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Discussione: Il sacrificio di Gesù.

  1. #1
    Veterano di CR L'avatar di marco1961
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    Il sacrificio di Gesù.

    Ascoltando una Lectio Divina il biblista osservava che Gesù non è stato obbligato dal Signore a sacrificarsi per noi e quindi a morire sulla Croce.
    E' stata una libera scelta di Gesù, il quale sarebbe stato libero anche di non prenderla.
    E' così anche per voi?

  2. #2
    Vecchia guardia di CR L'avatar di SignorVeneranda
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    Nella seconda Preghiera Eucaristica viene detto:

    Egli, offrendosi liberamente alla sua passione,
    prese il pane e rese grazie....

    Questo è un classico esempio di come anche la Liturgia sia fonte per la comprensione della fede (esemplificata nella frase lex orandi- lex credendi).
    L'offerta di Gesù alla volontà del Padre è stato un atto perfettamente libero.
    Libertà e obbedienza alla volontà del Padre sono opposte solo nell'uomo peccatore.

  3. #3
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    “Se possibile passi da me questo calice, ma sia fatta non la mia, ma la Tua volontà” (Mt 26, 38-39 ; Mc 14,36; Lc 22,42).

    La croce è il centro della Sapienza.

    Il dolore è l’esame che valuta quanto abbiamo capito studiando la vita terrena.

    Non andrei a dire queste cose in questo momento ad uno che scava sotto le macerie; ma so che il dolore in qualche modo sta salvando anche me. E la “salvezza” vera non è lo “scampare” a questa o quella disgrazia, in attesa della prossima, ma salvare l’anima, per l’eternità.

    Lo dico a chi non ci pensa, prima che le macerie riguardino anche noi, in modo da “provvedere all’olio per le lampade” (parabola delle vergini: Mt 25). Al tempo opportuno io non potrò darne del mio, se l’avrò, e lo Sposo divino potrebbe, lecitamente, dire a qualcuno “non vi conosco”.

    E non si creda che i poveri terremotati siano più colpevoli di altri (Lc 13,4) o che ogni malattia sia imputabile alle colpe del malato o dei suoi genitori (Gv 9,3).

    Il male imperversa a causa del peccato, è farina del sacco del diavolo, produce dolore e morte, è necessario che queste cose terribili accadano (Mt 24,6 ; Mc 13,7 ; Lc 21,9), così come è stata necessaria la croce, per manifestare l’amore di Dio.

    Misteriosamente Dio tutto ciò “lo permette” (libro di Giobbe) e da questo mare di dolore innocente trae la salvezza di molte anime, altrimenti perdute.

    Il dolore innocente (quello “spettacolare” e mediatico, come quello nascosto, nel nascondimento di ogni esistenza) salva le anime dalla dannazione.

    E’ proprio necessario? Sì, e Gesù sceglie consapevolmente tutto questo. Lo sapeva almeno da quando aveva 12 anni. E sulla croce recitail Salmo 22, il salmo della fiducia e non certo della disperazione.

    Gesù ha il potere di offrire la propria vita e di riprendersela. Subisce l'ingiustizia perchè anche la giustizia sia soddisfatta, patisce la morte per sconfiggerla con l'amore, usa misericordia perchè a giustizia di Dio, perfetta, non ci disperi e ci atterrisca.

  4. #4
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    Proseguo nella risposta.

    Gesù è vero Dio e vero uomo: dunque come Dio condivide la stessa Volontà del Padre.
    E' tutt'uno con il Padre, lo stesso Spirito santo.

    Come uomo Gesù è il nuovo Adamo, l'uomo come sarebbe dovuto essere, se non ci fosse stato il peccato originale. Cioè l'uomo che si fida di Dio, invece di pretendere di fare a meno di Lui.

    Gesù sceglie di fare la volontà del Padre. La Sua obbedienza è -umanamente- una libera scelta. La sua offerta è totale. Egli si fa sacrificio espiatorio per il male esistente, generato dal peccato. Lo fa per amore, che è la volontà del Padre. Lo fa distruggendo la logica di Satana, del potere, dell'inganno e del bisogno. Lo fa vincendo la morte, che-a differenza di quanto detto nel Cantico dei cantici- non solo viene "pareggiata", ma addirittura sconfitta dall'Amore, che le è più forte.

    Il Padre ha parlato tre volte: al battesimo, alla trasfigurazione e poco prima della crocifissione. Si è sentito una voce in cielo che diceva: "l'ho glorificato e lo glorificherò".
    Il nome di Dio è glorificato in Gesù, la definitiva parola detta da Dio all'uomo.
    E questa gloria passa dalla croce. Perchè Dio è amore.

    Gesù ha chiesto al Padre che la Sua volontà fosse compiuta. Liberamente. Sapendo di che cosa si trattava. Fidandosi, nella miseria del corpo umano tradito, vilipeso, oltraggiato, umiliato e crocifisso. Com-patendo tutte le sofferenze degli uomini, per riscattarne il dolore. Non c'era alternativa: perchè la misericordia non azzera la giustizia. E Dio dice: hai sbagliato tu? Pago io. Stoltezza per i sapienti, scandalo per i forti. Lui, l'onnipotente!

  5. #5
    CierRino d'oro L'avatar di Stefano79
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    E' corretto dire che Gesù si offre volontariamente al Sacrificio?

    Gesù era consapevole dell'esito? I Vangeli dicono che va in modo deciso verso Gerusalemme, non poteva non sapere l'esito.
    Gesù era consapevole della Sua sorte?
    "E' morto fra Tommaso d'Aquino, figlio mio in Cristo, luce della Chiesa"

  6. #6
    Moderatore tomista L'avatar di Deoiuvante
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    Ho unito queste due discussioni. Segnalo anche: Il sacrificio di Gesù

    Ipsam sequens non devias, Ipsam rogans non desperas, Ipsam cogitans non erras

  7. #7
    Vecchia guardia di CR L'avatar di SignorVeneranda
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano79 Visualizza Messaggio
    Gesù era consapevole dell'esito? I Vangeli dicono che va in modo deciso verso Gerusalemme, non poteva non sapere l'esito.
    Gesù era consapevole della Sua sorte?
    Giovanni dice che :" sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine." E la liturgia, anch'essa fonte della Rivelazione, dice che Gesù "offrendosi liberamente alla sua passione.. ecc". Quindi Gesù certamente era consapevole di ciò a cui andava incontro.
    “Chi non conosce la leggerezza, non conosce nemmeno la fede cristiana” San Aelredo

  8. #8
    Moderatore tomista L'avatar di Deoiuvante
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    Ipsam sequens non devias, Ipsam rogans non desperas, Ipsam cogitans non erras

  9. #9
    CierRino d'oro L'avatar di Stefano79
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    Citazione Originariamente Scritto da SignorVeneranda Visualizza Messaggio
    Giovanni dice che :" sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine." E la liturgia, anch'essa fonte della Rivelazione, dice che Gesù "offrendosi liberamente alla sua passione.. ecc". Quindi Gesù certamente era consapevole di ciò a cui andava incontro.
    Citazione Originariamente Scritto da Deoiuvante Visualizza Messaggio
    Vi ringrazio di questi contributi, uno scritturale-liturgico, l'altro dottrinale-filosofico.

    Mi chiedo alcune cose aggiuntive. La prospettiva della Commissione, che viene citata da Deoiuvante, è chiaramente volta a "trovare una quadra al problema", tant'è vero che in un passaggio si riconosce che è difficile trovare una soluzione valida per tutti e che molti si aspettano risposte, perchè questo è un tema centrale della fede. E poi si aggiunge, anche, che la soluzione sta in una lettura di fede. Tuttavia, ricompare qua e là il metodo esegetico. Il metodo storico critico porta a dire, qualche volta, che la comunità cristiana abbia scritto i Vangeli, con l'annuncio della Passione, ex eventu e dopo che l'evento si era svolto, perchè sono racconti troppo precisi e concordanti (cfr. Jeremias, Teologia del Nuovo Testamento, I, La predicazione di Gesù, pag. 315-326).
    Credo che sul tema si debba partire da almeno un elemento storico, cioè la conoscenza che Gesù aveva della morte del Battista, che renderebbe ingenuo, appunto, un Gesù che non conoscesse prima di una sorte analoga se si fosse messo contro il sistema.
    "E' morto fra Tommaso d'Aquino, figlio mio in Cristo, luce della Chiesa"

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