[33] Verso l'ora terza del giorno, avvenne un gran tuono e si diffuse un gradevole profumo tanto che per la profusione del profumo tutti furono presi dal sonno, a eccezione soltanto delle tre vergini. Le fece vegliare affinché testimoniassero sulla cura delle esequie di Maria madre del Signore e sulla gloria di lei.
Ed ecco che improvvisamente si presentò sulle nuvole il Signore Gesù con una innumerevole moltitudine di angeli santi: entrò con Michele e Gabriele nella camera ove era Maria, mentre gli angeli inneggiavano standosene fuori della camera. Quando il Salvatore entrò, trovò gli apostoli attorno a Maria e li salutò.
[34] Maria allora aprì la bocca e benedisse, dicendo: "Ti benedico perché hai compiuto ciò che mi avevi promesso e non hai rattristato il mio spirito. Tu mi avevi promesso che non avresti permesso che gli angeli venissero presso l'anima mia, e che saresti venuto tu da lei; ed ecco che mi accade, Signore, secondo la tua parola. Chi sono io, misera, per essere giudicata degna di una tale gloria?". Così dicendo portò a compimento la sua economia con il volto sorridente rivolto verso il Signore.
[35] Il Signore la abbracciò, prese la sua anima santa, la pose tra le mani di Michele, l'avvolse in pelli delle quali è impossibile manifestare la gloria. Noi apostoli abbiamo visto l'anima di Maria affidata alle mani di Michele in una perfetta forma umana, a eccezione dei tratti di femmina o di maschio, senza altro all'infuori della somiglianza di ogni corpo, e uno splendore sette volte più grande.
[36] Il Salvatore disse a Pietro: "Proteggi accuratamente il corpo di Maria, mia dimora, ed esci dalla sinistra della città, troverai un sepolcro, deponivi il corpo e aspettate fino a quando vi parlerò". Quando il Salvatore disse questo, il corpo di Maria esclamò: "Ricordati di me, re della gloria; ricordati che sono una tua creatura, ricordati che ho custodito il tesoro affidatomi".
Allora il Signore disse al corpo: "Non ti abbandonerò, mia perla, tesoro inviolato! No, mai abbandonerò il tesoro sigillato fino a quando sarà ricercato". Ciò detto, improvvisamente, se ne andò in alto.
[37] La sepoltura. Pietro, Giovanni, gli altri apostoli e le tre vergini presero cura del corpo di Maria: lo posero su di un lettuccio e poi svegliarono gli altri. Pietro prese la palma e disse a Giovanni: "Tu sei vergine, Giovanni, e spetta a te cantare davanti al lettuccio e tenerla". Giovanni gli rispose: "Tu sei il nostro padre e il nostro vescovo, spetta a te precedere il lettuccio fino a quando giungeremo al luogo". Pietro rispose: "Affinché nessuno di noi abbia a rattristarsi, coroniamone il lettuccio". Gli apostoli s'alzarono e si caricarono il lettuccio di Maria; Pietro disse l'inno: "Israele uscì dall'Egitto, alleluia".
[38] Il Salvatore e gli angeli erano sulle nubi a una certa distanza davanti al lettuccio inneggiando invisibili: si udiva soltanto la voce di una grande moltitudine, tanto che uscì fuori tutta Gerusalemme. Quando i sommi sacerdoti udirono il frastuono e la voce degli inni ne furono turbati e dissero: "Che è questo frastuono?". Qualcuno rispose: "Maria uscì dal corpo e gli apostoli cantano inni intorno a lei". E subito Satana entrò in essi dicendo: "Alziamoci e usciamo. Uccidiamo gli apostoli e bruciamo il corpo che portò quel seduttore". Subito si alzarono e uscirono subito con armi e mezzi difensivi per uccidere gli apostoli.
[39] Gli angeli invisibili li colpirono subito di cecità e spezzarono loro la testa contro le mura poiché non potevano più vedere dove andavano, eccetto uno solo, il sommo sacerdote. Costui era uscito per vedere ciò che accadeva; si avvicinò agli apostoli e allorché li vide portare il lettuccio incoronato cantando inni, restò pieno di collera e disse: "Ecco quanta gloria riceve oggi la dimora di colui che ha spogliato la nostra stirpe!". E pieno di collera si diresse verso il lettuccio con l'intenzione di rovesciarlo; lo toccò nel punto ove si trovava la palma: subito le sue mani si incollarono al lettuccio, furono troncate ai gomiti e rimasero sospese al lettuccio.
[40] L'uomo pianse e supplicò gli apostoli, dicendo: "Non mi abbandonate in questa sventura! Ricordati di mio padre, Pietro, quando la portiera ti parlò, dicendo: "Anche tu sei un discepolo di quest'uomo". Ricorda come e in qual modo ti interrogai". Pietro rispose: "Il soccorrerti non è in mio potere né in potere di alcuno di costoro. Credi dunque che Gesù è il Figlio di Dio, colui contro il quale vi siete levati, colui che avete preso e messo a morte: allora questa lezione cesserà".
[41] Iefonia rispose: "Non è che noi non abbiamo creduto! Sì, in verità sappiamo che egli è il Figlio di Dio. Ma che cosa dovevamo fare quando l'amore del denaro aveva ottenebrato i nostri occhi? I nostri padri prima di morire ci chiamarono e ci dissero: "Figli, Dio vi ha scelto fra tutte le tribù per reggere questo popolo, percepire le elemosine e le primizie. Vigilate affinché questo luogo non diventi ricco e voi non siate nell'abbondanza; non scatenate la collera di Dio, date invece ai poveri e agli orfani quello che a voi sopravanza". Ma noi vedendo che il luogo godeva di una grande abbondanza, abbiamo dimenticato nel tempio le tavole dei venditori e dei compratori. Il Figlio di David entrando nel santuario scacciò tutti, dicendo: "Non fate della casa di mio Padre una casa di commercio!". Al vedere distrutte da lui le nostre abitudini abbiamo deliberato il male e l'abbiamo messo a morte, pur sapendo che è Figlio di Dio. Ma dimenticate la nostra follia e perdonatemi. Quanto mi è accaduto è un segno dell'amore di Dio, affinché io viva".
[42] Pietro fece fermare il lettuccio e disse: "Se tu credi con tutto il cuore, avvicinati e bacia il corpo di Maria, dicendo: "Credo, teotoco vergine e madre pura, anche in colui che è nato da te, Signore e Dio nostro"". Allora il sommo sacerdote prese la parola in lingua ebraica e, tra le lacrime, benedisse Maria per tre ore; non permise ad alcuno di toccare il lettuccio e addusse testimonianze dalle Scritture sacre e dai libri di Mosè nei quali è scritto che Maria sarà chiamata tempio di Dio e porta del cielo, tanto che gli apostoli restavano ammirati dalle grandezze e meraviglie che diceva.
[43] Pietro disse: "Appressati e attacca le tue mani". Iefonia corse e disse distintamente: "Nel nome del Signore Gesù Cristo Figlio di Dio e di Maria colomba immacolata di colui che è nascosto nella sua bontà, le mie mani si uniscano senza alcun difetto!". E subito divennero come erano prima.
Pietro gli disse: "Alzati, prendi (la foglia) di palma che ti dò, entra nella città, incontrerai una grande folla che non trova più la via d'uscita, racconta a essa quanto ti è capitato; porrai questa foglia sugli occhi di colui che crederà e subito riacquisterà la vista".
[44] Iefonia salì in città come gli aveva ordinato Pietro, trovò una grande folla piangente, e disse: "Guai a noi! Ciò che capitò a Sodoma capitò pure a noi! Prima Dio li colpì con la cecità, poi cadde il fuoco e li consumò. Guai a noi! Siamo divenuti ciechi, poi arriverà il fuoco".
Iefonia prese la foglia, parlò loro della fede e quanti credettero riacquistarono la vista.
[45] Gli apostoli portarono Maria alla tomba. Deposero il corpo, si sedettero e attesero tutti insieme il Signore, come aveva loro ordinato.
Paolo disse a Pietro: "Padre Pietro, sai che sono neofita e che sono all'inizio della fede in Gesù Cristo; non ho infatti incontrato il Maestro affinché mi narrasse i gloriosi misteri. Ho udito che li ha rivelati tutti a voi sul monte degli Ulivi. Vi prego dunque di farmeli conoscere". Pietro rispose a Paolo: "Ci rallegriamo grandemente che tu sia giunto alla fede in Cristo, ma noi non possiamo rivelarti i misteri né tu li potresti ascoltare. Ma aspetta; restiamo qui tre giorni come ci disse il Signore, il quale verrà poi con i suoi angeli per trasportare il corpo di Maria: se ce lo ordinerà, noi te li riveleremo con gioia".
[46] Assunzione corporale di Maria. Mentre discutevano tra loro a proposito della dottrina, della fede e di molti altri soggetti, seduti davanti alla porta della tomba, ecco che giunse dai cieli il Signore Gesù Cristo con Michele e Gabriele; si sedette in mezzo a loro e disse a Paolo: "Paolo, mio prediletto, non rattristarti per il fatto che i miei apostoli non ti hanno rivelato i misteri gloriosi. A essi li ho rivelati in terra, a te li rivelerò nei cieli".
[47] Fece poi un segno a Michele con la voce propria degli angeli e scesero verso di lui le nubi; in ogni nube c'erano mille angeli che si posero a cantare davanti al Salvatore. Il Signore disse a Michele di innalzare il corpo di Maria su di una nube e trasferirlo in paradiso. Quando il corpo fu innalzato, il Signore disse agli apostoli di avvicinarsi a lui e saliti sulla nube cantavano inni con voce angelica: il Signore comandò alle nubi di partire in direzione dell'Oriente verso la regione del paradiso.
[48] Giunti nel paradiso deposero il corpo di Maria sotto l'albero della vita. Michele portò la di lei anima santa che deposero nel suo corpo.
Il Signore inviò poi gli apostoli nei loro luoghi per la conversione e la salvezza degli uomini. A lui, infatti, spetta la gloria, l'onore e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.