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Discussione: La Quaresima. I 40 giorni.

  1. #1
    est modus
    visitatore

    La Quaresima. I 40 giorni.

    Già nell'antichità, siamo agli inizi del IV secolo, nasce un embrione della settimana santa: giovedì, venerdì, sabato e Domenica. Tutto però rispettando l'ordine logico, secondo cui la festa più importante è la Domenica e tutto il resto serve alla Chiesa per fare catechesi, per spiegare la Festa della Domenica, che rimane come il giorno fondamentale.
    Successivamente, siamo ormai verso la fine del IV secolo, viene anticipato a questo blocco di giorni (Giovedì-Domenica) un periodo di preparazione, motivato dal fatto che ciò che si realizza in quei giorni è di una grandezza infinita e quindi presuppone una preparazione in chi si avvicina.
    Tale periodo è stato fissato in 40 giorni, laddove il 40 è un numero simbolico, che non ha cioè un valore temporale, magico, ma ha invece valore simbolico nel senso di richiamare il tempo destinato a creare le condizioni per avvicinarsi all'EVENTO.
    Nell'Antico Testamento (ma anche Gesù stesso), quando inizia il periodo di preparazione di 40 giorni è sempre un periodo destinato a concludersi con un incontro con Dio.
    Il numero 40 richiama appunto il soggetto che sta procedendo a questa preparazione, alla santità di Colui che deve incontrare alla fine.
    Allora il numero 40 dice che la Persona che verrà incontrata alla fine è più grande di colui che sta camminando nei 40 giorni.
    E la Liturgia ha scelto un periodo di 40 giorni per ricordare la cosa che logicamente ne deriva: e cioè che non siamo noi che facciamo quaresima, ma è Lui che ci aspetta alla fine.
    Il numero 40 ci deve richiamare a questo: che è un periodo destinato a mettere in luce non tanto la nostra bravura, la nostra grandezza, il nostro essere capaci di fare molti sacrifici o molta ascesi, ma invece un periodo che ci richiama al fatto che alla fine ci incontreremo con Uno che è molto più grande di noi.
    Questo è il senso del numero 40: richiamare alla nostra attenzione la sproporzione, la distanza, l'infinita grandezza di Colui che verrà incontrato alla fine di questa Quaresima.

  2. #2
    Iscritto L'avatar di Sua Em.za Roberto
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    Istruzione dal Catechismo Maggiore di San Pio X sulla Quaresima

    DELLA QUARESIMA

    - Che è la Quaresima?
    La Quaresima è un tempo di digiuno e di penitenza istituito dalla Chiesa per tradizione apostolica.

    - Per qual fine è istituita la Quaresima?
    La Quaresima è istituita: 1. Per farci conoscere l'obbligo che abbiamo di far penitenza in tutto il tempo della nostra vita, di cui, secondo i santi Padri la Quaresima è figura; 2. Per imitare in qualche maniera il rigoroso digiuno di quaranta giorni, che Gesù Cristo fece nel deserto; 3. Per prepararci col mezzo della penitenza a celebrare santamente la Pasqua.

    - Perché il primo giorno di Quaresima si chiama il giorno delle Ceneri?
    Il primo giorno di Quaresima si chiama giorno delle Ceneri, perché la Chiesa mette in quel giorno le sacre Ceneri sul capo dei fedeli.

    - Perché la Chiesa nel principio della Quaresima usa imporre le sacre Ceneri?
    La Chiesa nel principio della Quaresima usa imporre le sacre Ceneri, affinché noi ricordando che siamo composti di polvere, e con la morte dobbiamo ridurci in polvere, ci umiliamo e facciamo penitenza dei nostri peccati mentre ne abbiamo il tempo.

    - Con quale disposizione dobbiamo noi ricevere le sacre Ceneri?
    Noi dobbiamo ricevere le sacre Ceneri con cuore contrito ed umiliato, e con la santa risoluzione di passare la Quaresima nelle opere di penitenza.

    - Che cosa dobbiamo noi fare per passar bene la Quaresima secondo la mente della Chiesa?
    Per passar bene la Quaresima secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare quattro cose: 1. Osservare esattamente il digiuno, e mortificarci non solamente nelle cose illecite e pericolose, ma ancora, per quanto si può, nelle cose lecite, come sarebbe moderarsi nei divertimenti; 2. Fare preghiere, elemosine, ed altre opere di cristiana carità verso il prossimo più che in ogni altro tempo; 3. Ascoltare la Parola di Dio, non già per pura usanza o curiosità, ma per desiderio di mettere in pratica le verità che si ascoltano; 4. Essere solleciti a prepararci alla Confessione, per rendere più meritorio il digiuno, e per disporci meglio alla Comunione pasquale.

    - In che consiste il digiuno?
    Il digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno, e nell'astenersi dai cibi vietati.

    - Nei giorni di digiuno oltre l'unico pasto è vietata qualunque altra refezione?
    Nei giorni di digiuno la Chiesa permette una leggera refezione alla sera, oppure sul mezzogiorno quando l'unico pasto viene differito la sera.

    - Chi è obbligato al digiuno?
    Al digiuno sono obbligati tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno e non ne sono legittimamente impediti.

    - Quelli che non sono obbligati al digiuno sono affatto esenti dalle mortificazioni?
    Quelli che non sono obbligati al digiuno non sono affatto esenti dalle mortificazioni, perché nessuno è dispensato dall'obbligo generale di far penitenza e perciò devono mortificarsi in altre cose secondo le loro forze.
    Laudetur et adoretur in æternum Sanctissimum Sacramentum. Salus nostra in manu Tua, Maria.

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