GLI UOMINI DISUBBIDISCONO A DIO E CAUSANO IL DISORDINE NEL MONDO
Chi ha la colpa?
Ci chiediamo: Se tutto ciò che ha creato Dio è buono, come si spiega che nel mondo ci sono odi, invidie, gelosie, omicidi, divisioni e tante altre cose cattive?
La Bibbia ci dà la risposta: Noi uomini abbiamo la colpa di tutto il male che esiste nel mondo (Sir 15,11-20).
Perché noi abbiamo la colpa?
Perché fin dal principio ci siamo ribellati contro Dio (Gn 3). Il demonio ingannò i primi uomini e continua a ingannare noi.
I primi uomini disobbedirono a Dio, credendo di poter essere uguali a lui (Gn 3,5). Invece, dopo essersi ribellati contro Dio, restarono tristi e pieni di vergogna (Gn 3,7). Lo stesso succede a noi, dopo aver commesso qualcosa di male.
Dopo il peccato Dio abbandonò l'uomo?
No. Dio non abbandona mai coloro che commettono il peccato. Dio promise il Salvatore (Gn 3,15). qui notiamo il grande amore di Dio verso di noi. Innanzitutto ci creò e ci fece capi di tutto ciò che esiste in questo mondo; dopo, quando ci ribellammo contro di lui, ci promise il Salvatore. E questo Salvatore non doveva essere uno qualsiasi, ma il suo stesso figlio, che avrebbe pagato per tutti i nostri peccati.
Verso l'abisso
Con il passar del tempo, l'umanità si allontanò sempre più da Dio, commettendo peccati sempre più gravi. È quanto succede a ognuno di noi dopo aver compiuto il primo passo sulla strada del peccato. Al principio ci sono resistenze; dopo diventa tutto più facile. È come quando una pietra comincia a rotolare dalla vetta di una montagna; quando più avanza, tanto più aumenta la velocità.
Per invidia Caino uccide suo fratello Abele (Gn 4,1-ó); per orgoglio Lamec uccide chi gli produce una ferita e minaccia di farsi vendicare settanta volte sette (Gn 4,23-24); la malizia e la violenza riempiono il cuore di tutti gli uomini (Gn 6,11-13).
il diluvio: un castigo inutile
Molte volte ci chiediamo: Ma perché Dio non castiga l'umanità, per obbligarla a raddrizzare il suo cammino?
Tutto inutile ci risponde la Bibbia. L'uomo di per se non ce la fa a seguire la via del bene. È necessario che Dio intervenga direttamente nella vita dell'uomo, lo afferri per mano e lo conduca verso su.
Per far capire questa verità, la Bibbia ci presenta l'episodio del diluvio, come castigo per purificare il mondo e obbligare l'uomo a cambiare strada (Gn 6-8). Ma che succede? Che, passato il pericolo, tutto ritorna come prima (Gn 9,20-27).
La torre di Babele: è possibile una salvezza senza Dio?
Per evitare il pericolo di una disgregazione totale, I'uomo tenta una soluzione nella scienza e nella tecnica. Unità e pace senza Dio. Ma è impossibile Dio non lo permetterà mai. Per questo interviene e confonde le lingue. Cosi ognuno prende la sua strada, rinnovando una tragedia già presente fin dal primo peccato e portata alle ultime conseguenze (Gn 11,1-9).
Quanto più l'uomo si allontana da Dio, tanto più constata un profondo squilibrio interiore e si separa dal fratello e dalla stessa natura. Potrà salvarsi? Sì. Mediante un intervento diretto di Dio.
Il problema ecologico
L'uomo è superiore a tutto ciò che fu creato (Gn 1,26). Ha un vero dominio sulla creazione. Ebbene, dopo il peccato, lo squilibrio ha raggiunto anche l'esercizio di questo potere. Invece di aiutare tutta la creazione a progredire secondo il piano di Dio, per superbia, egoismo, affanno di lucro l'uomo va causando la "morte" dei fiumi, dell'atmosfera, dei boschi, ecc. Anche sotto questo aspetto vediamo, come sempre, il potere distruttivo del peccato.