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Discussione: Notizie dall'Azione Cattolica

  1. #31
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    PAPA FRANCESCO: IL PRESIDENTE DI AZIONE CATTOLICA RICEVUTO QUESTA MATTINA

    Questa mattina in Vaticano Papa Francesco ha ricevuto in udienza Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana. Molti i temi toccati nel corso dell’incontro, a cominciare dalla vocazione educativa che caratterizza la più grande associazione di laici cattolici in Italia, da sempre impegnata nel quotidiano servizio nelle parrocchie e nelle diocesi per la crescita delle nostre comunità. Una dedizione ai fratelli che l’Azione cattolica italiana condivide con altre Ac nel mondo, a servizio di chi soffre, di chi cerca speranza e solidarietà. A tal proposito il Santo Padre, indicando i tanti santi e beati che costellano la sua grande storia, ha voluto incoraggiare l’Azione cattolica ad essere sempre più missionaria. “Un’associazione di ragazzi, giovani e adulti che dialoga e incontra tutti, con gioia e senza paura, poiché è preferibile - ha sottolineato Papa Francesco - una Chiesa incidentata che una Chiesa malata”. Al termine dell’udienza, il presidente Miano ha donato a Papa Francesco lo zainetto dell’Azione cattolica dei ragazzi, ricevuto a Roma dagli “acierrini” che hanno partecipato al pellegrinaggio nell’Anno della fede, durante il quale, sabato mattina, hanno anticipato la preghiera per la pace.


    fonte: SIR
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  2. #32
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    Il Papa all'Acr: Natale è pregare anche per i nemici, le chiacchiere non sono cristiane

    Il Papa ha incontrato oggi i ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana.: “Vi ringrazio di essere venuti a portarmi gli auguri di Natale a nome dell’A.C.R. e di tutta l’Azione Cattolica Italiana, che qui è rappresentata dai responsabili adulti che vi hanno accompagnato”, ha detto il Papa: “Anch’io faccio tanti auguri a voi, ai vostri cari, ai vostri amici e all’intera Associazione”. “L’Azione Cattolica Ragazzi - ha sottolineato - è una bella realtà, diffusa e operante in quasi tutte le diocesi d’Italia. Vi incoraggio ad essere sempre nella Chiesa ‘pietre vive’, per edificare la Chiesa, unite a Gesù. L’Azione Cattolica senza Gesù non serve – ha osservato - È una ong; ce ne sono tante”. Occorre “essere pietre vive unite a Gesù”.

    “Ho sentito che il vostro cammino di quest’anno – ha proseguito Papa Francesco - vuole farvi scoprire Gesù come presenza amica” nella vostra vita. “Lo slogan lo dice bene: ‘Non c’è gioco senza Te’. Ecco, il Natale è proprio la festa della presenza di Dio che viene in mezzo a noi per salvarci. La nascita di Gesù non è una favola! E’ una storia realmente accaduta, a Betlemme, duemila anni fa. La fede ci fa riconoscere in quel Bambino, nato da Maria Vergine, il vero Figlio di Dio, che per amore nostro si è fatto uomo. Nel volto del piccolo Gesù contempliamo il volto di Dio, che non si rivela nella forza, nella potenza, ma nella debolezza e nella fragilità di un neonato. Così è il nostro Dio; si avvicina tanto in un bambino. Questo Bambino mostra la fedeltà e la tenerezza dell’amore sconfinato con cui Dio circonda ciascuno di noi. Per questo facciamo festa a Natale, rivivendo la stessa esperienza dei pastori di Betlemme e insieme a tanti papà e mamme che si affaticano ogni giorno affrontando parecchi sacrifici; insieme ai piccoli, ai malati, ai poveri facciamo festa. Ma perché è la festa dell’incontro di Dio con noi in Gesù”.

    Quindi ha ricordato ai ragazzi che Gesù vuole loro bene, “vuole essere amico di tutti i ragazzi!”. “Se ne siete convinti – ha proseguito - sicuramente saprete trasmettere la gioia di questa amicizia dappertutto: a casa, in parrocchia, a scuola, con gli amici”. E a braccio ha domandato: “E con i nemici, con quelli che non ci vogliono bene? Cosa si deve fare? Chi me lo sa dire? Cosa si deve fare? Fare la guerra? Forte, forte. Ecco: pregare per loro! Perché sia vicino a Gesù; essere buono con loro. E si deve fare quello! La vicinanza … E saprete testimoniarlo comportandovi da veri cristiani: pronti a dare una mano a chi ha bisogno”. Poi, di nuovo ha chiesto: “E se quello che non ti vuole bene ha bisogno di qualcosa, tu gli darai una mano? Eh, non siete sicuri, no? Sì! Senza giudicare gli altri, senza parlare male. È brutta la gente che parla male dell’altro. Le chiacchiere sono cristiane o no? No! Chiacchierare è una preghiera? … No! Chiacchierare è una cosa cattiva. Mai si deve fare. E dobbiamo cominciare da adesso: mai chiacchierare … Avanti così! Allora buon cammino, sempre uniti a Gesù. Vi affido alla Madonna. Vi benedico insieme con i vostri familiari, gli educatori, gli assistenti e tutti gli amici dell’Azione Cattolica. Ragazzi, buon Natale e pregate per me!”.


    fonte: Radio Vaticana

    Qui il testo completo del discorso del Santo Padre
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  3. #33
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    Mons. Mansueto Bianchi è il nuovo Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana

    Papa Francesco ha nominato oggi S. E. mons. Mansueto Bianchi, finora vescovo di Pistoia, quale Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana. La notizia giunge alla vigilia della XV Assemblea nazionale dell’Associazione che si aprirà a Roma il prossimo 30 aprile e che si chiuderà il 3 maggio in Vaticano con l’Incontro con Papa Francesco nell’aula Paolo VI.


    Il messaggio di benvenuto del presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano

    La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica, il Consiglio nazionale e l’Associazione tutta accolgono con gioia la nomina di mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, attuale presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, e vicepresidente del Comitato preparatorio del V Convegno ecclesiale, ad Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, manifestando gratitudine a papa Francesco e alla Conferenza episcopale italiana.

    La scelta di chiamare un vescovo a svolgere questo ministero conferma il legame speciale tra L’Azione cattolica e la Chiesa, e rappresenta un riconoscimento della natura eminentemente ecclesiale dell’associazione, che è per noi motivo ulteriore di impegno e corresponsabilità.

    La sensibilità pastorale, la generosità propositiva, la capacità di coinvolgimento, la conoscenza delle comunità ecclesiali italiane che connotano il ministero pastorale di mons. Mansueto Bianchi siamo certi accompagneranno in modo fruttuoso la vita spirituale dell’Associazione, che si avvia a celebrare la XV Assemblea nazionale, e il suo servizio alla Chiesa italiana e al Paese.

    Il nostro filiale benvenuto a mons. Mansueto Bianchi si associa ad un pensiero colmo di riconoscenza nei confronti di mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, per il servizio svolto in questi anni. La sua guida spirituale, fatta di sapienza pastorale, tensione evangelica, umana semplicità, è un dono che resta per tutta l’Azione Cattolica.


    Il saluto di mons. Mansueto Bianchi all’Azione Cattolica Italiana

    Carissime sorelle e fratelli dell’Azione Cattolica,

    spero che nessuno si attenderà da me un discorso paludato e compíto in un momento come questo: l’emozione intensa del distacco dalla mia Diocesi di Pistoia e la trepidazione per il nuovo compito a cui Papa Francesco mi chiama insieme con voi, mi lasciano frastornato ed anche un po’ intimorito.

    Vi dico, a cuore aperto, che non ho molto da donarvi, mentre ho un grande bisogno che voi siate dono per me. Una cosa però penso di averla: la passione per quel progetto di Chiesa che Papa Francesco sta proponendo con la Sua parola e la Sua persona. Una Chiesa che intercetta e risponde alle attese più autentiche della gente e si fa riconoscere per lo sguardo carico di simpatia e di partecipazione con cui vede la vita.

    Penso che l’Azione Cattolica, per la sua storia, per il suo radicamento popolare, per la sua passione educativa, per l’autentica laicità che la distingue, per la capillarità di presenza e di servizio alla vita delle Parrocchie e delle Diocesi, possa e debba rappresentare una strada maestra verso questa nuova identità di Chiesa, pulitamente evangelica ed autenticamente popolare. Il nostro sguardo e il nostro servizio è rivolto al S. Padre, ai Vescovi che presiedono e guidano il cammino delle Chiese particolari in Italia, a tutte le comunità cristiane di cui siamo parte attiva e significativa.

    È un’avventura, bella, che condivideremo e che darà significato e valore al tempo del nostro stare insieme.

    Vorrei rivolgere un saluto cordiale al presidente prof. Franco Miano per la vicinanza e l’incoraggiamento che mi ha da subito mostrato, ma soprattutto per il servizio “alto” e ricco di competenza e dedizione con cui sta accompagnando e guidando il cammino associativo di questi anni.

    Raccogliere la successione di Mons. Domenico Sigalini è impresa davvero difficile, per la sua fede forte e serena, la sua passione per l’Associazione, la sua cordiale e calda umanità. Confido che mi darà una mano in questo mio nuovo inizio, per aiutarmi almeno a limitare errori e danni!

    Un abbraccio fraterno ai Sacerdoti assistenti verso i quali sarà la mia prima attenzione: per imparare, per sostenere, per creare quella comunione di cuore e di intenti attorno al vangelo del Signore e nel servizio alla Sua Chiesa che è l’anima dell’Azione Cattolica.

    Alla Presidenza, al Consiglio Nazionale, a tutti coloro che con responsabilità e passione sostengono e partecipano al servizio ed al cammino dell’Azione Cattolica il mio fraterno saluto con la speranza e l’attesa di poter sperimentare la vicinanza di tutti e di ciascuno attraverso il consiglio, la collaborazione, la preghiera.

    Un abbraccio fraterno,

    + Mansueto Bianchi, Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana


    fonte: http://www2.azionecattolica.it/mons-...olica-italiana
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  4. #34

  5. #35
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    a questo link trovate i neo eletti (suddivisi per settori) della XV Assemblea Nazionale e tanto altro!!!

  6. #36
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    Il Papa all'Azione Cattolica: rinnovare la scelta missionaria per portare a tutti la gioia del Vangelo

    Il Papa ha ricevuto oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano circa 7mila membri dell’Azione Cattolica, a conclusione della XV Assemblea nazionale. Presenti il presidente dell'Azione Cattolica Franco Miano, il nuovo Assistente generale, mons. Mansueto Bianchi, e il suo predecessore mons. Domenico Sigalini, il cardinale presidente della Cei Angelo Bagnasco con il segretario generale il vescovo Nunzio Galantino.

    Papa Francesco salutando i presenti ha innanzitutto definito l’Azione Cattolica una “bella realtà ecclesiale!”. “Il tema della vostra Assemblea, ‘Persone nuove in Cristo Gesù, corresponsabili della gioia di vivere’ – ha detto il Papa - si inserisce bene nel tempo pasquale, che è un tempo di gioia, è la gioia dei discepoli nell’incontro con il Cristo risorto, e richiede di essere interiorizzata, questa gioia, dentro uno stile evangelizzatore capace di incidere nella vita. Nell’attuale contesto sociale ed ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica siete chiamati a rinnovare la scelta missionaria, aperta agli orizzonti che lo Spirito indica alla Chiesa ed espressione di una nuova giovinezza dell’apostolato laicale ... questa scelta missionaria: tutto in chiave missionaria. Tutto. E’ il paradigma dell’Azione Cattolica: il paradigma missionario. Questa è la scelta che oggi fa l’Azione Cattolica".

    “Anzitutto le parrocchie, – ha proseguito il Papa – specialmente quelle segnate da stanchezza e chiusure, e ce ne sono tante, eh? Parrocchie stanche, parrocchie chiuse … ce ne sono! Quando io saluto le segretarie parrocchiali, domando loro: 'Ma lei è segretaria di quelli che aprono le porte o di quelli che chiudono la porta?'. Queste parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico, della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo. Si tratta di assumere il dinamismo missionario per arrivare a tutti, privilegiando chi si sente lontano e le fasce più deboli e dimenticate della popolazione. Si tratta di aprire le porte e lasciare che Gesù possa andare fuori. Tante volte abbiamo Gesù chiuso nelle parrocchie con noi, e noi non usciamo fuori e non lasciamo uscire fuori Lui! Aprire le porte perché Lui vada, almeno! Si tratta di una Chiesa 'in uscita': sempre Chiesa in uscita".

    “Questo stile di evangelizzazione – ha detto - animato da forte passione per la vita della gente, è particolarmente adatto all’Azione Cattolica, formata dal laicato diocesano che vive in stretta corresponsabilità con i Pastori. In ciò vi è di aiuto la popolarità della vostra Associazione, che agli impegni intraecclesiali sa unire quello di contribuire alla trasformazione della società per orientarla al bene. Ho pensato di consegnarvi tre verbi, che possono costituire per tutti voi una traccia di cammino. Il primo è: rimanere. Ma non rimanere chiusi, no! Rimanere, in che? Rimanere con Gesù, rimanere con Gesù, a godere della sua compagnia. Per essere annunciatori e testimoni di Cristo occorre rimanere anzitutto vicini a Lui. È dall’incontro con Colui che è la nostra vita e la nostra gioia, che la nostra testimonianza acquista ogni giorno nuovo significato e nuova forza. Rimanere in Gesù, rimanere con Gesù”.

    Poi ha proseguito: “Secondo verbo: andare. Mai un’Azione Cattolica ferma, per favore! Non fermarsi: andare! Andare per le strade delle vostre città e dei vostri paesi, e annunciare che Dio è Padre e che Gesù Cristo ve lo ha fatto conoscere, e per questo la vostra vita è cambiata: si può vivere da fratelli, portando dentro una speranza che non delude. Ci sia in voi il desiderio di far correre la Parola di Dio fino ai confini, rinnovando così il vostro impegno a incontrare l’uomo dovunque si trovi, lì dove soffre, lì dove spera, lì dove ama e crede, lì dove sono i suoi sogni più profondi, le domande più vere, i desideri del suo cuore. Lì vi aspetta Gesù. Questo significa andare fuori. Questo significa: uscire”.

    “E infine gioire. Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che cantano la vita, che cantano la fede. Ma, questo è importante: recitare il Credo, recitare la fede, conoscere la fede; ma: cantare la fede! Ecco. Dire la fede, vivere la fede con gioia, e questo si chiama 'cantare la fede', e questo non lo dico io! Questo lo ha detto 1600 anni fa Sant’Agostino: 'cantare la fede'. Persone capaci di riconoscere i propri talenti e i propri limiti, che sanno vedere nelle proprie giornate, anche in quelle più buie, i segni della presenza del Signore. Gioire perché il Signore vi ha chiamato ad essere corresponsabili della missione della sua Chiesa. Gioire perché in questo cammino non siete soli: c’è il Signore che vi accompagna, ci sono i vostri Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunità parrocchiali, le vostre comunirtà diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli”.

    “Con questi tre atteggiamenti – ha proseguito - rimanere in Gesù, andare ai confini e vivere la gioia dell’appartenenza cristiana, potrete portare avanti la vostra vocazione, ed evitare la tentazione della “quiete”, che non ha niente a che fare con il rimanere in Gesù; evitare la tentazione della chiusura e quella dell’intimismo, tanto edulcorata, disgustosa per quanto dolce è, quella dell’intimismo … E se voi andate, non cadrete in questa tentazione. E anche evitare la tentazione della serietà formale. Con questo rimanere in Gesù, andare ai confini, vivere la gioia evitando queste tentazioni, eviterete di portare avanti una vita più simile a statue da museo che a persone chiamate da Gesù a vivere e diffondere la gioia del Vangelo”. E ripete: “mai statue di museo, per favore, mai!”.

    “Chiediamo al Signore, per ognuno di noi – ha concluso - occhi che sanno vedere oltre l’apparenza; orecchie che sanno ascoltare grida, sussurri e anche silenzi; mani che sanno sostenere, abbracciare, curare. Chiediamo soprattutto un cuore grande e misericordioso, che desidera il bene e la salvezza di tutti. Vi accompagni nel cammino Maria Immacolata, e anche la mia Benedizione. E vi ringrazio perché so che pregate per me!”.


    fonte: Radio Vaticana


    Qui il testo completo del discorso del Santo Padre
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  7. #37
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    Matteo Truffelli è il nuovo presidente nazionale Ac
    Posted 21 maggio, 2014 - 19:35




    Il professore Matteo Truffelli è il nuovo Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il triennio 2014-2017. La nomina è stata comunicata oggi pomeriggio dal card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel corso dei lavori dell’Assemblea generale dei vescovi italiani. Il Consiglio permanente della Cei ha scelto il professore Matteo Truffelli all’interno della terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica Italiana aveva indicato dopo la conclusione della XV Assemblea nazionale dell’Associazione. Emiliano, 44 anni, Matteo è sposato con Francesca Bizzi e vive a Parma. È docente di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Parma. Delegato regionale di Ac per l’Emilia Romagna negli ultimi due trienni (dal 2008 al 2014). Ha diretto l’Istituto per lo studio dei problemi politici e sociali “Vittorio Bachelet”, del cui Consiglio scientifico è attualmente membro. Di seguito il saluto del neo presidente Matteo Truffelli e quello del presidente uscente Franco Miano.

    Il saluto di Matteo Truffelli, neo Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
    Accolgo la designazione alla presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprimendo innanzitutto tanta gratitudine al Consiglio nazionale dell’Associazione e ai Vescovi italiani, che mi hanno chiamato a una responsabilità così bella e impegnativa. Affido al Signore il cammino che mi attende, certo di poter prendere il largo senza timore sulla sua Parola. La consapevolezza dei miei limiti personali è inoltre mitigata dalla certezza che in Azione cattolica non c’è responsabilità personale che non sia anche corresponsabilità, non c’è scelta che non sia l’esito di un discernimento comune, e che dunque nel mio compito sarò affiancato e sostenuto da tutta l’Associazione.
    La fiducia che i nostri Vescovi hanno riposto nella mia persona è la rinnovata espressione di quella «stima» e di quell’«affetto», di quella «simpatia e fiducia» con cui i nostri Pastori guardano all’Azione Cattolica Italiana, come ci ha ribadito il cardinale Angelo Bagnasco nella sua omelia del 3 maggio all’Assemblea nazionale. A tutti i nostri Vescovi mi sento di dire in questo momento che, come abbiamo scritto nel Messaggio finale della XV Assemblea nazionale dell’Ac «noi ci siamo, nei piccoli centri di mare o di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei quartieri dove straripa il malaffare e nelle cittadine operose e produttive. Ci siamo per sostenere la ricerca di senso e speranza che alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire “sentieri di gioia” con i ragazzi, i giovani e gli adulti dei nostri territori. Ci siamo per testimoniare l’amore privilegiato di Dio verso chi si sente vinto dalle difficoltà, in particolare i giovani senza lavoro, le famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati sfruttati, i poveri senza speranza».
    L’impegno che attende l’Associazione si colloca nel solco del cammino compiuto in questi anni. Sento forte la gratitudine per i miei predecessori, in particolare per Franco Miano, che ha vissuto il suo servizio associativo con straordinaria generosità, intelligente sapienza, profonda umanità e grande fede.
    Desidero inoltre dire oggi il mio grazie all’Associazione, che fin da quando ero ragazzo mi ha accompagnato nella vita e nel cammino di fede. Rivolgo un saluto affettuoso a tutti i bambini, i ragazzi, i giovani e gli adulti che animano la vita delle parrocchie e delle città in tutto il Paese: il vostro impegno e la vostra testimonianza sono il segno più bello e il contributo più prezioso che l’Associazione può donare per il bene di tutti. Continueremo a camminare insieme per un’Azione Cattolica sempre più capace di essere «corresponsabile della gioia di vivere» delle persone. Un’Azione Cattolica che si faccia sempre più vicina alla vita delle persone, alle loro attese e speranze, alle loro sofferenze e povertà, alla loro ricerca di una piena umanità, per testimoniare a tutti la gioia che nasce dal Vangelo e da una fede che cambia la vita.
    Vogliamo assumere in modo pieno i tre verbi che ci ha affidato Papa Francesco nell’incontro del 3 maggio e che ancora risuonano nei cuori dei più di seimila presidenti e assistenti parrocchiali di Ac presenti quel giorno: «rimanere con Gesù», «andare per le strade», «gioire ed esultare sempre nel Signore». Tre consegne che possono essere sintetizzate in un’altra espressione, «scelta missionaria», con cui il Santo Padre ci ha indicato la strada da percorrere. A lui va un pensiero colmo di gratitudine, per il suo magistero fatto di gesti, di segni e di parole, di misericordia e di gioia. Penso in particolare al viaggio che tra pochi giorni lo vedrà pellegrino in Terra Santa. Tutta l’Azione Cattolica lo accompagnerà con l’affetto e con la preghiera, nella certezza che il pellegrinaggio potrà contribuire a sgretolare tanti muri: quelli che dividono i cuori delle persone, di tutti noi, quelli che dividono gli uomini tra loro, le culture, le religioni, e anche quelli che dividono quella Terra straordinaria e sofferente cui tutti siamo ci sentiamo legati.
    Un pensiero non può che andare, infine, al ricordo di Vittorio Bachelet, che esattamente cinquant’anni fa, in questi giorni, venne nominato alla presidenza generale dell’Associazione. Con lui vorrei dire che l’Azione Cattolica continua, come allora, ad esistere non per se stessa ma per «aiutare gli italiani ad amare Dio e ad amare gli uomini» (Scritti ecclesiali p. 1064)".

    Il saluto del Presidente uscente Franco Miano
    Al termine del mio mandato di Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, vorrei esprimere la gioia e la gratitudine che avverto forte dentro di me.
    Prima di tutto la gioia. Ringrazio il Signore per questo tempo bellissimo, in cui mi è stata data la possibilità di servire l’Associazione e la Chiesa, un tempo sostenuto dall'incoraggiamento del Santo Padre, dall'affetto dei nostri vescovi e reso indimenticabile dalle tante storie di impegno generoso e responsabile incontrate girando l'Italia. Motivo di grande gioia è la nomina di Matteo Truffelli a Presidente nazionale per il triennio 2014-2017. L'avvicendamento nel servizio all’Ac nazionale nell'ottica della corresponsabilità è un segno bello e importante della continuità nella vita associativa e del cammino sempre nuovo a cui l’Azione Cattolica è chiamata. Ma la gioia per questa nomina è ancora più grande perché Matteo sarà sicuramente una bella figura di Presidente in quanto è persona sobria ed essenziale, forte e generosa, colta e semplice, laico credente e ricco di passione associativa, testimone del Risorto.
    Accanto alla gioia c'è in me una profonda gratitudine. La gratitudine che viene dall'aver toccato con mano come il Signore accompagni sempre le nostre vie orientandole a Lui, la gratitudine per Santo Padre, il quale, a ideale conclusione della XV Assemblea, il 3 maggio ci ha accolto nella sua “casa”, affidandoci tre importanti consegne secondo le quali ci impegniamo a camminare, la gratitudine alla Presidenza e al Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale che hanno rinnovato la loro fiducia nei confronti dell'Associazione. Un sentimento di particolare gratitudine va poi ai membri della Presidenza e del Consiglio nazionale, con i quali abbiamo condiviso questo magnifico tratto di strada, e a ogni amico dell’Ac di cui ho stretto la mano e il cui volto porto nel cuore.
    Continuiamo a servire il Signore raccontando le sue meraviglie attraverso questa splendida esperienza di impegno che è stata ed è fonte di bene per le nostre vite e per la vita della Chiesa e del Paese.


    fonte: http://www2.azionecattolica.it/matte...nazionale-ac-0
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  8. #38
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    Maria Grazia Vergari e Giuseppe Notarstefano nuovi vicepresidenti di Ac

    Maria Grazia Vergari, dell’arcidiocesi di Otranto, e Giuseppe Notarstefano, dell’arcidiocesi di Palermo, sono da ieri i nuovi vicepresidenti nazionali dell’Azione cattolica italiana. Altre nomine fatte dal consiglio nazionale riunito a Roma, sono state quelle di Lucia Colombo, dell’arcidiocesi di Vercelli, e Michele Tridente, della diocesi di Tursi-Lagonegro, vicepresidenti per il settore giovani. Teresa Borrelli, dell’arcidiocesi di Bari, responsabile dell’Acr, mentre Carlotta Benedetti, della diocesi di Tivoli, è il segretario generale. Michele Panajotti, della diocesi di Chioggia, l'amministratore. Si completa così l’organismo che guiderà l’associazione, dopo la nomina del presidente nazionale Matteo Truffelli, avvenuta lo scorso 21 maggio nell’ambito del Consiglio permanente della Cei e annunciata nel corso dell’Assemblea generale.

    Primo impegno dei nuovi eletti è stato quello di vivere a pieno le tre esortazioni affidate loro da Papa Francesco durante l’incontro con l’Associazione, avvenuto lo scorso 3 maggio: «Rimanere con Gesù», «Andare per le strade», «Gioire ed esultare sempre nel Signore». Tre consegne per costruire il bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla partecipazione, alla democrazia.


    fonte: Radio Vaticana
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  9. #39
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    Azione Cattolica. Giornata di preghiera per la pace il 6 agosto

    Il prossimo 6 agosto, festa della Trasfigurazione, l’Azione Cattolica Italiana ha aderito alla Giornata di preghiera per la pace indetta dalle Ac del mondo. Un’iniziativa che cade anche in occasione del tragico lancio della bomba atomica a Hiroshima (1945), la morte di Paolo VI (1978) e nel 50. mo anniversario dell’Ecclesiam Suam, l’enciclica del dialogo di Papa Montini. “La situazione dolorosa e drammatica che vivono diversi Paesi - si legge in un comunicato - ci porta ancora una volta a denunciare che la guerra e il terrorismo generano inutili stragi che approfondiscono le divisioni e, soprattutto, uccidono! Sì! uccidono fratelli e sorelle, senza distinzione di credo o di appartenenza etnica”. Particolarmente preoccupanti sono gli scenari di Iraq, Siria, Striscia di Gaza, Israele, Ucraina ma anche “altre parti del mondo oggi soffrono un dolore indescrivibile di fronte al quale – si legge - non possiamo rimanere indifferenti”. L’appello alla comunità internazionale è che cessi la violenza, si promuova il dialogo, si chieda il dono della giustizia e della pace in ogni angolo della terra. “Invitiamo tutti a unirsi nell'impegno e nella preghiera fiduciosa e insistente – continua il comunicato - perché la pace vinca la violenza come ci ricorda ripetutamente Papa Francesco: 'Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!'". (B.C.)


    fonte: Radio Vaticana
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  10. #40
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    Citazione Originariamente Scritto da Jean Valjean Visualizza Messaggio

    30 Ottobre 2010
    Piazza San Pietro
    Incontro Nazionale ACR e ACG
    con il Santo Padre

    Io ci fui... che bel ricordo!!!
    Ultima modifica di Vox Populi; 07-10-2015 alle 12:56
    Non vi chiamo più servi… ma amici. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

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