Dal 1 al 4 maggio si svolgerà la XIII Assemblea nazionale
Azione Cattolica,
fedele testimonianza di laicità
di Alessandro Trentin
Roma, 29. "Essere testimoni della vocazione spirituale dell'uomo, aperta a prospettive universali di fraternità e testimoni coerenti e credibili del Risorto e del mistero della salvezza offerta a tutti". Con questo duplice impegno l'Azione Cattolica ha segnato il traguardo del centoquarantesimo anno dalla fondazione: una data importante che coincide con il riconoscimento ufficiale avvenuto il 2 maggio 1868. Un lungo percorso di storia e di testimonianza di fede e santità che, quest'anno culminerà con lo svolgimento dall'1 al 4 maggio, della XIII assemblea nazionale e, domenica, in particolare, con la celebrazione eucaristica in piazza San Pietro, presieduta dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, cui seguirà l'incontro degli associati con Benedetto XVI.
Le iniziative sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa martedì 29 aprile, alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale Luigi Alici e dell'assistente generale, il vescovo di Palestrina Domenico Sigalini.
Celebrare quelli che sono stati chiamati i "cento e quaranta anni" - è stato sottolineato - significa riferirsi alla lunga storia di santità laicale e di amore per la Chiesa; una storia che ha segnato profondamente il tessuto ecclesiale e civile dell'Italia, grazie ad una coraggiosa fedeltà al Vangelo e alla testimonianza esemplare di tanti ragazzi, giovani e adulti.
L'Azione Cattolica desidera fare della sua storia una profezia per ogni tempo, abitato da profonde trasformazioni, ma bisognoso, sempre e comunque, dell'annuncio gioioso e liberante della Resurrezione. La testimonianza di santità laicale sarà, tra l'altro, concretamente visibile durante l'incontro con il Papa, quando sulla piazza saranno mostrate le gigantografie dei beati dell'associazione.
Al centro dell'opera dell'associazione è stato posto l'orizzonte umano e cristiano, in cui essere, diventare e riconoscersi testimoni. L'impegno, in particolare, rivolto agli associati, è quello di interpellare e di evangelizzare tutti gli ambiti di vita nei quali si costruisce quotidianamente il tessuto storico delle relazioni tra le persone all'interno di un territorio.
A tale scopo, dall'assemblea, scaturisce la necessità di chiamare l'Azione Cattolica a pensare le modalità della vita associativa, in modo che sia aperta sempre piú al mondo e alla vita, mostrando il volto di una comunità "educante", davvero accogliente e coerente, capace di creare spazi di discussione e di ricerca incessante. Per questo saranno sostenute tutte le realtà associative, la promozione di iniziative e percorsi, ordinari e straordinari, di primo annuncio del Vangelo, di riscoperta della fede, di accompagnamento paziente e graduale.
Tutto questo, va di pari passo, con l'impegno di far crescere e maturare la fede. La fede - è stato ribadito durante la conferenza stampa - è il grande dono di Dio che esalta il valore e la dignità della vita e dell'umanità L'accoglienza della fede e la testimonianza di un'intensa vita da credenti è compito primario dell'associazione.
Ulteriore impegno dell'associazione è quello della cura della formazione. La responsabilità educativa, che oggi si manifesta in termini di "urgenza" e che sarà sempre più al centro anche delle scelte della Chiesa Italiana, trova l'Azione Cattolica impegnata da sempre ad accompagnare gli uomini e le donne nel cammino di formazione di una coscienza laicale matura.
Infine, è stato posto l'accento sulla cura del legame associativo. I membri dell'associazione si sentono tutti coinvolti nelle costruzione esigente delle loro identità associativa che - è stato ricordato - non può mai essere data per scontata e che è chiamata a misurarsi con una storia carica di profezie, di Vangelo e di "orme" di Dio, per farne tesoro e non ripiegarsi su di essa. A tale riguardo saranno riscoperte e valorizzate tutte le potenzialità della vita associativa, con il metodo del discernimento, la dinamica del laboratorio e lo stile della sinodalità. La vita ordinaria dell'associazione, con le sue articolazioni e le tante occasioni di partecipazioni è sempre esperienza di formazione e di crescita spirituale.
Tra le varie iniziative di quest'anno, inoltre, è stato messo in rilievo il Manifesto dell'associazione al Paese "I cattolici italiani tra piazze e campanili", già presentato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che finora ha raccolto l'adesione di ventiquattromila firmatari. Il Manifesto è una concreta iniziativa per ribadire il ruolo dell'associazione nella crescita spirituale e civile della società.
(©L'Osservatore Romano - 30 aprile 2008)