Il 17 gennaio si celebra la festa del santo eremita vissuto ad Alessandria d'Egitto tra il 251 e il 356.
Il culto di S. Antonio Abate si diffuse particolarmente nel medioevo, quando divenne l'esempio della perfezione ascetica, della rinuncia al mondo ed alle sue tentazioni. Un aspetto del culto popolare di questo santo lo vuole protettore degli animali domestici, tanto che tradizionalmente viene raffigurato con accanto un maialino.
Pare che nel medioevo i frati del suo Ordine avessero il permesso di allevare maiali (in verità di taglia più piccola degli odierni) che razzolavano nei boschi e nelle campagne allo stato brado, talora creando problemi di "ordine pubblico"!
A Varese il culto di "S. Antoni dul purscel" è particolarmente sentito: ogni anno da tempo immemore viene allestita una caratteristica festa intorno alla chiesa a lui dedicata in Piazza della Motta.
Allego il sunto del programma di quest'anno (dal sito www.basvit.it)
Festa di Sant'Antonio 2007
La Chiesa di Sant'Antonio, chiusa per restauri, riaprirà in occasione della festività del Santo.
- Domenica 14
ore 15.15: presentazione storico-architettonica della "Chiesa della Motta" a cura dell'arch. Angela Baila, curatrice dei lavori di Restauro.
- Martedì 16
ore 10.30:
Santa Messa solenne presieduta da Sua Ecc.za mons. Luigi Stucchi, con la benedizione delle candele votive
ore 18.00: Santa Messa
ore 21.00: Falò di Sant’Antonio
- Mercoledì 17
ore 8.00 - 9.00 - 10.00: Sante Messe
ore 11.00: Santa Messa solenne
ore 12.00: Benedizione degli animali e lancio dei palloncini
ore 18.00: Santa Messa solenne
Naturalmente oltre al programma sacro sono previsti intrattenimenti "profani" con bancarelle varie.
Nota dolente: quest'anno i tradizionali "pessitt", cioè alborelle (piccoli pesci di lago) fritte, che sono il cibo tradizionale di questa giornata, mancheranno perché l'inquinamento e le modificazioni ambientali li hanno fatti, ahimé, sparire dai nostri laghi.
Infine mi si consenta un aneddoto di storia della medicina. Pare che nel 1801 proprio alla fiera della Motta il celebre medico varesino Luigi Sacco abbia scoperto una vacca affetta dalla variante bovina del vaiolo (cow-pox) e, utilizzando la tecnica dell'inglese Edward Jenner, ne abbia estratto il vaccino, eseguendo la prima campagna di vaccinazione antivaiolosa di massa in Italia.