=== Questa discussione è dedicata esclusivamente al racconto dei viaggi a Medjugorje, non alla discussione sulla verità delle apparizioni ===
Racconterò qui la mia testimonianza. Molti non avran voglia di leggere tutto, per cui racconto dal principio cosa ho concluso per ora, anche se onestamente non mi sento in grado di affermar nulla con precisione (l'esperienza continua anche dopo il ritorno) tuttavia riassumerò in pochi punti:
- Non ho idea riguardo alle apparizioni, non so dire se siano vere o false
- Il clima di preghiera non mi ha colpito ne in positivo ne in negativo, mi son trovato a pregare bene e male a seconda dei momenti, esattamente come mi accade in Italia.
- Ho assistito al miracolo del sole e ho toccato ed osservato la goccia che cola dal ginocchio del Cristo risorto
- Non erano presenti i veggenti, tutti all'estero.
- L'esperienza è stata di grande aiuto sul piano spirituale per tutti i presenti.
- Le testimonianze ascoltate sono state veramente toccanti ed è chiaro che (Madonna apparsa o meno) sono frutto di preghiera e determinazione.
Alla domanda: "mi consiglieresti di andare?" risponderei male non può fare ed è un momento di preghiera, ma ho notato che l'esperienza ha pesi differenti a seconda della preparazione delle persone. Chi ha una fede matura e conosce l'insegnamento del Cristo troverà ben poco di nuovo. Chi ha una fede fragile può ricevere un grande aiuto per il fenomeno religioso e i sentimenti che li dominano.
Che sia apparsa/appaia la vergine è forse irrilevante dal punto di vista religioso: fin quando il pellegrino torna a casa più forte non c'è da preoccuparsi.
Alla domanda "ma sei tornato a casa diverso?" rispondo che tutto dipende dalla propria preparazione, capacità di far gruppo e condividere. No, non sono tornato a casa diverso, non sono tornato più altruista o più felice, sono tornato arricchito però: le testimonianze sono esempi di vita e quelle a cui ho assistito a Medjugorje sono toccanti e fanno riflettere e spingono a mutare comportamento.
Infine metto un link alle foto che ho fatto, ognuna ha una breve didascalia che illustra la ripresa.
DA QUI INIZIA IL RACCONTO. Ovviamente è del tutto personale, ogni sensazione è soggettiva ed ogni commento ed affermazione appartiene alla sfera dell'opinabile.
LA PARTENZA
La partenza dall'Italia è avvenuta in pullman alle 15 circa. Il viaggio è stato molto lungo, Si tratta di circa 15 ore con varie fermate in autogrill ogni 4 - 5 ore. Siamo partiti dal Piemonte, la cena quindi è stata fatta in zona Trieste poichè erano già le 19.
FUORI DALL'ITALIA
Superato il confine italiano si entra in Slovenia, poi si passa in Croazia ed infine si arriva in Bosnia. Il viaggio era ormai in notturna. Fino al confine italiano la strada è rimasta piacevole, solo in Bosnia può dar qualche problema a chi soffre perchè le strade sono veramente mal ridotte e piene di curve. Le frontiere sono solo all'ingresso della Croazia e alla sua uscita ed anche in Bosnia. La Slovenia ha aderito al trattato sulla libera circolazione per cui non vi sono controlli. Negli altri due casi invece c'è stato il controllo della carta d'identità. Un agente sale sul pullman dopo aver controllato i documenti del viaggio tenuti dall'autista e controlla ogni singolo documento.
Non han fatto alcun tipo di problema in merito ai bagagli, ne li han controllati.
ARRIVO IN BOSNIA
Siamo arrivati in prima mattinata (alle 6 circa) ma il sole stava sorgendo per cui solo a questo punto mi rendo conto del degrado della Bosnia, prima immersa nella notte. I paesi che passiamo sono molto poveri, come le poche autovetture che incrociamo o che ci superano. Non esiste controllo della polizia. La polizia bosniaca non è altro che l'esercito convertito, ma è molto raro vedere un poliziotto in giro. Le regole della strada sono un optional, i bosniaci guidano in maniera pericolosa e spesso sono scoperti dall'assicurazione, per cui attenzione agli incidenti! Da dopo la dogana bosniaca il tragitto è monotono, il paesaggio è tutto composto da pietre e vegetazione agonizzante e bassa, il terreno è rosso ed arido. L'attività umana è assente, ci sono diverse case, ma tutte mal ridotte o non completamente costruite.
Il transito maggiore è costituito dai pullman di pellegrini in partenza/arrivo.
Una volta giunti in Medjugorje abbiamo velocemente posato le valigie in albergo e ci siamo preparati e lavati. Alle 7.30 eravamo nuovamente sul pullman in partenza per la collina delle apparizioni.
COLLINA DELLE APPARIZIONI
La collina delle apparizioni è semplicemente una collina, non c'è molto da descrivere, pensate a sassi e terra, un ambiente orrido e asciutto. Aggiungete ora la salita ed avrete la collina delle apparizioni. Non esiste un percorso, è un po' come in montagna, sai dove andare solo perchè il terreno porta i segni del passaggio altrui. Il "percorso" ha una struttura ad A.
A
Si parte dal percorso a sinistra e si sale fino alla punta per poi ridiscendere dalla parte a destra. Così facendo si percorrono le tappe per la via crucis che sono segnate sui "lati" del percorso. A metà salita invece (la stanghetta della A) si trova un percorso che taglia la via crucis, al cui centro vi è la statua della Vergine. Li è apparsa e li han posizionato la statua. Il nostro gruppo ha recitato il rosario terminandolo li, senza seguire l'itinerario della via crucis. C'è stato quindi un momento di preghiera comune, guidata dal capogruppo, ed un momento di preghiera personale.
La statua della vergine è circondata da una recinzione a stella e al suo interno le persone lasciano i desiderata, che vengono raccolti e bruciati la sera (in modo che nessuno possa leggerli e anche per un significato simbolico)
Si scende poi dal lato destro, il percorso è piuttosto ripido, consiglio calma, bastoni per gli anziani, e scarpe buone per tutti.
Al fondo della discesa si trovano le due croci blu, posizionate da un veggente (non son ferrato, i nomi non li ricordo) per segnare il posto in cui appariva la Vergine in modo che i pellegrini potessero avere un riferimento. Sono duce croci blu perchè all'epoca il veggente aveva in casa solo queste aste di ferro e le uni e verniciò con l'unica vernice che aveva in casa. Anche alla base di queste croci vi sono numerosi pellegrini in preghiera. Anzi, devo dire che ho trovato pellegrini in profonda preghiera qui, mentre alla statua precedente vuoi per il posto, la curiosità si era facilmente distratti.
IL MIRACOLO DEL SOLE
Mentre scattavo foto mi han indicato il sole, ho assistito a quel fenomeno di cui si parla molto. Lo descrivo per come è possibile. Il cielo era nuvolo quel giorno, osservando il sole normalmente non sarei riuscito a guardarlo per più di 2 secondi senza aver fastidio agli occhi e necessità di chiuderli. Alla statua della Madonna, per curiosità osservai il sole e lo potei vedere per 1 secondo, perchè la luce infastidiva, nel guardarlo vedevo attorno ad esso una sorta di stella, una forma molto regolare, ma non ci diedi peso, si sa che ci sono molti fenomeni di riflessione e rifrazione della luce, tuttavia non dissi nulla nonostante fosse la prima volta in vita mia a notar un effetto simile (nella forma a stella). Scesi alle due croci mi venne indicato il sole, ora riuscivo a guardarlo senza fastidio e per una 50ina di secondi senza distogliere lo sguardo. Inizialmente ero poco convinto, pensavo che le anomalie che notavo fossero dovute alla luce, alle nuvole, all'occhio che reagiva male alla luce, insomma ho pensato fosse un effetto comune a tutti ma dovuto ai limiti fisici dell'occhio umano. però mi accorsi che effettivamente, a differenza di prima riuscivo a guardare il sole senza difficoltà particolari, e osservando bene notati anche ciò che notavano gli altri. Dal sole uscivano come dei raggi, come i raggi che partono dalle mani della Vergine in molte sue raffigurazioni, non erano raggi lunghi erano ben visibili però, quasi come fossero fumi che uscivano dal sole, il sole si muoveva in maniera anomala, non era fermo, inoltre dal centro si notava un effetto scuro, nero, poi giallo, poi verde, poi viola. Altro non so dirvi, come ha detto Brosio, non saprei dire se l'effetto fosse imputabile ad un miracolo, so solo che in vita mia l'ho visto solo sulla collina delle apparizione a Medjugorje.
Io non ho dato peso all'evento, non vedo e non amo seguire o vincolare la mia fede ai miracoli perchè li temo, sia perchè possono esser un boomerang (se si rivelano falsi) sia perchè io son partito già credente, e non ho dubbi che il Signore possa far miracoli, ma come dice il Vangelo i segni sono fatti per far si che la gente creda, ma beato chi pur non vedendo ha creduto. Non mi dilungo sulla questione perchè questo è un semplice racconto dell'accaduto ed è meglio che rimanga il più possibile scevro da giudizi.
Ho sia foto che video ma non si vede nulla in essi perchè è impossibile mettere a fuoco il sole, troppo luminoso, l'esposimetro delle fotocamere lo rileva come bianco annullando tutti i colori presenti. Inoltre la messa a fuoco non credo sia possibile, avete mai visto foto del sole se non al tramonto e all'alba? Al massimo sono foto in cui il sole è una sorta di grossa stella con i raggi che invadono tutto.
IL CRISTO RISORTO
Siamo poi andati alla statua del Cristo risorto, per andarci abbiamo ripreso il pullman che dal monte della apparizioni ci ha riportati alla Chiesa. La statua si trova poco distante, sul retro della chiesa. Essa è una grande statua in bronzo, dal ginocchio della statua scende una goccia. Non ho molto da descrivere, a differenza del sole in cui le forme erano sconosciuti e varie, indescrivibili quanto è indescrivibile la forma del fumo...beh riguardo alla statua si tratta di una semplice goccia che esce dal ginocchio destro della statua.
Non vi racconto la sua storia perchè la saprete. In ogni caso, ci sono molti pellegrini in fila che toccano con fazzoletti il ginocchio aspettando che scenda la goccia (che esce con ritmo regolare ogni 10 secondi circa direi). La goccia letteralmente esce dal ginocchio, non appare dal nulla, si intravede un piccolo gocciolino e prende forma in pochi secondi per poi colare.
Se si ha pazienza in 10 minuti di coda si riesce a toccare la goccia. Io ho preferito evitare, come ho detto non ero interessato. Per cui ho preferito cercare un sacerdote per la confessione.
LA CONFESSIONE
Sulla sinistra della chiesa vi è una lunga fila di cabine con una etichetta che reca la lingua del parroco che vi è all'interno. A Medjugorje ogni parroco può, una volta accreditatosi, confessare o dire messe assieme agli altri parroci della sua lingua.
La fila per le cabine italiane era molto lunga così l'organizzatore ha incaricato una sua amica di intercettare un parroco. Li intorno alla chiesa sono molti i parroci presenti, fermi o in attesa che si concluda la funzione precedente (ogni ora c è una messa in una lingua diversa). Così abbiamo fermato un parroco il quale mi ha confessato li, su una panchina.
LA MESSA
La messa è stata una delle più partecipate della mia vita e dopo circa un anno che non partecipavo all'eucarestia mi sono riavvicinato.
La Chiesa era piena, la messa in italiano era alle 11, sono riuscito però, rimanendo in piedi, a posizionarmi nelle zone vicine all'altare. Una messa concelebrata da 14 parroci, un diacono e 2 chierichetti. I Parroci sono tutti esterni, si notava dal fatto che fossero i chierichetti a istruirli sul come dare la comunione ai fedeli indicando ad ognuno che percorso fare in modo che tutti i fedeli rimanessero il più possibile fermi.
Mi ha colpito molto il fatto che le prediche fossero energiche e non blande come quelle che sono abituato a sentire, si da molta importanza alla preghiera e più volte hanno invitato alla preghiera per la Chiesa, ora in un momento di grave difficoltà.
La messa segue la liturgia classica ovviamente, i canti erano in italiano e tutti conosciuti in modo che si potesse cantare in coro.
VISITA ALLA COMUNITà CENACOLO
La Comunità cenacolo non vi spiego cos'è. In breve è una organizzazione creata da una suora per aiutare i giovani in difficoltà. Li ho assistito a due toccanti testimonianze. Due giovani ci han raccontato la loro vita, entrambi sorridenti e felici della loro situazione e fede attuale. Non posso certo ripeterla qui perchè farei torto loro raccontandola male. Queste loro testimonianze mi han colpito al cuore, sarà perchè sono praticamente miei coetanei. Anche la loro spiegazione riguardo alle piccole accortezze che gli vengono imposte (a tavola versare a se l'acqua per ultimi, prima agli altri, per esempio) mi ha fatto capire come siano inseriti in un percorso che ha cambiato totalmente la loro vita. Il tutto volontariamente.
SALITA SUL MONTE KRIZEVAC
Ora siamo di nuovo in piena mattina, ci siam alzati alle 5 e alle 6 siamo già ai piedi del monte. Il monte è piuttosto alto e come per la collina delle apparizioni si tratta di sassi e terra rossa. La salita è molto più difficile, i dislivelli tra le pietre sono maggiori e la presenza di numerosi gruppi precedenti vincola il passo.
E' una salita che molti affrontano intorno alle 2 del pomeriggio, ma ricordate che sono sassi e batte il sole (a differenza del giorno precedente).
Anche qui il percorso è segnato dalle tappe della via crucis e si conclude, salendo a serpentina, con la croce in cemento eretta nel 1933 (prima delle apparizioni).
Non amo questi momenti, perchè mi è difficile pregare con così tante distrazioni, inoltre sono timido e il pregare con a fianco persone che non conosco mi rende ancora meno concentrato. Ma forse è stato un bene trovarmi in quella situazione, una buona palestra.
Non ho molto da dire riguardo alla salita, i ritmi sono lenti e per concludere la via crucis e ridiscendere ci abbiamo messo intorno alle 5 ore.
La salita come detto è difficoltosa e spesso la necessità di stare uniti porta con se l'obbligo di comportarsi come caprioli abbarbicandosi sulle pietre ai limiti della vegetazione.
Qui il percorso è obbligato perchè il monte è ricoperto dalla tipica vegetazione di quelle zone, arbusti bassi e magri che però impediscono il passaggio.
I gruppi che sono presenti sono di diverse lingue, per cui alle volte ci si trova in coda a gruppi tedeschi in preghiera (quindi non è possibile nemmeno aggregarsi a loro) e si attende di poter stazionare davanti alla tappa anche per 10 minuti o più.
Arrivati alla sommità vi è la croce in cemento di cui ho già scritto, i pellegrini si posizionano alla sua base e pregano.
L ultimo tratto di strada che conduce alla sommità è particolarmente ripido ed affollato.
Inoltre chi non riesce (per impossibilità fisiche) a far la salita è portato su su una specie di portantina in cui si sta seduti, brutalmente, una sedia con due sbarre lunghe. Non so se sia sempre compito loro, ma io ho visto proprio i ragazzi della comunità cenacolo portar su una signora anziana.
La discesa è veramente terribile, perfino io che mi ritengo agile ho dovuto prestare molta attenzione, il percorso si fa stretto, si procede al massimo due affiancati e non termina mai. Ripido e con rocce piuttosto grosse e conficcate nella terra, scivolose perchè ormai levigate. Credetemi: prestate attenzione.
I più anziani faran meglio a riposarsi una buona mezz'ora alla croce prima di scendere, serve forza nelle gambe.
Siam poi tornati alla Chiesa e ci siamo recati nuovamente a messa, ma le impressioni sono le stesse di prima.
L'ORFANOTROFIO
L'orfanotrofio delle sorelle missionarie della famiglia ferita è una struttura che ospita gli orfani di guerra e anche gli anziani soli. Gestita da suore. Purtroppo non ricordo il nome, ma una di loro ci ha accolto e ci ha illustrato il funzionamento dopodichè ci ha dato qualche consiglio. Ho ammirato la sua determinazione e la sua solarità, nonchè la sua fede.
IL CASTELLO DEI CANADESI
E' una struttura che pare un pugno in un occhio, ma ha motivo quella forma, anche se non l'ho capito. Un grosso castello che serve ad ospitare sacerdoti americani in ritiro ed offre, quando lo stato lo permette, aiuto agli orfani sotto forma di pranzi, cene.
I due canadesi sono una ricchissima coppia che ha lasciato tutto per vivere in semplicità in Canada destinando i loro soldi all'aiuto. Solo la donna parla italiano. Convertiti e fedeli, pregano e raccontano la loro storia senza vergogna. Sempre per lo stesso motivo evito di raccontare la testimonianza, non saprei riportarla in maniera corretta. Ho notato che ha colpito soprattutto i signori di mezza età però. Sono anche loro un grande esempio e fanno proprio pensare che a medjugorje ci sia qualcosa... difatti è anomalo che un canadese ricco sfondato venda tutto per vivere in Bosnia lottando per interessi non più personali.
Ecco mi pare di avervi raccontato tutto, lascio stare la visita a Mostar, trovate qualche accenno nelle fotografie. Se siete interessati però vi dico anche riguardo a quel pomeriggio, ma c'è poco di utile da dire.
Il ritorno in pullman è avvenuto con partenza alle tre di notte e arrivo alle 19.30. Ma è stato meno pesante rispetto all'andata.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Tornato a casa, pieno di dubbi e perplessità sono corso da un sacerdote, non il solito con cui parlo, ma da un altro, piuttosto preparato e noto direi poichè collabora con famiglia cristiana ed altre riviste, autore di libri e conoscitore della Chiesa nonchè coinvolto nel concilio vaticano II.
Il mio entusiasmo è *****to nel parlare con lui, soprattutto perchè ha demolito Medjugorje riprendendo quella lettera di Marija in cui smentisce alcune rivelazioni scusandosi per aver fatto dire alla vergine parole mai pronunciate.
Tuttavia si è dichiarato disinformato e non apprezza ne crede alle apparizioni mariane, ovvero si dice del tutto disinteressato (e scettico per Medjugorje) a tali apparizioni, ben più interessato agli effetti. Per cui pur condannando le veggenti apprezza il fenomeno, perchè anche se fosse falso è chiaro che si è creata una situazione che agevola e porta alla conversione di molti.
Tuttavia la sua preparazione in materia era talmente scarsa che ho preferito lasciar perdere trovandomi comunque d'accordo su questa conclusione.
Io sarò sincero, mi aspettavo di più, effettivamente ciò che aiuta è il clima, l'idea che li ci sia qualcosa, il fenomeno in se, ma non riuscirei ad affermare che non sia capitato qualcosa di eccezionale in quei luoghi. Anzi.
Per me ha rappresentato una conoscenza e una occasione di riflessione profonda, rimessa in discussione di alcune mie basi, una riscoperta della preghiera come strumento utile.
Parlando dei 5 punti fondamentali che la Vergine invita a seguire invece sono dubbioso. Rosario, digiuno due volte a settimana, eucarestia quotidianamente, lettura della bibbia quotidianamente, confessione una volta al mese.
Io il rosario non riesco a dirlo, preferisco di gran lunga continuare col mio modo, riflessione, preghiere, contemplazione per quel che riesco. La recita del rosario si riduce per me a movimento di labbra e siccome la stessa vergine avrebbe richiesto partecipazione col cuore, preferisco offrire quella alla maniera mia.
Il digiuno è a me sconosciuto e non credo lo rispetterò, preferisco altre forme di digiuno che non descriverò perchè non siano scambiate come giustificazioni.
La Bibbia la leggo già quotidianamente, la confessione invece è stata una riscoperta, soprattutto alla luce della testimonianza dei due canadesi che hanno individuato in essa un mezzo per ripartire nella vita.
Infine, eucarestia quotidiana... beh, ai pellegrini ormai viene già detto che si deve andare a messa una volta alla domenica... ed in effetti non saprei come una persona che lavora possa riuscire a far tutto questo in una giornata: lavorare, cucinare, sbrigare le faccende di casa, leggere la Bibbia, dire un rosario e digiunare due volte a settimana. Lo trovo eccessivo e rischioso. ma questo è un parere mio, e sarò ben felice di sapere che qualcuno riesce in ciò che io reputo al limite dell'umano.
Se avete domande risponderò volentieri!