Spero di fare cosa gradita riportando questo avviso: (http://www.sacromontevarese.net/inde...e-antiqua-laus )
Lunedi 25 aprile: canti ambrosiani e gregoriani al monastero delle romite con il gruppo vocale Antiqua Laus
S.MARIA DEL MONTE - Per festeggiare le beate Caterina e Giuliana, fondatrici del monastero delle romite ambrosiane al Sacro Monte sopra Varese, lunedì 25 aprile, con inizio alle ore 20.30, nella chiesa della Trasfigurazione del centro di spiritualità del monastero (piazzetta Paolo VI al 3), si terrà, a cura del gruppo vocale Antiqua Laus, un concerto di canto ambrosiano e gregoriano sul tema “La Pasqua del Signore”.
Saranno eseguiti brani della tradizione liturgica pasquale, sia di rito romano, sia ambrosiano, ivi compresi alcuni brani ricavati dal manoscritto liturgico recentemente ritrovato a Coarezza di Somma Lombardo, contenente la solenne liturgia per la festività di San Sebastiano.
Manoscritto riprodotto nell’omonimo volume curato da Mauro Luoni direttore di Varesefocus e pubblicato da Pietro Macchione Editore, con allegato cd nel quale è riprodotta l’esecuzione musicale della medesima liturgia. Quest’ultima rimanda, infatti, ai temi della passione e della glorificazione del martire Sebastiano, a imitazione di Cristo.
Al termine del concerto, insieme alla comunità delle Romite verrà cantata Compieta, l’ultima preghiera della giornata nella Liturgia delle Ore.
Ogni giorno che passa è un giorno in meno - COMING SOON!
Nel video che ho segnalato qui: http://www.cattoliciromani.com/19-mu...19#post1259219 si parla anche del Sacro Monte di Varese e delle Romite Ambrosiane!
Ogni giorno che passa è un giorno in meno - COMING SOON!
Per quanto riguarda la recita pubblica della Liturgia ambrosiana delle Ore, a Lecco, se non ricordo male, avviene presso la chiesa dei Cappuccini (nel rione di Santo Stefano). Ora però non ricordo se è quotidiana (mi pare di sì) e se si tratta solo delle ore maggiori (anche in questo caso mi pare di sì).
Vera la prima e vera la seconda; ma posso assicurare che usano il rito ambrosiano, per averlo visto di persona (anch'io mi sono meravigliato che non usassero il breviario serafico).
Comunque, come noto, in diocesi di Milano, di monasteri veri e propri non ve ne è che una minuscola manciata: perciò avevo pensato potesse interessare estendere anche ad altre congregazioni.
La chiesa dei Cappuccini di Lecco è parrocchiale (http://www.parrocchiasanfrancescolecco.it/) per cui sicuramente utilizzano il rito ambrosiano nelle celebrazioni parrocchiali.
Genus humánum, in ténebris ámbulans,
ad fídei claritátem per mystérium incarnatiónis addúxit.
(Praefatio de Dominica IV in Quadragesima [A])
Ah sì, se è una chiesa parrocchiale sono obbligati ad usarlo.
Mi fa piacere che lo usino anche per la liturgia delle ore dove, facendo i pignoli, potrebbero forse anche non usarlo facendole passare per celebrazioni conventuali.
Va beh, comunque pare allora che abbiano fatto propria la raccomandazione dell'ultimo sinodo!![]()
22 giugno 2013
Dalle Romite Ambrosiane giornata sul canto ambrosiano
Al Monastero al Sacro Monte di Varese un’occasione di studio e formazione promossa dai Cantori Ambrosiani. Al termine Messa vigiliare cantata nel Santuario
12.06.2013
L’associazione Cantori Ambrosiani organizza una giornata di studio e di formazione sul canto ambrosiano che si terrà sabato 22 giugno, dalle 9, presso il Monastero delle Romite Ambrosiane al Sacro Monte di Varese.
- Innanzitutto saranno cantate le Lodi, con attenzione all’antifona ad Crucem, al cantico di Mosè, ai salmi di lode, all’inno di Sant’Ambrogio, per concludere con le invocazioni, usando il secondo formulario delle antichissime preci ambrosiane.
- Aprirà i lavori della mattinata monsignor Pierfrancesco Fumagalli, vice-prefetto della Biblioteca Ambrosiana.
- Poi interverranno don Norberto Valli, professore in Seminario, e don Claudio Burgio, maestro di Cappella del Duomo.
- Alle 14.30, l’Ora Nona sarà pregata con il coro delle Romite Ambrosiane, una delle quali spiegherà brevemente il carisma della loro comunità.
- Nel pomeriggio monsignor Marco Navoni, pro-presidente della Congregazione del Rito Ambrosiano, parlerà della celebrazione eucaristica e della dottrina sull’Eucaristia nel magistero di Sant’Ambrogio.
- Monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio per la Pastorale liturgica, infine, illustrerà il senso della liturgia vigiliare del sabato, del Lezionario e del restaurato calendario ambrosiano dopo i primi anni dalla promulgazione.
- Alle 18, nel Santuario della Madonna del Sacro Monte, all’interno dei Vesperi si terrà la solenne Messa vigiliare cantata della quinta domenica dopo Pentecoste.
(http://www.incrocinews.it/chiesa-dio...osiano-1.77016)
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Mi pare un programma veramente interessante.
Spero proprio che qualcuno possa parteciparvi e farci una piccola relazione sia dal punto di vista musicale che liturgico.
Sarebbe interssante anche un commento su quanto diranno mons. Navoni e soprattutto mons. Magnoli.
Perego, 13 novembre 2013
Mons. Corti ricorda il 36° anniversario del Dies Natalis di Suor Maria Raffaela
di Italo Allegri
Il Vescovo emerito di Novara presiederà la sollene celebrazione in programma per giovedì 14 novembre presso la chiesa del Monastero di S. Gregorio di Bernaga di Perego
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Sarà S.E. Mons Renato Corti a presiedere la solenne concelebrazione di giovedì 14 novembre alle ore 16.00 nella chiesa del Monastero di S. Gregorio di Bernaga di Perego, in occasione del 36° anniversario del “Dies Natalis” di Suor Maria Raffaela: al secolo Bianca Forni. Il Vescovo emerito di Novara, infatti, è originario di Galbiate, paese tanto caro a Suor Maria Raffaela per avere vissuto qui gli anni dell’adolescenza e della gioventù, prima di entrare nel monastero delle Monache Romite di Sant’Ambrogio ad Nemus. L’abbraccio della comunità monastica avvenne il 10 marzo 1970 al termine di un discernimento spirituale iniziato con la Missione celebrata a Galbiate nell’ottobre 1968.
E proprio il 25 marzo del 1973 – ossia quarant’anni fa – Suor Maria Raffaela avrebbe dovuto emettere la Professione temporanea. In quella circostanza, però, ebbe a chiedere alla Madre che la cerimonia fosse posticipata, motivando la sua scelta. Era suo desiderio, infatti, spostarla al 10 agosto per farla coincidere con quelle emesse nel lontano 1476 dalle Beate Caterina e Giuliana. Considerata la finalità di carattere spirituale che soggiaceva alla sua richiesta, la Madre acconsentì. Ma da dove scaturiva questo suo desiderio di emulare la Beata Caterina, che ella con molto affetto chiamava Mamma? Basta leggere la pagina del suo diario, dove Suor Maria Raffaela esprime i suoi sentimenti più intimi e reconditi, affidandoli alle lettere o alle poesie, per trovare la spiegazione plausibile di questa sua aspirazioni.
Suor Maria Raffaela scrive: «Non possiamo imitare la nostra Beata nelle sue penitenze straordinarie, ma / nell’amore sì / nel sacrificio sì / nell’umiltà e nel nascondimento sì, nelle piccole mortificazioni, vere pietruzze di mosaico si. / Se il nostro è un Ordine basato sulla preghiera e sulla penitenza, non possiamo allontanarci da queste linee maestre e dobbiamo intelligentemente, laboriosamente scoprire come essere penitenti nel nostro secolo». E continua: «Nel secolo quindicesimo dominavano le passioni … i fisici erano più robusti, la riparazione era sentita più come penitenza corporale, afflittiva. / Il nostro secolo è impregnato di orgoglio e di autosufficienza: per le nostre costituzioni fisiche meno robuste, la riparazione deve essere l’umiltà e l’ubbidienza».
La Beata Caterina non è la fondatrice del ramo femminile dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad Nemus, ma del monastero autonomo di Santa Maria del Monte. A far rivivere il più antico ordine monastico ambrosiano, però, furono otto monache che sciamarono da quel monastero il 14 dicembre 1963 per salire sul colle di Bernaga, incoraggiate dall’allora Arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, che alcuni mesi più tardi sarebbe salito al soglio di Pietro con il nome di Paolo VI.
Un anno più tardi, il 25 marzo 1974 Suor Maria Raffaela lasciò la comunità di Bernaga, insieme ad altre monache, per raggiungere la località di Agra, dove le Monache Romite davano vita ad una seconda comunità nel Monastero di S. Giuseppe.
Nel mese di giugno del 1977 Suor Maria Raffaela espresse più volte la sua intuizione sulla sua morte all’età di 33 anni, la stessa età di Gesù. Il 15 di novembre si manifestavano i primi sintomi di debolezza mentre comparve una febbre insistente che non l’abbandonava. La sera del 20 novembre vigilia della Presentazione al tempio della Beata Vergine Maria, festa che ricorda alle claustrali la loro consacrazione, lei rendeva l’anima a Dio: proprio nel suo trentatreesimo anno di età.
(da: www.Resegoneonline.it)
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Segnalo che a questo indirizzo c'è una foto del presbiterio della chiesa del monastero di Agra a cui si fa riferimento nell'articolo sopra citato:
http://www.archiviodiconcorezzo.it/a..._anno=&a_anno=