Vox riusciamo tra tutti a dividerci la pubblicazione dei bollettino del sinodo... purtroppo non sempre riesco a starci dietro ma sarebbe bello avere una cosa uniforme grazie!
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Vox riusciamo tra tutti a dividerci la pubblicazione dei bollettino del sinodo... purtroppo non sempre riesco a starci dietro ma sarebbe bello avere una cosa uniforme grazie!
Secondo me (è un parere personale, non un "ordine" da moderatore), data la lunghezza di ciascun bollettino, potremmo anche postare solo i link, pubblicando in forma completa solo le parti più importanti (ad esempio la Relatio post disceptationem che sarà pronunciata la prossima settimana, le propositiones finali, eventuali interventi del Santo Padre durante le sessioni giornaliere...)
PRANZO CON I PADRI SINODALI E VESCOVI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II , 12.10.2012
Alle ore 13.15, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Benedetto XVI ha pranzato con i Padri Sinodali e i partecipanti alla XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, alcuni dei Presuli che hanno preso parte come Padri al Concilio Ecumenico Vaticano II; i Patriarchi e Arcivescovi delle Chiese orientali cattoliche, e un centinaio di Presidenti di Conferenze Episcopali di tutto il mondo. Erano presenti anche il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I, e l’Arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione Anglicana, Sua Grazia Rowan Williams.
Al termine del pranzo, dopo che era stata annunciata la ripresa dei lavori nell’aula sinodale per le ore 16.30, il Papa ha rivolto ai presenti le parole che pubblichiamo di seguito:
PAROLE DEL SANTO PADRE
Santità,
Your Grace,
cari Fratelli,
inizialmente vorrei annunciare un po’ di grazia, cioè, stasera cominciamo non alle quattro e mezza - mi sembra disumano -, ma alle sei meno un quarto.
E’ una bella tradizione creata dal Beato Papa Giovanni Paolo II di coronare il Sinodo con un pranzo comune. Per me è una grande gioia che alla mia destra ci sia Sua Santità il Patriarca Bartolomeo, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, e, dall’altra parte, l’Archbishop Rowan Williams from the Anglican Communion.
Per me questa comunione è un segno che siamo in cammino verso l’unità e che nel cuore andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà ad andare avanti anche esteriormente. Questa gioia, mi sembra, ci dia forza anche nel mandato dell’evangelizzazione. Synodos vuol dire «cammino comune», «essere in cammino comune», e così la parola synodos mi fa pensare al famoso cammino del Signore con i due discepoli di Emmaus, che sono un po’ un’immagine del mondo agnostico di oggi. Gesù, la loro speranza, era morto; il mondo vuoto; sembrava che Dio realmente o non ci fosse o non si interessasse di noi. Con questa disperazione nel cuore, e tuttavia con una piccola fiamma di fede, vanno avanti. Il Signore cammina misteriosamente con loro e li aiuta a capire meglio il mistero di Dio, la sua presenza nella storia, il suo camminare silenziosamente con noi. Alla fine, nella cena, quando già le parole del Signore e il loro ascolto avevano acceso il cuore e illuminato la mente, lo riconoscono nella cena e finalmente il cuore comincia a vedere. Così nel Sinodo siamo insieme con i nostri contemporanei in cammino. Preghiamo il Signore perché ci illumini, ci accenda il cuore affinché diventi veggente, ci illumini la mente; e preghiamo affinché, nella cena, nella comunione eucaristica, possiamo realmente essere aperti, vederlo e così accendere anche il mondo e dare la sua luce a questo nostro mondo.
In questo senso, la cena - come il Signore ha preso spesso il pranzo e la cena come simbolo del Regno di Dio - potrebbe essere anche per noi un simbolo del cammino comune e un’occasione di pregare il Signore perché ci accompagni, ci aiuti. In questo senso diciamo adesso la preghiera del ringraziamento…
(preghiera in latino)
Buon riposo, ci vediamo nell’aula del Sinodo! Grazie!
[01323-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0580-XX.02]
fonte: Sala Stampa della Santa Sede
SYNODUS EPISCOPORUM BOLLETTINO
XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
DEL SINODO DEI VESCOVI
7-28 OTTOBRE 2012
La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristianaQuesto Bollettino è soltanto uno strumento di lavoro ad uso giornalistico.
Le traduzioni non hanno carattere ufficiale.Edizione italiana08 - 09.10.2012
09 - 10.10.2012
11 - 11.10.2012
12 - 12.10.2012
14 - 13.10.2012
15 - 13.10.2012
fonte
Notizia molto interessante, estratta da un articolo a proposito del Cardinale Dolan:
Al Sinodo dei vescovi ha anche creato un dibattito la proiezione, da parte del cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, di un breve filmato sull'islam. Il video, caricato su YouTube, mostra statistiche allarmanti sulla crescita demografica dei musulmani nel mondo e invita i cristiani a rendersi conto che il “mondo sta cambiando” e “annunciare il Vangelo”.Ma alcuni dei vescovi presenti alla proiezione del video sabato scorso hanno criticato i dati e le proiezioni che presenta, che non tengono conto – ad esempio – del calo della fertilità nei Paesi del Medio Oriente. Il video, secondo il portavoce anglofono del Sinodo, padre Thomas Rosica, ha provocato un acceso dibattito continuato anche oggi.
fonte:http://vaticaninsider.lastampa.it/ho...rticolo/18950/
Personalmente ho trovato molto interessante l'intervento del Cardinal Piacenza sulla figura del sacerdote e la sua crisi attuale!
S. Em. R. Card. Mauro PIACENZA, Prefetto della Congregazione per il Clero (CITTÀ DEL VATICANO)
Nel lodevole tentativo di rispondere all’attuale “crisi numerica” del Clero, che non prescinde da una crisi di fede, da cui discende anche la scarsità delle risposte alle vocazioni sacerdotali, non si può cedere alla tentazione di ridurre l’essenziale specificità del Ministero ordinato mentre si compie l’opera dell’Annuncio. Ovvero, non si può soffocare l’identità pneumatica del ministro ordinato, che affonda le sue radici nella configurazione ontologica a Cristo-capo, mettendone in discussione le caratteristiche essenziali: la soprannaturalità e sacramentalità, l’imprescindibile legame con l’Eucaristia, la collocazione nel corpo ecclesiale, il sacro celibato. È necessario, piuttosto, elevare il tono spirituale dei sacerdoti e delle comunità, anzitutto con la conversione personale e con la preghiera, perché solo una realtà evangelizzata è anche evangelizzatrice (cfr. Instrumentum laboris, n. 13).
[00152-01.04] [IN121] [Testo originale: italiano]
http://www.vatican.va/news_services/...L_VATICANO%29_
INTERVENTO AL SINODO DEL CARD. TARCISIO BERTONE, SEGRETARIO DI STATO, SULL’INVIO DI UNA DELEGAZIONE IN SIRIA , 16.10.2012
Pubblichiamo di seguito l’intervento che il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha pronunciato questo pomeriggio, nel corso dei lavori del Sinodo dei Vescovi, riguardo all’invio di una Delegazione in Siria:
INTERVENTO DEL CARD. TARCISIO BERTONE
Beatissimo Padre,
Eminentissimi ed Eccellentissimi Padri Sinodali,
Cari fratelli e sorelle,
non possiamo essere semplici spettatori di una tragedia come quella che si sta consumando in Siria: alcuni interventi sentiti in aula ne sono la prova.
Convinti che la soluzione della crisi non può essere che politica e pensando alle immani sofferenze della popolazione, alla sorte degli sfollati nonché al futuro di quella nazione, alcuni di noi hanno suggerito che la nostra assemblea sinodale possa esprimere la sua solidarietà.
Il Santo Padre ha così disposto che una Delegazione si rechi nei prossimi giorni a Damasco con lo scopo di esprimere, a nome Suo e di tutti noi:
- la nostra fraterna solidarietà a tutta la popolazione, con una offerta personale dei Padri Sinodali, oltre che dalla Santa Sede;
- la nostra vicinanza spirituale ai nostri fratelli e sorelle cristiani;
- i nostri incoraggiamenti a quanti sono impegnati nella ricerca di un accordo rispettoso dei diritti e dei doveri di tutti, con una particolare attenzione a quanto previsto dal diritto umanitario.
Composizione della Delegazione:
Padri Sinodali:
- Sua Em.za Card. Laurent Mosengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa;
- Sua Em.za Card. Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso;
- Sua Em.za Card. Timothy Dolan, Arcivescovo di New York;
- Sua Ecc.za Mons. Fabio Suescun Mutis, Ordinario militare in Colombia;
- Sua Ecc.za Mons. Joseph Nguyên Nang, Vescovo di Phát Diêm;
oltre ai citati Padri Sinodali, fanno parte della Delegazione:
- Sua Ecc.za Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato;
- Mons. Alberto Ortega, Officiale della Segreteria di Stato.
Si presume che esperite le formalità necessarie con il Nunzio Apostolico e con le autorità locali, la Delegazione si recherà a Damasco la settimana prossima.
Nel frattempo preghiamo perché prevalgano la ragione e la compassione.
[01346-01.01] [Testo originale: Italiano]
fonte: Sala Stampa della Santa Sede
SYNODUS EPISCOPORUM BOLLETTINO
XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
DEL SINODO DEI VESCOVI
7-28 OTTOBRE 2012
La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristianaQuesto Bollettino è soltanto uno strumento di lavoro ad uso giornalistico.
Le traduzioni non hanno carattere ufficiale.Edizione italiana
16 - 15.10.2012
17 - 15.10.2012
18 - 15.10.2012
19 - 16.10.2012
Il card. Wuerl al Sinodo: la nuova evangelizzazione impegni tutti al rinnovamento della fede
Lavori a porte chiuse, oggi, al Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione in corso in Vaticano. In programma, la prima fase di preparazione dei documenti finali. Ieri pomeriggio, invece, il cardinale Donarl Wuerl, relatore generale dell'Assise, ha presentato la "Relazione dopo la discussione", che raccoglie i temi più importanti del Sinodo, utili alla preparazione dei documenti finali. Alla presenza del Papa, il porporato ha ribadito che la nuova evangelizzazione non è un programma momentaneo, ma un modo di guardare al futuro della Chiesa. Il servizio di Isabella Piro:
Raccoglie le fila, il cardinale Wuerl, e lo fa con lo stile diretto e chiaro che lo contraddistingue. La nuova evangelizzazione, dice, non è un programma momentaneo, ma un modo di guardare al futuro della Chiesa e di vederci tutti impegnati nel rinnovamento della fede, perché annunciare il Vangelo è la missione ecclesiale primaria.
Oggi soprattutto, dice il porporato nella sua relazione pronunciata in latino, il ministero della Chiesa è in una fase di riesame del suo modo di portare la Parola di Dio in un contesto nuovo, globalizzato, carico di sfide eccezionali e dove c’è una grande ignoranza della fede, in particolare nei Paesi di antica cristianità. In pratica, sottolinea il relatore generale del Sinodo, quello che occorre è un rinnovamento spirituale, che la Chiesa deve proclamare e realizzare.
Cosa fare dunque? Il cardinale Wuerl ricorda in sintesi tutti i temi più urgenti del Sinodo: il dialogo interreligioso, soprattutto nella parte del mondo dominata dall’influsso musulmano; la violenza e la riduzione della libertà religiosa; l’impegno ecumenico; lo sviluppo dell’agone mediatico, che richiede un nuovo linguaggio e una nuova arte della comunicazione nella Chiesa.
Grande è anche la sfida che pone la nuova evangelizzazione nell’ambito della cultura e quindi nel legame tra persona-comunità-società. Per questo, un grande contributo può giungere dal Cortile dei Gentili, così come anche dalle opere di giustizia sociale e di carità della Chiesa verso i poveri ed i sofferenti.
Poi, il porporato indica alcuni ‘strumenti’ pratici per un nuovo annuncio del Vangelo: le parrocchie, le piccole comunità, le scuole, le università, i pellegrinaggi, i catechisti, ai quali, forse, è giunto il momento di conferire un ministero stabile nella Chiesa. Ma è soprattutto il matrimonio, la famiglia Chiesa domestica, afferma il cardinale Wuerl, l’istituzione che riesce a trasmettere la fede nelle situazioni più difficili, a formare la persona umana, e che oggi ha bisogno di essere sostenuta, tanto è pressata da una realtà secolarizzata. E fondamentale è anche la donna, sia nella vita della Chiesa che nella trasmissione della fede.
Naturalmente, il cardinale Wuerl dedica ampio spazio ai sacerdoti ed ai consacrati, insostituibili per la nuova evangelizzazione: in un’epoca in cui scarseggia la formazione sul mistero di Cristo, essi vanno proprio formati sulla natura del loro compito, evidenziando l’importanza del celibato.
Il relatore generale ricorda, inoltre, la necessità di integrare i laici, a tutti i livelli, nell’organizzazione della Chiesa locale, poiché tutti i cattolici devono richiamare la gente alla pratica della fede, con la parola sì, ma soprattutto con l’azione e con la vita. In questo contesto, anche le migrazioni, oggi tanto diffuse, possono offrire opportunità alla nuova evangelizzazione, grazie al principio dell’accoglienza e dell’integrazione.
La relazione del cardinale Wuerl contiene, infine, 14 domande: ad esse dovranno rispondere i Padri Sinodali, preparando così il terreno alla stesura dei documenti finali dell’Assise.
Ci vuole tempo, conclude il porporato, per un’iniziativa diligente e coerente verso i cattolici inattivi a livello personale. Ma in fondo, ora che la Chiesa conosce le proprie difficoltà, le tensioni, le inquietudini, i peccati e la sua umana debolezza, è tempo di guardare ad una nuova Pentecoste, di vivere la Parola di Dio e di condividerla con gioia.
fonte: Radio Vaticana