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Discussione: Il Cammino Neocatecumenale

  1. #11
    VTR
    visitatore

    Le tappe del Cammino dei Neocatecumenali e commenti... sensati!

    Iniziamo

  2. #12
    Veterano di CR L'avatar di DINO
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    Citazione Originariamente Scritto da VTR Visualizza Messaggio
    Dunque, si attendono con ansia le spiegazioni delle varie tappe: aspetti catechetici, teologici, ecclesiologici, etc....

    La prima domanda sorge spontanea: se il cammino è riservato ai neo-catecumeni (ossia, da quello che ho capito, il cammino serve a rispolverare il battesimo assopito), chi è già in cammino nella normalità dell'esperienza ecclesiale (catechista, ministrante, ministro istituito, ministro ordinato, etc.), può entrare a far parte dei NC e se è si, deve iniziare dalla prima tappa?

    Si tutti devono inziare dalla prima tappa ,perchè la comunità, è come un campo in cui si scontrano gli egoismi di tutti,i progetti di ciascuno ed i capricci personali,è uno specchio per conoscere se stessi.Cade in questa maniera l'ideale di comunità che ciascuno si era forgiato.Tutti fanno le proprie lamentele.Scoprono molto presto che si trovano davanti all'alternativa seguente:o tutto questo<<macello>> crolla inevitabilmente,o la comunità deve essere costruita da Dio .Si avverte così la necessità che nasca in loro un cuore nuovo,capace di amare anche il molesto e l'insolente,e che la loro fede ,troppo infantile,sia condotta a maturazione .La fede, seminata nel battesimo come un germe,non si è sviluppata alla statura dell'uomo.Quindi,il C.N. è fatto a tappe ,perchè quella fede ricevuta nel battesimo,è rimasta solo un seme, quindi come un bambino verrà pian piano condotto alla riscoperta delle meraviglie del battesimo ,mettendo nella condizione agli aderenti di amare il prossimo nella dimensione della croce , cioè dare la vita per i nemici.

  3. #13
    VTR
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da DINO Visualizza Messaggio
    Si tutti devono inziare dalla prima tappa ,perchè la comunità, è come un campo in cui si scontrano gli egoismi di tutti,i progetti di ciascuno ed i capricci personali,è uno specchio per conoscere se stessi.Cade in questa maniera l'ideale di comunità che ciascuno si era forgiato.Tutti fanno le proprie lamentele.Scoprono molto presto che si trovano davanti all'alternativa seguente:o tutto questo<<macello>> crolla inevitabilmente,o la comunità deve essere costruita da Dio .Si avverte così la necessità che nasca in loro un cuore nuovo,capace di amare anche il molesto e l'insolente,e che la loro fede ,troppo infantile,sia condotta a maturazione .La fede, seminata nel battesimo come un germe,non si è sviluppata alla statura dell'uomo.Quindi,il C.N. è fatto a tappe ,perchè quella fede ricevuta nel battesimo,è rimasta solo un seme, quindi come un bambino verrà pian piano condotto alla riscoperta delle meraviglie del battesimo ,mettendo nella condizione agli aderenti di amare il prossimo nella dimensione della croce , cioè dare la vita per i nemici.
    Ma portandola all'estremo, un Vescovo, magari veramente pio ed umile e di provata fede, che decida di entrare nel CN deve anche lui iniziare dalla prima tappa?
    Cioè, chi decide se tizio è umile o no e per questo deve iniziare dalla prima fase?

    Non è, magari, che le tappe servono anche per individuare un certo "grado della fede" ed inserire al posto giusto quella persona?

    Che ne sò, mi vien in mente su due piedi il card. Tonini. Uomo di vera fede e di umiltà profonda.
    Se decidesse di entrare nel CN perchè dovrebbe iniziare dalla prima tappa dove si studiano le scritture e si prova l'umiltà?

  4. #14
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    Quali sono i criteri per lo "scrutigno" finale di ogni passo? che esegue questo scrutigno e a quale titolo?
    Francamente (e non per polemica) non accetterei mai che un battezzato come me valutasse il mio grado di umiltà o di conoscenza delle Scritture.

  5. #15
    °Claudio
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da VTR Visualizza Messaggio
    Ma portandola all'estremo, un Vescovo, magari veramente pio ed umile e di provata fede, che decida di entrare nel CN deve anche lui iniziare dalla prima tappa?
    Cioè, chi decide se tizio è umile o no e per questo deve iniziare dalla prima fase?

    Non è, magari, che le tappe servono anche per individuare un certo "grado della fede" ed inserire al posto giusto quella persona?

    Che ne sò, mi vien in mente su due piedi il card. Tonini. Uomo di vera fede e di umiltà profonda.
    Se decidesse di entrare nel CN perchè dovrebbe iniziare dalla prima tappa dove si studiano le scritture e si prova l'umiltà?
    Citazione Originariamente Scritto da DINO
    Tutti fanno le proprie lamentele.Scoprono molto presto che si trovano davanti all'alternativa seguente:o tutto questo<<macello>> crolla inevitabilmente,o la comunità deve essere costruita da Dio
    Se il card. Tonini, grande uomo di fede e umile, dovesse entrare a far parte nel NC deve iniziare dalle catechesi iniziali.

    Magari una persona come lui che non fa macelli come i propri fratelli di comunità, tuttavia la sua santità personale è un mezzo con la quale il Signore mostra algli altri membri della comunità i propri egosmi e aiuta maggiormente al conversione degli altri.

    Da qui si vede che ognuno cammina nel Cammino Neocatecumenale con la propria storia, la propria vita in santità o nel combattimento ed i propri egoismi e peccati .

    Quindi non si crea all'interno della comunità un elite, per così dire, di santi e di poveri che combattono con la quotidianità, ma pian piano si passa da portare i propri egoismi a portare i peccati altrui, da cadere spesso nelle trappole del demonio ad avere un maggior discernimento sui fatti concreti della propria vita attraverso la propria storia. Da avere fratelli che sanno macelli e sono mormoratori a togliersi le maschere di pernenismo e, pensa, arrivano ad aiuarti nella conversione magari riprendendoti in privato o pregando per te.

    Quindi se il card. Ruini dovesse entrare nel Cammino Neocatecumenale sarebbe una grazia enorme per quella comunità che lo accoglie ma dovrebbe iniziare proprio da capo come dice il testo dello statuto approvato nel 2002.
    Art. 5
    [Destinatari]
    § 1. Il Neocatecumenato è uno strumento al servizio dei Vescovi per la riscoperta
    dell’iniziazione cristiana degli adulti battezzati. Tra questi si possono distinguere:8
    1°. coloro che si sono allontanati dalla Chiesa;
    2°. coloro che non sono stati sufficientemente evangelizzati e catechizzati;
    3°. coloro che desiderano approfondire e maturare la loro fede;
    4°. coloro che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la
    Chiesa cattolica.
    § 2. I chierici e i religiosi che desiderano ravvivare il dono del Battesimo attraverso il Neocatecumenato,
    e così anche meglio servirlo, lo percorrono nel rispetto della vocazione e del
    carisma loro propri, e nell’adempimento dei compiti assegnati loro dal Vescovo diocesano o,
    nel caso di religiosi, dal Superiore. 9 Per i religiosi inoltre si richiede il consenso del proprio
    Superiore.

  6. #16
    VTR
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da °Claudio Visualizza Messaggio
    Se il card. Tonini, grande uomo di fede e umile, dovesse entrare a far parte nel NC deve iniziare dalle catechesi iniziali.
    ....
    Art. 5
    [Destinatari]
    § 1. Il Neocatecumenato è uno strumento al servizio dei Vescovi per la riscoperta
    dell’iniziazione cristiana degli adulti battezzati. Tra questi si possono distinguere:8
    1°. coloro che si sono allontanati dalla Chiesa;
    2°. coloro che non sono stati sufficientemente evangelizzati e catechizzati;
    3°. coloro che desiderano approfondire e maturare la loro fede;
    4°. coloro che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la
    Chiesa cattolica.
    § 2. I chierici e i religiosi che desiderano ravvivare il dono del Battesimo attraverso il Neocatecumenato,
    e così anche meglio servirlo, lo percorrono nel rispetto della vocazione e del
    carisma loro propri, e nell’adempimento dei compiti assegnati loro dal Vescovo diocesano o,
    nel caso di religiosi, dal Superiore. 9 Per i religiosi inoltre si richiede il consenso del proprio
    Superiore.
    Beh, mi sia consentito di dissentire (per quel che possa valere). I 4 punti elencati sopra mi sembrano lontani lontani dall'esperienza non solo del card. Tonini.

    Inoltre, chi "valuterebbe" la fede e l'umiltà del card. Tonini?

    Invece, nel § 2 mi pare che si lasci spazio a percorsi differenziati per i ministri ordinati e per i religiosi.

  7. #17
    °Claudio
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da VTR Visualizza Messaggio
    Beh, mi sia consentito di dissentire (per quel che possa valere). I 4 punti elencati sopra mi sembrano lontani lontani dall'esperienza non solo del card. Tonini.

    Inoltre, chi "valuterebbe" la fede e l'umiltà del card. Tonini?
    La "valutazione" della fede e l'umiltà del card. Tonini è del Signore Nostro e di nessun altro su questa terra.

    Citazione Originariamente Scritto da VTR Visualizza Messaggio
    Invece, nel § 2 mi pare che si lasci spazio a percorsi differenziati per i ministri ordinati e per i religiosi.
    No noi in comuntà abbiamo un sacerdote che fa esattamente le nostre cose ne più ne meno, non ci sono percorsi differenziati.

  8. #18
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    [QUOTE=°Claudio;398987]La "valutazione" della fede e l'umiltà del card. Tonini è del Signore Nostro e di nessun altro su questa terra.


    Esatto, e questo pone il problema di chi valuta queste cose e dei criteri che adotta.

  9. #19
    °Claudio
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da oratorio pride Visualizza Messaggio
    Esatto, e questo pone il problema di chi valuta queste cose e dei criteri che adotta.
    Aggiungo una cosa! Visto che nessuno può valutare su questa terra nessuno, come per esempio il card. Tonini, parte dalle catechesi iniziali per questo motivo.

  10. #20
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    [QUOTE=°Claudio;398992]
    Citazione Originariamente Scritto da oratorio pride Visualizza Messaggio

    Aggiungo una cosa! Visto che nessuno può valutare su questa terra nessuno, come per esempio il card. Tonini, parte dalle catechesi iniziali per questo motivo.
    Senza polemica, ma per capire: Il card Tonini parte da zero, va bene, ma poi viene "valutato" e il problema si ripone: da chi e con quali criteri?

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