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Discussione: Domande sul Calendario e sulle precedenze liturgiche

  1. #1
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Domande sul Calendario e sulle precedenze liturgiche

    Nel rito romano solo nei tempi di Avvento, Quaresima e Pasqua le solennità cedono il posto alla liturgia della domenica.
    A dire il vero per l'Avvento è così solo in linea puramente teorica, in quanto quando l'8 dicembre cade in domenica la Congregazione per il Culto Divino concede sempre una dispensa a questa norma, e quindi viene celebrata la solennità dell'Immacolata anche se stando alle rubriche bisognerebbe celebrare la Messa propria della domenica di Avvento.

    Originally posted by s i l v i o@Aug 28 2006, 09:06 PM

    mi ricordo che un anno che il 2 nov. cadeva in domanica sia stato concesso in molti luoghi la celebrazione (Rito Romano) di una messa del 2 nov. (anzichè della domenica)
    Nel rito romano la commemorazione dei defunti prevale sulla domenica nella messa, mentre nella liturgia delle ore prevale la domenica. Non ho mai capito il perché di questa difformità, ma tant'è

    Ho appena controllato nella Tabella dei giorni liturgici che regola le precedenze tra le varie celebrazioni nel rito romano. La Commemorazione dei defunti si trova al punto 3 subito dopo le Solennità del Signore, della Beata Vergine Maria e dei Santi. Seguono al punto 4 le solennità e feste proprie di un luogo o di un ordine religioso, al punto 5 le feste del Signore e al punto 6 le domeniche del tempo ordinario. Quindi ha precedenza sulle domeniche ordinarie.
    Se non ricordo male anche nel messale, subito prima dei 3 formulari della Messa, c'è una rubrica che dice che si celebra la commemorazione dei defunti anche se il 2/11 cade in domenica (ovviamente la Messa è senza Gloria).
    Ma, rinnovo la mia perplessità, se il 2/11 si trova in quella posizione perché nella liturgia delle ore bisogna celebrare l'ufficio della domenica anziché quello dei defunti? :blink:
    Ultima modifica di Marcianus; 01-03-2008 alle 21:04

  2. #2
    Tergestinus
    visitatore
    Certo, nel rito antico quando il 2 novembre è domenica la commemorazione dei defunti slitta al 3.
    Qui a Trieste la situazione si complica un pochino: normalmente il 3 novembre si celebra san Giusto, patrono principale della città e della diocesi (festa di I casse), martirizzato il 2 novembre del 303. In realtà fino al 1914 il patrono veniva celebrato proprio nel suo dies natalis, e la commemorazione dei defunti era perciò sempre riposta al 3 (occurrentia perpetua). Poi la riforma del Breviario operata da san Pio X costrinse il vescovo di allora, mons. Andreas Karlin, a uniformare la diocesi al resto dell'orbe cattolico, spostando la festa di san Giusto al 3, permettendo di conseguenza la commemorazione dei defunti al 2.
    Quando però il 2 novembre cade di domenica, con il rito antico in quel giorno si celebra san Giusto (con commemorazione della domenica, va da sé) e si commemorano i defunti al 3.
    Con il nuovo rito è tutto più semplice: defunti sempre al 2 san Giusto sempre al 3.
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:22

  3. #3
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Io ho l'edizione "monovolume" della Liturgia delle Ore (quella dal titolo "Preghiera del mattino e della sera", senza l'ufficio delle letture). Al 2 novembre c'è questa rubrica:

    Quando il 2 novembre ricorre in domenica, anche la messa si celebra della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, l'Ufficio è della domenica e l'Ufficio dei defunti si omette. Tuttavia in tale giorno si può fare, con la partecipazione del popolo, la celebrazione delle Lodi mattutine e dei Vespri
    Pertanto la Messa è quella dei defunti, ma l'ufficio è quello della domenica, però, se c'è il popolo, si possono celebrare Lodi e Vespri dei defunti.
    Un po' pasticciata come norma, non trovate?
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:22
    Oboedientia et Pax

  4. #4
    chierichetto87
    visitatore
    identica rubrica nel diurnale ambrosiano. <_< mi sa che vi abbiamo copiato stavolta
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:23

  5. #5
    Tergestinus
    visitatore
    Nel IV volume della Liturgia Horarum (ed. typ. altera, 1987) la rubrica suona così:

    Quando dies 2 novembris in dominica occurrit, etsi Missa fit de Commemoratione omnium fidelium defunctorum, celebratur Officium de dominica; Officium autem defunctorum omittitur. Attamen hac die fieri potest celebratio cum populi participatione Laudum matutinarum et Vesperarum de defunctis.

    Come ha osservato Fiat Pax, la Commemorazione dei defunti viene trattata alla stregua di una solennità esterna o di una Messa votiva. Solo che, almeno nel caso della Messa, la cosa non è facoltativa (come le Messe delle solennità esterne o le Messe votie) ma è obbligatoria. Cosa che, va da sé, non ha alcun precedente nella storia liturgica.
    Cfr. al proposito il n. 269 del Codice delle rubriche di Giovanni XXIII: Missa cum Officio divino summum totius christiani cultus constituit; Missa proinde per se cum Officio diei concordare debet. Dantur tamen etiam Missae extra ordinem Officii, scilicet votivae aut defunctorum.

    Queste ultime parole forse forniscono la chiave del modus operandi dei riformatori: hanno considerato la Messa della Commemorazione dei fedeli defunti come una qualsiasi Messa da morto.
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:23

  6. #6
    erre
    visitatore
    nel Rito romano tutte le solennità prevalgono sulla domenica, anche quelle dei santi (vedi 1° novembre, 24 e 29 giugno), e così anche per le feste del Signore. Mi stupisce, però, il Rito Ambrosiano. Qui, hanno la precedenza sulla domenica solo le solennità e feste del Signore. Le solennità della Madonna e dei Santi no. HANNO, PERO', LA PRECEDENZA SULLA DOMENICA LE FESTE DI SANTO STEFANO, DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA E DEI SANTI INNOCENTI MARTIRI, NONCHE' LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI. Mi sembra un po' un controsenso! Santo Stefano, San Giovanni e i Santi Innocenti sono "più importanti" di Maria?! Speriamo che la riforma del R. Ambrosiano metta mano a questa incongruenza!
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:25

  7. #7
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    Originally posted by erre@Aug 29 2006, 05:53 PM
    nel Rito romano tutte le solennità prevalgono sulla domenica, anche quelle dei santi (vedi 1° novembre, 24 e 29 giugno), e così anche per le feste del Signore. Mi stupisce, però, il Rito Ambrosiano. Qui, hanno la precedenza sulla domenica solo le solennità e feste del Signore. Le solennità della Madonna e dei Santi no. HANNO, PERO', LA PRECEDENZA SULLA DOMENICA LE FESTE DI SANTO STEFANO, DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA E DEI SANTI INNOCENTI MARTIRI, NONCHE' LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI. Mi sembra un po' un controsenso! Santo Stefano, San Giovanni e i Santi Innocenti sono "più importanti" di Maria?! Speriamo che la riforma del R. Ambrosiano metta mano a questa incongruenza!
    Speriamo di no!

    Il Rito Ambrosiano ha una sua caratteristica definita, che non va snaturata. Ed in questo caso una sua logica: le domenica E' il giorno del Signore. Punto e basta.

    Come al solito la regola ha le sue, poche, eccezioni:
    - quella della commemorazione dei defunti che è stata chiaramente spiegata da Tergestinus (e che comunque riguarda anche il R.R.). Da notare che l'eccezione è solo per la messa, ma non per gli altri momenti liturgici
    - quella delle tre festività di santi appena dopo il Natale: qui l'eccezione è più apparente che reale. Se infatti si leggono i testi delle relative Messe si vedrà che più che una celebrazione dei santi, vi è un approfondimenti degli effetti che il Natale ha sugli uomini. Va poi anche tenuto presente che il periodo dopo il Natale, dal punto di vista liturgico, è molto neutro e ripetitivo e quindi questa apparente eccezione non fa che rivitalizzare un po' la liturgia.
    - per quanto riguarda Maria, anche qui vi è una eccezione significativa. La sesta domenica di avvento è dedicata alla festa della Divina Maternità di Maria. Quindi una festività mariana SEMPRE di domenica; anzi, nel R.A., essa è la più importante festività mariana. Anche qui la cosa è voluta perchè così a ridosso del 25 dicembre essa diventa un approfondimento del Natale che si stà per celebrare.

    Spero di aver chiarito un po' la cosa.....
    :rolleyes:
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:23

  8. #8
    erre
    visitatore
    Nella VI d'Avvento si celebra la DIVINA MATERNITA'. Ma questa, non è una solennità mariana. E' una solennità del Signore! Solennità...a metà, visto che non si canta il gloria! E non perchè siamo in avvento, visto che l'Immacolata prevede il canto del gloria.
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:23

  9. #9
    erre
    visitatore
    Anche il Rito Romano prevede la solennità della Divina Maternità di Maria, sotto un altro nome (MARIA SS. MADRE DI DIO), nell'ottava di Natale. Prima si celebra la Nascita di Gesù, poi si contempla la Maternità di Maria. E' più logico, no?
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:23

  10. #10
    erre
    visitatore
    Io non contesto assolutamente la precedenza sulla domenica delle feste celebrate il 26, 27 e 28 dicembre nel rito ambrosiano. vorrei solo che, se una solennità mariana o quella del 1° novembre dovesse capitare di domenica (compresa una domenica d'avvento), quella domenica ceda il passo alla solennità. Mi sembra più logico, no? Come può un ambrosiano assolvere il precetto se l'8 dicembre, per esempio, cade di domenica? deve partecipare alla messa del lunedì successivo?
    Ultima modifica di Gerensis; 04-08-2015 alle 14:24

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