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Discussione: La Basilica Papale di San Pietro in Vaticano: storia ed eventi ad essa collegati

  1. #191
    Cronista di CR L'avatar di Salvator mundi
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    Sono d’accordo con te però è anche vero che a ottobre il Card. Woelki, Arcivescovo di Colonia, che era in pellegrinaggio con un gruppo di ministranti dalla Germania, si è visto negare la possibilità di celebrare la Santa Messa in Basilica nonostante la richiesta inviata in anticipo.

    https://silerenonpossum.it/basilica-...-un-cardinale/

  2. #192
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    Citazione Originariamente Scritto da Salvator mundi Visualizza Messaggio


    Sono d’accordo con te però è anche vero che a ottobre il Card. Woelki, Arcivescovo di Colonia, che era in pellegrinaggio con un gruppo di ministranti dalla Germania, si è visto negare la possibilità di celebrare la Santa Messa in Basilica nonostante la richiesta inviata in anticipo.

    https://silerenonpossum.it/basilica-...-un-cardinale/
    Non voglio entrare troppo nei dettagli perché francamente non conosco le procedure e le consuetudine per le celebrazioni delle Messe in basilica, però a leggere sembra che questo gruppo avesse richiesto la messa secoli prima, quando poi leggendo nei dettagli erano in Basilica il 4 ottobre e la richiesta è stata fatta pervenire a fine settembre, realisticamente 1 settimana prima. Può anche essere, nonostante l'articolo non entri nello specifico, ci fossero altre celebrazioni o eventi quel giorno (San Francesco) che impedissero la celebrazione in quel momento.
    Comunque mi pare che questo sia stato un caso, a leggere l'articolo precedente sembra quasi la Messa non si celebri più in San Pietro, nonostante appunto gli orari siano stati aumentati.

    Poi che in questo momento storico nel Vaticano non regnino l'efficienza in molti ambiti è purtroppo evidente, ma accuse mosse in questo modo non mi pare abbiano molto senso.

  3. #193
    CierRino L'avatar di Verbum Domini
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    Ricordiamo che grazie al Card. Gambetti, ora per entrare in San Pietro ci sono due file: una per chi vuole visitare e una per chi vuole semplicemente pregare.
    O Cristo, tu regnerai! O Croce, tu ci salverai!

  4. #194
    Cronista di CR L'avatar di Salvator mundi
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    Citazione Originariamente Scritto da Verbum Domini Visualizza Messaggio
    Tutti questi attacchi al Cardinale Gambetti non li capirò mai… finalmente si sta facendo qualcosa e tutta sta pioggia di critiche non ha senso… mah!
    Certamente il Card. Gambetti sta portando avanti tante belle iniziative ma bisogna ricordare che durante gli anni del Card. Comastri sono stati avviati e portati a compimento il restauro della facciata della Basilica, il restauro del colonnato del Bernini, la nuova illuminazione di piazza S. Pietro e sono stati avviati anche i restauri del “cupolone”, solo per fare alcuni esempi.

  5. #195
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Una precisazione: il restauro della facciata venne eseguito in vista del Grande Giubileo del 2000, quando l'Arciprete era il Card. Virgilio Noè.

    Tornando agli articoli, non posso dire nulla riguardo la Cappella del SS. Sacramento, però in uno degli articoli di quel blog ho letto che si parla della polvere che da tempo si è depositata su confessionali e marmi della Basilica e mi sono ricordato che questo dettaglio era stato notato anche dal nostro Abbas S:Flaviae più di otto mesi fa proprio in questa discussione:

    Citazione Originariamente Scritto da Abbas S:Flaviae Visualizza Messaggio
    Ho seguito la celebrazione e la consacrazione di questo pomeriggio nella diretta televisiva e devo dire che sono rimasto spiacevolmente sorpreso dalla poca pulizia della Basilica. Sono circa 30 anni che seguo le celebrazioni papali e non avevo mai visto la Basilica in queste condizioni. Sarà l'effetto HD che mostra meglio? non lo so, ma mi è dispiaciuto molto notare questa cosa, con le telecamere che cercavano di usare angolature strategiche per far vedere il meno possibile.
    Citazione Originariamente Scritto da Abbas S:Flaviae Visualizza Messaggio
    Non intendo il pavimento, che non si vede così bene in tv, ma le immagini, le statue, compresa quella di san Pietro. Alcune statue erano così sporche che sembrava, a una prima occhiata, che il marmo fosse sfogliato, ma poi guardando bene si vedeva che si trattava di polvere accumulata e ricordini di volativi impertinenti, in grandissima quantità, per cui si parla di mesi e mesi di incuria. Neanche le statue fuori sono così sporche.
    Ovviamente da terra, per cui cammina in Basilica, non si vede niente, ma la telecamera che mostra le immagini ravvicinate e arriva più in alto, svela cosa c'è sotto il tappeto (o in questo caso, sopra le statue).
    Pertanto, almeno su questo dettaglio, quella del blog non è un'illazione ma una constatazione della triste verità dei fatti.

    Per quanto riguarda le due file, non vorrei pensare male ma, visto cosa succede di solito quando si dividono i percorsi tra chi entra per pregare e chi per visitare (Duomo di Milano in primis), temo già come potrebbe andare a finire.
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  6. #196
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    Grazie per la precisazione.

    Le foto della polvere sono queste: https://www.facebook.com/redazionesi...TSRBfRGD47mpZl

    Per quanto riguarda il Baldacchino credo si tratti di operazioni complesse che se non ricordo male vengono effettuate solo in vista del Natale e della Pasqua, quindi qualora non vi abbiano provveduto sono ancora in tempo.




    In quest’altro articolo dello stesso blog si trovano altre foto interessanti: https://silerenonpossum.it/basilicav...JatX1SpfFe07XM

    Bella l’iniziativa della Via Crucis ma era veramente necessario bucare le mura della Basilica?
    L’iniziativa dei teli per i turisti oltre che inutile mi sembra in contrasto con l’ecologia integrale di cui si parla nell’enciclica Laudato si'.
    Ultima modifica di Salvator mundi; 28-11-2022 alle 18:38

  7. #197
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    Smile

    Anche quest’anno il presepe è stato allestito nella Cappella Clementina davanti all’altare di San Gregorio Magno. Una foto:




  8. #198
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    COMUNICATO STAMPA

    Lunedì 16 gennaio 2023, alle ore 17:00 nella Sala Capitolare della Basilica Vaticana, sarà inaugurata la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, promossa dalla Fabbrica di San Pietro in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti. All’incontro inaugurale, introdotto da S. Em. Card. Mauro Gambetti, Presidente della Fabbrica di San Pietro e Presidente della Fondazione Fratelli tutti, prenderanno parte gli allievi selezionati per ciascuno dei tre corsi di indirizzo previsti per il primo anno didattico, rivoltirispettivamentea scalpellini e marmisti,a muratori stuccatori e decoratori, e a falegnami, nonché il corpo docente, composto dal personale dell’Ufficio Tecnico della Fabbrica di San Pietro, da docenti di Università italiane e straniere e da artigiani di comprovata esperienza. L’offerta formativa dei corsi sarà illustrata da padre Francesco Occhetta, Segretario Generale della Fondazione Fratelli tutti e Direttore della Scuola, e dalla dott.ssa Assunta Di Sante, Responsabile Scientifico. Seguirà una visita guidata alla Basilica Vaticana.

    I percorsi formativi avranno come obiettivi la crescita professionale e umana dei giovani artigiani e lo sviluppo delle abilità manuali, con l’apprendimento storico-artistico, la conoscenza dei materiali impiegati e l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche. L’attività didattica prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane. Le lezioni teoriche si terranno nelle aule appositamente allestite nei locali del Palazzo della Canonica con il coordinamento del dott. Stefano Attili, Responsabile Operativo della Scuola, mentre le attività di laboratorio saranno svolte nelle officine della Fabbrica di San Pietro, dove gli aspiranti artigiani avranno la possibilità di esercitarsi e operare a stretto contatto con le maestranze sanpietrine. Attraverso questa forma di apprendistato attivo e di trasmissione generazionale del sapere, gli allievi potranno immergersi nella vita della Basilica Vaticana, per conoscerne la spiritualità, i luoghi, le persone e l’organizzazione.

    I corsi dureranno 6 mesi con frequenza in presenza e obbligatoria. Per l’intera durata della Scuola gli alunni saranno ospitati presso la residenza “Villa Aurelia” dei Padri Dehoniani, situata nelle vicinanze della Basilica, dove giungeranno al mattino del 16 gennaio. Li accompagnerà nelle dinamiche di gruppo, in qualità di tutor, la dott.ssa Gloria Amaduzzi, che favorirà l’elaborazione personale attraverso la riflessività, l’ascolto e la condivisione, affinché l’esperienza permetta di instaurare relazioni autentiche e fraterne, in un clima in cui ognuno possa sentirsi accolto.

    Natura della Scuola e offerta formativa

    L’iniziativa si inserisce nel solco di una tradizione antica, risalente alla fine del XVIII secolo, quando la Fabbrica di San Pietro istituì lo Studio Pontificio delle Arti, destinato ai giovani aspiranti “muratori, pontaroli, falegnami, scalpellini e tutti gli artieri di arti meccaniche”, che fece dell’istituzione un centro formativo di eccellenza. Come le fonti di archivio documentano, la frequenza della Scuola della Fabbrica era gratuita, voluta per la formazione dei giovani artigiani di tutta Roma, aperta la sera e nei giorni festivi per permettere agli allievi di lavorare al mattino. Già al tempo della prima istituzione, la Fabbrica sceglieva di trasmettere alle nuove generazioni di artigiani il sapere tecnico degli antichi e le competenze necessarie per svolgere il proprio servizio nella Basilica Vaticana, scrigno di straordinari capolavori di arte e fede, come atto di amore e di responsabilità.

    La Fabbrica di San Pietro sceglie oggi, a distanza di 250 anni, di tornare a promuovere la trasmissione di quel “sapere pratico”, legato al saper fare, con una proposta didattica e finalità simili: la Scuola è gratuita e il sapere sarà trasmesso dalle migliori maestranze della Basilica. Le lezioni si svolgeranno presso i locali e i laboratori della Fabbrica di San Pietro, che da oltre cinque secoli è un centro di eccellenza del sapere, capace di stimolare la creatività e l’abilità di artisti e di artigiani costantemente impegnati per far fronte alle esigenze specifiche di un edificio unico nel suo genere, quale è la Basilica Vaticana. I 20 studenti ammessi apprenderanno i mestieri della tradizione, adattati alle nuove tecnologie. La partecipazione alla Scuola offrirà l’occasione per costruire una comunità educante, formata in spirito di fraternità e in vista di una crescita umana integrale, come alternativa alla solitudine del sapere e al crescente individualismo professionale.

    «La Scuola – sottolinea il Card. Gambetti – ci aiuterà a piantare un seme nel terreno della promozione umana, della formazione volta al servizio alla cultura, alle donne e agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa. Grazie alla tradizione centenaria custodita dalla Fabbrica di San Pietro, alla professionalità dei sanpietrini e al contributo scientifico del panorama accademico internazionale, cercheremo di portare come frutto una formazione davvero integrale, capace di coinvolgere, con l’insegnamento delle arti e dei mestieri, la dimensione spirituale, quella culturale e antropologica, l’etica e la cura della vita comunitaria».

    La classe

    La classe è formata da 20 giovani alunni - 12 ragazzi e 8 ragazze – provenienti da Italia, Perù, Germania e Bielorussia. Tutti gli ammessi sono diplomati e hanno al proprio attivo una formazione tecnico/artistica, come previsto dal bando di ammissione. I più giovani hanno da poco terminato la scuola secondaria superiore e hanno scelto la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro prima di affacciarsi al mondo del lavoro o degli studi universitari. Altri sono studenti universitari che, anche su consiglio dei loro docenti, hanno chiesto di frequentare la Scuola. Altri ancora hanno già iniziato uno dei mestieri oggetto dei corsi, altri sono disoccupati o impiegati in lavori precari.

    La metà delle domande di ammissione è stata presentata da ragazze. Fin dal Cinquecento, nel cantiere di San Pietro, la presenza di maestranze femminili impiegate in questo genere di lavori è tutt’altro che episodica. Tra le “sanpietrine” del passato, esemplari per tenacia, intraprendenza, spirito imprenditoriale e coraggio, troviamo mastre muratrici, carrettiere, pozzolaniere, fabbre, fornaciare, vetrare, intagliatrici di legno e di pietre dure, che hanno goduto di una sostanziale parità economica e considerazione rispetto ai colleghi uomini.

    La selezione dei candidati, operata attraverso un test e un colloquio individuale con il supporto della Segreteria organizzativa della Scuola, coordinata dalla Dott.ssa Paola D’Onofrio, ha tenuto in particolare considerazione le motivazioni personali. Tutti hanno manifestato il desiderio di formarsi in mestieri antichi, che oggi sembrano essere poco appetibili a molti loro coetanei. Le informazioni per le candidature alla prossima selezione della Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro sono reperibili scrivendo alla Segreteria della Scuola (scuola.artiemestieri@fsp.va).

    […].


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  9. #199
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    LECTIO PETRI: RENDERE RAGIONE DELLA SPERANZA CHE È IN NOI

    Il 24 gennaio la Basilica di San Pietro ospita il terzo appuntamento dedicato alla vita e al Ministero dell’Apostolo Pietro.

    Intervengono durante la serata il Card. Gambetti, il Card. Ravasi e il Prof. Amato


    Città del Vaticano, 19 gennaio 2023 – Dopo i primi due appuntamenti del 25 ottobre e del 22 novembre 2022, il prossimo martedì 24 gennaio alle 18:30, la Basilica di San Pietro in Vaticano ospiterà una nuova Lectio Petri, terzo dei quattro incontri promossi dal “Cortile dei Gentili” e dalla Fondazione Fratelli tutti per approfondire la vita e il Ministero dell’Apostolo Pietro, nella teologia, nella storia, nelle arti e nella cultura.

    Il titolo scelto per quest’occasione è “Rendere ragione della speranza che è in noi”: il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, commenterà infatti alcuni dei passi più significativi della Prima Lettera di Pietro, della Lettera di Plinio a Traiano e della Lettera di risposta di Traiano a Plinio. Il commento conclusivo sarà invece affidato al Prof. Giuliano Amato, Presidente della Fondazione Cortile dei Gentili, che proporrà al pubblico una riflessione sul tema “Fede e società”. La serata sarà introdotta dal Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, e sarà arricchita dalla performance musicale di un quartetto d’archi, con l’Adagio in Sol minore di Tomaso Albinoni, l’Ave Maria (Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”) di Pietro Mascagni e l’Aria sulla IV corda dalla Suite nr. 3 BWV 1068 di Johann Sebastian Bach. Le letture saranno interpretate dalla giornalista e conduttrice televisiva Paola Saluzzi.

    «I testi scelti per questa Lectio Petri – La Prima Lettera di Pietro e lo scambio epistolare tra Plinio e Traiano – sono documenti molto significativi e suggestivi non solo da un punto di vista teologico ma anche storico-culturale, perché offrono il ritratto di un’epoca [70-110 d.C.], di una comunità [quella cristiana della seconda generazione] e dei suoi rapporti con l’Impero», spiega il Card. Ravasi. «Questa sorta di duetto ideale tra il politico, Plinio, e l’apostolo cristiano, Pietro, tra due culture, tra due popoli, tra Stato e Chiesa è, inoltre, di grandissima attualità. Pensiamo anche alle parole di Pietro: rivolgendosi ai cristiani, un gruppo minoritario che si sente straniero e pellegrino, li invita a conservare il dialogo con l’orizzonte pagano, a rimanere nel mondo, preservando ma anche rendendo ragione, con gentilezza e coraggio, della propria identità. E’ quello che cerchiamo di fare sempre anche con il “Cortile dei Gentili”: percorrere la via dell’incontro, nell’autentico rispetto delle differenti concezioni

    Il Prof. Amato aggiunge: «Le religioni, lungi dall'essere estranee al costrutto della coesione sociale, possono fornire un nutrimento essenziale in vista del bene comune. Chi invece deriva da esse posizioni integraliste e intolleranti, le allontana dal ruolo che è insito nei loro stessi valori comuni: che è incontrare l'altro, mai negarne radicalmente le ragioni.»

    «Il tema della serata parafrasa l'esortazione che l'Apostolo rivolge ai fedeli nella sua Prima Lettera: "adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi". Raccogliamo tale esortazione nell'orizzonte della fraternità, cui rinviano questi nostri appuntamenti: man mano che incontriamo gli altri assumiamo e maturiamo sempre di più la nostra identità, la riconosciamo e rendiamo ragione della speranza che è in noi, diventando nel mondo lievito di amicizia sociale e di fraternità. Infatti, costitutivamente i cristiani sono fratelli, perché Gesù è la 'forma' del Cristianesimo.», commenta il Card. Gambetti.

    I prossimi appuntamenti
    L’ultima Lectio Petri, “Quo vadis”, è prevista per il 7 marzo 2023 e, grazie alla partecipazione di personalità di spicco del mondo della cultura, analizzerà la figura di Pietro nelle arti, nella letteratura e nella musica.

    Il “Cortile dei Gentili”
    Il Cortile dei Gentili è una struttura del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, fondata dal Card. Gianfranco Ravasi per promuovere il dialogo tra credenti e non credenti. Attraverso eventi, incontri, dibattiti, ricerche e occasioni di condivisione, il Cortile dei Gentili si è affermato come luogo di incontro tra personalità di spicco delle culture laiche e cattoliche, sui temi e le sfide che interessano la società contemporanea - come l’etica, la legalità, la scienza, la fede, lo sport, l’arte, i giovani e le nuove tecnologie. Nel 2011, a sostegno della mission e delle attività del Cortile dei Gentili è nata anche la Fondazione omonima, presieduta dal Prof. Giuliano Amato, che persegue finalità di solidarietà sociale e si ispira alla logica del no-profit.

    La Fondazione Fratelli tutti
    La Fondazione Fratelli tutti, istituita dal Santo Padre l’8 dicembre 2021 con chirografo pontificio, nasce dalla Fabbrica di San Pietro per promuovere percorsi di arte e fede, formazione e dialogo con la cultura, i popoli e le religioni. Attraverso la forza simbolica dell’abbraccio al mondo, espressa dal colonnato del Bernini, la Fondazione ha come missione quella di favorire la «fraternità» e l’«amicizia sociale». Per questo si pone “sulla soglia”, tra la Basilica di San Pietro e la città, come simboleggia il logo composto da persone in movimento, che sono da un lato accolte e dall'altro esprimono il dinamismo stesso della Chiesa che include formando l’abbraccio. Le aree di missione della Fondazione sono:

    • I percorsi di arte e fede, per permettere ai tanti visitatori di poter vivere un’esperienza spirituale cogliendo il senso delle varie dimensioni della bellezza.

    • La formazione culturale e spirituale, per costruire una education community intorno a San Pietro attraverso seminari, lectiones, eventi, esperienze, percorsi ed esercizi spirituali.

    • Il dialogo con le culture, le altre confessioni cristiane e le altre religioni sui temi delle ultime encicliche del Pontefice, per costruire «alleanza sociale».

    Per partecipare all’evento del 24 gennaio è necessario registrarsi al seguente link: http://www.bit.ly/3IOXlpV

    MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO PER I GIORNALISTI:
    I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, attraverso il Sistema di accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti

    Le richieste di interviste devono pervenire in anticipo agli Uffici Stampa, i cui contatti sono riportati di seguito.

    __________________

    Per ulteriori informazioni:

    www.cortiledeigentili.com
    www.fondazionefratellitutti.org

    Ufficio Stampa Cortile dei Gentili: Giulia Tosana – g.tosana@cortile.va – 333 1732069
    Ufficio Stampa Fondazione Fratelli tutti: Rita Cristofari – ritacristofari@gmail.com – 331 2969626


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  10. #200
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    Nelle ultime settimane c’è stato un fervore di manutenzioni in basilica (che continua in questi giorni). Sono state pulite le statue dei Fondatori (quanto meno ho visto agire su quelle del primo ordine) e ho notato interventi sul pavimento e di cablaggio (forse amplificazione?). Inoltre, sull’altare della Confessione è stata collocata una Croce più imponente e ben visibile sin dall’ingresso (anche se proprio dall’ingresso si sovrappone visivamente all’incongruo Crocifisso appeso sotto la Cathedra Petri). L’ambone normalmente “accantonato” accanto alla balaustra della Confessione e usato nelle liturgie papali è stato spostato nell’area della tribuna, per cui “serve” liturgicamente l’Altare della Cattedra (aggiungendo qualcosa di cui non si aveva veramente bisogno…patacca con patacca, un obbrobrio di cattivo gusto e di offesa ai capolavori berniniani).Soprattutto (e aggiungo finalmente) è stata smontata la pedana che ampliava il piano praticabile davanti all’Altare della Confessione (dove veniva collocata la sede papale, per capirci) con i relativi gradini laterali, liberando i basamenti delle colonne del Baldacchino e permettendo una vista migliore della Tomba dell’Apostolo (che, vista dalle grotte, appare illuminata direttamente dalla luce della basilica), e sono anche state ricollocate le lampade di ottone sul lato occupato dalla pedana davanti all’altare. (Allego foto per chiarezza). Sicuramente una decisione presa in conseguenza del fatto che Papa Francesco non presiede più da davanti all’altare, e spero che questa situazione possa portare ad una migliore gestione dello spazio liturgico quando il Papa tornerà a presiedere. https://imgur.com/a/Xd1gV8E

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