
Originariamente Scritto da
francesco*
Chiedo chiarimenti su una cosa su cui rifletto da tempo.
Negli anni sessanta, venne effettuata dalla Chiesa una riforma del calendario in cui si sottoponevano ad indagine storica le figure di santi fino allora venerati, e ciò comportò la soppressione del culto di alcuni di essi di cui non si hanno notizie storiche oppure furono considerate figure leggendarie (ad es. Eustachio, Caterina d'Alessandria, Margherita d'Antochia e vari altri). E' qui che sorge l'interrogativo: cosa pensare del fatto che per secoli i fedeli hanno invocato santi la cui esistenza sarebbe dubbia? e, dato che la mancanza di dati storici non dimostra di per sè la non esistenza del santo, non sarebbe forse stato opportuno basarsi sulla tradizione orale e lasciare tutto com'era? (naturalmente non sto criticando, espongo solo i dubbi che mi sono sorti). Tra l'altro, può accadere che un santo il cui culto è stato soppresso sia titolare di una antica chiesa e che li si continui a celebrarne la festa...
Grazie delle eventuali risposte.