Innanzitutto esistono casi di ermafroditismo. Rari ma non rarissimi.
Con genitali che sono a metà strada, un po' maschili e un po' femminili.
Per esempio casi di iperclitoridismo. Oppure casi di ipospadia.
Penso che sia del tutto lecito e doveroso che la medicina aiuti queste persone.
Individuando, sia con metodo psicologici e che genetici, quale è il sesso preponderante di queste persone, e quindi con terapie ormonali e chirurgiche, renderli pienamente maschi o pienamente femmine.
Poi, più sottili, i casi di transessualismo autentico. Stati patologici, in cui un corpo appare prevalenetmente di un sesso, ma in realtà si riconosce che la persona e dell'altro sesso.
Anche in questo caso è doverosa la chirurgia.
Val la pena ricordare che nei primi stadi di sviluppo embrionale, siamo tutti uguali, maschi e femmine. Anzi, siamo tutti femmine. Poi i maschi, sotto l'azione di ormoni, virano e tramutano i genitali. Le grandi labbra si saldano e diventano lo scroto. Il clitoride aumenta di volume e diventa il pene. Le gonadi scendono e diventano i testicoli. Può succedere che in qualche caso sfortunato questo processo sia incompleto.
Poi esistono i transessuali di vizio, e probabilmente sono la maggioranza dei "trans". Maschi e femmine a tutti gli effetti. Ma che vizio cambiano sesso, o prendono le parvenze dell'altro. Questi ovviamente non vanno confusi con i casi precedenti.