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Discussione: Medjugorje: notizie sui lavori della Commissione d’inchiesta e dell'inviato del Papa

  1. #21
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    IL SEGNO DI GIONA

    Il Blog di David Murgia

    “LE APPARIZIONI DI MEDJUGORJE SARANNO RICONOSCIUTE. FORSE ENTRO L’ANNO”. PAROLA DEL VESCOVO HOSER: “E’ TUTTO VERO”. E ORA CHE SUCCEDE?





    Stanno facendo il giro del mondo le affermazioni di Mons. Henryk Hoser – l’arcivescovo polacco nominato da Papa Francesco per studiare la situazione pastorale sul “fenomeno Medjugorje” – riferite durante un’intervista all’agenzia di stampa polacca KAI (l’intervista è di oggi e la puoi leggere qui nella lingua originale) e riprese da moltissimi organi di stampa (come qui e qui e qui ).

    “Tutto indica che le (prime sette) apparizioni saranno riconosciute – ha detto mons. Hoser (la traduzione non è letterale e spiega il senso generale del contenuto) – forse già quest’anno. Non dimentichiamo che la Congregazione per la Dottrina della Fede sta lavorando. Difficilmente ci potrà essere una decisione diversa, perché è impossibile che sei veggenti abbiano mentito per 36 anni. Sono stati accuratamente visitati da specialisti, psichiatri e psicologi. Non c’è alcuna malattia”.

    Sulle critiche fatte da qualcuno circa i troppi messaggi che la Madonna – giudicata troppo “chiacchierona” – avrebbe dato e il numero delle volte che sarebbe apparsa (oltre 40mila secondo la diocesi di Mostar, da cui dipende Medjugorje), mons Hoser ha risposto:

    “Anche santa Faustina Kowalska ha parlato quotidianamente con Gesù per un certo numero di anni. Non dovrebbe essere un problema”.

    Mons. Hoser ha detto anche che la sua relazione su Medjugorje si è conclusa “positivamente”. “Credo – ha detto – che tutto stia andando nella giusta direzione (del riconoscimento). La mia missione non aveva il compito di chiudere il caso Medjugorje, ma soltanto di valutare la pastorale locale e verificare l’adesione del fenomeno con gli insegnamenti della Chiesa”.

    E ora – mi chiedo – cosa accadrà? Se veramente sarà (come oramai sembra probabile) riconosciuta cosa diranno e faranno coloro che hanno sempre contrastato questo fenomeno?

    fonte



  2. #22
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    Attendiamo il pronunciamento della Chiesa.
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
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  3. #23
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    Avviso della moderazione:
    in riferimento ad articoli apparsi oggi su quotidiani cartacei e/o siti web, la moderazione del forum ribadisce il proprio atteggiamento di fronte ai fenomeni oggetto della discussione: attendiamo un pronunciamento ufficiale della Chiesa.
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  4. #24
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    Comunicato della Sala Stampa: Nomina del Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, 31.05.2018

    In data 31 maggio 2018 il Santo Padre ha nominato S.E. Mons. Henryk Hoser, S.A.C., Arcivescovo-Vescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis.
    Si tratta di un incarico esclusivamente pastorale, in continuità con la missione di Inviato Speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, affidata a Mons. Hoser l’11 febbraio 2017 e da lui conclusa nei mesi scorsi.
    La missione del Visitatore Apostolico ha la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione.

    http://press.vatican.va/content/sala...399/00875.html
    Ultima modifica di Vox Populi; 31-05-2018 alle 13:04

  5. #25
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    Hoser: “Medjugorje nel mirino delle mafieˮ
    Il visitatore permanente di Papa Francesco nel paesino delle apparizioni ha denunciato la presenza di clan napoletani «in cerca di profitti»

    Andrea Tornielli
    Roma


    A Medjugorje «stanno penetrando le mafie», segno di «azioni demoniache che stanno cercando di fare tutto per rovinare quel luogo». È una denuncia seria quella di monsignor Henryk Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga in Polonia, nominato da Papa Francesco lo scorso 31 maggio «visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje , a tempo indeterminato» e a disposizione della Santa Sede. Il prelato ha parlato di infiltrazioni mafiose nel paesino dell'Erzegovina divenuto da decenni meta di milioni di pellegrini a motivo delle prolungate e non ancora concluse apparizioni raccontate a partire dall'estate 1981 da un gruppo di veggenti. Lo ha fatto durante l'omelia della messa celebrata il 4 luglio 2018 nella cappella dell’aeroporto Chopin di Varsavia : il resoconto è stato riportato del settimanale cattolico polacco Niedziela e della Radio EM, ripresa in Italia da Tv2000.

    Parlando della lotta tra il bene e il male, Hoser ha detto: «E vediamo come si stanno mobilitando le forze maligne per disturbare tutto. Mi dovrò confrontare con quelle forze a Medjugorje. Lì dove è luogo di massicce conversioni, enormi folle che si confessano, dove i confessori non sono mai a sufficienza. In quel luogo ci sono anche azioni demoniache che stanno cercando di fare tutto per rovinare quel luogo».

    «Lì già stanno penetrando le mafie - ha aggiunto il visitatore apostolico - non solo per i flusso di pellegrini ma anche per le loro vittime, che devono pagare per poter stare là, mafia per esempio napoletana, ho già sentito che c’è là, e anche un’altra. E quindi come è successo a Czestochowa, quando c’era il comunismo, a fianco la principale entrata del santuario di Jasna Gora c’era clinica per aborti. Un reparto ginecologico che soprattutto faceva interruzioni di gravidanza. Questa è la realtà è non dobbiamo essere ingenui davanti a questa realtà».

    L'arcivescovo polacco ha parlato dunque di mafie: quella napoletana, cioè la camorra, e «anche un'altra» non precisata. A che cosa si riferiva? Secondo quanto scrive il quotidiano Il Mattino di Napoli il riferimento di Hoser riguarderebbe le risultanze dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere su un prete esorcista abusivo arrestato a febbraio scorso e accusato di aver maltrattato e abusato sessualmente di almeno tre donne, tra cui una ragazzina di 13 anni. Indagando su di lui, e sulle sue parentele sarebbero emersi sospetti su un business camorristico per la gestione dei pellegrinaggi.

    Secondo Il Mattino, potrebbe esserci l'ombra della camorra anche nella gestione dei tre alberghi - sempre gli stessi - che accoglierebbero i pellegrini in arrivo da Napoli e Caserta, come pure la gestione delle guide abusive e nella gestione delle bancarelle che vendono merce di ogni genere ai pellegrini. Tutti elementi ancora da provare, ma che possono aver impressionato monsignor Hoser, il quale, nel breve passaggio dell'omelia, non voleva rubare il lavoro ai magistrati ma piuttosto suggerire come il male cerchi di agire e di infiltrarsi proprio là dove avvengono significative conversioni.


    fonte: Vatican Insider
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  6. #26
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    Medjugorje, mons. Hoser inizia il suo ministero come visitatore apostolico
    Parrocchiani e pellegrini sono invitati a partecipare alla Messa presieduta questa domenica alle 19.00 da mons. Henryk Hoser che inizia la sua nuova missione a Medjugorje, come chiesto da Papa Francesco per accompagnare pastoralmente quanti vivono e si recano in questa cittadina della Bosnia ed Erzegovina

    L’arcivescovo polacco Henryk Hoser, nominato dal Papa visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, questa domenica darà inizio al suo ministero con una Messa solenne, che sarà celebrata alle 19.00. La parrocchia invita tutti i fedeli e i pellegrini a prendere parte a questa celebrazione eucaristica.

    Missione pastorale
    Arcivescovo-vescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), mons. Hoser l’11 febbraio 2017 era stato nominato dal Papa inviato speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje. La Sala Stampa vaticana in un comunicato riferiva: “La missione ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro. Avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale. È previsto che mons. Hoser, il quale continuerà ad esercitare l’ufficio di arcivescovo-vescovo di Warszawa-Praga, completi il suo mandato entro l’estate prossima".

    Segno di attenzione del Papa
    Lo stesso giorno, il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke sottolineava che "la missione dell'Inviato Speciale è un segno di attenzione del Santo Padre verso i pellegrini. Lo scopo non è inquisitorio, ma strettamente pastorale. L'Inviato non entrerà nella questione delle apparizioni mariane, che sono di competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede, e sarà in contatto con il vescovo diocesano, i frati minori francescani - ai quali è affidata la parrocchia di Medjugorje - e con i fedeli del luogo”. Quindi aveva concluso: "E' una missione per i pellegrini, non è contro nessuno".

    Accompagnamento stabile della comunità parrocchiale e dei pellegrini

    Il 31 maggio scorso Francesco ha nominato mons. Hoser visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis. La Sala Stampa vaticana così spiegava il suo nuovo ruolo: “Si tratta di un incarico esclusivamente pastorale, in continuità con la missione di Inviato Speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, affidata a Mons. Hoser l’11 febbraio 2017 e da lui conclusa nei mesi scorsi. La missione del Visitatore Apostolico ha la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione”.


    fonte: Vatican News
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  7. #27
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    Mons. Hoser: in tanti a Medjugorje, anche tra i lontani, per incontrare Cristo
    Nominato da Papa Francesco il 31 maggio scorso visitatore apostolico a Medjugorje, mons. Hoser nella Messa per l'inizio del ministero ha detto che in questo luogo la devozione popolare ha Cristo al centro

    Sergio Centofanti – Città del Vaticano

    L’arcivescovo polacco Henryk Hoser ha presieduto questa domenica una Messa solenne nella Chiesa di San Giacomo, dando inizio al suo ministero di visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje. Erano presenti numerosi fedeli e pellegrini, insieme al nunzio in Bosnia ed Erzegovina, mons. Luigi Pezzuto, al vescovo di Alessandria, mons. Guido Gallese, e al provinciale dei francescani, fra Miljenko Steko.

    Inviato dal Papa a Medjugorje
    Papa Francesco - ha esordito nell'omelia - mi ha inviato a Medjugorje perché “la cura pastorale esige di assicurare un accompagnamento stabile e continuo” di questa comunità parrocchiale “e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio”. Prendendo spunto dalla prima lettura di questa XVI domenica del Tempo ordinario, in cui Geremia dice: “Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo”, mons. Hoser ha detto: “Il Santo Padre, pastore universale della Chiesa, prende come sue queste parole del profeta. Ci invia lì, dove esiste e vive la gente, dove i fedeli si radunano cercando la luce di salvezza“. E riferendosi al Vangelo ha sottolineato che “il Signore ci dà un incomparabile esempio e modello missionario“ perché mostra compassione per le tante persone che lo seguivano “come pecore che non hanno pastore”.

    Anche “i lontani“ vengono a Medjugorje
    Il presule ha quindi commentato le parole di San Paolo: “Voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo (...) Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini”. “A Medjugorje - ha ricordato - vengono i pellegrini da lontano, da circa 80 Paesi del mondo”: per percorrere tanti chilometri “bisogna avere una motivazione ferma e decisa”. “Ma la parola 'lontani' significa ancora un’altra cosa; significa una situazione esistenziale di tanti che si sono allontanati da Dio, da Cristo, dalla loro Chiesa e dalla luce che dà senso alla vita, per orientarla e darle lo scopo vitale degno, che vale la pena di essere vissuto”.

    Fedeli di Medjugorje, testimoni da 37 anni di tanti eventi
    “Questa missione - ha proseguito mons. Hoser - concerne ugualmente non soltanto i lontani, ma pure i vicini. Questi anche in un duplice senso: vicini perché abitano da generazioni questo luogo e territorio; vicini perché sono i parrocchiani di Medjugorje; vicini perché sono da trentasette anni i testimoni di tanti eventi di questa regione. In un’altro senso, sono vicini anche tutti quelli che vivono una fede ardente e calorosa, che vogliono essere in contatto intimo e riconoscente con il Signore Risuscitato e Misericordioso”.

    A Medjugorje per incontrare Cristo e sua Madre
    A questo punto mons. Hoser ha posto “la questione fondamentale: perché tanta gente si reca ogni anno a Medjugorje? La risposta che si impone è questa: vengono per incontrare qualcuno: per incontrare Dio, incontrare Cristo, incontrare Sua Madre. E poi per scoprire la strada che conduce alla felicità di vivere nella casa del Padre e della Madre; infine per scoprire la strada mariana come quella più certa e sicura. È la strada del culto mariano che si celebra da anni qui, cioè 'quel culto sacro, nel quale vengono a confluire il culmine della sapienza e il vertice della religione e che pertanto è compito primario del Popolo di Dio' (Dall'Esortazione apostolica di Paolo VI Marialis cultus)”.

    A Medjugorje un culto cristocentrico
    “Si tratta davvero - ha precisato - di un culto cristocentrico, “perché - come diceva Paolo VI - da Cristo trae origine ed efficacia, in Cristo trova compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito, conduce al Padre”.

    Devozione a Medjugorje è secondo la dottrina
    Il Concilio Vaticano II - ha osservato - sottolinea con forza che “le varie forme di devozione verso la Madre di Dio, che la Chiesa ha approvato entro i limiti della sana e ortodossa dottrina si sviluppino in armonica subordinazione al culto che si presta a Cristo e intorno ad esso gravitino come a loro naturale e necessario punto di riferimento” (Cfr Conc. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 66). “Tale è la devozione popolare a Medjugorje: al centro la Santa Messa, l’adorazione del Santissimo Sacramento, una massiva frequenza del Sacramento della Penitenza, accompagnate dalle altre forme di pietà: il Rosario e la Via Crucis che fanno sì che le pietre, prima ruvide, dei sentieri diventino lisce”.

    Momenti speciali di grazia
    “I pellegrini - ha affermato mons. Hoser - consacrano il loro tempo per essere presenti nello spazio di Medjugorje. A questo proposito il Santo Papa Giovanni Paolo II diceva 'che come il tempo può essere scandito dai kairoì, momenti speciali di grazia, in modo analogo lo spazio possa essere segnato da particolari interventi salvifici di Dio. E questa, del resto, un'intuizione presente in tutte le religioni, nelle quali si trovano non solo tempi, ma anche spazi sacri, nei quali l'incontro col divino può essere sperimentato in modo più intenso di quanto non avvenga abitualmente nell'immensità del cosmo” (Lettera sul pellegrinaggio, 30-6-1999).

    La Regina della Pace
    “Medjugorje - ha detto il visitatore apostolico - ci offre il tempo e lo spazio della grazia divina per intercessione della Beata Vergine Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, venerata qui con l’appellativo di 'Regina della Pace'. Questo appellativo è ben conosciuto tramite le Litanie Lauretane”. “È vero - ha concluso mons. Hoser - il mondo ha tanto bisogno di pace: la pace del cuore di ciascuno, la pace nella famiglia, la pace sociale e la pace internazionale, tanto desiderata da tutti, specialmente dai cittadini di questo Paese, così provato dalla guerra dei Balcani. Promuovere la pace significa costruire una civiltà fondata sull’amore, sulla comunione, sulla fraternità, sulla giustizia, e quindi sulla pace e la libertà. La Madonna, Madre del Principe della Pace annunziato dei profeti sia la nostra Protettrice, la nostra Regina la nostra Madre. Amen”.


    fonte: Vatican News
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  8. #28
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    Comunicato ufficiale del Vescovo di Mostar sulla visita di Mons. Hoser a Medjugorje

    https://www.md-tm.ba/clanci/mostar-l...covo-diocesano


    Mostar: L'INCONTRO DEL VISITATORE APOSTOLICO E DEL NUNZIO APOSTOLICO CON IL VESCOVO DIOCESANO DI MOSTAR
    21. July 2018.


    Foto:Arhivski snimak

    Sabato 21 luglio 2018, il vescovo diocesano Ratko Perić ha ricevuto, nell'ufficio della Curia diocesana di Mostar, Msgr. Henryk Hoser, S.A.C., Vescovo di Varsavia-Praga a riposo, Arcivescovo ad personam, recentemente nominato Visitatore apostolico acarattere speciale per la realtà pastorale della parrocchia di Medjugorje nella Diocesi di Mostar-Duvno. Il mandato del Visitatore apostolico a Medjugorje ha una durata temporanea ad nutum Sanctae Sedis.Con il Visitatore apostolico da Sarajevo è venuto anche l'Arcivescovo Luigi Pezzuto, Nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina.Nella conversazione di un'ora con il Visitatore apostolico e il Nunzio apostolico il Vescovo diocesano ha espresso il suo rispetto per la decisione del Santo Padre Papa Francesco sulla nomina di Msgr. Hoser a Visitatore apostolico per Medjugorje, si è detto a sua disposizione per la necessaria collaborazione e gli ha augurato un abbondante aiuto di Dio nella Visita apostolica, che inizia domani, domenica 22 luglio.
    Rilevando il fatto che il pronunciamento di un definitivo verdetto circa la veridicità del "fenomeno di Medjugorje" è riservato alla Suprema Autorità della Chiesa, il Vescovo ha inequivocabilmente ribadito la posizione permanente della Curia diocesana di Mostar, cioè del Vescovo ordinario precedente Pavao Žanić (1980-1993) e dell'attuale, che in base alle innumerevoli indagini non ritiene autentica alcuna "apparizione", alcun "messaggio", alcun "segreto", alcuna "pergamena", di cui i Vescovi del luogo hanno regolarmente informato la Santa Sede ed anche l'opinione pubblica cattolica. In queste apparizioni non autentiche del "fenomeno di Medjugorje" sono incluse anche quelle presunte apparizioni dei primi sette o dieci giorni nel 1981, a proposito delle quali il Vescovo diocesano ha espresso la sua posizione con un contributo, già pubblicato in croato, in inglese e in italiano.Il Visitatore apostolico ha detto che egli è nominato esclusivamente per la realtà pastorale di Medjugorje e che il suo compito serve a rafforzare l'unità della Chiesa.Il Vescovo ha aggiunto che anche questo incontro fraterno, per il quale ringrazia sentitamente il Nunzio apostolico e il Visitatore apostolico, serve per il consolidamento della vera pace ed unità in questa Chiesa locale.


    Ultima modifica di Vox Populi; 28-07-2018 alle 11:48

  9. #29

  10. #30

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