vigore in Italia, quella che non se ne può usare un'altra per celebrare lecitamente la messa nella forma ordinaria del rito romano, in lingua italiana. Vedi un po' tu...

Non voglio minimamente interrompere le vostre questioni, ma per restare in tema con la discussione, chiedo se qualcuno conosce l'autore delle parti dell'ordinario eseguiti in polifonia nella s. Messa della notte di Natale in san Pietro.

Il bambino di Betlemme è venuto a portare la pace sulla terra, non dimentichiamolo nei toni delle risposte

Citazione:

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Originariamente Scritto da Pietro Olivi

Non voglio minimamente interrompere le vostre questioni, ma per restare in tema con la discussione, chiedo se qualcuno conosce l'autore delle parti dell'ordinario eseguiti in polifonia nella s. Messa della notte di Natale in san Pietro.

Il bambino di Betlemme è venuto a portare la pace sulla terra, non dimentichiamolo nei toni delle risposte

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Temo di conoscerlo purtroppo, una simile schifezza sarebbe meglio dimenticarla che rimestarla...

Kyrie, Credo (et incarnatus), Sanctus sono del M.° Bartolucci
Gloria, composizione del M.° Palombella

Citazione:

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Originariamente Scritto da card schuster

Kyrie, Credo (et incarnatus), Sanctus sono del M.° Bartolucci
Gloria, composizione del M.° Palombella

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Mi hanno detto che questo Gloria faceva un po' rogna: è vero, o è solo una voce che circola senza base? Chiedo perché la celebrazione non l'ho seguita perché avevo altri impegni, ma sarei stato davvero curioso di sentire, visto che per ora questo Palombella non m'è mai riuscito di valutarlo all'opera.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Fiat Lux

Mi hanno detto che questo Gloria faceva un po' rogna: è vero, o è solo una voce che circola senza base? Chiedo perché la celebrazione non l'ho seguita perché avevo altri impegni, ma sarei stato davvero curioso di sentire, visto che per ora questo Palombella non m'è mai riuscito di valutarlo all'opera.

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Puoi vedere e ascoltare tutto qui: http://www.ktotv.com/videos-chretiennes/emissions/a_la_une/ceremonie-a-rome-messe-de-la-nuit/00054558

Citazione:

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Originariamente Scritto da Lorenzo Perosi

Puoi vedere e ascoltare tutto qui: http://www.ktotv.com/videos-chretiennes/emissions/a_la_une/ceremonie-a-rome-messe-de-la-nuit/00054558

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Ti sono molto obbligato, grazie. Ora sento e poi vedrò se la faccenda mi è più chiara.

Io ho sentito, e i dubbi che avevo sono peggiorati. Intanto, dovrebbero darsi un po' più da fare per curare le registrazioni della Cappella: fanno sempre più pena, chissà perché.
Il principio: ad un certo punto m'è parso di essere ad una festa dell'unità. Con quello strombazzare alla beato Ottocento l'aria era quasi comica e decisamente fuori luogo. Spero che il brutto vizio di propore certa roba passi presto.
Il Tu es Petrus: eseguito da bestie; purtroppo lo dico con dispiacere, perché le voci maschili mi paiono migliorate (tenori esclusi), ma si sente proprio che questo Magister puerorum sa poco in fatto di polifonia antica. Inoltre non mi è piaciuto il metodo scolastico e infantile con cui dirige il Palombelli, decisamente inelegante e poco riuscito musicalmente.
Bartolucci: abbastanza calpestato, non si è capito come abbiano fatto a combinare un arruffio del genere. La voce, almeno quella, c'era quasi.
Il Gloria del nostro amico, e qui si ride: sinceramente sono rimasto senza parole; senza parole, perché gli inserti non hanno né arte né parte, sono buttati là con note e armonia che, spero sia un'impressione, sembrano presi a caso tanto per copiare in parte Bartolucci, in parte Miserachs, in parte qualche inglesata infelice. Minore e maggiore che si interscambiano senza senso, frasi che non finiscono, frasi che non si sviluppano, inserti che terminano all'improvviso in tonalità incredibili, fugati stile Frisina, sempre alla solita maniera (s'avesse a sudare) e ad intervalli di dubbia canonicità, andamento accordale alla pianoforte, assenza di sviluppo vocale. AO, ma dove siamo: al mercato del pesce?
Alleluia: buona e cantata anche bene, però ripetuta troppe volte sempre uguale; andavano fatte diverse elaborazioni (ma è come chiedere ad un pappagallo di declamare Dante) e soprattutto andava eliminato quel tenore bercione dei versetti, veramente inopportuno.
Canto d'offertorio: a parte l'incomprensibilità delle parole (sarà la registrazione), mi è piaciuto abbastanza anche come modo di cantare.
L'Adeste fideles tutti gli anni differisce da quello che ho io in quella sezione solistica natum, videte, regem angelorum. In teoria quella parte sarebbe scritta per soprano, contralto e tenore; però ho sempre saputo che esiste una ben più praticata versione (quasi identica) per voci bianche unite, due voci di tenore e due voci di basso. La sezione incriminata, dunque, sarebbe per voce bianca e due tenori, il che concorda con quello che ho ascoltato lì.
Il canto finale è incommentabile. Una nota positiva: mi è piaciuto il canto del Credo III da parte della Schola: finalmente un gregoriano tale e non all'inglese o alla francese.

Sto ascoltando mentre scrivo: è tutto molto brutto, ma il coro è inascoltabile, e lo dico da cantante e da direttore di coro. E' un'accozzaglia di cantanti d'opera sfiatati: bassi con la sindrome del cosacco, tenori urlanti , bambini sommersi dal fracasso di tutti. Vocalmente brutto. Ogni sillaba è accentata, non c'è direzione nè valorizzazione della parola: e questa dovrebe essere polifonia rinascimentale? Nel Kyrie di Bartolucci ognuno va per conto proprio. le parti migliori sono gli unisoni in gregoriano. Insomma un coro d'opera coi bambini che non hanno senso in un tale contesto. La vocalità operistica non è stata inventata da Palestrina, arriverà con l'ottocento. Il Gloria è un esercizio di armonia moderna, ma passi pure l'inventione musicale, la vocalità è in tutto fuori misura e le voci non si fondono tra loro: la classica gara a chi si fa sentire di più. Bah..

Abbiamo l'atteso (detto senza ironia: io l'aspettavo e lo desideravo!) responso di Fiat: sunt bona (qualcosina) mixta malis (quasi tutto).
Il responso quindi lascia spazio a un po' di speranza: di buono c'è poco, ma.... potrebbe crescere. Aspettiamo e...speriamo!

Continua...L'Alleluia mi ha fatto sorridere: il tenore solista esce direttamente da S. Cecilia, ma dai, siamo all'opera? Perfino i portamenti...il coro dei cosacchi continua a coprire qualsisai suono cantando Olleluia Olleluia, mah...io canto opera ma non l'ho mai portata in chiesa, fa parte di quelle indicazioni sulla musica sacra riguardante il profano che non deve entrare nel tempio, memento!

Piace anche a me il gregoriano del Credo. Confermo il mio giudizio sulla difficoltà nelle parti polifoniche. La polifonia è difficilmente interpretabile con la vocalità operistica, come minimo serve un direttore abituato a gestire questo tipo di voci, anni di volo nei teatri d'opera..potevano mettere alla guida il direttore del coro dell'Arena, ne avrebbe cavato qualcosa di megliio.

Citazione:

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Originariamente Scritto da card schuster

Kyrie, Credo (et incarnatus), Sanctus sono del M.° Bartolucci
Gloria, composizione del M.° Palombella

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Gentilissimo! Non dubito certamente delle tue conoscenze, ma quali sono le tue fonti?
Solo per essere sicuro...

Citazione:

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Originariamente Scritto da Pietro Olivi

Gentilissimo! Non dubito certamente delle tue conoscenze, ma quali sono le tue fonti?
Solo per essere sicuro...

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1. Conosco personalmente e bene diversi cantori della Sistina;
2. sono stato puer cantor e ho studiato musica, indi so distinguere una composizione del M.° Bartolucci da "ciofeche";
3. se vuoi una fonte diretta puoi acquistare (http://www.musica-sacra.it/Spartito/1962/Cappella-Sistina-Edizioni-Messe-alternate-al-Canto-Gregoriano-.html( qui trovi il kyrie e l'et incarnatus, per il gloria invece (http://www.elledici.org/periodici/sommario.php?AREA=periodici&LOAD_TYPE=AD V&PERIODICI_COPERTINA_KEY=23741)

Citazione:

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Originariamente Scritto da Fiat Lux

Il Gloria del nostro amico, e qui si ride: sinceramente sono rimasto senza parole; senza parole, perché gli inserti non hanno né arte né parte, sono buttati là con note e armonia che, spero sia un'impressione, sembrano presi a caso tanto per copiare in parte Bartolucci, in parte Miserachs, in parte qualche inglesata infelice. Minore e maggiore che si interscambiano senza senso, frasi che non finiscono, frasi che non si sviluppano, inserti che terminano all'improvviso in tonalità incredibili, fugati stile Frisina, sempre alla solita maniera (s'avesse a sudare) e ad intervalli di dubbia canonicità, andamento accordale alla pianoforte, assenza di sviluppo vocale.

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Non posso che plaudire ad una analisi così riuscita; e continuo a sostenere quella che per me è la "chiave di lettura" dell'intera vicenda: non si può pensare di fare il Maestro di Cappella solo attraverso restauri e scopiazzature.

Io mi preparo psicologicamente e prendo anche un antiemetico di copertura per questa sera al Te Deum col Pontefice: alla peggio mi porterò un sacchetto vicino al divano, spero di non doverlo utilizzare (speranza vana). Chi si unisce a me?

Vorrei rendere comune anche quanto un mio collaboratore mi ha fatto testè presente: per magia, quest'anno l'antifona al Magnificat dei Vespri non sarà quella dei Primi Vespri della Solennità della Mater Dei, ma quella dei Secondi Vespri.
Il perché rimane un mistero. Però, se ci ricordiamo che alla testa della Sistina c'è un incapace come Palombella, allora i conti tornano.

Posso capire le ragioni del tuo "sdegno" ma sii meno esagerato però, un consiglio!

Io la finirei di continuare a lanciare insulti gratuiti al Maestro Palombella, non dico che sia un Maestro all'altezza del suo ruolo, ma mi sembra anche ridicolo dire certe cose come quella di mettere vicino al divano un sacchetto per il vomito.
Diamo tempo al tempo e tutto si sistemerà, ve lo assicuro, d'altronde queste sono le prime celebrazioni di Mons. Palombella, tutti i Maestri che si sono succeduti all'inizio hanno avuto qualche difficoltà. Finiamola di dire tante cavolate, diciamo pure che sono state delle celebrazioni con degli errori nei canti, ma non che fanno vomitare o peggio.

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciccillo

Vorrei rendere comune anche quanto un mio collaboratore mi ha fatto testè presente: per magia, quest'anno l'antifona al Magnificat dei Vespri non sarà quella dei Primi Vespri della Solennità della Mater Dei, ma quella dei Secondi Vespri.
Il perché rimane un mistero. Però, se ci ricordiamo che alla testa della Sistina c'è un incapace come Palombella, allora i conti tornano.

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Se invece di criticare a tutti i costi, avessimo l'umiltà di informarci, avremmo verificato che l'antifona al Magnificat che si userà questa sera in Vaticano non solo non è quella dei Secondi Vespri (ai quali si dice Beatus venter), ma è l'antifona alternativa proposta nel secondo volume dell'Antiphonale Romanum, uscito lo scorso anno (2009) dai tipi Solesmensi, con l'approvazione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Si eviterebbero delle belle figure a sé e ai proprii collaboratori, tra le altre cose.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Anto Chiesa

Posso capire le ragioni del tuo "sdegno" ma sii meno esagerato però, un consiglio!

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Dici a me? Meno esagerato??
Hai ascoltato il gloria della Messa di Mezzanotte? Solo un incapace poteva scrivere una schifezza del genere. E mi consola che non sono stato il solo a dirlo.

Smettiamola con questo buonismo. E' anche per colpa di chi si comporta in questo modo che il nepotismo continua a mietere i suoi nefasti successi. E questo è un chiaro, chiarissimo caso di nepotismo. Parliamo tanto di merito, mi spieghi per quale oscura ragione di merito Palombella ha occupato il posto più importante in Vaticano? Questa è semplicemente una cosa indegna, uno scandalo che grida vendetta al mondo intero, particolarmente a quello della musica, oltre che a quello della liturgia.
Questa gente, ti faccio notare, è pagata profumatamente, e per fare cosa? Per eseguire le loro porcherie?
Chi sa un briciolo di musica conosce che il mio è un giudizio fin troppo buono.
Apprezzo il tuo tono conciliante (a differenza di chi, non conoscendo un accidenti di niente di musica si permette di sindacare la sostanza giustissima di quanto scrivo), ma ahimè devo rigettarlo in pieno.

Allora carissimo proponiti come Maestro della Cappella Sistina, vediamo cosa componi di bello, ma...Deus advertat!

Citazione:

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Originariamente Scritto da anacleto

Se invece di criticare a tutti i costi, avessimo l'umiltà di informarci, avremmo verificato che l'antifona al Magnificat che si userà questa sera in Vaticano non solo non è quella dei Secondi Vespri (ai quali si dice Beatus venter), ma è l'antifona alternativa proposta nel secondo volume dell'Antiphonale Romanum, uscito lo scorso anno (2009) dai tipi Solesmensi, con l'approvazione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Si eviterebbero delle belle figure a sé e ai proprii collaboratori, tra le altre cose.

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C'è un conflitto di interpretazioni. Perché il breviario scrive: "Per il grande amore con il quale ci ha amati, Dio mandò il Suo Figlio in una carne di peccato, nato da donna, nato sotto la legge, Alleluia"
Il mio collaboratore evidentemente ha seguito la prassi, quella per cui fino all'anno scorso è stata adottata la consueta antifona, coll'Antifonale già pubblicato, mentre quest'anno si cambia.
Mi chiarirò alla svelta col mio collaboratore.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Quas Primas

Io la finirei di continuare a lanciare insulti gratuiti al Maestro Palombella, non dico che sia un Maestro all'altezza del suo ruolo, ma mi sembra anche ridicolo dire certe cose come quella di mettere vicino al divano un sacchetto per il vomito.
Diamo tempo al tempo e tutto si sistemerà, ve lo assicuro, d'altronde queste sono le prime celebrazioni di Mons. Palombella, tutti i Maestri che si sono succeduti all'inizio hanno avuto qualche difficoltà. Finiamola di dire tante cavolate, diciamo pure che sono state delle celebrazioni con degli errori nei canti, ma non che fanno vomitare o peggio.

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Io taccio su quello che hai scritto, altrimenti forse dovrei usare insolenze.
Credo di aver detto in tutti le sacrosante maniere che non è possibile che gente che, come te, non capisce di musica (perché non ha studiato) si permetta di giudicare tecnicamente.
Sei un superbo, come puoi assicurarci che col tempo tutto si sistemerà? Io rimango costernato ed esterrefatto da tanta arroganza.
E non menatemi la storia che i miei commenti sono violenti. Io ho studiato musica una vita. Come puoi dirmi che un uomo di 40 anni di cui si conosceva già tutto può migliorare? Migliorare eseguendo le schifezze che egli stesso ha pubblicato per la ElleDiCi?
Ti dico io qual è la parola giusta: vergogna. Questa è solo una vergogna, perché candidati ce n'erano e ce ne sono, ben più degni di lui, certamente dal punto di vista musicale e non solo. Ma sappiamo tutti perché lui è là...
Quanto a te: ti prego di dimostrarmi maggiore rispetto, perché non hai nemmeno la più pallida idea di quello che sto criticando tanto aspramente, non conosci il repertorio, non conosci la polifonia, il contrappunto... nulla di nulla. E ti autoinvesti del solenne diritto di sindacare, senza alcun strumento di giudizio... Questo è sbagliato e molto poco umile.
Ricordati bene: la Sistina non è affatto un banco di prova per migliorare. E' un traguardo. Il più ambito dei traguardi. E' come se viene nominato il direttore principale dei Berliner un giovinetto senza esperienza, e ai fischi del pubblico e della critica si risponda: "E' giovane, diamogli tempo!"
Pazzesco.