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Risultati da 21 a 30 di 276

Discussione: John Ronald Reuel Tolkien

  1. #21
    natanaele
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da Fiat Lux Visualizza Messaggio
    Il Beowulf è un poema epico sassone, di datazione assai incerta (forse VII/VIII secolo); è essenzialmente una storia di guerrieri, basata sullo scontro d'un eroe con un mostro. Sulla sua trascrizione ci furono un sacco di polemiche, tanto da condizionare pesantemente tutte le edizioni successive, che per evitare la critica rimasero troppo aderenti al testo; anche oggi, nelle poche edizioni che si trovano, ho riscontrato questo problema. Non ti consiglio perciò di leggerlo, è utile solo per studiosi di lingua antica (sassone, però); se proprio vuoi leggerlo, ti consiglio l'edizione Fazi, parafrasata da Heaney e tradotta in italiano da Bacigalupo, col testo originale a fronte. Non so se è possibile trovarla ancóra, ma penso di sí.
    OK.
    Grazie dell'info.

  2. #22
    Veterano di CR L'avatar di Abaz
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    Citazione Originariamente Scritto da natanaele Visualizza Messaggio
    Tutta la fantasy successiva (ne ho letti decine e decine) è solo la brutta copia di Tolkien.
    Sottoscrivo in pieno!

  3. #23
    Senatore del Forum Metafisica L'avatar di Marcus2007
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    Io invece te lo consiglio il Beowulf! Se poi hai conoscenze di inglese antico o anglosassone ancora meglio. E' una lettura interessante, come l'Edda di Snorri, per comprendere le basi sulle quali si è fondato Tolkien.

  4. #24
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    Io non ho letto alcuna cosa di questo signore nè ho visto i films: non è il genere che mio figlio predilige e quindi non c'è stata l'occasione.Mi potete spiegare come mai alcuni giudicano "Il signore degli Anelli" molto irriverente?

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da mariacarla Visualizza Messaggio
    Io non ho letto alcuna cosa di questo signore nè ho visto i films: non è il genere che mio figlio predilige e quindi non c'è stata l'occasione.Mi potete spiegare come mai alcuni giudicano "Il signore degli Anelli" molto irriverente?
    In che senso è giudicato irriverente? Una critica che fu mossa è senza dubbio quella della freddezza della narrazione, nonché della continua belligeranza della storia. Critiche come queste non possono che far sorridere, specie se pensiamo che a muoverle v'era uno spirito pacifista. Si tratta tuttavia di accuse molto vecchie (anni 60/70), quando la traduzione italiana di Vittoria Alliata era parziale ed approssimativa, ed era ancóra prematura la pubblicazione della nuova edizione curata da Principe.

  6. #26
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    No, irriverente nei confronti dela religione...ecco perchè, fra l'altro, non ho mai invogliato mio figlio...parlavano di figure dubbie, incarnazioni di spiriti non buoni che vengono presentate in modo positivo...

  7. #27
    utente cancellato
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    Citazione Originariamente Scritto da mariacarla Visualizza Messaggio
    No, irriverente nei confronti dela religione...ecco perchè, fra l'altro, non ho mai invogliato mio figlio...parlavano di figure dubbie, incarnazioni di spiriti non buoni che vengono presentate in modo positivo...
    Ma no, io starei tranquillo su questo piano. Tolkien era cattolico convinto, ed in piú il suo è il genere fantasy vero. Non come oggi, ove viene attualizzato, ma distaccato dalla realtà. I personaggi sono tutti distinti tra buoni e cattivi, e l'autore propende vistosamente per i primi. In somma, diversamente da i libri d'oggi, quelli di Tolkien vanno presi nel loro mondo, giacché non hanno mai riferimenti alla vita attuale. Semmai, il complesso del libro potrebbe venir distorto dalle traduzioni. Infatti benché l'edizione del 2005 sia molto all'avanguardia, ancóra c'è tanto di quel lavoro da fare che alcuni passi possono sfuggire ai traduttori per la complessità dei vocaboli, cosí da storcere in qualche modo l'animo di quella parte. Ma comunque si tratta di casi isolati.

  8. #28
    natanaele
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    Citazione Originariamente Scritto da mariacarla Visualizza Messaggio
    No, irriverente nei confronti dela religione...ecco perchè, fra l'altro, non ho mai invogliato mio figlio...parlavano di figure dubbie, incarnazioni di spiriti non buoni che vengono presentate in modo positivo...
    ...indubbiamente la radice del libro è quella celtica, legata ad una religiosità primitiva che popolava il mondo di spiriti e spiritelli, alcuni buoni, altri malvagi, altri neutri. Ed è, ovviamente, pervaso di magia e arti magiche, idoli e creature fantastiche.
    E la Chiesa chiede ai fedeli di tenersi lontani da certe cose.
    Ma si tratta di un libro, mica di un manuale di magia.
    Un grande (e a mio parere sublime) fumettone.
    Dove c'e' una divisione netta tra buoni e cattivi e non si dà adito a dubbi.
    Una fiaba, insomma.
    Dopo averlo letto svariate volte, sinceramente, non mi viene in mente nessun episodio
    che possa essere considerato irriverente nei confronti della religione.
    Nella mia parrocchia, 2-3 anni or sono, il viceparroco organizzò, per gli adolescenti, una serie di incontri sul "Il Signore degli Anelli" e nessuno ebbe nulla da ridire, anzi....

    Se proprio ne vogliamo fare un'analisi approfondita, a me Gollum, ad esempio, fa pensare ad una persona che, facendo dell'Unico Anello il suo idolo e oggetto di adorazione, si fa trascinare nella spirale del peccato sino a perdere del tutto la dignità di creatura (hobbit)
    che aveva in origine, prima di trovare l'anello....
    Ultima modifica di natanaele; 06-03-2008 alle 08:48

  9. #29
    Nuovo iscritto L'avatar di barsantino
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    Ho letto numerose volte il Signore degli Anelli in Italiano e ne ho letto alcuni passaggi in lingua originale, soprattutto i testi poetici in esso contenuti.
    Secondo me è un libro assai affascinante che è stato rovinato completamente dal film made in USA uscito di recente, a coloro che avessero visto solo il film e che si volessero avicinare al testo consiglio di fare tabula rasa.
    Per quanto riguarda l'aspetto "teologico" del libro, esso è permeato di un panteismo pagano, se però andiamo a leggere le note dello stesso Tolkien, scopriamo che lui non ha voluto metterci nulla che avesse a che fare col Cristianesimo solo per rispetto verso quest'ultimo: è vero che vi troviamo dei e spiriti, ma il problema dell'oltretomba non viene assolutamente affrontato. In un certo senso è un Mondo che non è stato ancora redento dal Cristo.
    Tolkien stesso sostenne di essere prima di tutto un linguista: i veri protagonisti delle sue storie sono le lingue che si trasformano e si evolvono. Dopo avere terminato i propri romanzi, egli si rammaricò di non aver curato altri aspetti, ad esempio quello geologico, altrettanto bene di quello linguistico, ma giunse alla conclusione che era la sua formazione ad avergli dettato tali priorità.

    Consiglio a tutti di leggere il volume e poi, nel caso il vostro interesse fosse stato stuzzicato, numerosi testi complementari sia tolkieniani che tolkieniologi.

    PS: pare che la salita a Cirith Ungol sia stata scritta piu o meno sotto le bombe di Hitler, non meraviglia che il Nemico sedesse ad Oriente

  10. #30
    Gran CierRino L'avatar di Ismael
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    Da notare che JRR Tolkien era un devoto cattolico.

    Il 'signore degli anelli' e altri lavori sono infatti ispirati alla bibbia e posti tra il tempo di adamo e il diluvio universale.

    Ad esempio i Valar e Majar di cui parla Tolkien (Gandalf, Saruman e Sauron erano Majar) sono gli angeli di Iluvatar (il Dio di cui parla Tolkien nelle sue storie, specialmente nel Silmarillion) con diverse gerarchie.

    Inoltre nel Silmarillion Tolkien parla di due alberi ai primordi della crezione come i due sacri alberi che si trovavano nel giardino dell'eden.

    Questi influssi biblici sono stati poi 'sposati' con la mitologia celtica per creare una opera di fantasia. Fantasia è da sottolineare. Tolkien ha voluto creare un proprio mondo, ispirandosi sia alla propria religione, ma unendovi elementi celtici e creando una propria mitologia fantasiosa.
    I suoi libri, al contrario di fantasy moderna, non ispirano irreligione, se non forse nelle persone idiote...
    Sono vere opere d'arte e i personaggi Tolkiani sono molto didattici (ad esempio l'astio tra elfi e nani si trasforma in una profonda amicizia tra Gimli e Legolas). Insegna che il bene può trionfare anche contro un male insormontabile. Che anche i più piccoli (come gli hobbit) possono avere un ruolo decisivo nella storia, la quale non appartiene solo ai potenti.


    Sì, se ne avessi il tempo scriverei qualcosa su di lui da postare qua, però al momento non posso. La sua è stata una grande opera, leggendo "Il Signore degli Anelli" si arriva a vivere le storie che ci sono raccontate, in modo quasi pauroso. Io ora mi vorrei dedicare alla lettura del Silmarillion, là credo le posizioni religiose si evidenziano ancora meglio. Sono felicissimo di vedere anche tra noi cattolici molti che lo apprezzano. Spesso Tolkien è preso come bibbia da gruppi di pseudo-satanisti o simili, che evidentemente non hanno capito niente della sua opera. E' nostro compito invece ritrasmettere ciò che lui ci ha lasciato in modo, se non più puro (questa è cosa ardua da volere non essendo lui vivo), però più vicino alla sua volontà.
    ci sono idioti che prendono Star Trek come la bibbia.... cosa si può fare


    Citazione Originariamente Scritto da mariacarla Visualizza Messaggio
    No, irriverente nei confronti dela religione...ecco perchè, fra l'altro, non ho mai invogliato mio figlio...parlavano di figure dubbie, incarnazioni di spiriti non buoni che vengono presentate in modo positivo...
    Tolkien non lo è. Nei libri suoi c'è una forte morale. Bene contro il male. L'onore. Etc/
    ad esempio gli spiriti che intervengono alla battaglia di Minas Thirit ertano condannati a non avewre pace a cause del loro disonore (una grave colpa quindi) e solo con l'accettare l'invito di Aragorn, hanno potuto riscattarsi e trovare la pace. Erano quindi come in una specie di purgatorio.

    Inoltre i buoni non usano mai la magia. Se non Gandalf, che non era umano ma un Majar (che corrispponde a un angelo piu o meno, servitore del dio creatore dell'universo Iluvatar). Saruman e Sauron anche non erano esseri umani. Gli elfi erano pure una razza a parte. Anche loro creati dal dio Iluvatar.

    In ogni caso nei libri di Tolkien traspare il senso del bene e del male. Ad esempio l'Anello di Sauron. Aveva grandi poteri magici, però conduce alla fine al male. E si vede come molti, alla fine anche Frodo, sono tentati ad usarlo, magari per scopi benefici, ma alla fine ne sono corrotti. Così come nella realtà dove si usano cose malvvagie per fare il bene e alla fine se ne è corrotti.

    DIVERSO è lo stile di libri come HARRY POTTER invece, che chiaramente mostrano gli umani che usano magie e stregonerie e la morale è piuttosto dubbia.
    Molte serie TV e libri oggi ispirano al neo-paganesimo, al wicca e peggio. Alcuni sempi sono: Charmed, W.I.T.C.H., Harry Potter, Buffy, etc.

    Non che creda che siano stati creati per sviare le persone. Il loro problema è che sono moralmente ambigui e spesso mostrano ciò che è male come bene e vice versa, dato che i creatori di tali serie e libri sono probabilmente moralmente confusi.
    Ultima modifica di Ismael; 06-03-2008 alle 17:23

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