
Originariamente Scritto da
Carbonate
Personalmente non riesco a condividere, mi dispiace. I rilievi che hai fatto sono circostanziati, e certamente con questa soluzione si "raccoglie" più gente e si evita il rischio che la celebrazione vada deserta, ma così il messaggio che viene dato ai fedeli cattolici è che la celebrazione della Messa non è poi così importante, e che la possibilità di festeggiare insieme - fosse anche nel modo lodevole di un momento di preghiera - è preminente rispetto al Sacrificio Eucaristico.
Ma allora perché la Chiesa cattolica insiste così tanto sulla necessità della Messa tutte le domeniche, se in fondo basta l'occasione di una festa della Croce Verde per metterla da parte con il placet - forse, spero si riesca a chiarire - del Vescovo?
Una buona pastorale deve anche avere come finalità quella di far crescere nella fede. Se, non esplicitamente ma con i fatti, si insegna che la Messa - dove, e unicamente, per il tramite del ministro sacramentalmente ordinato si rinnova il Sacrificio di Cristo a redenzione dell'umanità - può essere sostituita con qualcosa d'altro, a mio parere si va esattamente nella direzione opposta.
Per altro (ma qui mi rendo conto di andare un po' oltre i fatti e di introdurre delle opinioni personali: lo dichiaro alla dogana

) in questo episodio io ci vedo un altro piccolo ma sempre più pericoloso cedimento verso quell'idea di celebrazione ecumenica dell'Eucarestia che bisogna raggiungere ad ogni costo, nascondendo sotto il tappeto le divergenze che lo impediscono anzichè cercare di risolverle.
Cattolici e Valdesi non condividono la dottrina eucaristica e non possono celebrare insieme l'Eucarestia? Togliamo di mezzo il Sacrificio Eucaristico così possiamo far finta che le differenze non ci siano... eh no, mica funziona così.