
Originariamente Scritto da
Ambrosiano
Esatto!
Tutto quel che c'era in Duomo prima dei restauri è ancora lì. Disposto in modo diverso, e forse più vicino all'originale....
Cerco di fare un po' la storia dell'altare e del presbiterio del Duomo per quel che so ed aiutandomi con i pannelli che hanno messo per l'anniversario di S. Carlo. La foto è un po' scura, ma penso si capisca lo stesso.
L'altare, che è quello che è attualmente posizionato sotto la cupola all'incrocio dei transetti, proviene da S. Maria Maggiore, la cattedrale che preesisteva al Duomo. Era stato fatto costruire dall'Arcivescovo Alberto Crivelli nel 1185-87 in concomitanza di lavori alla tribuna di quella chiesa.
La costruzione del Duomo, iniziata dall'abside, ha per forza di cose reso necessario la demolizione, a rate (cominciando dalla sua abside), di S. Maria Maggiore. L'altare fu recuperato e sistemato nell'abside del Duomo che ormai aveva preso forma. Fu sistemato molto in fondo come si può vedere dallo schema in alto a sinistra di questa immagine.
In quella posizione fu (ri)consacrato dal papa Martino V nella terza domenica di ottobre del 1418.
Quella sistemazione aveva due inconvenienti:
- era poco sopraelevata e quindi poco visibile
- era troppo spostata sul fondo dell'abside. Questo ultimo aspetto dava origine anche ad un inconveniente "pratico". Un tempo il Duomo aveva due porte laterali: una verso sud, esistente tuttora e che guarda verso l'Arcivescovado, e l'altra, simmetrica, verso nord praticamenete di fronte alla Rinascente. Se osservi la figura di prima, essendo l'altare molto arretrato, c'era praticamente un corridoio diretto tra le due porte laterali (dove vedi quella scritta), e ciò permetteva un'agevole scorciatoia che permetteva di evitare di girare intorno al cantiere del Duomo. Era quindi un continuo andirivieni di uomini e animali che bellamente attraversavano la chiesa, con risultato che si può facilmente immaginare.
Quando S. Carlo diventò Arcivescovo, si rese conto che andava fatto qualche cosa. E lo fece andando giù duro. E lo fece secondo il modo di vedere del suo tempo, senza curarsi di salvaguardare l'esistente. E il suo intervento causò molti, ma molti mal di pancia e reazioni contrarie. Ma a quei tempi di ciò non ci si curava.
Il suo intervento fu radicale perchè:
- rialzò il presbiterio creando la sottostante cappella iemale
- spostò in avanti l'altare di circa una campata
- annegò (penso sia il verbo giusto, perchè l'altare originario passava praticamente inosservato) metà del vecchio altare inserendolo in una grande macchina architettonica comprendente il tempietto del tabernacolo ed un esteso ed elaborato dossale.
- realizzò il coro senatorio ad una altezza inferiore in modo da rimarcare anche fisicamente la differenza delle classi sociali del tempo: in basso il popolo, più in alto i maggiorenti e poi ancora più in alto il clero.
- La creazione del coro senatorio permise l'interruzione del "corridoio" di cui parlavo prima. E come buon peso, S. Carlo fece pure chiudere la porta verso la Rinascente in modo da interrompere lo scandaloso andirivieni di uomini e animali.
- naturalmente l'altare, socondo la moda del tempo fu reso "coram Deo", mentre prima era aperto e probabilmente le celebrazioni erano fatte "versum popolum".
Il presbiterio assunse quindi la struttura che si vede in pianta in alto a destra e in spaccato in basso.
Così si andò avanti fino alla metà degli anni '60 del 1900. Io ho fatto in tempo a "godere" di quella sistemazione, tragica sotto molti punti di vista. Ciò che avveniva sull'altare era praticamente invisibile sia perchè esso era comunque molto lontano, sia perchè c'erano due serie di balaustre (tra la navata e il coro senatorio e tra il coro senatorio e l'altare vero e proprio) che ne precludevano buona parte della vista. L'altare maggiore veniva in pratica usato quasi esclusivamente dai canonici e dall'Arcivescovo. Le Messe "normali" erano celebrate all'altare di S. Giovanni Buono: gli spazi tra le colonne venivano chiusi con tendaggi e si creava una specie di chiesa nella chiesa, oppure a quello della Madonna dell'Albero. Nei giorni feriali c'erano anche celebrazioni ai vari altari laterali, ma praticamente senza popolo.
Quando negli anni '60 il Duomo fu al limite del collasso strutturale, per poter fare i lavori di consolidamente fu giocoforza smontare tutte le strutture esistenti. Le celebrazioni avvenivano su un altare posticcio posto sopra lo scurolo di S. Carlo, su per giù dove c'è quello attuale. Tutto rimase così congelato per circa 20 anni mentre si studiava il modo di porre rimedio ai problemi statici. Quando poi si decise di intervenire sulle colonne, ricostruendole dall'alto, in parallelo si discusse se al termine dei lavori fosse meglio rimettere tutte le cose smontate al loro posto, o usarle in modo diverso in modo da rendere il Duomo più funzionale e più adeguato alle necessità del tempo.
La soluzione che si adottò fu quella di riutilizzare tutto, ma in modo diverso.
Quindi:
- l'altare fu estratto dal dossale fatto costruire da S. Carlo, restituendogli quindi la sua integrità originaria. A margine faccio notare che le due steli romane che si vedono attualmente erano state nascoste all'interno del dossale e se ne era persa la memoria. Il loro ritrovamento fu una piacevole sorpresa e furono sistemate dove sono adesso. L'altare stesso, restaurato, fu una sorpresa perchè è proprio bello. Prima non si aveva idea che fosse così, perchè oltretutto era sempre coperto da paliotti. I quali erano pur belli, ma l'altare così come è lo è molto di più. L'altare fu sistemato sotto il tiburio, in posizione abbastanza centrale.
- lo spazio del coro senatorio fu fatto diventare lo spazio del coro dei canonici
- il dossale dell'altare col Tabernacolo fu portato in avanti di circa una colonna e ruotato di 180 gradi in modo che fosse visibile la scala che serve per raggiungere il taberanacolo
- nello spazio del vecchio coro dei canonici e in quello liberato dall'avanzamento del vecchio altare fu creata la cappella dove si celebrano le Messe feriali, finalmente in un ambiente un po' raccolto.
Mi pare di aver detto tutto.....
