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Discussione: La Solennità dell'Annunciazione del Signore - In Annuntiatione Domini

  1. #21
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Un paio di link per entrare nella solennità odierna.

    - Una riflessione appena pubblicata da p. Augé, dal suo blog Liturgia Opus Trinitatis (da cui viene l'immagine):
    ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE


    - Un post di Cantuale Antonianum di qualche anno fa (l'ho postato poco tempo fa in un'altra discussione):
    25 marzo: è anche la memoria del "buon Ladrone", san Disma.. e di molto altro

    Buona lettura.

  2. #22
    Partecipante a CR L'avatar di Singapore
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    La solennità dell'Annunciazione, oltre ad essere, come apprendo qui, collegata al Venerdí santo, è chiaramente collegata al Natale.
    Un rapido sguardo alla Liturgia delle Ore evidenzia che molte parti sono uguali. Oltretutto, i testi del Natale non evidenziano solo la nascita, ma anche l'Incarnazione del Verbo!
    Si potrebbe quasi pensare che il Natale sia una solennità subordinata all'Annunciazione, e in cui comunque si ricorda anche l'Incarnazione, in un modo decisamente esplicito.
    Visto che dalla Liturgia abbiamo da imparare, che cosa pensate che la Chiesa voglia insegnarci dando piú importanza al Natale e facendo memoria in esso anche dell'Incarnazione?
    Non uso la funzione 'Ringrazia' perché non mi piace. Pregate per me, peccatore.

  3. #23
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Citazione Originariamente Scritto da Excel Visualizza Messaggio
    Visto che dalla Liturgia abbiamo da imparare, che cosa pensate che la Chiesa voglia insegnarci dando piú importanza al Natale e facendo memoria in esso anche dell'Incarnazione?
    Non parlerei di dare più importanza a una festa o a un'altra; la Liturgia è sempre celebrazione di Gesù Cristo morto e risorto, che, per noi uomini e per la nostra salvezza [...] si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
    Di questo la Chiesa ha sempre fatto memoria nel giorno che noi chiamiamo domenica, la Pasqua settimanale; nel corso dei secoli si sono aggiunte innanzitutto la celebrazione della Pasqua annuale, poi del Natale, poi dei vari misteri della vita del Signore.
    Oggi, a noi viene talvolta difficile cogliere l'unità del mistero di Cristo: non era così per i Padri che videro il collegamento tra l'Incarnazione del Verbo e la sua Morte redentrice (al di là del mero dato storico, il portato spirituale di questa intuizione è formidabile); negli antichi Sacramentari (gli antenati del Messale), il giorno 25 dicembre, accanto alla dicitura Natale del Signore, non di rado si trovava anche la parola Pasqua, per indicare che, nel giorno in cui si commemorava la nascita nella carne del Figlio di Dio, si celebrava "il memoriale della sua morte e risurrezione".

  4. #24
    Saggio del Forum L'avatar di Laus Deo
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    Citazione Originariamente Scritto da Gerensis Visualizza Messaggio
    ... negli antichi Sacramentari (gli antenati del Messale), il giorno 25 dicembre, accanto alla dicitura Natale del Signore, non di rado si trovava anche la parola Pasqua, per indicare che, nel giorno in cui si commemorava la nascita nella carne del Figlio di Dio, si celebrava "il memoriale della sua morte e risurrezione".
    Nella stessa linea, mi piace ricordare che nella forma straordinaria (e quindi nella liturgia celebrata universalmente dal 1570 - non ho veriricato cosa accadesse prima - fino al 1970) la seconda Messa di Natale, cioè la Messa dell'aurora, prevede la commemorazione di S. Anastasia; non so se è una farneticazione, ma mi piace interpretare questa scelta liturgica non come una devozione particolare alla santa (nella cui chiesa peraltro è prevista la statio della Messa dell'aurora), ma precisamente come un richiamo e un rimando alla risurrezione (anastasis).

  5. #25
    Partecipante a CR L'avatar di Singapore
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    Che belle osservazioni! Grazie mille, non avevo mai colto queste connessioni.
    Non uso la funzione 'Ringrazia' perché non mi piace. Pregate per me, peccatore.

  6. #26
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Citazione Originariamente Scritto da Laus Deo Visualizza Messaggio
    Nella stessa linea, mi piace ricordare che nella forma straordinaria (e quindi nella liturgia celebrata universalmente dal 1570 - non ho veriricato cosa accadesse prima - fino al 1970) la seconda Messa di Natale, cioè la Messa dell'aurora, prevede la commemorazione di S. Anastasia; non so se è una farneticazione, ma mi piace interpretare questa scelta liturgica non come una devozione particolare alla santa (nella cui chiesa peraltro è prevista la statio della Messa dell'aurora), ma precisamente come un richiamo e un rimando alla risurrezione (anastasis).
    E' anche la tua un'intuizione suggestiva e degna di considerazione.
    La storia della Liturgia, tuttavia, molto più prosaicamente spiega che la commemorazione di sant'Anastasia era dovuta al fatto che, terminata la Messa della notte, il Papa si recava in San Pietro per celebrare la Messa del giorno; lungo il cammino, si fermava presso la chiesa dedicata a sant'Anastasia dove presiedeva la Messa dell'aurora.
    Indipendentemente da com'erano le cose, comunque, è straordinaria la capacità della Liturgia di tenere insieme diversi aspetti dell'unico Mistero celebrato.

  7. #27
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Riporto in evidenza.

  8. #28
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    Gerensis ha opportunemente riportato in evidenza questa discssione che contiene interessanti approfondimenti su questa solennità.

    Per rendere un po' meno "arida" questa riproposizione, contribuisco con una notizia che forse pochi conoscono, legata a questa giornata.

    Il 25 marzo degli anni dispari a Milano ricorre la Festa del Perdono dell'Ospedale maggiore. L'Arcivescovo, che è parroco della parrocchia dell'Ospedale, celebra una Messa nella bella chiesa dell'Annunciata che chiude il cortile centrale del vecchio ospedale costruito nel XV secolo.


    Anche questa mattina c'è stata la consueta celebrazione. Nell'omelia l'Acivescovo ha posto l'attenzione su un aspetto/conseguenza dell'Annunciazione a cui normalmente si pensa poco: "Dio fa della vita quotidiana una vocazione e della storia umana un luogo in cui esercitare la propria responsabilità al servizio del bene di tutti".

    Se interessa ascoltare l'omelia (e vedere i paramenti usati ) la trovate qui:
    https://www.youtube.com/watch?v=zsK0...ature=youtu.be

  9. #29
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Nel giorno della solennità, riporto in evidenza, copiando qui di seguito alcuni testi.

    Lettura del Martirolgio Romano (edizione italiana del 2007)
    Solennità dell’Annunciazione del Signore, quando nella città di Nazareth l’angelo del Signore diede l’annuncio a Maria: «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo», e Maria rispondendo disse: «Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola». E così, compiutasi la pienezza dei tempi, Colui che era prima dei secoli, l’Unigenito Figlio di Dio, per noi uomini e per la nostra salvezza si incarnò nel seno di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo e si è fatto uomo.


    Nota agiografica della III edizione italiana del Messale Romano (2020)
    Nove mesi prima del Natale del Signore, la solennità dell’Annunciazione celebra il misterioso incontro tra Dio e l’uomo nel grembo di una donna. Maria, «giardino chiuso», «fontana sigillata» (Ct 4, 12), accoglie la parola di Dio e si lascia fecondare dallo Spirito che su di lei, nuova tenda dell’incontro, stende la sua ombra (cf. Lc 1, 35; Es 40, 34-35), tessendo nel suo grembo l’umanità di Cristo, l’Uomo nuovo, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo. Attraverso l’«eccomi» di Maria (Lc 1, 38) si compie il fiat del Figlio di Dio il quale, entrando nel mondo, dice: «Un corpo mi hai preparato […]. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”» (Eb 10, 5.7). Nei primi secoli, la festa dell’Annunciazione rimase inserita nel ciclo natalizio; solo dal secolo VII diede luogo a una specifica ricorrenza liturgica.

  10. #30
    Campione di Passaparola di Cattolici Romani L'avatar di Gerensis
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    Riporto in evidenza.

    Vorrei quest'anno porre l'attenzione sull'Antifona d'Ingresso proposta dal Messale, ispirata a Eb 5,7, che ci rimanda agli ultimi giorni della vita terrena del Signore, che rivivremo tra qualche giorno:
    Entrando nel mondo il Signore disse:
    «Eccomi, o Dio, io vengo per fare la tua volontà».

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