Bravo, hai segnalato una inesattezza in più che mi era scappata!
In effetti la frase "..Lent forms a period of six weeks culminating in Holy Week and the celebration of the Paschal Triduum..." non è liturgicamente esatta e può far pensare a quanto dici al punto 1.
Infatti la Quaresima ambrosiana non è un periodo di 6 settimane, ma di 40 giorni e quindi da sempre il Triduo non ne ha mai fatto parte (basta contare i 40 giorni).
Comunque quando parlavo di due inesattezze, non mi riferivo a questa, che appunto mi era scappata, ma all'affermazione che trovi in fondo alla pagina in cui si dice "The Monday following the first Sunday is therefore the first fasting day..", cosa incorretta perchè il primo giorno di digiuno è il Venerdì che segue la prima domenica di Quaresima". Dicevo che era una inesattezza veniale perchè probabilmente per "fasting day" intende il primo vero giorno del cammino penitenziale di Quaresima.
Quanto riporti al punto 2 invece è proprio uno svarione. Strano perchè poi a pag. 67 parla correttamente della Samaritana riguardo al Prefazio della seconda domenica di Quaresima..
Segnalo due Prefazi molto interessanti sia per la loro composizione sia anche dal punto di vista storico e della vita di Ambrogio in particolare.
Li trascrivo qui perchè sarà molto difficile che possiate ascoltarli in quanto fanno parte del proprio di due Basiliche della città.
Sono quelli:
- della "festa" del 9 maggio, propria della Basilica di s. Ambrogio, denominata: Elevazione dei corpi dei Santi Ambrogio, Protaso e Gervaso
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, per Gesù Cristo tuo dilettissimo Figlio.
Egli, splendore della tua gloria, luce da luce, fu annunciato con animoso coraggio e fede intemerata dal santo vescovo Ambrogio, dispensatore sollecito e sapiente dei doni di salvezza, che con parola evangelica diede nutrimento e vigore al tuo popolo.
Devotamente rese onore ai martiri di Cristo: illuminato dall'alto, ne rinvenne le spoglie e con inni ispirati ne cantò la gioiosa scoperta.
Tra tutti rinnoviamo il ricordo dei santi Protaso e Gervaso: con le loro reliquie il beato Ambrogio in grande concorso di popolo solennemente dedicò questo tempio da lui fondato. Li scelse a difensori sicuri e a loro vicino volle la sepoltura.
Per questo anche noi, proclamando nei martiri la vittoria di Cristo e venerando le spoglie preziose di Ambrogio, insieme con gli angeli e con i santi ti eleviamo, o Padre, l'inno di lode:
Santo, Santo, Santo…- della "solennità" del 10 maggio, propria della Basilica dei Santi Apostoli e Nazàro Maggiore, denominata: Traslazione di San Nazàro martire.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie, o Dio, che nella tua potenza trinitaria sei principio perfetto dell'intero universo.
Con la tua parola creatrice infondi l'esistenza e dai forma a tutte le cose, e nell'essere le conservi.
Accesa la tua vivida luce, tu rinvieni la moneta a lungo rimasta celata nella polvere, perché a tutti i secoli si rivelino i tuoi doni.
Tu restituisci alla Chiesa i suoi figli insigniti della palma del martirio, così che gli occhi umani vedano i volti angelici, e le membra gloriose rifulgano nel luogo della loro sepoltura. Il tesoro già nascosto nel campo e prefigurato dal vangelo ora riscoperto sfavilla, e per l'acquisto sacro della perla preziosa esulta la Chiesa.
In essa, o Padre, l'insigne martire Nazàro santamente recinge la radiosa corona della fedeltà nella lode al Signore e della morte suggellata dal fulgore del sangue.
O membra amatissime, inabitate da Dio, serbate intatte secondo la promessa di Cristo!
O testimone lucente di splendore celeste e avvolto di aromi soavissimi!
Il pio Ambrogio lo ha ritrovato e offerto come dono santo alla Chiesa, a lei per sempre assegnandolo come patrono e medico, come difensore della fede, e lottatore della buona battaglia.
Riconoscenti per questa gioiosa traslazione, uniti agli angeli e ai santi eleviamo a te, o Padre, l'inno di lode:
Santo, Santo, Santo…
Prefazii meravigliosi. Davvero commoventi e inducenti alla riflessione. Grazie!
«Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
quand’anche avesse perduto il resto del mondo» (Axel Oxenstierna).
Beh, come raccolta in italiano ovviamente non posso che suggerirti il messale ed i messalini ufficiali, di cui gli ultimi del 2008 a cura di Magnoli si dovrebbero trovare tranquillamente in libreria.Per quanto riguarda quelli in latino, ricordo che online da qualche parte c'è il messale antico, ma su due piedi non mi sovviene.
Dopo molti anni si è data una prima risposta alla domanda iniziale della discussione.
Qui trovate i Prefazi del Tempo di Natale (testo latino e italiano).