Io penso che il digiuno sia un sacrificio; oltre a quello del cibo un credente deve fare digiuto anche di quelle cose che stanno molto a cuore.. Non deve essere necessariamente il cibo.
Nessun peccato mortale nel caso descritto. Ammesso che la materia è grave, perché riguarda i precetti della Chiesa, non c'è ovviamente la piena avvertenza, né il deliberato consenso.
Perché il peccato sia considerato mortale le tre condizioni sono tutte necessarie e nessuna delle tre è sufficiente.
Io consiglio di rispettare fedelmente il precetto della Chiesa, aggiungendo - oltre a eventuali altre rinunce - soprattutto preghiera e lettura della Parola di Dio.
Ricordate che sono di per sé esentati dal precetto del digiuno i minori di 18 anni e i maggiori di 60 (o 65?); dall'astinenza sono esentati i minori di 14 anni e i maggiori di 60 (o 65?); sono inoltre esentati i malati.
Penso che dimenticare il digiuno (o, più facile, l'astinenza: uno mica si ricorda sempre che è venerdì) non sia un peccato, quando si tratta di pura dimenticanza. Sicuramente però è indice che serve maggiore attenzione nel vivere la Quaresima.
Non capisco se sei ironico. Non dico che si debba andare a messa o a cantare tutta la liturgia delle ore tutti i giorni, ma un cristiano deve avare l'attenzione allo scorrere della settimana, alle feste liturgiche...
D'accordo poi che, se uno davvero si dimentica, non commette nulla di grave agli occhi di Dio; però un'attenzione generale di tipo liturgico non può mancare in un cristiano. Anche la lettura della Parola di Dio è molto opportuno che avvega seguendo il lezionario, se no si riaschia di scegliere le pericopi con il proprio gusto (o il proprio comodo).
Concordo, nella prospettiva di cui sopra.
Ultima modifica di anacleto; 12-02-2008 alle 19:09
Dico che a me purtroppo è capitato di non fare astinenza perché non mi ricordavo che era venerdì. Mica me ne vanto, ma mi è capitato.Non capisco se sei ironico.
Sul resto, con me sfondi una porta aperta.
[quote=anacleto;330121] Non dico che si debba andare a messa o a cantare tutta la liturgia delle ora tutti i giorni,
Bisognerebbe andarci e come.? Se il cristiano dice di amare Gesù, come può stare un giorno senza andare da Lui..?
Forse non mi sono spiegata bene. Io non volevo dire che bisogna fermarsi al solo digiuno dal cibo: ben venga quando uno corregge anche altri suoi difetti! Volevo dire, però, che, secondo me, se la Chiesa ci chiede prima di tutto il digiuno dal cibo (già praticato in passato dai Padri della Chiesa e dai Santi) non possiamo metterlo da parte in favore di altri digiuni che riteniamo più efficaci. Prima digiuniamo dal cibo e asteniamoci dalla carne, nei tempi e nei modi richiesti dalla Chiesa; a questo, aggiungiamo poi tutti gli altri digiuni che vogliamo.
Per quanto riguarda la mancanza di carità di cui parli, è chiaro che la preghiera deve sostenere tutti i nostri digiuni: altrimenti si tratta di azioni aride che non producono frutto spirituale nè per noi nè per gli altri.