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Discussione: Benedizioni Papali

  1. #1
    papalino
    visitatore

    Benedizioni Papali

    Quando il Papa da la benedizione alla fine dell'Angelus, dice "sit nomen domini benedictum"(sia benedetto il nome del signore) e poi c'è la risposta in latino del popolo. Questa risposta in italiano è "ora e sempre", ma la corrispondente formula in latino proprio non riesco a decifrarla, c'é qualcuno che sa com'é?
    Sempre a proposito di benedizioni, quando si parla di Benedizione Papale, data insieme all'indulgenza dai legati pontifici o data in nome del Santo Padre sempre da alcuni suoi inviati speciali a particolari celebrazioni, cosa si intende precisamente? Cioè come è la formula della benedizione? E' sempre in latino?
    Ultima modifica di papalino; 05-10-2006 alle 20:20

  2. #2
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    Quando il Papa da la benedizione alla fine dell'Angelus, dice "sit nomen domini benedictum"(sia benedetto il nome del signore) e poi c'è la risposta in latino del popolo. Questa risposta in italiano è "ora e sempre", ma la corrispondente formula in latino proprio non riesco a decifrarla, c'é qualcuno che sa com'é?
    Ex hoc nunc et usque in saeculum

    Sempre a proposito di benedizioni, quando si parla di Benedizione Papale, data insieme all'indulgenza dai legati pontifici o data in nome del Santo Padre sempre da alcuni suoi inviati speciali a particolari celebrazioni, cosa si intende precisamente? Cioè come è la formula della benedizione? E? sempre in latino?
    La benedizione papale può essere impartita anche dal Vescovo diocesano tre volte all'anno (in occasioni scelte dal medesimo Vescovo). Queste le rubriche e le formule della Benedizione Papale così come sono riportate dal Benedizionale:

    1955. Il vescovo nella sua Diocesi ha la facoltà di impartire la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria tre volte l'anno nelle festività solenni di sua scelta, anche nel caso in cui egli non sia il celebrante della liturgia eucaristica.
    Gli altri prelati equiparati dal diritto ai vescovi diocesani, anche se privi della dignità episcopale, possono, fin dall'inizio del loro servizio pastorale, impartire la benedizione papale con l'annessa indulgenza nell'ambito del loro territorio tre volte l'anno, nelle festività solenni di loro scelta.
    La benedizione papale viene impartita al termine della Messa con apposito formulario. Ad essa si farà riferimento nello stesso atto penitenziale all'inizio della celebrazione eucaristica.

    1956. Nella esortazione che precede l'atto penitenziale il vescovo, o un altro ministro idoneo, avverte i fedeli che al termine della Messa si impartirà la benedizione papale con l'indulgenza plenaria. Si invitano pertanto i presenti a pentirsi dei loro peccati per disporsi degnamente a celebrare l'Eucaristia e a ricevere l'indulgenza.

    * Dopo una breve presentazione della liturgia del giorno i fedeli possono essere avvertiti della benedizione papale con l'indulgenza plenaria con queste parole o altre simili:


    Fratelli e sorelle carissimi,
    al termine di questa solenne celebrazione dell'Eucaristia, riceveremo la benedizione papale che, attingendo alla ricchezza della comunione dei santi in Cristo redentore, ci elargirà l'indulgenza plenaria con la remissione di ogni pena dovuta per i peccati.
    Confessiamo dunque le nostre colpe e umiliamoci sotto la potente mano di Dio, perché ci esalti nell' ora della sua visita.

    1957. A conclusione dell'atto penitenziale si userà la formula seguente:

    Per i meriti e per l'intercessione
    della beata sempre Vergine Maria,
    dei santi Apostoli Pietro e Paolo,
    [di san N. santo del giorno o patrono]
    e di tutti i santi,
    Dio onnipotente e misericordioso
    vi conceda un tempo favorevole
    per un sincero e fruttuoso pentimento,
    la continua conversione del cuore,
    il rinnovamento della vita,
    la perseveranza nelle opere buone,
    perdoni i vostri peccati
    e vi conduca alla vita eterna.

    R. Amen.

    1958. Nella preghiera universale o dei fedeli si inserisca sempre un'intenzione per tutta la Chiesa e in particolare per il Romano Pontefice.

    1959. Terminata l'orazione dopo la comunione, il vescovo mette la mitra e, se è alla cattedra, siede. Il diacono annuncia la benedizione con queste parole o altre simili:


    Il nostro venerato Padre N.,
    per grazia di Dio e designazione della Sede Apostolica
    vescovo di questa santa Chiesa che è in N.,
    a nome del Romano Pontefice
    impartirà la benedizione con l'indulgenza plenaria
    a tutti i fedeli
    che, animati da sincero pentimento,
    confessati e comunicati,
    hanno partecipato a questa celebrazione.
    Pregate Dio per il beatissimo nostro Papa N.,
    per il nostro Vescovo N.,
    per la santa Madre Chiesa
    e impegnatevi a vivere santamente
    in piena comunione con Dio e con i fratelli.

    1960. Poi il vescovo, in piedi, allarga le braccia e saluta il popolo dicendo:

    Il Signore sia con voi.

    Il popolo risponde:

    E con il tuo spirito.

    1961. Il diacono può invitare i presenti a ricevere la benedizione con queste parole o altre simili:

    Inchinatevi per la benedizione.

    1962. Il vescovo, tenendo le mani stese sul popolo, dice:

    — la formula solenne di benedizione che si trova nel Messale.

    Quindi prende il pastorale e conclude dicendo:

    Per intercessione dei santi apostoli Pietro e Paolo
    vi benedica Dio onnipotente,
    Padre + e Figlio + e Spirito + Santo.

    R. Amen.

    1963. Il diacono congeda il popolo nel modo consueto.

  3. #3
    papalino
    visitatore
    Grazie. Ma la Benedizione Papale è quella che il Santo Padre da alle Benedizioni Urbi et Orbi di Natale e Pasqua?

  4. #4
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Citazione Originariamente Scritto da papalino Visualizza Messaggio
    Grazie. Ma la Benedizione Papale è quella che il Santo Padre da alle Benedizioni Urbi et Orbi di Natale e Pasqua?
    La benedizione Urbi et Orbi è una benedizione Papale. La differenza con la benedizione papale data dal Vescovo diocesano, oltre alle formule, è che la benedizione Urbi et Orbi con annessa indulgenza vale anche per chi la riceve tramite la radio e la televisione, mentre la benedizione papale data dal Vescovo, con annessa indulgenza, vale (correggetemi se sbaglio) solo per chi è fisicamente presente alla cerimonia.

    Questo lo schema della Benedizione "Urbi et Orbi":

    Promulgazione dell'Indulgenza da parte del Cardinale Protodiacono:

    Il Santo Padre N. concede a tutti i fedeli presenti, e a quelli che ricevono a mezzo della radio e della televisione la sua benedizione, l'indulgenza plenaria nella forma stabilita dalla Chiesa.
    Preghiamo Dio onnipotente perché conservi a lungo il Papa a guida della Chiesa, e conceda pace e unità alla Chiesa in tutto il mondo.

    BENEDIZIONE

    Sancti Apostoli Petrus et Paulus de quorum potestate et auctoritate confidimus ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.
    R) Amen.

    Precibus et meritis beatae Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistae, et Sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum,
    misereatur vestri omnipotens Deus; et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus in vitam eternam.
    R) Amen.

    Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae poenitentiae, cor semper poenitens, et emendationem vitae, gratiam et consolationem Sancti Spiritus; et finalem perseverantiam in bonis operibus tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.
    R) Amen.

    Et benedictio Dei omnipotentis, Pa + tris, et Fi + lii, et Spiritus + Sancti, descendat super vos et maneat semper.
    R) Amen.

  5. #5
    papalino
    visitatore
    Ti ringrazio.

  6. #6
    utente cancellato
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    "La benedizione Urbi et Orbi è una benedizione Papale. La differenza con la benedizione papale data dal Vescovo diocesano, oltre alle formule, è che la benedizione Urbi et Orbi con annessa indulgenza vale anche per chi la riceve tramite la radio e la televisione, mentre la benedizione papale data dal Vescovo, con annessa indulgenza, vale (correggetemi se sbaglio) solo per chi è fisicamente presente alla cerimonia".


    Vorrei dire che le cerimonie le fa il comune; noi facciamo le Celebrazioni Liturgiche...

  7. #7
    panzerkardinal
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da don diego Visualizza Messaggio
    Vorrei dire che le cerimonie le fa il comune; noi facciamo le Celebrazioni Liturgiche...
    Continuo a sostenere che Sant'Alfonso Maria de' Liguori (mica PincoPallino) ha intitolato un suo trattato sui riti e gli atteggiamenti nella Messa "Delle Cerimonie della Messa", che il libro liturgico ad uso dei Vescovi si chiama "Caeremoniale Episcoporum" e che per secoli il maestro delle celebrazioni si è chiamato anche nei testi liturgici "cerimoniere".

    se ritenete pastoralmente inesatto questo termine evitatelo ma non correggete chi con zelo utilizza dei termini esatti e utilizzati a immemorabilis

  8. #8
    utente cancellato
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    Mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno.

    tuttavia come non si dice più "prostrato al bacio della sacra pantofola", oso dire che la terminologia più adeguata è celebrazione. Giusto per elevare semanticamente Eucaristia rispetto all'inaugurazione di una mostra!

  9. #9
    panzerkardinal
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da don diego Visualizza Messaggio
    non si dice più "prostrato al bacio della sacra pantofola"
    purtroppo è vero

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Vox Populi Visualizza Messaggio
    Questo lo schema della Benedizione "Urbi et Orbi":
    .......
    Precibus et meritis beatae Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistae, et Sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum,........
    Se non erro nel RA, dopo Ioannis Baptistae, c'è anche "beati Ambrosii confessoris"

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