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Discussione: Pontificale romano

  1. #31
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Ordinazione episcopale di
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    Giuseppe LA PLACA
    Vescovo di Ragusa
    Italia

    venerdì 16 luglio 2021
    Ragusa
    cattedrale
    Consacrante principale:
    S.E. Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta
    Co-consacranti principali:
    S.E. Mons.
    Salvatore Gristina, Arcivescovo metropolita di Catania
    S.E. Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo metropolita di Siracusa
    S.E. Mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo emerito di Ragusa
    (foto e video)
    Mi pare che sia una delle poche ordinazioni in Italia che avvengono, come dovrebbe essere normale, nella cattedrale della diocesi di cui l'ordinato è stato nominato vescovo. Se il consacrante principale fosse stato il Metropolita (mons. Lomanto), ci si sarebbe avvicinati alla perfezione.

  2. #32
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    Ordinazioni – materia e forma

    Il 14 agosto 2021, mons. Paul Ssemogerere, vescovo di Kasana-Luweero e amministratore apostolico di Kampala, sede vacante, ha celebrato la messa a Kampala nella quale avrebbe ordinato 17 sacerdoti e 18 diaconi. Il 21 agosto 2021, lo stesso vescovo ha celebrato nella propria diocesi la messa in cui avrebbe ordinato 2 sacerdoti e 7 diaconi.

    Sarà utile leggere le sezioni appropriate di due costituzioni apostoliche:

    Sacramentum Ordinis (Papa Pio XII) – 30 novembre 1947
    https://www.vatican.va/content/pius-...m-ordinis.html

    Pontificalis Romani (Papa San Paolo VI) – 18 giugno 1968
    https://www.vatican.va/content/paul-...is-romani.html

    Sacramentum Ordinis:

    Nella sezione 4, Papa Pio XII afferma che per i diaconi, i sacerdoti e i vescovi, la materia del sacramento dell'Ordine è l'imposizione delle mani e che la forma è costituita da parole specifiche che specifica nella sezione seguente sono nelle rispettive Prefazione per ogni ordine.

    Nella sezione 5 afferma che per ogni grado di ordine la materia si tratta dell'imposizione delle mani e che la forma è il Prefazio proprio dell'ordine conferito.

    Pontificalis Romani:

    Nei commi 10, 11 e 12, San Paolo VI dichiara che la materia per ciascun ordine è l'imposizione delle mani da parte di un vescovo e che la forma è costituita da parole specifiche nei rispettivi prefazi consacratori.

    In entrambe le Messe celebrate da Mons. Ssemogerere, le mani del vescovo non hanno toccato il capo dei candidati. I video di entrambe le celebrazioni liturgiche mostrano chiaramente che il vescovo teneva le mani sopra la testa di ogni candidato, ma le sue mani non toccavano mai la testa.

    Per Kampala: https://www.facebook.com/ugcatholics/videos/550925769690364
    per i diaconi alle 1:53:00 circa e per i sacerdoti alle 2:17:00 circa

    Per Kasana-Luweero:
    https://www.facebook.com/ugcatholics/videos/3023482287912188
    per i diaconi alle 1:46:30 circa e per i sacerdoti alle 2:00:10 circa

    Il 19 agosto 2021, il quotidiano ugandese New Vision pubblicava un articolo in cui riportava che il rito di ordinazione era stato modificato e specificava che il vescovo non metteva le mani sul capo dei candidati. La storia non menzionava chi approvò la modifica del rito. https://www.newvision.co.ug/articledetails/112481

    Modificare la materia o la forma di un sacramento è una cosa seria. Trovo difficile credere che una tale modifica sarebbe stata approvata dalla Santa Sede. Tale modifica, se fatta, avrebbe dovuto coinvolgere la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, compresa l'approvazione del Santo Padre sotto forma di costituzione apostolica e la notifica avrebbe dovuto essere inviata a tutti i nunzi apostolici e le conferenze episcopali, poiché modificare la materia o la forma di un sacramento ha effetto globale.

    Le due sopra citate costituzioni apostoliche precisano che la materia del sacramento dell'Ordine è l'imposizione delle mani. Poiché nel rito non vi era alcun contatto diretto, si può sostenere che le ordinazioni sia a Kampala che a Kasana-Luweero non erano valide a causa di un difetto della materia.

    A mio avviso, se la Santa Sede non autorizzasse questa modifica e le ordinazioni fossero invalide, i nuovi riti di ordinazione dovrebbero essere celebrati al più presto secondo il rito stabilito poiché eventuali sacramenti che tentassero di essere celebrati dai candidati – ad eccezione del Battesimo – verrebbero sono stati anche invalidi.
    Noli irritare leonem

  3. #33
    Saggio del Forum L'avatar di Laus Deo
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    A dire il vero, Pio XII specifica: «Ne vero dubitandi praebeatur occasio, praecipimus ut impositio manuum in quolibet Ordine conferendo caput Ordinandi physice tangendo fiat, quamvis etiam tactus moralis ad Sacramentum valide conficiendum sufficiat» (n. 6). Paolo VI non precisa nulla in proposito, ma il fatto di richiamare esplicitamente Sacramentum Ordinis quale documento che individua materia e forma del sacramento dell'ordine fa supporre che intenda ribadire tutta la normativa ivi contenuta e che non venga modificata nella nuova costituzione apostolica.
    Pertanto, poiché "etiam tactus moralis ad Sacramentum valide conficiendum sufficit", sembra si debba concludere che le ordinazioni richiamate sono forse illecite (in quanto celebrate con una modalità che contraddice quanto imposto da Pio XII), ma non invalide, essendo sufficiente per la validità il tactus moralis.
    Poi io non ho visto i video: è chiaro che se le mani si fermano a un metro sopra la testa degli ordinanti, potrebbe non esserci più neppure il tactus moralis...

  4. #34
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    A dire il vero, Pio XII specifica: «Ne vero dubitandi praebeatur occasio, praecipimus ut impositio manuum in quolibet Ordine conferendo caput Ordinandi physice tangendo fiat, quamvis etiam tactus moralis ad Sacramentum valide conficiendum sufficiat» (n. 6). Paolo VI non precisa nulla in proposito, ma il fatto di richiamare esplicitamente Sacramentum Ordinis quale documento che individua materia e forma del sacramento dell'ordine fa supporre che intenda ribadire tutta la normativa ivi contenuta e che non venga modificata nella nuova costituzione apostolica.
    Pertanto, poiché "etiam tactus moralis ad Sacramentum valide conficiendum sufficit", sembra si debba concludere che le ordinazioni richiamate sono forse illecite (in quanto celebrate con una modalità che contraddice quanto imposto da Pio XII), ma non invalide, essendo sufficiente per la validità il tactus moralis.
    Poi io non ho visto i video: è chiaro che se le mani si fermano a un metro sopra la testa degli ordinanti, potrebbe non esserci più neppure il tactus moralis...
    Grazie per la tua risposta. Se segui il link per New Vision, vedrai due foto del vescovo che tiene le mani sopra la testa dei candidati.

    Hai fatto un buon punto. Se non è invalido, c'è una buona ragione per suggerire che il rito fosse illecito. Mentre Paolo VI si riferiva al Sacramentum Ordinis, la sua pratica nell'ordinare sacerdoti era esattamente ciò che scriveva nel Pontificalis Romani.

    Il 29 giugno 1975 Paolo VI ordina 359 sacerdoti. Il rito è riportato su l'Osservatore Romano, n. 141, 30 giugno – 1 luglio 1975 alle pagine uno e due. Ecco due stralci di quel rapporto:
    “A due a due, tutti gli eletti si avvicendano davanti al Papa, che impone sul loro capo le mani” (p.1). “Dopo l’unzione delle mani e la consegna della patene con l’ostia e del calice con il vino da consacrare, fatta dai Cardinali concelebranti ....” (p.2)

    A pagina uno, c'è una foto di Paolo VI che impone le mani su uno degli eletti. Dopo aver imposto le mani, ha recitato la preghiera consacratoria. Là abbiamo la materia e la forma. Paolo VI delegò ai cardinali concelebranti i riti dell'unzione delle mani e della consegna della patena e del calice.

    Nel conferire gli ordini sacri, Paolo VI mostrò con l'esempio quanto decretò nel Pontificalis Romani
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  5. #35
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    Un altro pensiero: Forse le ordinazioni non erano valide o forse erano illecite. Credo che dovrebbe esserci una dichiarazione definitiva su ciò che costituisce "imporre le mani".
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  6. #36
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    In realtà l'esigenza dell'imposizione con tocco "fisico" (intendendo la pelle delle mani a contatto con la pelle della testa, o con i capelli se sono tanti) è un falso problema, se pensi che normalmente all'epoca di Pio XII e in seguito fino alla riforma liturgica, ma in qualche caso anche successivamente, le ordinazioni venivano celebrate - almeno credo - facendo uso di chiroteche...
    Quindi alla fin fine la differenza è se le mani premono sul capo, o se restano leggermente discoste; e in alcuni casi diventa anche difficile distinguere, per cui non potendo restare nell'incertezza della validità delle ordinazioni si capisce che sia stato detto che anche il tactus moralis è sufficiente per la validità.
    Credo davvero che esigere il contatto fisico per la validità susciterebbe non pochi problemi per la certezza dell'ordinazione, quando si passa dalla pura teoria alla verifica dei casi concreti.

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da Laus Deo Visualizza Messaggio
    In realtà l'esigenza dell'imposizione con tocco "fisico" (intendendo la pelle delle mani a contatto con la pelle della testa, o con i capelli se sono tanti) è un falso problema, se pensi che normalmente all'epoca di Pio XII e in seguito fino alla riforma liturgica, ma in qualche caso anche successivamente, le ordinazioni venivano celebrate - almeno credo - facendo uso di chiroteche...
    Confermo.
    A questo indirizzo è possibile visualizzare le foto dell'ordinazione sacerdotale conferita nel 2014 a due diaconi della Fraternità di San Pietro da parte del Vescovo di Lincoln Mons. James Conley. In una di esse si vede chiaramente che il presule durante l'imposizione delle mani sul capo degli ordinandi indossa le chiroteche (le toglie per ovvi motivi per l'unzione crismale sulle mani nei novelli presbiteri).
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da Laus Deo Visualizza Messaggio
    In realtà l'esigenza dell'imposizione con tocco "fisico" (intendendo la pelle delle mani a contatto con la pelle della testa, o con i capelli se sono tanti) è un falso problema, se pensi che normalmente all'epoca di Pio XII e in seguito fino alla riforma liturgica, ma in qualche caso anche successivamente, le ordinazioni venivano celebrate - almeno credo - facendo uso di chiroteche...
    Quindi alla fin fine la differenza è se le mani premono sul capo, o se restano leggermente discoste; e in alcuni casi diventa anche difficile distinguere, per cui non potendo restare nell'incertezza della validità delle ordinazioni si capisce che sia stato detto che anche il tactus moralis è sufficiente per la validità.
    Credo davvero che esigere il contatto fisico per la validità susciterebbe non pochi problemi per la certezza dell'ordinazione, quando si passa dalla pura teoria alla verifica dei casi concreti.

    Capisco quello che lei ha detto, ma Paolo VI, rivedendo il testo del Pontificalis Romani, precisa specificamente quali sono la materia e la forma per le ordinazioni di diacono, sacerdote e vescovo. Ha ragione nell'affermare che non ha menzionato il tactus moralis, ma a mio avviso, la mancata menzione non suggerisce che intendesse riaffermarlo come valido per qualsiasi ordinazione. Al contrario, suggerisce il contrario.

    Una situazione analoga si riscontra nella promulgazione della riforma del 1983 del Codice di diritto canonico. Ci sono molte sezioni del Codice del 1917 che sono state omesse dalla riforma del 1983. Quelle sezioni del Codice del 1917 che sono state omesse dalla revisione del 1983 e che non sono state incorporate in altre sezioni del Codice modificato non hanno più forza di legge.

    Richiedere il contatto fisico per la validità è stata la pratica sia in Oriente che in Occidente fin dall'antichità. Le ordinazioni non sono eventi teorici. Sono eventi reali con determinati requisiti fisici. È evidente nella visualizzazione di qualsiasi ordinazione se le mani del vescovo ordinante hanno toccato o meno la testa della persona da ordinare. Ho visto tutte le ordinazioni episcopali che hanno avuto luogo quest'anno, sia in diretta streaming che in video e non c'è stato alcun problema nell'accertare che le mani del vescovo ordinante principale toccassero la testa del vescovo eletto in ogni occasione.
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  9. #39
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    https://www.diocesi.trieste.it/wp-co...escovo_WEB.pdf
    Ultima modifica di Gerensis; 15-03-2023 alle 22:30

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