Quando una tassa arriva a vessare il cittadino ponendolo nelle condizioni di doversi privare di beni di uso comune diviene una legge iniqua!
Quando una tassa arriva a vessare il cittadino ponendolo nelle condizioni di doversi privare di beni di uso comune diviene una legge iniqua!
Dovete cercare di tener presente che esistono due tipi di evasione e che le motivazioni che portano ad evadere le tasse sono varie e, più o meno gravi. Evadere le tasse - che equivale a rubare a se stessi e agli altri cittadini - è peccato, la gravità, però, di questo peccato è determinata dalla motivazione che ha portato all'evasione. La scarsità finanziaria è, certamente, un'attenuante ma non può essere utilizzata a discolpa del reo.
Se poi sia giusto imporre o meno tasse gravose sulla popolazione è un'altra questione che, merita un'attenta analisi, oggettivata e liberata dalle contingenze della crisi che, colpendo tutti o molti, non ci fa ragionare obiettivamente.
Vi invito ad evitare frasi e parole non idonee al thread e poco consone a un discorso educato ed equilibrato. Vi invito ad evitare affermazioni inutili alla discussione e vi chiedo di postare soltanto interventi inerenti l'argomento, trattati nel modo più obiettivo possibile.
Ultima modifica di Abbas S:Flaviae; 11-02-2013 alle 19:53
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Se ho ricevuto una multa, di oltre 80 euro (50 euro se la pago entro 5 giorni), è giusto fare ricorso per evitare di pagarla, pur essendo una multa legittima?
"Tentare la sorte" quando mancano totalmente i "fondati motivi per ricorrere" è un atto immorale contro il 7° comandamento. E' quello che furbescamentesi domandava anima_pellegrina, ma spero che la sua tentazione adesso sia spenta.
L'atto non va evitato in quanto c'è la maggiorazione della multa (conseguenza materiale), ma perché si può peccare anche gravemente. Mi è difficile immaginare, in questo caso, la lievità di materia.
Sì, ma è un appunto che non è saldamente legato alla questione catechetica. Il peccato presente va evitato, nella sua forma e occasione, in quanto rompe il legame d'amore con Dio, nell'intenzione stessa che c'è di peccare per averne un supposto "beneficio".
La questione non è meramente impostata sulla deterrenza, altrimenti - sempre per Catechismo - dovremmo dire: "Non uccidere/rubare/disonorare, perché così rischi ritorsioni". L'accento, in quel modo, viene posto non sul principio che ci fa evitare il peccato, cioè l'amore a Dio e il rinnegamento di noi stessi, ma su quelle conseguenze che dovremmo temere e che ci spingono a non peccare.
Non può essere così, infatti di persone che compiono reati nonostante la deterrenza colpisca quasi certamente, ce ne sono; si pecca pensando di passarla franca. Se si sapesse di essere sempre colti sul fatto si smetterebbe di peccare, non per amore ma per paura, e le conversioni fatte per paura sono assai poco durature.![]()
Certamente si!
Ma io non trovò mancò giusto che venga tassata in misura esagerata una seconda casa! A meno che uno non ne abbia almeno 5 o comunque abbia super ville. Ma se uno ad esempio ha la casa al mare perche' lo stato lo deve spennare con super tasse da 1000 euro? Tassa chi e' veramente ricco invece!
Scusate se torno sul tema delle multe...mi è capitato di ricevere 4, 5 multe, piuttosto salate, per superamento dei limiti di velocita, sempre nello stesso punto, dov'è posizionato un autovelox. Il problema è che la prima di queste multe mi è arrivata un mese dopo l'infrazione...si può contestare il fatto che sia arrivata così in ritardo? (dato che se mi fosse arrivata prima, avrei evitato di prendere tutte le altre successive).
Sommandole tutte dovrei pagare centinaia di euro... Moralmente è lecito contestare?