Entrambe.
Tenete conto che - come si può facilmente intuire dalla scelta del volume - utilizzo il cosiddetto "metodo natura". Ora, non è compito mio star qui a difendere questa scelta o fare ragionamenti sui massimi sistemi (che probabilmente non sono nemmeno in grado di fare). Più semplicemente, ho imparato al latino grazie a questa metodologia (i celebri volumi dell'Orberg) e mi sembrava appropriato utilizzarla anche per il greco antico.
Dopo qualche giorno di utilizzo sto incontrando alcune difficoltà ma, considerando il nuovo alfabeto e considerando che, diversamente che con il latino, non è facile intuire "a naso" il significato delle parole, non mi aspettavo molto di diverso.
Sul corso in sé non posso dirti niente (anche perché non ho usato il "metodo natura").
Su come imparare il greco-antico, invece sì:
1) Prima cosa è acquisire famigliarità con l'alfabeto. Sarà noioso ma fai come si faceva all'asilo: una riga per ogni lettera. Altrimenti ti tocca ogni volta andare a vedere quella singola lettera.
2) Datti un programma. Esempio: la settimana prossima mi propongo di acquisire famigliarità con l'alfabeto e le maiuscole.Quella dopo con gli accenti e gli spiriti (grande seccatura..), poi inizio con il verbo "Essere" (eimì) e la prima declinazione etc.
3) Impara a consultare il dizionario. Sia esso il Montanari o il Rocci.
4) Cerca degli esercizi on-line man mano che esaurisci un argomento per verificare eventuali temi da rivedere.
5) Leggilo spesso (meglio -ovviamente -alla presenza di qualcuno che posa correggere l'accentazione).
Ultima modifica di Deoiuvante; 17-01-2015 alle 13:39
Ipsam sequens non devias, Ipsam rogans non desperas, Ipsam cogitans non erras