Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
Muchas gracias por las respuestas.Permítanme compartir una anécdota con ustedes:La pregunta que hice aquí surgió a raíz de algo ABSOLUTAMENTE INSÓLITO que viví el pasado sábado 25 de diciembre a la tarde, y que quien no sabe de liturgia hasta lo ve "apropiado" por estos lares.Resulta que yo había ido a la Misa de la Noche de Navidad en una parroquia X. Decidí, para cumplir el precepto dominical, ir también a otra parroquia, a la Misa del Día, la tarde del 25, aún sabiendo que debía ser la de Navidad. (El cumplimiento del precepto se dice relación con día y horario de Misa y jamás se ve afectado por el formulario empleado). El domingo 26 no iba a poder participar.El hecho es que cuando llegué me preguntaron unas religiosas que tienen allí su comunidad, si quería leer la primera lectura. Acepto, y me muestran las correspondientes a la Sagrada Familia. Les dije que debían ser las de la Misa del Día de Navidad. Ellas me dijeron que serían las dominicales, por disposición del sacerdote. Que se supone que sabe bien qué Misa debía celebrarse. (El Doctorado en Teología que tiene no le otorga conocimientos litúrgicos, al parecer). Le preguntamos al sacerdote mismo para escuchar la razón. Su argumento me dejó atónito. Dijo que como ya había celebrado la Misa de la Noche de Navidad, celebraba ahora la de la Sagrada Familia, para que los fieles que ya habían participado, no se quedaran sin la Misa dominical. La realidad es que, mucha gente que no había ido aún a Misa, al participar de esa del sábado a la tarde, se quedó sin la Misa de Navidad, y tuvo la de la Sagrada Familia. Nadie dijo a estas personas que estaban obligadas a volver el domingo para satisfacer el otro precepto.Una gran confusión en la puerta de la Iglesia luego de la Misa. Todos preguntaban si habían cumplido con el precepto de Navidad.Esto me hizo pensar cuáles eran las solemnidades que jamás ni la Santa Sede (que es la única que tendría la autoridad) ha cambiado de su fecha propia (fija o no).Lo compartí con ustedes por dos razones: 1. porque me parece que las respuestas suyas a estos interrogantes enriquecen esta Página, y 2. porque son ustedes de los pocos que van a poder entender mi perplejidad.Muchas gracias.
Domanda che sembra da scuola ma non lo è. Come si vede da questo link (https://www.diocesidicremona.it/diocesi/santi/proprio), nella mia diocesi la memoria di San Paolo Miki e compagni è traslata al 7 febbraio, mentre il 6 si festeggia San Francesco Spinelli.Ovviamente, quest’anno, domenica 6 febbraio è stata celebrata la Messa della domenica in verde, mi chiedo cosa sia stato celebrato il lunedì.In teoria, se non erro, una memoria non dovrebbe essere traslata al giorno successivo se cade di domenica, ma allo stesso tempo mi sembrerebbe assurdo se nella sola diocesi di Cremona fosse stata celebrata la memoria dei martiri asiatici, omessa nel 2022 in praticamente tutto il globo. L’altra opzione sarebbe celebrare la feria del tempo ordinario (come ho fatto io, semplice laico, nella liturgia delle ore), saltando a piè pari entrambe le memorie.
"Non quod ego volo, sed quod tu" (Mc 14,36)
Ultima modifica di SantoSubito; 10-02-2022 alle 19:35
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
Oggi è l'11 Febbraio ed è forse l'unico caso in cui tutte le Chiese celebrano una memoria facoltativa. E' veramente raro vedere un sacerdote con i paramenti verdi l'11 Febbraio (escludendo ovviamente quando cade di domenica). Infatti non ho mai capito cosa stanno aspettando a far passare, la memoria facoltativa della Beata Vergine Maria di Lourdes, a memoria obbligatoria.
Un discorso uguale si può fare benissimo con la memoria della Beata Vergine Maria di Fatima.
«Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno»
C'è ovviamente un criterio generale per stabilire il grado di una celebrazione liturgica. In senso stretto non è solo la devozione (altrimenti ci ritroveremmo la Madonna di Lourdes solennità e Pasqua memoria facoltativa, triste ma dovremmo prenderne atto), ma soprattutto la sua importanza rispetto al mistero che celebra. La celebrazione di oggi, una apparizione, non celebra un mistero della salvezza o un mistero scritturistico, quanto piuttosto un richiamo ad essi (banalmente, l'Immacolata come dogma e la maternità espressa dalla Croce a Maria e al Discepolo, a causa della quale la Madre di Dio è provvida verso noi mortali). É bene che rimanga memoria facoltativa, per quanto bene anche che venga celebrata.
Nota a margine: i segni parlano. Già li ascoltiamo poco, se poi li pieghiamo solo ad usum devotionis, stiamo freschi![]()
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
O quando l'11 febbraio cade in Quaresima (in questo caso i paramenti saranno viola), come accaduto nel 1989 (sabato dopo le Ceneri), 2005 (venerdì dopo le Ceneri), 2008 (lunedì della I settimana) e 2016 (giovedì dopo le Ceneri). Per il futuro però possiamo stare tranquilli, visto che dovremo attendere il 2032 (l'11 febbraio sarà il mercoledì delle Ceneri) e il 2046 (I domenica di Quaresima).
Circa il grado della celebrazione, concordo con SantoSubito.
Ultima modifica di Vox Populi; 11-02-2022 alle 19:20
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
(Io. 11, 25)