Secondo P. Angelo la confessione senza penitenza è valida sia pure poco regolare.
https://www.amicidomenicani.it/il-sa...nza-penitenza/
«Spiritus Sanctus, quem mittet Pater in nomine meo,
ille vos docebit omnia et suggeret vobis omnia, quae dixi vobis» (Io. 13, 26).
Per essere sicura ho preso il "Rito" ed in effetti la formula Dio Padre di misericordia..è scritta con carattere più piccolo,mentre con carattere più grande è riportato ciò che mi pare essenziale "ad validitatem": "E io ti assolvo.."
Da profana quindi mi sembrerebbe che non ci sia stata assoluzione.
In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus charitas!
Gli sarà certamente sfuggito, ma aggiungo, visto che anche io ho dimenticato precedentemente di dirlo, che il penitente poteva farlo presente, non è mica un peccato dire: "Guardi, padre, che ha dimenticato l'assoluzione".
La formula essenziale è quella che ci tramanda la tradizione, ovvero "Ego te absolvo/io ti assolvo", quindi se il sacerdote impartisce l'assoluzione con quella sola formula, omettendo la parte precedente, il sacramento è comunque valido, anche se, giustamente, è chiamato a seguire le indicazioni della Chiesa recitando la formula intera.
L'assoluzione è parte essenziale del sacramento, per cui non impartirla è come celebrare una Messa senza recitare le parole della consacrazione.
In questo caso il sacerdote ha omesso per intero l'assoluzione, quindi il sacramento non si è perfezionato.
Purtroppo, essendo normali esseri umani come tutti, può capitare di essere distratti o di dimenticare qualcosa, a me una volta, tanto per fare il caso contrario, è capitato che durante la stessa confessione l'anziano sacerdote mi ha assolto due volte: terminata la prima assoluzione mentre mi stava per dare la penitenza, forse per qualche collegamento fra le parole che stava dicendo, è passato dalla penitenza a dire: "Di' l'atto di dolore" e io l'ho ripetuto e sono stato assolto nuovamente, mentre mi auguravo che non riprendesse nuovamente il circolo, altrimenti sarei uscito da quella confessione con le corna di luce come Mosé![]()
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.