ho inserito qua questa discussione, ma non saprei se sia da mettere qua o in "ecclesia dei" o altrove... se è da spostare non c'è problema...
mi sono posto questa domanda: ipotizzando un ritorno al vecchio messale del '62 o comunque una nuova riforma che prenda alcune formule della vecchia messa, come si dovrebbero pronunciare alcune formule visto che, con nuovi studi e nuove traduzioni la Neo-vulgata ci dà alcune frasi della liturgia prese dalla bibbia che sono un poco diverse?
caso esemplare è quello della frase che è un po' il simbolo della messa di Pio V:
"Introibo ad altare Dei, ad Deum qui letificat juventutem meam" mi sembra che dicesse (scusate gli eventuali errori, in latino sono una schiappa e, pur conoscendolo abbastanza bene, non ho dimestichezza con il vecchio messale).
La neo vulgata però al salmo 43, (Iudica me, Deus) al versetto "incriminato" recita: "Et introibo ad altare Dei, ad Deum laetitiae exsultationis meae."
Cioè non più: "al Dio che allieta la mia giovinezza" ma "al Dio della mia gioia e del mio giubilo"
la mia domanda è, con una riforma che riprendesse la frase o con un ritorno al vecchio messale quale delle due formule usare? nuova o vecchia?