- Il calco della Pietà di Michelangelo a Loreto -
Apertura prolungata fino al 15 ottobre 2015La Delegazione Pontificia è lieta di comunicare che, presso il Museo-Antico Tesoro di Loreto, è ancora possibile ammirare il calco originale della “Pietà” di Michelangelo Buonarroti. Il prestito è stato concesso dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù in occasione del rientro dell’opera da Rio de Janeiro, dove è stata esposta presso il Museo Nazionale di Belle Arti nel contesto della mostra “Sulle orme del Signore. Capolavori d’arte dal Vaticano e dai Musei Italiani”, organizzata in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, incontro mondiale dei giovani di tutto il mondo con Sua Santità Papa Francesco.L’esposizione è organizzata da Artifex s.r.l. – comunicare con l’arte, in collaborazione con l’ANCI Marche e con il patrocinio della Regione Marche. Scheda dell’operaLa celebre scultura raffigurante il Cristo deposto dalla croce adagiato sulle ginocchia della madre fu commissionata nel 1497 al giovane artista dal cardinale francese Jean Bilhères de Laugralas, che la destinava alla propria tomba posta nella cappella di santa Petronilla, l’antica cappella dei re di Francia, a fianco della basilica di San Pietro. Completato due anni dopo, questo gruppo scultoreo è l’unica opera firmata di Michelangelo. Sull’elegante fascia che attraversa trasversalmente il petto della Vergine Maria si legge infatti la scritta: “MICHELANGELVS BONAROTVS FLORENT. FACIEBA[T]”. Secondo un gustoso aneddoto il giovane Michelangelo, all’epoca non ancora famoso, sarebbe stato costretto a firmare successivamente e nottetempo la sua opera dopo che, confuso tra la folla che ammirava il suo capolavoro, aveva sentito che veniva attribuita ad altri scultori. Secondo quando afferma ragionevolmente il Condivi, suo amico e primo biografo, Michelangelo raffigurò volutamente la Vergine Maria nell’aspetto di una giovinetta, volendo sottolineare proprio il carattere eterno della sua purezza e castità, non sfiorata da alcuna macchia di peccato. La scultura della Pietà non rimase per molto tempo nella cappella di Santa Petronilla, poiché questa venne distrutta per fare posto alle possenti strutture della nuova basilica dedicata al principe degli apostoli che il Bramante aveva iniziato a costruire. Dopo vari spostamenti all’interno della basilica, per volere di Benedetto XIV (1740-1758) venne definitivamente collocata nella prima cappella a destra dell’entrata, dove tuttora si trova, offerta all’ammirazione stupefatta dei visitatori. Nel 1972 questa scultura di incomparabile bellezza venne fatta oggetto di un grave atto vandalico da parte di un esaltato che la colpì a martellate, provocando danni consistenti al naso e a un dito della Vergine. È stata restaurata con eccezionale perizia dai tecnici vaticani, anche grazie all’esistenza di una perfetta copia marmorea della statua, realizzata nel 1930. Da questa copia è stato ricavato, nel 1975, il calco esposto.Il calco originale della “Pietà” sarà visitabile fino al 15 ottobre 2015 secondo gli orari del Museo-Antico Tesoro.