Dato che stiamo nel mese di maggio, vorrei proporre un santuario che voi certo conoscerete, ma non so se ne conoscete la storia e la forza spirituale che è legata alla divina Misericodia di Dio (altro santuario che è collegato in maniera stupefacente a questo). Io vivo a Roma ma il Santuario del Divino Amore non è solo il santuario dei romani ma è uno dei più grandi santuari mariani al mondo. Molti avranno esperienze di questo santuario da raccontare…..
In particolare in questo mese molti pellegrini, tutti i giorni partono dalle varie parrocchie romane e dai dintorni, di notte, a piedi, per andare al santuario. Il percorso ha come puto di riferimento la FAO, si parte a mezzanotte, camminando e pregando e si vicino al “cuore cristiano”, alle catacombe di San Callisto per poi fermarsi alla prima tappa significativa alle Fosse Ardeatine. Attimi di profondo raccoglimento per tutti, anche per coloro i quali non hanno vissuto i tragici eventi storici che il luogo ricorda, poi si continua a camminare e a pregare fino ad arrivare all’estrema periferia di Roma e alla seconda tappa, al vecchio dazio, dove si arriva intorno alle tre del mattino sempre fra canti e preghiere. Tanta gente, gente comune e diversa (ora anche tanti immigrati) che come in passato hanno lo scopo di raggiungere quel sito, portarsi ai piedi di Maria che consegna al Divino Amore di Gesù tutte le miserie e le richieste, dateLe con animo trasparente e sincero. Alle 6,30 si celebra la messa e poi si fa ritorno alle proprie case con nel cuore tanta forza in più data da questa esperienza di fede genuina.
La storia del Santuario è davvero inconsueta. Non è legata ad una apparizione della Madonna, ma ad una antica immagine della Vergine in trono con in braccio Gesù Bambino, sovrastati entrambi dalla colomba simbolo dello Spirito Santo (di qui il titolo di Madonna del Divino Amore). Questa immagine era posta su una vecchia torre in un posto fuori mano fuori dal centro abitato Tor di Leva, appunto su questa torre di un castello diroccato nell’agro romano, era posto questo dipinto della Madonna. Spesso i pastori, riposandosi ai piedi della torre dicevano il rosario. Un giorno di primavera del 1740, un viandante, probabilmente un pellegrino diretto a San Pietro, si smarrisce per quegli squallidi e deserti e sentieri a quel tempo non c’era nulla e c’erano molti pericoli tra cui anche i briganti. Avendo però scorto il castello diroccato in cima alla collina, il pellegrino vi si indirizzò per chiedere riparo ed informazioni per ritrovare il cammino. Ma il pericolo più grande si presentò al pellegrino quando fu sotto la Torre: un branco di cani rabbiosi lo attaccò e lo stava per azzannare in quel momento il viandante alzando gli occhi vide il quadro della Vergine col bambino con la colomba dello Spirito Santo, allora urlò «Madonna mia, grazia!». Di colpo le bestie si fermano e sparirono. Nel frattempo arrivò gente alla quale il viandante raccontò tutto e poi potè riprendere il suo cammino verso Roma per giungere presso la tomba degli Apostoli Pietro e Paolo.
Da allora il santuario è “il Santuario del Divino Amore” che è testimonianza di tantissimi miracoli individuali, ma anche di tutto il popolo romano, non ultimo la grazia richiesta dai romani e dal papa di avere salva Roma dal bombardamento da parte dei tedeschi. Il 4 giugno 1944, alle ore 18, mentre si pronunciava il "voto" a Maria Santissima, le truppe tedesche lasciavano la città e vi entravano gli alleati, senza colpo ferire. Roma fu salva.
Anch’io devo molto a questo santuario e per due volte ho fatto il pellegrinaggio di notte insieme alla mia comunità parrocchiale e ho avuto due grandi grazie, l’ultima collegata in modo sorprendente ad un altro grande santuario, il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza…..