Se guardi qua, la rivista di Marzo,2010, nr. 1270 riporta molti articoli in merito, è uscita anche con un numero speciale riguardo la traslazione del Santo.
Qualche scatto della Messa in Forma Ex. Celebrata in Basilica da Celebrata da Don Konrad zu Löwenstein (FSSP) il 19 giugno nella Cappella del S.S.:
Ultima modifica di Il Padovano; 01-07-2010 alle 10:07
Martedì 27 luglio 2010
Padre Piergiorgio Andreola, ofm conv., riposi in pace.
Ci ha lasciato ieri pomeriggio, addormentandosi nel Signore, il p. Piergiorgio Andreola, 63 anni, 18 di vita religiosa francescana e 10 anni di sacerdozio (ordinato il giorno della Madonna di Fatima dell'anno 2000). Del caro confratello Piergiorgio sono stato compagno di noviziato e del tempo della formazione sacerdotale. Aveva scelto la vita conventuale nonostante fosse attratto dal silenzio monastico sia per il suo incontro con i frati di Treviso, sia per il suo desiderio di contatto con le persone, che tanto ha aiutato con la sua pazienza e capacità di ascolto.
Padre spirituale e confessore apprezzato, ha trascorso gli ultimi anni, prima di essere sorpreso dalla malattia, presso la Basilica di sant'Antonio in Padova, dove era stato a varie riprese, per breve tempo vice-maestro dei novizi e poi come confessore e infine anche esorcista per la diocesi di Padova.
Due anni fa la Sclerosi laterale amiotrofica l'aveva progressivamente colpito, togliendogli piano piano la capacità di parlare, camminare e usare le mani, inchiodandolo alla sedia a rotelle e al letto. Una dura discesa progressiva, con cui aveva lottato, cercando di conservare finché ha potuto le sue attività di pastore d'anime, secondo l'esempio di Giovanni Paolo II.
L'amore alla musica e particolarmente al canto gregoriano l'hanno caratterizzato ancor prima della sua "adulta" entrata in convento. Cantava nel coro della parrocchia nativa di Biadene (TV) e fin dagli anni del postulandato francescano insegnava ai compagni più giovani i canti gregoriani.
Molti lo ricordano al microfono come animatore del canto nelle chiese che hanno visto il suo breve ministero pastorale.
Adesso preghiamo che il Signore accolga questo suo servo buono e fedele e gli trovi un posto nei cori celesti, che qui in terra ha anticipato con la sua voce e la sua passione per la musica liturgica.
fr. A.R.
I funerali di p. Piergiorgio Andreola si terrano domani, 28 luglio, alle ore 11.00 presso la Chiesa di Sant'Antonio dell'Arcella - Padova.
Da Sacris Solemniis
Da Cantuale AntonianumAvviso Sacro: Vianini e la sua "Schola" in Basilica del Santo
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di Musica Sacra in terra veneta: sabato 2 ottobre alle ore 21 in Basilica del Santo, Giovanni Vianini dirigerà la sua Schola Gregoriana Mediolanensis in un Concerto (ad ingresso libero) dedicato alla figura di San Francesco d'Assisi.
Domenica 3, la Schola animerà la Celebrazione delle ore 11, sempre nella Basilica antoniana
Dal graduale romano: INTROITO - Dominus illuminatio mea; Kyrie, Missa De Angelis; Gloria in excelsis Deo; GRADUALE - Dirigatur oratio mea; ALLELUJA - Confitemini Domino; Credo; OFFERTORIO - Exaltabo Te Domine; Sanctus, Benedictus; Agnus Dei; Pater noster; COMMUNIO - Illumina faciem Tuam e Narrabo omnia mirabilia; Dal libretto: Magnificat Senza Te Sacra Regina.
Padova: Concerto Gregoriano in onore di San Francesco d'Assisi
Vi ricordo, carissimi lettori, il concerto che si svolgerà il 2 ottobre, alle ore 21, presso la Pontificia Basilica di Sant'Antonio a Padova. Canta la Schola Gregoriana Mediolanensis, con un programma che prevede oltre a brani del repertorio romano e ambrosiano, anche canti della tradizione gregoriana dell'Ordine Francescano.
Ringraziamo fin d'ora l'Arciconfraternita del Santo per la generosa organizzazione.
Testo presto da: http://www.cantualeantonianum.com/20...#ixzz1125VpvUk
Restaurata la "Madonna Mora"
Dopo gli strepitosi restauri alla Cappella dell'Arca, la Basilica Antoniana rivela ripulito e restaurato il suo angolo più mariano, annerito dalla fuligine delle candele devozionali e degli incensi di seicento anni.
La Cappella in cui si eleva il bel sacello gotico è di fondamentale importanza per la storia di Sant'Antonio e della sua Basilica e da sempre è legata alla figura della Vergine Maria. Il piccolo spazio sorgerebbe sulla piccola Chiesetta di Santa Maria Mater Domini, primo nucleo francescano nella città di Padova ancor prima della venuta del Santo di origini portoghesi. L'Oratorio, coperto di canne palustri fu il primo luogo di tumulazione di Sant'Antonio che in vita, ebbe sicuramente occasione di Celebrarvi Messa. Dopo la Canonizazione del Santo (1232) e la conseguente traslazione delle spoglie nella nuova grandiosa Basilica, l'antica e piccola Santa Maria Mater Domini, addossata ed incorporata al gran cantiere del tempio cupolato, veniva stravolta dai rimaneggiamenti. Ma veniamo alla "Madonna Mora" e al suo Tabernacolo:
L’episodio più significativo e qualificante avvenuto nel tempo, all’interno della Cappella, è stato certamente la costruzione del bellissimo tabernacolo gotico entro il quale è allocata la preziosa immagine della Vergine con il Bambino: appunto, “la Madonna Mora“. Questo appellativo suggestivo, di origine popolare, risalente a tempi immemorabili non è spiegato da alcuna documentazione certa; alcuni lo fanno risalire al fatto che la statua della Madonna si presentava con una folta capigliatura bruna, altri al fatto che l’immagine offuscata dai fumi delle moltissime candele votive aveva assunto nel tempo un colore bruno. Fatto sta che nel corso della pulitura e del restauro appena concluso sono emersi in tutta la loro bellezza e freschezza i colori originali delle varie figure che compongono l’artistico insieme, avvalorando indirettamente l’ipotesi che il colorito “moro” fosse dovuto proprio ai depositi di fumi e di polveri stratificatisi nel tempo.
Uno stupendo brano d'arte (mariana) restituito alla Basilica, proprio in tempo per la grande Solennità dell'Immacolata Concezione. Per chi desiderasse approfondire, segnaliamo il sito della Veneranda Arca del Santo (da cui abbiamo tratto notizie ed immagini), ricco di testi ed approfondimenti.Lo splendido sacello che ospita la Madonna col Bambino è opera attribuita unanimemente a Rinaldino Di Puydarrieux (da Puy-l’Eveque) e aiuti, un magnifico esempio dell’ arte tardogotica francese del Trecento (Francia meridionale), interamente scolpito su pietra naturale e , a più riprese, finemente dipinto con inserti cromatici e preziose dorature.Il capolavoro venne realizzato nel 1396 a cura della Confraternita di Sant’Antonio, come si legge nel plinto delle colonne che sostengono l’elegante ciborio cuspidato, poiché a questa Confraternita era stato assegnato l’uso della Cappella per tutte le sue funzioni e per gli incontri dei confratelli. Nei pinnacoli della facciata l’Artista ha rappresentato la tradizionale Annunciazione, disponendo a sinistra l’Angelo e a destra la Vergine Annunciata. Sul vertice della ghimberga compare l’ Eterno Padre benedicente, mentre al centro del timpano è situato il tondo con il Cristo morto. I pulvini sovrapposti alle colonne ospitano Angeli con gli strumenti della Passione di Cristo, mentre nei pinnacolo posteriori troviamo raffigurati San Giovanni Battista e Santa Maria Maddalena. All’interno del tabernacolo, sulla parete di fondo posta dietro alla statua della Vergine, è collocato un pregevole affresco raffigurante il Profeta Isaia e il Re David contornati da Angeli. Il dipinto viene assegnato dai critici ad un ignoto artista seguace di Altichiero da Zevio (Stefano da Verona, secondo il Mellini). Preziosa per lavorazione la bellissima cancellata in metallo dorato che racchiude, aumentando il senso mistico dell’immagine interna, il prezioso ciborio.
Ultima modifica di Il Padovano; 01-12-2010 alle 12:00
Nuovo blog della Cappella Musicale della Basilica:
La carica di Delegato Pontificio per la Basilica del Santo prevede la presentazione delle dimissioni al Santo Padre al compimento del 75° anno di età?
Vi ringrazio