Il cardinale Angelo Comastri parla del settimo Festival di Musica e Arte Sacra che vedrà la presenza di Benedetto XVI: la musica è una "inondazione" della bellezza di Dio</B>
E’ intitolata all’Anno Paolino la VII edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, organizzata dalla fondazione Pro Musica e Arte Sacra nelle basiliche patriarcali e nelle chiese storiche di Roma. Una manifestazione che intende richiamare nei luoghi di culto il più vasto pubblico attraverso concerti prestigiosi e restauri, e che quest’anno avrà un ospite d’eccellenza. Ascoltiamo l’intervista di Arianna Voto al cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e presidente onorario della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra:![]()
“L’annuncio bello è la presenza del Santo Padre al concerto che si terrà nella Basilica di San Paolo, lunedì 13 ottobre al quale parteciperanno anche tutti i padri sinodali, presenti al Sinodo straordinario sulla Parola di Dio”.
E’ affidato al cardinale Angelo Comastri, il messaggio più atteso nel presentare la manifestazione: Benedetto XVI assisterà all’esecuzione della Sesta Sinfonia di Bruckner, interpreti d’eccellenza, i Wiener Philharmoniker, diretti da Christoph Eschenbach. Un ulteriore attestato dell’amore del Pontefice per la grande musica e un omaggio al Festival internazionale di Musica e Arte Sacra, che intitola la sua VII edizione al Giubileo Paolino. Continua il porporato, che a San Paolo ha dedicato il suo ultimo libro:
R. - E’ molto bella la presenza del Santo Padre a questo concerto nella Basilica di San Paolo nell’Anno paolino. Questo anno è dedicato ad un uomo che ha saputo far suonare le corde del cuore e della teologia, ed è l’apostolo Paolo. Un uomo che ha una storia straordinaria che ancora oggi commuove. Paolo è il paradigma dei convertiti. La storia del cristianesimo è piena di conversioni, ma la storia di Paolo si può dire riassuma tutti i tormenti ed anche tutti gli entusiasmi di coloro che trovano Dio nella vita adulta e restano affascinati dal mistero di Dio. Per questo, Paolo è un uomo da riscoprire, è un uomo al quale bisogna continuamente ritornare, per capire che anche noi siamo chiamati a fare un cammino di conversione e la conversione è la vera intonazione della vita. Quando si è convertiti a Dio, allora tutto si armonizza dentro di noi e Dio è Gesù Cristo perché Dio si è fatto vicino ed avvicinabile in Lui. Ed è soltanto incontrando Gesù Cristo che si fa l’esperienza di Dio, che si sente l’abbraccio di Dio, si ritrova l’equilibrio interiore, si armonizzano - si può dire - tutte le forze interne dell’uomo e la vita si intona sulla nota della carità, la nota dell’amore che è la nota prevalente di Dio. Allora, questo concerto nell’Anno paolino è un invito a tutti a guardare verso Paolo per andare con lui verso Cristo.
D. - Quale funzione ha la musica sacra in questa particolare occasione?
R. - La musica è uno strumento, è una bellezza che si traduce in note. E allora è un invito a tutti a togliere le brutture che ci sono nella vita personale, tutte le brutture che ci sono nel mondo e nella storia nella quale noi viviamo. La musica è un’inondazione di Dio perché non esiste bellezza vera, autentica, che non parta da Dio. In questo senso, la musica, indubbiamente, è anche un apostolato: bisogna però che ognuno di noi interiorizzi il messaggio che viene dalla musica, che non si limiti a dire “è bello, è piacevole”, ma quello che è bello renda belli anche gli ascoltatori: entri nell’anima e tolga ogni sporcizia, ogni stonatura, ogni bruttura e avvenga il restauro della vita.
D. - Questo Festival, secondo lei, contribuisce anche ad un ripristino della musica sacra, colta, classica, nella liturgia?
R. - Certamente, il Festival ha una sua autonomia rispetto alla liturgia. E’ un invito a riscoprire la bella musica e a far capire che esiste una splendida musica sacra che non deve essere dimenticata. Nata in altri tempi, nata anche in altre circostanze, è pur sempre un patrimonio che, rivisitato e riascoltato, ci rieduca a riformulare oggi una musica sacra adatta per la liturgia di oggi.
fonte: Radio Vaticana