
Originariamente Scritto da
Caorloto
Il repertorio della mia parrocchia, a fatica mantenuto, è essenzialmente gregoriano. La messa domenicale (un tempo con il rango di Solenne, poi declassata a Cantata e infine declassata e basta) comprende, oltre a canti di uso comune di varia provenienza accompagnati dall'organo, la missa De Angelis nelle domeniche del Tempo Ordinario, la missa Cum jubilo nelle solennità, feste, ricorrenze dedicate alla Madonna, la missa pro defunctis (Kyrie B, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei) nelle esequie e la missa In Dominicis Adventus et Quadragisimae nelle domeniche di Avvento e Quaresima (Kyrie C, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei). Vengono cantati anche il Credo III in alcune occasioni importanti, associato alla missa De Angelis, il Credo I solitamente in tutte le domeniche di Avvento e Quaresima; il Credo IV, associato alla Missa Cum Jubilo è caduto in disuso.
In alcune occasioni si cantano alcuni introiti gregoriani; l'Asperges quando la Messa comincia con l'aspersione, "Gaudeamus omnes" e "Salve Sancta Parens" nelle feste e solennità della Madonna, "Nos Autem Gloriari" alla Messa in Coena Domini; inoltre diverse antifone per il venerdì Santo.
E' ancora tradizione parrocchiale il Vespro domenicale, cantato tutte le domeniche; nelle solennità si cantano l'inno e le antifone in gregoriano.
Repertorio assai contestato da molti, ma malgrado le numerose critiche (non supportate da ragioni valide) a fatica mi adopero per il mantenimento delle tradizioni, forte delle Bistrattate norme della costituzione conciliare e della recente esortazione apostolica post sinodale (nonchè del motu proprio) con cui il magistero papale ha affermato e confermato che in chiesa e particolarmente durante le funzioni sacre sono da eseguire canzoni e musiche consone alla celebrazione, al tempio e alla preghiera.