Qualcuno conosce il significato di tale uso liturgico?
Qualcuno conosce il significato di tale uso liturgico?
Anni fa lo avevo letto in una vecchia enciclopedia cattolica, ma oggi me ne ricordo a metà.
Il significato è, tendenzialmente, che, per un certo periodo (che poi, è quello cruciale degli ultimi giorni della Quaresima), ci priviamo della visione del Signore e dei suoi Santi, partecipando al dolore per la passione di Gesù. Solo a Pasqua, appena il Signore risorge, possiamo nuovamente godere della visione del Suo volto.
Purtroppo è una risposta un po' smozzicata, dovrei riandare in biblioteca e recuperare quell'enciclopedia, anche perché lì era riportata la fonte da cui era tratta questa pratica: una fonte molto antica.
Perchè l'attenzione e la preghiera devono essere volte al Crocifisso che rimane l'unico non velato.
Un piccolo aneddoto: nella mia parrocchia (dove abitavo prima) si calava il bellissimo drappo rosso ricamato in oro davanti alla statua della Madonna del Rosario (ne ho parlato in un altro post) e c'erano delle pie donne che, nonostante la velatura, si "ostinavano" ad accendere le candele davanti all'altare della Madonna. Così ogni tanto si assisteva alla seguente scena: il coadiutore (decisamente più liturgico) spingeva il carrello con le candele accese davanti all'altare del Crocifisso; dopo un po' arrivava il Parroco che riportava il carrello al suo posto davanti all'altare della Madonna "velata" :msn4: commentando: "Mi piacerebbe sapere chi è la pia anima che sposta il carrello..."
... noi giovani sorridevamo con aria interrogativa fingendo naturalmente di essere completamente ignari di chi fosse la "pia anima"...![]()
Sì, e al Venerdì Santo all'ostensione della Croce entra in chiesa una croce velata che viene gradualmente svelata e posta alla venerazione dei fedeli.
La croce all'altare se è mobile deve essere tolta, se è fissa deve essere velata.
Comunque nella mia parrocchia sono anni che non si vela più nulla. Quest'anno se riesco vorrei velare almeno la croce fissa dell'altare e la pala dell'altare maggiore. Se riesco anche le immagini dei santi, ma è più complicato perché i quadri di Maria SS.ma e di S. Giuseppe sono molto in alto.
Ho scritto che avrei tentato la velatio...
Quel creativo del mio parroco ha deciso di farla il giovedì santo...beh meglio di niente...però vuole scoprire la croce fissa dell'altare il venerdì santo, mentre l'ostensione e l'adorazione verranno fatte con una croce più piccola. Secondo voi ha senso? La croce fissa dell'altare quando dev'essere svelata?
Ultima modifica di Marcianus; 11-04-2008 alle 07:48 Motivo: Tre messaggi consecutivi...
Le cose stanno così, ma mi riservo comunque di essere maggiormente preciso in seguito.
Ci sono due occasioni per la velatura delle immagini sacre e dei crocifissi.
1) Il Giovedì Santo per la preminenza del SS. Sacramento, come ho già spiegato.
2) Come giustamente ha affermato Fiat Pax, nel rito romano, gli ultimi quindici giorni, ossia le due settimane di Passione.
Sono più preciso. La velatura iniziava ai Primi Vespri della cosiddetta Domenica Iudica, I Domenica di Passione, per un preciso motivo: in questa Domenica il Vangelo di Giovanni 8,59 fa esplicito riferimento al nascondimento di N.S. di fronte ai suoi nemici.
Addirittura anticamente, proprio mentre il Diacono cantava quel versetto avveniva la velatura del Crocifisso.
Ma non manca chi, estendendone il significato, riferisce questa pratica anche alla "velatura della Divinità" di N.S., con riferimento a Fil 2,6: [...]pur essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo...
Detto questo, oggi io credo opportuno velare unicamente il Giovedi Santo, venendo a mancare il presupposto liturgico che invece c'era fino al '62.
Ma perchè questa pratica? Non ha più senso e fondamento la velatura a partire dai primi Vespri della V di Quaresima. Si vela solo Giovedì.
Non trovo il senso di queste commistioni tra Vetus e Novus.
O osserviamo il Vetus, epperò introduciamo il tredicesimo nel Mandatum e altre cose, o il Novus Ritus!
Ultima modifica di Marcianus; 11-04-2008 alle 07:49
Ma che fondamento ha ora?
Prima almeno c'era la cornice scritturale del versetto 59 di Gv 8 nella Domenica Iudica, non a caso detta anche dies absconditus.
Oggi, a coloro che dicono che la velatura sta a significare la privazione dello Sposo, rispondo che questa avviene a ragione il Giovedì Santo.
Con il nuovo Messale non esiste più la grande meditazione sui Misteri della Morte di N.S. negli ultimi quindici giorni, ridotti a sette.
Oltre ai motivi addotti, semplicemente non esiste una Domenica di Passione oltre le Palme.
Molte cose sono cambiate, non è nemmeno questione di Riforma della Settimana Santa.
E' che con il Vetus Ordo erano ben 9 le settimane di preparazione alla Pasqua, le ultime 2 riservate ad una più profonda meditazione dei Misteri di Passione.
Oggi, con l'eliminazione di una Domenica di Passione e la sua conversione in V di Quaresima, cambia lo spirito.
Conservare la consuetudine? Ok, va bene, come del resto prevede anche il Messale riformato...
Ma una volta in bici, bisogna poi pedalare...e disvelare al Gloria della Vigilia Pasquale, non 24h prima!
Ultima modifica di Marcianus; 09-03-2008 alle 13:23
A partire dalla V settimana di Quaresima, il Messale indica la possibilità di velare le croci e le immagini sacre, sino alla liturgia della Passione nel Venerdì Santo per le croci, e alla veglia pasquale per le immagini.
Da voi è tradizione farlo?