CASCIA
Brevi cenni sulla vita di Santa Rita
Santa Rita nacque a Roccaporena di Cascia nel 1371, figlia unica fu battezzata col nome di Margherita nella chiesa di Sant’Agostino in Cascia. Verso i 15 anni andò sposa a Paolo di Ferdinando e dal matrimonio nacquero due figli. L’unione familiare fu sconvolta dall’assassinio del marito ma la moglie perdonò pienamente i responsabili. I figli invece erano tentati dalla vendetta. La madre, per evitare di vederli macchiati di sangue, chiese a Dio piuttosto la loro morte che saperli omicidi ed entrambi morirono in giovane età. Rimasta sola, entrò nel Monastero Agostiniano di S.Maria Maddalena di Cascia, dove visse per 40 anni in preghiera e penitenza. Negli ultimi 15 anni portò sulla fronte la stigmata di “una delle spine di Cristo”. Morì il 22 maggio del 1447.
Pellegrinaggio artistico
Il Tempio di Cascia venne iniziato il 20 giugno del 1937 e fu consacrato il 18 maggio 1947 ed eretto a Basilica il 1° agosto 1955 da Pio XII. Esternamente la Basilica è rivestita in bianco travertino di Tivoli. Sul portale d’ingresso Eros Pellini ha scolpito 10 episodi della vita della Santa, mentre all’interno ha realizzato la via Crucis in marmo di Carrara. La struttura è a croce greca ed è costituita da una cupola centrale e 4 grandi absidi.
- la cupola, con il simbolo dello Spirito Santo e la gloria dei Santi Agostiniani è di Luigi Montanarini;
- l’abside principale, opera del pittore Luigi Filocamo, presenta l’Ultima Cena, il sacrificio di Isacco e la Pasqua ebraica e santi e sante dell’ordine di Sant’Agostino;
- il presbiterio in marmo rosa accoglie le suppellettili sacre di Giacomo Manzù. Scanni bronzei e vetrate sono di Armando Marrocco;
- nell’abside di sinistra, affrescata da Ferruccio Terrazzi, il pittore ha immaginato Santa Rita ai piedi di Cristo glorioso. Il CORPO DI SANTA RITA è custodito dietro la cancellata di sinistra. Le sei grandi tele con gli episodi della vita della Santa sono di G.B. Galizzi;
- nell’abside d’ingresso Silvio Consadori ha raffigurato l’esaltazione della Croce, Gesù nel Getzemani, la Madonna che scende dal calvario ed episodi della vita del Signore;
- gli affreschi dell’abside di destra sono di Gisberto Ceracchini mentre la pala d’altare, raffigurante la Madonna della Consolazione, è di Giuseppe Valerio;
- nella Basilica vengono anche venerati il MIRACOLO EUCARISTICO del 1330 e le reliquie del Beato Simone Fidati e Beata M.Teresa Fasce;
Pellegrinaggio spirituale
Uscendo dalla Basilica, a destra, troviamo l’ingresso del Monastero di clausura dove S.Rita visse 40 anni come monaca. All’interno si può visitare il CORO ANTICO dove la Santa pregava. Presso la porta c’è la VITE MIRACOLOSA che ricorda l’ubbidienza e l’umiltà della santa, ed il POZZO a cui attingeva l’acqua. Lungo la parete esterna si possono notare dei fori: internamente vivono le cosiddette API MURARIE che la pietà popolare ha collegato con il fioretto delle api che a Roccaporena si posarono sulla piccola Rita. L’itinerario continua verso l’ORATORIO DEL CROCIFISSO dove la Santa ricevette sulla fronte la stigmata della Spina di Cristo. Scendendo si può visitare la CELLA dove Rita visse e morì. In essa si conserva il SARCOFAGO che dal 1457 al 1745 custodì il Corpo incorrotto di Santa Rita. In una cella vicina, si conservano l’ANELLO MATRIMONIALE, la CORONA DEL ROSARIO e la seconda urna del 1745. Subito fuori c’è il ROSETO che ricorda il prodigio della rosa sbocciata in pieno inverno nell’ultimo anno di vita della Santa. A servizio dei devoti di Santa Rita, la Casa degli esercizi di Cascia organizza corsi di spiritualità per religiosi e laici. All’interno del monastero di S.Rita, le monache Agostiniane vivono ancora secondo la Regola e la spiritualità di sant’Agostino; mentre, situata presso la Rocca, sulla sommità di Cascia, la comunità di Accoglienza dei frati agostiniani è sempre a disposizione di quanti siano alla ricerca della propria vocazione. L’Alveare Santa Rita invece, nato come orfanotrofio oggi accoglie numerosi minori in difficoltà.
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