
Originariamente Scritto da
Liturgia Católica
«Se nello stesso giorno capitano più celebrazioni, si celebra l’ufficio di quella celebrazione che nella tabella dei giorni liturgici occupa il posto superiore. Tuttavia una solennità impedita da un giorno liturgico, che ha la precedenza, si trasferisce al primo giorno seguente che sia libero da uno dei giorni elencati ai nn. 1-8 nella tabella delle precedenze, salvo quanto è stabilito al n. 5 delle Norme per l’anno liturgico.
Le altre celebrazioni impedite per quell'anno si omettono».
Miren qué interesante: la traducción de este mismo n. 60 de las NUALC, en castellano tiene una variante de radical importancia. No se emplea el adjetivo “
seguente” (“siguiente” en castellano), sino “próximo”, lo cual haría más explicable la posibilidad tanto de la anticipación como de la posposición:
El texto dice (el resaltado es mío):
«Con todo, la solemnidad impedida por un día litúrgico prioritario, se traslada al día más próximo que no sea de los días indicados en los nn. 1-8 de la tabla de prioridad, teniendo en cuenta lo establecido en el n. 5».
Puede consultarse el texto completo
aquí o, en otra página,
aquí.
No poseo a mano el original en latín. Si alguien lo tiene, puede aclararnos qué palabra se emplea en él, si "siguiente" o "próximo", u otra.
Il testo latino è contenuto in “Notitiæ” 46 (1969).
La rubrica n. 60 delle “Normæ universales de anno liturgico et de Calendario” recita (grassetto, sottolineatura ed altre formattazioni mie):
«Si eodem die plures celebrationes occurrunt, fit de ea quæ in tabula dierum liturgicorum superiorem obtinet locum.
Attamen:
a) in occurrentia perpetua, sollemnitates et festa, necnon memoriæ calendarii particularis quæ in tota diœcesi vel in tota familia religiosa vel eiusdem provincia impediuntur, assignetur proximori diei non impedito sollemnitatibus vel festis; memoriæ vero Calendarii generalis in aliquo calendario particulari, necnon memoriæ diœcesis vel familiæ religiosæ in aliqua tantum ecclesia impeditæ, omittintur.
b) In occurrentia accidentali, sollemnitas quæ impeditur a die liturgico qui præcedentia gaudeat, ad proximiorem diem transferatur qui sit liber a diebus sub nn. 1-8 in tabula præcedentiæ recentis. Reliquæ celebrationes eo anno omittintur».
Nella rubrica in lingua latina è scritto «ad proximiorem diem transferatur», ovvero «[la solennità] sia trasferita al giorno più prossimo» (quindi non necessariamente il giorno successivo); quella italiana recita invece «sia trasferita al giorno seguente», per cui una cosa diversa: a questo punto credo sia un problema di traduzione.
Tuttavia non escludo – anche se è poco probabile – che la parola “proximiorem” contenuta nel testo della rubrica in lingua latina sia intesa come “seguente” e non come “prossimo”.