Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Inni della «Liturgia Horarum» - 2. Proprium de Sanctis & Communia

  1. #21
    CierRino
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    O sancta mundi dómina

    Natività della Beata Vergine Maria, alle Lodi mattutine
    Autore: anonimo del X secolo
    Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

    O sancta mundi dómina,
    regína cæli ínclita,
    o stella maris fúlgida,
    virgo mater mirífica,

    Appáre, dulcis fília,
    nitésce iam, virgúncula,
    florem latúra nóbilem,
    Christum Deum et hóminem.

    Natális tui ánnua
    en cólimus sollémnia,
    quo stirpe delectíssima
    mundo fulsísti génita.

    Per te sumus, terrígenæ
    simúlque iam cælígenæ,
    pacáti pace nóbili,
    more non æstimábili.

    Sit Trinitáti glória
    per sæculórum sæcula,
    cuius vocáris múnere
    mater beáta Ecclésiæ. Amen.
    _____________

    1. O santa signora del mondo, illustre regina del cielo, o stella splendente del mare, meravigliosa vergine madre,
    2. mòstrati, o dolce figlia, adesso cresci, ragazzina, che porterai un nobile fiore, Cristo Dio-uomo.
    3. Ecco, celebriamo la ricorrenza annuale della tua nascita, nella quale splendesti al mondo generata da una stirpe elettissima.
    4. Per te siamo cittadini della terra e, insieme, del cielo, placati da una nobile pace, in modo inestimabile.
    5. Per i secoli dei secoli sia gloria alla Trinità, per dono della quale sei chiamata beata madre della Chiesa. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 06-10-2009 alle 22:52

  2. #22
    CierRino
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    Beáta Dei génetrix

    Natività della Beata Vergine Maria, all'Ufficio delle Letture e ai Vespri
    Autore: San Pier Damiani
    Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

    Beáta Dei génetrix,
    nitor humáni géneris,
    per quam de servis líberi
    lucísque sumus fílii;


    María, virgo régia,
    David stirpe progénita,
    non tam patérna nóbilis
    quam dignitáte súbolis,


    Tu nos, avúlso véteri,
    complánta novo gérmini;
    per te sit genus hóminum
    regále sacerdótium.


    Tu nos culpárum néxibus
    sacris absólve précibus;
    tua proméntes mérita
    ad cæli transfer præmia.


    Sit Trinitáti glória,
    o Virgo nobilíssima,
    quæ te suórum múnerum
    thesáurum dat magníficum. Amen.
    _____________

    1. Beata Madre di Dio, splendore del genere umano, per la quale da servi [che eravamo] siamo figli liberi della luce;
    2. Maria, vergine regale, generata dalla stirpe di Davide, nobile non tanto per la dignità del progenitore, quanto [per la dignità] della discendenza,
    3. tu, strappato via il vecchio, innestaci tutti sul nuovo germoglio; attraverso di te la stirpe umana sia un regale sacerdozio.
    4. Tu scioglici dai vincoli della colpa, con le [tue] sacre preghiere; porta ai premii celesti coloro che narrano i tuoi meriti.
    5. O Vergine nobilissima, sia gloria alla Trinità, che ti dà i suoi doni come magnifico tesoro. Amen.

  3. #23
    CierRino
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    Laude te cives súperi corónant

    San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa, alle Lodi mattutine e ai Vespri
    Autore: di nuova composizione
    Metro: strofe saffica. ˉ˘ˉx|ˉ˘˘ˉ|˘ˉx (3 volte); ˉ˘˘|ˉˉ (1 volta)

    Laude te cives súperi corónant,
    magne Ioánnes, sociúsque noster
    iúngitur cantus, generóse præsul,
    celse magíster.

    Aureo profers veheménter ore
    verba quæ dives facilísque amóris
    vena progígnit, fériunt vel acri
    vúlnere noxas.

    Ipse virtútum spéculum nitéscis
    ac tuæ plebi méritis corúscas,
    ómnibus, Pauli velut æmulátor,
    ómnia factus.

    Nemo te frangit, nihil imperántum
    te domant iræ rutilæque honórem
    óbtines palmæ venerándus exsul,
    péctore martyr.

    Nunc tuis valde précibus iuvémur,
    ut Dei sedem céleres petámus,
    dúlcibus tecum sonitúri amóris
    vócibus hymnos. Amen.
    _____________

    1. I cittadini del cielo ti incoronano di lodi, grande Giovanni, e ci unisce il nostro canto associato, o generoso presule, nobil maestro.
    2. Proferisci vigorosamente con labbra d’oro parole che genera un’ispirazione facile [nel senso di con facilità di parola] d’amore, e colpiscono i peccati con severi colpi.
    3. Tu stesso risplendi specchio di virtù e brilli per i benefici del tuo popolo, fatto tutto in tutti, ad imitazione di Paolo.
    4. Nessuno ti abbatte, nessuna manifestazione di violenza di coloro che comandano ti vince e, esule degno di rispetto, ottieni l’onore della splendida palma, martire in cuore.
    5. Ora ci gioviamo molto delle tue preghiere, per raggiungere in breve la dimora di Dio, dove canteremo insieme con te inni d’amore, con dolci voci. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 05-11-2009 alle 08:15

  4. #24
    CierRino
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    Vexílla regis pródeunt... in hac triúmphi glória

    Esaltazione della Santa Croce, ai Primi (quando si celebrano) e ai Secondi Vespri
    Autore: San Venanzio Fortunato
    Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

    Vexílla regis pródeunt,
    fulget crucis mystérium,
    quo carne carnis cónditor
    suspénsus est patíbulo;

    Quo, vulnerátus ínsuper
    mucróne diro lánceæ,
    ut nos laváret crímine,
    manávit unda et sánguine.

    Arbor decóra et fúlgida,
    ornáta regis púrpura,
    elécta digno stípite
    tam sancta membra tángere!

    Beáta, cuius brácchiis
    sæcli pepéndit prétium;
    statéra facta est córporis
    prædam tulítque tártari.

    Salve, ara, salve, víctima,
    de passiónis glória,
    qua Vita mortem pértulit
    et morte vitam réddidit!

    O crux, ave, spes única!
    in hac triúmphi glória
    piis adáuge grátiam
    reísque dele crímina.

    Te, fons salútis, Trínitas,
    colláudet omnis spíritus;
    quos per crucis mystérium
    salvas, fove per sæcula. Amen.
    _____________

    1. I vessilli del re avanzano, rifulge il mistero della croce, sul quale patibolo è appeso il creatore della carne, fattosi carne;
    2. e su questo [patibolo], ferito dalla punta crudele di una lancia, [egli] effuse acqua e sangue, per lavarci dal peccato.
    3. Albero splendente di nobiltà, [fu] adornato dalla porpora del re, scelto come tronco degno di toccare un corpo così santo!
    4. Beato [albero]! Dai suoi bracci pendette il riscatto del mondo; divenne bilancia del corpo e portò il bottino dell’inferno.
    5. Salve, altare, salve, vittima, gloria a causa della passione, per la quale la Vita ha subito la morte e, con la morte, ha ridato la vita!
    6. Ti salutiamo, o croce, unica speranza! Nella gloria di questo trionfo, accresci la grazia ai devoti e cancella le colpe ai peccatori.
    7. O Trinità, sorgente di salvezza, ti lodi ogni spirito; e sostieni in eterno coloro che salvi per il mistero della croce. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 05-11-2009 alle 08:28

  5. #25
    CierRino
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    Salve, crux sancta, salve mundi glória

    Esaltazione della Santa Croce, all'Ufficio delle Letture
    Autore: Eriberto da Rothenburg
    Metro: ...

    Salve, crux sancta, salve mundi glória,
    vera spes nostra, vera ferens gáudia,
    signum salútis, salus in perículis,
    vitále lignum vitam portans ómnium.

    Te adorándam, te crucem vivíficam,
    in te redémpti, dulce decus sæculi,
    semper laudámus, semper tibi cánimus,
    per lignum servi, per te, lignum, líberi.

    Laus Deo Patri sit in cruce Fílii,
    laus coæquáli sit Sancto Spirítui;
    cívibus summis gáudium et ángelis,
    honor sit mundo crucis exaltátio. Amen.
    _____________

    1. Salve, o croce santa, salve gloria del mondo, vera speranza nostra, [tu] che porti le vere gioie, vessillo di salvezza, salvezza-salute nei pericoli, legno vitale che reca la vita di tutti.
    2. Te degna di adorazione, te croce che dà vita, in te redenti, dolce onore del mondo, lodiamo sempre, sempre a te cantiamo, servi a causa del legno, liberi, per te, legno.
    3. Sia lode a Dio Padre, nella croce del Figlio, identica lode sia al Santo Spirito; gioia dei cittadini celesti e degli angeli, sia onore al mondo l’esaltazione della croce. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 26-08-2009 alle 20:25

  6. #26
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    Signum crucis mirábile

    Esaltazione della Santa Croce, alle Lodi mattutine
    Autore: anonimo del X secolo
    Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

    Signum crucis mirábile
    totum per orbem prænitet,
    in qua pepéndit ínnocens
    Christus, redémptor ómnium.

    Hæc arbor est sublímior
    cedris, habet quas Líbanus,
    quæ poma nescit nóxia,
    sed ferre vitæ præmia.

    Te, Christe, rex piíssime,
    huius crucis signáculo
    horis, moméntis ómnibus
    muníre nos non ábnuas,

    Ut ore tibi cónsono
    et corde devotíssimo
    possímus omni témpore
    laudes reférre débitas.

    Patri, tibi, Paráclito
    sit æqua, Iesu, glória,
    qui nos crucis victória
    concédis usque pérfrui. Amen.
    _____________

    1. Risplende su tutto il mondo, il vessillo mirabile della croce, sulla quale pendette il Cristo innocente, redentore di tutti.
    2. Questo albero è più sublime dei cedri, che ha il Libano, non conosce frutti nocivi, ma dà premii di vita.
    3. Tu, o Cristo, re piissimo, per le ore [passate] sul segno di questa croce, non rifiutarti di proteggerci in ogni momento,
    4. affinché con parole a te consone e cuore devotissimo possiamo rendere le dovute lodi a te, in ogni tempo.
    5. Al Padre, a te, al Paraclito, sia eguale gloria, o Gesù, che ci concedi di godere per sempre della vittoria della croce. Amen.
    Ultima modifica di Ambrosiano; 03-11-2009 alle 23:05 Motivo: Corretta ortografia.

  7. #27
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    Stabat mater dolorósa
    Prima parte dell'inno Stabat Mater dolorosa

    Beata Vergine Maria Addolorata, all'Ufficio delle Letture
    Autore: Iacopone da Todi (?)
    Metro: dimetro trocaico. ˉ˘ˉ˘|ˉ˘ˉ˘

    Stabat mater dolorósa
    iuxta crucem lacrimósa,
    dum pendébat Fílius.

    Cuius ánimam geméntem,
    contristátam et doléntem
    pertransívit gládius.

    O quam tristis et afflícta
    fuit illa benedícta
    mater Unigéniti!

    Quæ mærébat et dolébat
    pia mater, cum vidébat
    Nati pœnas íncliti.

    Quis est homo qui non fleret,
    matrem Christi si vidéret
    in tanto supplício?

    Quis non posset contristári,
    piam matrem contemplári
    doléntem cum Fílio?

    Pro peccátis suæ gentis
    vidit Iesum in torméntis
    et flagéllis súbditum.

    Vidit suum dulcem Natum
    moriéntem desolátum,
    cum emísit spíritum.

    Christe, cum sit hinc exíre,
    da per matrem me veníre
    ad palmam victóriæ. Amen.
    _____________

    1. La madre stava addolorata, lacrimante presso la croce, da cui pendeva il Figlio.
    2. Una spada attraversò la sua anima gemente, contristata e addolorata.
    3. Oh, quanto triste ed afflitta fu la benedetta madre dell’Unigenito!
    4. Di quanto si affliggeva e si doleva la madre devota, al vedere le pene del nobile Figlio.
    5. Qual è quell’uomo che non piangerebbe, se vedesse la madre di cristo in una simile tortura?
    6. Chi potrebbe non rattristarsi al contemplare la madre devota, che patisce con il Figlio?
    7. Vide Gesù sottoposto a torture e frustate, per i peccati del suo popolo.
    8. Vide il suo dolce Figlio morire abbandonato da tutti, quando emise lo spirito.
    9. O Cristo, quando si tratterà di uscire da questo [mondo] donami di giungere alla palma della vittoria, per l’intercessione della madre. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 05-05-2010 alle 10:19

  8. #28
    CierRino
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    Eia, mater, fons amóris
    Seconda parte dell'inno Stabat Mater dolorosa

    Beata Vergine Maria Addolorata, all'Ufficio delle Letture
    Autore: Iacopone da Todi (?)
    Metro: dimetro trocaico. ˉ˘ˉ˘|ˉ˘ˉ˘

    Eia, mater, fons amóris,
    me sentíre vim dolóris
    fac, ut tecum lúgeam.

    Fac ut árdeat cor meum
    in amándo Christum Deum,
    ut sibi compláceam.

    Sancta mater, istud agas,
    Crucifíxi fige plagas
    cordi meo válide.

    Tui Nati vulneráti,
    tam dignáti pro me pati
    pœnas mecum dívide.

    Fac me vere tecum flere,
    Crucifíxo condolére,
    donec ego víxero.

    Iuxta crucem tecum stare
    ac me tibi sociáre
    in planctu desídero.

    Quando corpus moriétur,
    fac ut ánimæ donétur
    paradísi glória. Amen.
    _____________

    1. Orsù, o madre, sorgente d’amore, fa’ che io senta la violenza del dolore, onde con te pianga.
    2. Fa’ che il mio cuore arda d’amore per Cristo Dio, onde io sia gradito a lui.
    3. Santa madre, opera questo: imprimi saldamente al mio cuore le ferite del Crocifisso.
    4. Dividi con me le pene del tuo Figlio ferito, che si è degnato persino di soffrire per me.
    5. Fa’ che io pianga veramente con te, che [io] soffra con il Crocifisso, finché io avrò vita.
    6. Desidero stare con te presso la croce e associarmi a te nel pianto.
    7. Quando il corpo morirà, fa’ che sia donata all’anima la gloria del paradiso. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 05-11-2009 alle 08:19

  9. #29
    CierRino
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    Virgo vírginum præclára
    Terza parte dell'inno Stabat Mater dolorosa

    Beata Vergine Maria Addolorata, ai Vespri
    Autore: Iacopone da Todi (?)
    Metro: dimetro trocaico. ˉ˘ˉ˘|ˉ˘ˉ˘

    Virgo vírginum præclára,
    mihi iam non sis amára;
    fac me tecum plángere.

    Fac ut portem Christi mortem,
    passiónis fac me sortem
    et plagas recólere.

    Fac me plagis vulnerári,
    cruce hac inebriári
    et cruóre Fílii.

    Flammis urar ne succénsus,
    per te, Virgo, sim defénsus
    in die iudícii.

    Fac me cruce custodíri,
    morte Christi præmuníri,
    confovéri grátia.

    Quando corpus moriétur,
    fac ut ánimæ donétur
    paradísi glória. Amen.
    _____________

    1. Illustre Vergine delle vergini, si’ ora gentile nei miei confronti: fammi piangere con te.
    2. Fa’ che sopporti la morte di Cristo, fa’ che mediti l'evento e le piaghe della passione.
    3. Fa’ che io sia ferito dalle piaghe, sia inebriato da questa croce e dal sangue del Figlio.
    4. Non bruci, incendiato, nelle fiamme, sia difeso da te, o vergine, nel giorno del giudizio.
    5. Fa’ ch’io sia custodito dalla croce, sia fortificato dalla morte di Cristo, sia ristorato dalla grazia.
    6. Quando il corpo morirà, fa’ che sia donata all’anima la gloria del paradiso. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 05-11-2009 alle 08:21

  10. #30
    CierRino
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    Præclára qua tu glória

    San Matteo, apostolo ed evangelista, alle Lodi mattutine
    Autore: di nuova composizione
    Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

    Præclára qua tu glória,
    Levi beáte, cíngeris,
    laus est Dei cleméntiæ,
    spes nostra ad indulgéntiam.

    Telóneo quando ássidens
    nummis inhæres ánxius,
    Matthæe, Christus ádvocans
    opes tibi quas præparat!

    Iam cordis ardens ímpetu
    curris, Magístrum súscipis,
    sermóne factus ínclito
    princeps in urbe cælica.

    Tu verba vitæ cólligens
    Davídque facta Fílii,
    per scripta linquis áurea
    cæléste mundo pábulum.

    Christum per orbem núntians
    conféssus atque sánguine,
    dilectiónis vívidæ
    suprémo honóras pígnore.

    O martyr atque apóstole,
    evangelísta nóbilis,
    tecum fac omne in sæculum
    Christo canámus glóriam. Amen.
    _____________

    1. O beato Levi, tu sei cinto di una splendida gloria, che è lode alla clemenza di Dio, [e] speranza di perdono per noi.
    2. Un giorno, mentre eri seduto al banco delle imposte, attaccato affannosamente ai soldi, Matteo, sei stato chiamato da Cristo, che ti preparava a ben altre ricchezze!
    3. Subito ardente corri con slancio del cuore, accetti [la proposta del] Maestro, diventi principe per il celebre racconto [evangelico], nella città celeste.
    4. Tu, raccogliendo [nel Vangelo] le parole di vita e le azioni del Figlio di Davide, lasci, negli scritti preziosi, un cibo fino al mondo celeste.
    5. Annunziando Cristo nel mondo e professando[lo] con il sangue, [lo] onori della suprema testimonianza di un amore vivido.
    6. O martire ed apostolo, evangelista nobile, fa’ che con te cantiamo la gloria di Cristo in ogni tempo. Amen.
    Ultima modifica di anacleto; 04-08-2009 alle 15:20

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