Grazie per i vostri interventi!
Sinceramente, piuttosto che San Bennone (di cui, qui in parrocchia, non facciamo assolutamente memoria, men che meno lo ricordiamo o veneriamo) troverei più plausibile l’associazione a San Bellino di Padova (http://www.santiebeati.it/Detailed/79350.html), che è Vescovo ed è veneto.
Le vostre considerazioni, però, mi hanno fatto ricredere sull’attribuzione del Santo di sinistra. San Valentino di norma è raffigurato con la palma ed il pastorale: nella tela, invece, il Santo regge il calice e l’ostia (la quale riporta al suo interno la scena del Golgota) ed un libro aperto, presumibilmente quello delle Sacre Scritture.
Che si tratti di un altro Valentino o di un Valentiniano?
In questo scritto su San Bellino, a pagina 3 in alto, è menzionata una chiave miracolosa:
http://www.comune.sanbellino.ro.it/S...%20Bellino.pdf
ed il "nostro" Santo, oltre al pastorale e ad un libro chiuso, regge una chiave piuttosto vistosa...
Ma ha la casula rossa, simbolo del martirio. Quindi potrebbe essere il Valentino sacerdote e martire romano, o un altro Valentino locale, anche se nel Martirologio del 1584 risultano soltanto due Valentino sacerdoti, uno quello di Roma appunto e l'altro di Viterbo, entrambi martiri.
E allora è lui.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
sono rimasto affascinato dalla Madonna con il vestito blu-azzurro in santa Maria degli angeli
quella in alto a destra accanto a Cristo vestito di rosso, è possibile sapere chi la ha dipinta e anche avere uno zoom sul suo aspetto specialmente sul suo volto? grazie infinite.
"Non esiste problema che con il Santo Rosario non si risolve!"
L'affresco sulla facciata della Porziuncola fu realizzato nel 1830 da Freidrich Overbeck (Lubecca, 1789 - Roma, 1869) in sostituzione di un precedente dipinto del '600.
Per quanto riguarda il volto della Vergine, ho trovato questa immagine che, pur essendo una copia, mi sembra molto fedele:
(da http://img.libreriadelsanto.it/)
Immota Manet (motto simbolo di L'Aquila ma recentemente diventato di tutto l'Abruzzo)
In effetti qui in Abruzzo, e più specificatamente a Palmoli, al confine con il Molise, è venerato un Valentino martire, sacerdote di Roma, di cui in questo paese si conservano le spoglie dal 1824. Si racconta che egli guarì dalla cecità la figlia del giudice Asterio, della quale poi si innamorò 'platonicamente'. Durante il periodo di prigionia, in attesa dell'esecuzione della pena capitale, Valentino scrisse una sorta di lettera d'amore alla figlia del giudice.
Ecco perchè nell'immaginetta postata da Abbas si vede una fanciulla con una benda sulla testa (ciò dovrebbe indicare appunto la cecità).
Immota Manet (motto simbolo di L'Aquila ma recentemente diventato di tutto l'Abruzzo)
Credo che piuttosto che ladroni fossero zeloti, cioè quei gruppi di ebrei che si ribellavano al potere di Roma attraverso rappresaglie violente. Gesù stesso viene scambiato, in qualche modo, per uno zelota, pronto a dar battaglia ai Romani. Da qui, probabilmente, anche il fra-intendimento di Giuda, che resta deluso dall'atteggiamento di GESù, COMPLETAMENTE OPPOSTO A CIò CHE GLI STESSI DISCEPOLI/APOSTOLI SI ASPETTASSERO
SALUTI
Fra ladro e ribelle c'è una grande differenza, il termine usato in Mt 27,38 è λῃσταί, che il significato di ladro, chi ruba fuori all'aperto con violenza, bandito che saccheggia usando violenza, predone deriva, infatti, dal verbo ληίζομαι, che significa proprio saccheggiare.
Gli zeloti, invece, erano ribelli estremisti, che punivano i sacrilegi con l'assassinio, camminavano, infatti, con un pugnale con cui uccidevano i sacrileghi e venivano, infatti, detti sicari, e si opponevano alla dominazione romana.
Quindi sono due tipologie di reato molto ben distinte.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.