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Discussione: Ex santi, santi depennati, tolti dal calendario

  1. #11
    OrganistaPavese
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    Pochi giorni fa facevo giusto notare ad un mio amico come il calendario pre-conciliare assomigliasse molto ai calendari tradizionali che si vendono in cartoleria, perchè era ricchissimo di santi: praticamente ad ogni giorno dell'anno era assegnata la celebrazione di un santo, anche se poco noto o addirittura di dubbia esistenza....
    Il calendario romano generale attuale, invece, riporta dei giorni "vuoti", le cosiddette feriae, dove non si fa memoria di alcun santo...



  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da OrganistaPavese Visualizza Messaggio
    praticamente ad ogni giorno dell'anno era assegnata la celebrazione di un santo, anche se poco noto o addirittura di dubbia esistenza....
    Era proprio questa la mia preoccupazione, che ritenere di dubbia esistenza santi venerati per secoli, possa disorientare e dare adito ad insinuazioni di scarsa attendibilità della Chiesa (i più non distinguono tra cosa è verità di fede e cosa no, in cosa la Chiesa è infallibile e in cosa no, cosa può essere riformato e cosa no ecc. ecc.).

  3. #13
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    1. La riforma del Calendario Universale non ha "abolito" alcuni santi, il cui nome continua ad apparire nel Martirologio romano (che è quello che "fa fede": difatti le norme liturgiche dicono che si può celebrare la Messa e l'Ufficio di ogni santo che compare nel Martirologio, nel suo giorno proprio). Semplicemente li ha tolti dal Calendario Universale (che è per così dire lo "schema" di fondo, a cui bisognerebbe poi aggiungere le celebrazioni proprie dei vari territori, diocesi, parrocchie, famiglie religiose ecc.).
    Tale riforma è stata dettata dal fatto che il "santorale" (il ciclo annuale delle feste dei santi) aveva preso il sopravvento sul "temporale" (l'anno liturgico con la sua scansione settimanale): tale situazione era all'attenzione della Congregazione dei Riti sin dai tempi di Pio X, e le soluzioni proposte si erano rivelate insufficienti. La riforma post-conciliare è stata drastica, ma qualche liturgista fa notare che si sta già ripresentando la situazione precedente, per via degli inserimenti di nuovi santi nel Calendario Universale (i martiri coreani, quelli vietnamiti, padre Pio, ecc.).
    2. Quanto alla "scarsa attendibilità" della Chiesa, secondo me essa può nascere dall'accettazione acritica di tradizioni (con la minuscola!) che non hanno alcun fondamento storico. Che credibilità può avere una Chiesa che propone come modelli di vita cristiana dei personaggi di fantasia? San Siro, patrono di Pavia, è un personaggio storicamente esistito, ma di cui abbiamo pochissime notizie. Nel Medioevo, in un clima politico particolare, si volle glorificare il potere raggiunto dalla città "nobilitando" il suo santo protovescovo: lo si volle ricollegare a Gesù in persona, e così san Siro divenne il fanciullo che porge a Cristo i pani e i pesci per il miracolo della moltiplicazione (Gv 6). E questa divenne l'iconografia tradizionale del Santo. Già dalla fine del Settecento la leggenda era stata rivelata per quello che era: una pia invenzione. Innocua, se vogliamo: ma visto che oggi la ricerca storica ci permette di ricostruire la realtà dei fatti, perchè dovremmo propinare ai nostri fedeli delle leggende spesso assai romanzesche? E poi, credimi, il "sensus fidei" del popolo cristiano è molto più sviluppato di quel che sembra...

  4. #14
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    Se non ricordo ma esiste anche il caso di S. Ippolito, la cui ricorrenza cade il 13 agosto, lo stesso giorno in cui i Romani celebravano la festa di Diana Nemorense (che secondo il mito riportò in vita Ippolito, figlio di Teseo, dopo che il padre l'aveva fatto squartare da quattro cavalli in seguito alle malignità della matrigna Fedra). Ora nel Peristephanon Prudenzio descrive anche S. Ippolito martirizzato nello stesso modo sulla via Ostiense. Il culto del martire viene così facilitato per la folla da alcune riprese di tradizioni preesistenti

  5. #15
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    Domanda: è lo stesso Ippolito autore della Traditio Apostolica e considerato il primo "antipapa", in contrapposizione a S. Ponziano, o ricordo male? Sono in montagna e non ho sottomano i miei libri :-)

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da francesco* Visualizza Messaggio
    Negli anni sessanta, venne effettuata dalla Chiesa una riforma del calendario in cui si sottoponevano ad indagine storica le figure di santi fino allora venerati, e ciò comportò la soppressione del culto di alcuni di essi di cui non si hanno notizie storiche oppure furono considerate figure leggendarie (ad es. Eustachio, Caterina d'Alessandria, Margherita d'Antochia e vari altri).

    Sant'Eustachio è il patrono del mio paese (Acquaviva delle Fonti) e tuttora lo festeggiamo con una festa patronale e nella Cattedrale è esposta la sua statua per la venerazione dei fedeli.

    Chi ha detto che è stato abolito?

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da Syrus Visualizza Messaggio
    1. La riforma del Calendario Universale non ha "abolito" alcuni santi, il cui nome continua ad apparire nel Martirologio romano (che è quello che "fa fede": difatti le norme liturgiche dicono che si può celebrare la Messa e l'Ufficio di ogni santo che compare nel Martirologio, nel suo giorno proprio). Semplicemente li ha tolti dal Calendario Universale (che è per così dire lo "schema" di fondo, a cui bisognerebbe poi aggiungere le celebrazioni proprie dei vari territori, diocesi, parrocchie, famiglie religiose ecc.).
    Esattamente, non sono stati "depennati" dei santi, semplicemente sono stati tolti dal calendario universale (ma mantenuti in quelli locali, diocesani o religiosi) oppure rimangono nel calendario universale ma come memorie facoltative.


    ma qualche liturgista fa notare che si sta già ripresentando la situazione precedente, per via degli inserimenti di nuovi santi nel Calendario Universale (i martiri coreani, quelli vietnamiti, padre Pio, ecc.).
    Non credo che l'inserimento di pochi nuovi santi nel Calendario possa essere considerato come uno svilimento del proprio del tempo o un ritorno al passato. Per quanto riguarda i martiri coreani o vietnamiti, sono stati inseriti per proporre alla venerazione dei fedeli le figure eroiche dei primi evangelizzatori di terre "nuove", rendendo il calendario davvero "universale". San Pio è stato inserito perché è un santo molto vicino a noi dal punto di vista temporale, oltre che essere molto venerato in tutto il mondo.
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da valeco Visualizza Messaggio
    Sant'Eustachio è il patrono del mio paese (Acquaviva delle Fonti) e tuttora lo festeggiamo con una festa patronale e nella Cattedrale è esposta la sua statua per la venerazione dei fedeli.

    Chi ha detto che è stato abolito?
    Il gia citato Dizionario alla voce in questione conclude con un drastico "il suo culto è stato soppresso nel 1969".

    Comunque, anche sulla base di quanto sta emergendo dalle risposte dei forumisti (che ringrazio), penso che certi Dizionari vadano presi un po' con le molle.

  9. #19
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    A Salutìo, ameno paesetto nella valle casentinese, a Nord di Arezzo, la vecchia chiesa è intitolata a Sant'Eleuterio. Ecco cosa scrive Mons. Angelo Tafi (1921 - 2000), un erudito esperto di storia locale: "per parte mia ho sempre preferito parlare di un gruppo di tre santi fittizi (Eleuterio,Rustico e Dionisio) i cui nomi non sarebbero altro che i tre titoli che venivano dati dai pagani al dio Bacco o Dionisio. Così aveva sostenuto in via d'ipotesi il prof. A. Fatucchi riferendosi ad uno studio pubblicato nelle Bibliotheca Sanctorum."

    Secondo queste teorie, in certi casi il santo non sarebbe che il risultato della progressiva cristianizzazione di precedenti culti pagani, evidentemente al fine di favorire l'inculturazione...
    Non è certo una teoria infondata, io però personalmente resto scettico anche perchè non si può certo escludere che si tratta invece di pagani convertiti al cristianesimo e che hanno subito il martirio. Forse si deve fare attenzione a derive storiografiche un po' troppo "positivistiche", che spingono a ritenere leggenda tutto ciò che non può essere direttamente documentato.

    Tra l'altro ci sono anche santi di memoria obbligatoria di cui non conosciamo praticamente nulla se non l'esistenza storica e la morte per martirio (ad esempio nessun documento comprova che le modalià del martirio di S. Lucia abbiano qualcosa a che vedere con il dettaglio degli occhi, o nel caso di S. Agata con quello del seno).

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da francesco* Visualizza Messaggio
    Il gia citato Dizionario alla voce in questione conclude con un drastico "il suo culto è stato soppresso nel 1969".

    Comunque, anche sulla base di quanto sta emergendo dalle risposte dei forumisti (che ringrazio), penso che certi Dizionari vadano presi un po' con le molle.
    Tieni presente che neppure la "Bibliotheca Sanctorum", che pure è un'opera di tutto rispetto (è una delle più serie raccolte di informazioni sui santi), cui hanno collaborato anche studiosi di buon livello, non è sempre e comunque attendibile: quando alcuni anni fa dovetti occuparmi delle note storiche del "Proprio dei Santi" diocesano, ho scoperto un sacco di imprecisioni e qualche vero e proprio errore... l'agiografia è una branca della storia della Chiesa tra le più complesse e rifugge dalle facili semplificazioni.
    (Per la cronaca, insegno Storia della Chiesa medievale e moderna nell'ISSR della mia diocesi)

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