
Originariamente Scritto da
cobsvilla
Non conosco lo status giuridico dei Cammino neocatecumanale; ma mi sembra che sia un semplice "movimento" e dunque un soggetto che non può "incardinare" diaconi (o presbiteri). Ma non ne sono sicuro.
Ti ringrazio per il tuo internvento.
Io conosco sia lo status giuridco del Cammino neocatecumenale sia la Formazione Cristiana che impartiscono, per questo ho risposto seccamente.
Alla domanda?
Può un laico (catechista) affermare che il Diacono è Diacono della Chiesa di Dio e della Parrocchia e non del Cammino Neocatecumenale?
Rispondo con sicurezza:
il Diacono è Diacono della Chiesa di Dio e della Parrocchia e se in quella parrocchia c'è qualche comunità neocatecumenale è anche il loro diacono.
Ma non esiste un Diacono neocatecumenale.
Le vocazione che nascono a chi aderisce a questa formazione Cristiana appartine alla Chiesa di Cristo, quindi per il diacono segue questa semplice regola:
L'ordinazione dei diaconi - « per il servizio »
1569 « In un grado inferiore della gerarchia stanno i diaconi, ai quali sono imposte le mani "non per il sacerdozio, ma per il servizio" ». 191 Per l'ordinazione al diaconato soltanto il Vescovo impone le mani, significando così che il diacono è legato in modo speciale al Vescovo nei compiti della sua « diaconia ».
1570 I diaconi partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo. 193 Il sacramento dell'Ordine imprime in loro un sigillo (« carattere ») che nulla può cancellare e che li configura a Cristo, il quale si è fatto « diacono », cioè servo di tutti. 194 Compete ai diaconi, tra l'altro, assistere il Vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell'Eucaristia, distribuirla, assistere e benedire il Matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità. 195
1571 Dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa latina ha ripristinato il diaconato « come un grado proprio e permanente della gerarchia », 196 mentre le Chiese d'Oriente lo avevano sempre conservato. Il diaconato permanente, che può essere conferito a uomini sposati, costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa. In realtà, è conveniente e utile che gli uomini che nella Chiesa adempiono un ministero veramente diaconale, sia nella vita liturgica e pastorale, sia nelle opere sociali e caritative « siano fortificati per mezzo dell'imposizione delle mani, trasmessa dal tempo degli Apostoli, e siano più strettamente uniti all'altare, per poter esplicare più fruttuosamente il loro ministero con l'aiuto della grazia sacramentale del diaconato ». 197
(CCC)