Certo, solo che non è più un volume unico ma è diviso in più volumi (per non ripetere cose già dette, rimando all'apposita voce nel Dizionario Liturgico)
Certo, solo che non è più un volume unico ma è diviso in più volumi (per non ripetere cose già dette, rimando all'apposita voce nel Dizionario Liturgico)
«Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
(Mar. 13, 35)
Ho bisogno di aiuto!
(Ho provato a guardare in giro ma non ho capito granché, spero qualcuno sia così gentile da soddisfare tutti i miei dubbi e vi chiedo scusa sin da ora se mi esprimerò male o se porrò delle domande che vi possono sembrare banali e scontate, ma purtroppo non sono un esperto....)
- Un cardinale, non vescovo diocesano, può celebrare un pontificale novus ordo (o messa stazionaria) in una qualsiasi chiesa (in cui solitamente non c'è alcun trono) in occasione del conferimento del sacramento della confermazione?
- Se sì, il trono come deve essere (il baldacchino può o deve esserci? e di che colore? il numero dei gradini....) e dove deve stare (destra, sinistra, può stare presso il vecchio altare Coram Deo?), o è forse meglio usare le due sedi lignee già presenti sia a destra che a sinistra, quante candele sull'altare (6/7)? anche la croce?
- Quanti assistenti devono affiancare il celebrante (oltre ai due per le insegne)? sono obbligatori? quanti diaconi servono come minimo? in questo caso due sacerdoti possono svolgere la funzione liturgica dei diaconi, indossando la dalmatica? se invece concelebrassero, sarebbe comunque un pontificale?
- E' da considerarsi visita pastorale? Sono quindi necessari bacio della croce, aspersione e adorazione del Santissimo prima dell'Eucaristia?
Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Due piccole precisazioni: innanzitutto impariamo a usare i termini adeguati, introdotti dal Santo Padre: non novus o vetus ordo, ma rispettivamente, forma ordinaria o straordinaria del Rito Romano; la seconda precisazione: il termine usato dal Caeremoniale Episcoporum è Messa stazionale (non "stazionaria").
Ma ora veniamo alle tue domande:
prima di tutto, un Cardinale ha diritto a celebrare solennemente ovunque, ricordandosi però di avvertire il Vescovo diocesano o, nel caso di celebrazione in una Cattedrale, di richiedere il suo permesso (cfr Segreteria di Stato, Privilegi e facoltà in materia liturgica e canonica dei Cardinali di Santa Romana Chiesa, 1999, nn. 5-6)
Le norme vigenti (nello specifico il Caeremoniale Episcoporum al n. 47) parlano di come debba essere predisposta la Cattedra del Vescovo nella Chiesa Cattedrale, senza accennare a come debba essere allestita la sede in altre Chiese. Ritengo si possa comunque applicare quanto disposto in detta norma anche a questo contesto; di sicuro non deve esserci alcun baldacchino. Per quanto riguarda gli eventuali gradini, il CE prescrive che il loro numero sia determinato tenendo conto della struttura di ciascuna chiesa, in modo che il vescovo possa essere ben visto dai fedeli..[*]Se sì, il trono come deve essere (il baldacchino può o deve esserci? e di che colore? il numero dei gradini....) e dove deve stare (destra, sinistra, può stare presso il vecchio altare Coram Deo?),
Circa la posizione, se sull'antico altare coram Deo vi è il Tabernacolo con il SS. Sacramento, è ovviamente opportuno non collocarvi davanti la sede.
Personalmente ritengo che, qualora la sede utilizzata normalmente dal celebrante nella tua Chiesa sia degna e visibile, sia meglio utilizzare quella anziché allestire una sede posticcia.
L'Ordinamento Generale del Messale Romano prescrive che nelle Messe festive i candelieri siano quattro o sei (cfr OGMR, 117). Trattandosi di celebrazione sicuramente solenne, direi di metterne sei. Il settimo candeliere è riservato al Vescovo Diocesano. I Cardinali ne hanno diritto solo nella loro Diocesi (se sono anche Ordinari Diocesani) oppure nel luogo dove abitano in modo stabile, ad es. gli Arcipreti delle Basiliche Papali (cfr Elenco dei privilegi..., 4)quante candele sull'altare (6/7)? anche la croce?
Se con assistenti intendi gli accoliti (istituiti o de facto) o i ministranti, devono essere in numero sufficiente per assicurare un servizio dignitoso (questo non lo dicono le norme, ma il buon sensoQuanti assistenti devono affiancare il celebrante (oltre ai due per le insegne)? sono
obbligatori? quanti diaconi servono come minimo? in questo caso due sacerdoti possono svolgere la funzione liturgica dei diaconi, indossando la dalmatica?).
Per quanto riguarda i Diaconi, è opportuno che ve ne siano almeno tre (cfr. CE, 122): due assistenti e uno per il Vangelo e il servizio all'altare (se ci fossero due diaconi ministranti distinti, sarebbe meglio). Chiaramente ciò è possibile solo se vi sono dei veri diaconi, dato che non si tratta di una celebrazione pontificia (Cardinali diaconi assistenti) o di un pontificale in rito ambrosiano (Canonici diaconi assistenti).
Se non vi sono veri diaconi, le loro funzioni vengono espletate da dei sacerdoti concelebranti, i quali ovviamente indossano i paramenti sacerdotali (cfr. CE, 122)
Ovvio, perché non dovrebbe esserlo?se invece concelebrassero, sarebbe comunque un pontificale?
Aspersione con l'acqua benedetta all'ingresso della Chiesa e adorazione del SS. Sacramento sono previsti dal Caeremoniale (n. 79), il bacio della croce no, in quanto non si tratta né della presa di possesso del Vescovo diocesano né della Visita Pastorale.E' da considerarsi visita pastorale? Sono quindi necessari bacio della croce, aspersione e adorazione del Santissimo prima dell'Eucaristia?
«Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
(Mar. 13, 35)
Grazie delle precisazioni, come ho detto non me ne intendo molto...
Ok....Ma ora veniamo alle tue domande:
prima di tutto, un Cardinale ha diritto a celebrare solennemente ovunque, ricordandosi però di avvertire il Vescovo diocesano o, nel caso di celebrazione in una Cattedrale, di richiedere il suo permesso (cfr Segreteria di Stato, Privilegi e facoltà in materia liturgica e canonica dei Cardinali di Santa Romana Chiesa, 1999, nn. 5-6)
Il Santissimo si trovava presso l'altare antico assieme alla sede prima che venisse relegato in un angolo, sul lato destro del presbiterio (in posizione comunque ben visibile); il problema è che la stessa mente illuminata ha deciso, anche, poco tempo fa di collocare la sede su un piano rialzato in legno subito dietro il nuovo altare, cioè nel bel mezzo del presbiterio, che riteneva troppo dispersivo. Altri interessi inoppugnabili vorrebbero però realizzare un gigantesco trono alto circa 2m munito di baldacchino da piazzare anch'esso nel bel mezzo del presbiterio, risultando, credo, abbastanza ridicolo. La soluzione migliore sarebbe a mio avviso quella di spostare, solo per questa funzione, la sede dov'era in principio, presso l'altare maggiore, togliendo temporaneamente dall'altare anche il piano rialzato.Le norme vigenti (nello specifico il Caeremoniale Episcoporum al n. 47) parlano di come debba essere predisposta la Cattedra del Vescovo nella Chiesa Cattedrale, senza accennare a come debba essere allestita la sede in altre Chiese. Ritengo si possa comunque applicare quanto disposto in detta norma anche a questo contesto; di sicuro non deve esserci alcun baldacchino. Per quanto riguarda gli eventuali gradini, il CE prescrive che il loro numero sia determinato tenendo conto della struttura di ciascuna chiesa, in modo che il vescovo possa essere ben visto dai fedeli..
Circa la posizione, se sull'antico altare coram Deo vi è il Tabernacolo con il SS. Sacramento, è ovviamente opportuno non collocarvi davanti la sede.
Personalmente ritengo che, qualora la sede utilizzata normalmente dal celebrante nella tua Chiesa sia degna e visibile, sia meglio utilizzare quella anziché allestire una sede posticcia.
Ok...L'Ordinamento Generale del Messale Romano prescrive che nelle Messe festive i candelieri siano quattro o sei (cfr OGMR, 117). Trattandosi di celebrazione sicuramente solenne, direi di metterne sei. Il settimo candeliere è riservato al Vescovo Diocesano. I Cardinali ne hanno diritto solo nella loro Diocesi (se sono anche Ordinari Diocesani) oppure nel luogo dove abitano in modo stabile, ad es. gli Arcipreti delle Basiliche Papali (cfr Elenco dei privilegi..., 4)
In realtà volevo riferirmi ai cerimonieri assistenti (l'equivalente dei cerimonieri pontifici): un cerimoniere è sicuramente necessario per la buona riuscita della liturgia, ma ne occorrono obbligatoriamente due da affiancare al celebrante anche presso la sede?Se con assistenti intendi gli accoliti (istituiti o de facto) o i ministranti, devono essere in numero sufficiente per assicurare un servizio dignitoso (questo non lo dicono le norme, ma il buon senso).
Premesso che di diaconi non ne abbiamo, credo però (correggimi se sbaglio) un sacerdote possa svolgere la funzione liturgica del diacono indossando la dalmatica (almeno nella forma straordinaria)?Per quanto riguarda i Diaconi, è opportuno che ve ne siano almeno tre (cfr. CE, 122): due assistenti e uno per il Vangelo e il servizio all'altare (se ci fossero due diaconi ministranti distinti, sarebbe meglio). Chiaramente ciò è possibile solo se vi sono dei veri diaconi, dato che non si tratta di una celebrazione pontificia (Cardinali diaconi assistenti) o di un pontificale in rito ambrosiano (Canonici diaconi assistenti).
Se non vi sono veri diaconi, le loro funzioni vengono espletate da dei sacerdoti concelebranti, i quali ovviamente indossano i paramenti sacerdotali (cfr. CE, 122)
(L'intento sarebbe quello di sfoderare un unico parato rosso, quindi con le dalmatiche
della stessa foggia della pianeta... l'alternativa è accostare alla pianeta delle casule... è solo una questione estetica)
Stavo facendo confusione con la forma straordinaria.Ovvio, perché non dovrebbe esserlo?![]()
Grazie infinite, mi sei stato di grandissimo aiuto!Aspersione con l'acqua benedetta all'ingresso della Chiesa e adorazione del SS. Sacramento sono previsti dal Caeremoniale (n. 79), il bacio della croce no, in quanto non si tratta né della presa di possesso del Vescovo diocesano né della Visita Pastorale.![]()
Ultima modifica di Jean Valjean; 16-11-2010 alle 23:25
Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Sabato nel seminario arcivescovile di Venegono Inferiore (Varese) c'è stato il pontificale di mons. Vincenzo Di Mauro per il conferimento dell'accolitato a 22 futuri presbiteri. Egli ha presieduto la celebrazione ponendo un tronetto davanti all'altare, dato che la grande cattedra marmorea dietro di esso è prerogativa esclusiva dell'arcivescovo di Milano.
Al termine della celebrazione ha impartito la benedizione apostolica, con relativa indulgenza.
ps. per chi non lo sapesse, il seminario di Milano ha tre sedi: Seveso (I-II teologia), Venegono (III-VI teologia) e l'Istituto Paolo VI in corso Venezia a Milano.
noi per i pontificali di solito siamo in 2 cerimonieri, uno che segue esclusivamente mons. arciprete mentre l'altro si occupa del resto ( eventuali concelebranti, diaconi ecc...) e devo dire che è un sistema che funziona molto bene. Comunque di fianco a Mons. arciprete resta solo quello "addetto a lui".
Per quanto riguarda i diaconi assistenti a volte questa funzione viene fatta da uno o due canonici ( in assenza del diacono permanente)
Salve a tutti; ho appena comprato il Pontificale Romano ORDINAZIONE DEL VESCOVO, DEI PRESBITERI E DEI DIACONI, II edizione italiana, 1992.
Purtroppo il libro ha un problema, fra l'ordinazione di più vescovi (pag. 80) e quella dei presbiteri, mancano molte pagine, dalla 80 si passa direttamente alla 89.
In pratica all'ordinazione di più vescovi manca la benedizione finale, all'ordinazione dei presbiteri manca la lastra decorativa, le premesse al rito e la I pagina del rito di ordinazione dei presbiteri. Vorrei sapere se anche nei vostri vi è questo errore o se si tratta solo del mio libro. Grazie.
Riprendo questa vecchia discussione per porre delle domande:
1) nella Forma Ordinaria è possibile l'assistenza pontificale?
2) nella Forma Ordinaria i sacerdoti possono svolgere le funzioni di diacono (con stola trasversale e dalmatica)?
Grazie!!
Viva il Papa
Sì, il Vescovo può assistere alla Messa celebrata da un altro Vescovo o da un sacerdote. In questo caso egli non indossa la casula o pianeta ma il piviale e presiede i riti di introduzione e la Liturgia della Parola e impartisce la benedizione finale. Le rubriche che regolano tale forma di assistenza sono contenute nel cap. III della parte seconda del Caeremoniale Episcoporum (La Messa presieduta dal Vescovo senza che egli celebri l'Eucaristia)
Come è stato detto più volte, nel rito romano non è possibile, cfr la discussione Abuso dei presbiteri indossanti paramenti diaconali (l'assistenza da parte dei Cardinali diaconi è una prerogativa della lturgia papale).2) nella Forma Ordinaria i sacerdoti possono svolgere le funzioni di diacono (con stola trasversale e dalmatica)?
Nel rito Ambrosiano, invece, due canonici fungono da diaconi assistenti nei Pontificali dell'Arcivescovo, indossando dalmatica e stola sopra il rocchetto.
«Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
(Mar. 13, 35)